Proprietà e diritti reali

Superbonus, finanziaria e la bussola d’oro…

Evocando suggestivamente il datato film di Chris Weitz, “La bussola d’oro”, si potrebbe ipotizzare che parimenti il Legislatore della Finanziaria 2023, con D.L.212/2023 pubblicato in  Gazzetta Ufficiale il 29.12.23, in vigore dal 30.12.2023: “ Misure urgenti relative alle agevolazioni fiscale di cui agli articoli 119, 119 ter e 121 del dl 19.5.2020 n.34”, abbia voluto dispensare per l’appunto una bussola all’intricata materia del Superbonus, ipotizzando che lo strumento potesse guidare il percorso, sino alla meta e contenere i contenziosi… Peccato che la lettura delle norme in materia, di cui al citato decreto legge, sembrano non essere articolate in una visione sistematica – sempre più oscura al legislatore moderno – partendo da buoni propositi, ma non pervenendo a corrette soluzioni. Lo…

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Successione a titolo particolare e legittimazione attiva all’azione di manutenzione

Cassazione civile, sez. II, Ordinanza del 3.9.2021 n. 23868, Presidente R.M. Di Virgilio, Estensore A. Casadonte Massima: “Ai fini della legittimazione attiva all’esercizio dell’azione di manutenzione, la richiesta qualità di possessore del bene non è incompatibile con la possibilità che il soggetto che ha subito la molestia e quello che agisce processualmente per la tutela possessoria siano diversi, attesa la facoltà prevista dall’art. 1146, comma 2 c.c. di invocare in caso di successione a titolo particolare, inter vivos o mortis causa, il cumulo del possesso di chi esercitava il possesso al momento della turbativa con quello di chi lo esercita al momento del ricorso possessorio, sempre che ne sussista il titolo e l’instaurazione della relazione di fatto con il bene”….

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I vari profili del danno da cose in custodia

Cassazione civile, sez. III, Ordinanza del 12.7.2022 n. 21977, Presidente A. Spirito, Estensore M. Rossetti Massima: «La responsabilità del custode, ai sensi dell’art. 2051 c.c., sussiste non solo allorquando il danno scaturisca quale effetto dell’intrinseco dinamismo della cosa, ma anche laddove consegua a un’azione umana che determini l’insorgenza di un processo dannoso nella cosa medesima». CASO Tizio conveniva innanzi al Tribunale di Milano Caio in quanto quest’ultimo aveva eseguito nel proprio appartamento, soprastante quello di Tizio, dei lavori di ristrutturazione che avevano provocato delle infiltrazioni d’acqua nel piano sottostante con conseguenti danni al soffitto e all’impianto elettrico. Caio, di contro, chiedeva il rigetto della richiesta di risarcimento danni promossa da Tizio e l’autorizzazione a chiamare in causa i tre appaltatori…

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Locazione turistica vietata in condominio: le motivazioni della Corte d’Appello di Milano 

Parole chiave Locazioni turistiche – affitti brevi – uso turistico – Airbnb – condominio – limiti – regolamento condominiale – servitù – opponibilità – decoro – tranquillità Sintesi Con sentenza n. 1048/2022 la Corte d’Appello di Milano, pur riprendendo il consolidato orientamento della Suprema Corte in materia di opponibilità dei limiti di destinazione delle proprietà individuali nei regolamenti condominiali – da considerarsi servitù reciproche soggette alla trascrizione nei registri immobiliari – ha vietato ad un proprietario di offrire in locazione i propri appartamenti in quanto, per le modalità concrete di esecuzione, violava le regole di civile convivenza richieste dal contesto condominiale. CASO Il Sig W. proprietario di alcuni appartamenti in un condominio milanese, e la società di gestione X (di…

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L’obbligo di pagamento delle quote dovute dai morosi posto in capo agli altri condomini: opposizione ex art. 615 c.p.c.

Corte Suprema di Cassazione, Sez. II, Civile, Ordinanza n. 5043 del 17 febbraio 2023, Pres. Dott. Manna Felice, Rel. Dott. Scarpa Antonio Massima: “Il condomino in regola coi pagamenti, al quale sia intimato precetto da un creditore sulla base di un titolo esecutivo giudiziale formatosi nei confronti del condominio, può proporre opposizione a norma dell’art. 615 c.p.c. per fare valere il beneficio di preventiva escussione dei condomini morosi che condiziona l’obbligo sussidiario di garanzia di cui all’art. 63, comma 2, disp. att. c.c., ciò attenendo ad una condizione dell’azione esecutiva nei confronti del condomino non moroso, e, quindi, al diritto del creditore di agire esecutivamente ai danni di quest’ultimo”. CASO Ai condomini Tizio e Caia venivano notificati due atti di…

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Il locatore non è responsabile dei vizi conosciuti o conoscibili dal conduttore sul bene locato

Cassazione civile, sez. III, Ordinanza del 3.3.2020 n. 5968, Presidente U. Armano, Estensore M. Dell’Utri Massima: “In materia di locazione, se il conduttore, essendo a conoscenza della destinazione d’uso dell’immobile locato nel momento in cui al contratto venne data attuazione e, quindi, anche dell’inidoneità dello stesso a realizzare il proprio interesse, abbia accettato il rischio economico dell’impossibilità di utilizzazione dell’immobile stesso come rientrante nella normalità dell’esecuzione della prestazione, non sussistono i requisiti per la risoluzione del contratto ai sensi dell’articolo 1578 c.c.” CASO La Società Alfa impugnava la sentenza di primo grado dinanzi la Corte d’Appello di Napoli la quale accoglieva il gravame, in totale riforma della decisione del giudice di prime cure, e rigettava la domanda proposta dalla Soc….

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IMU: la Suprema Corte rimette alla Consulta la mancata esenzione IMU per l’immobile occupato abusivamente

Parole chiave Corte di Cassazione – Corte Europea dei Diritti dell’Uomo – questione di legittimità costituzionale – occupazione abusiva di immobile – esenzione IMU – diritto di proprietà – possesso – indisponibilità – denuncia – capacità contributiva – uguaglianza tributaria – domanda di rimborso Sintesi La Corte di Cassazione ha dichiarato rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale relativa all’Art. 9, c. 1, D. Lgs. n. 23/2011 (nella sua formulazione originaria, applicabile ratione temporis) in riferimento all’Art. 3, 42 e 53, Cost., nella parte in cui non prevede l’esenzione dell’IMU nell’ipotesi di occupazione abusiva dell’immobile che non possa essere liberato, pur in presenza di denuncia agli organi istituzionali preposti. Al centro della decisione la tutela effettiva della…

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Le difficoltà di reperire i ponteggi non giustificano i ritardi dell’appaltatore nel realizzare l’opera

Tribunale di Bergamo, 4 maggio 2023 Parole chiave Appalto – Termine per l’esecuzione – Mancato rispetto – Inadempimento grave – Risoluzione del contratto Massima: “Il mancato reperimento di ponteggi per la realizzazione di un’opera edile non giustifica un importante ritardo nell’avvio dei lavori, cosicché l’appaltatore risulta gravemente inadempiente rispetto al contratto di appalto e il committente può ottenere la risoluzione del contratto”. Disposizioni applicate Art. 1655 c.c. (nozione), art. 1218 c.c. (responsabilità del debitore), art. 1453 c.c. (risolubilità del contratto per inadempimento), art. 1455 c.c. (importanza dell’inadempimento) CASO Con contratto di appalto un Comune incarica un appaltatore di realizzare dei lavori di copertura di edifici comunali. Viene previsto che i lavori debbano terminare entro 150 giorni. L’impresa tuttavia non riesce…

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Non basta mettere in relazione le parti per il diritto alla provvigione del mediatore 

Parole Chiave mediatore – agenzia immobiliare – provvigione – affare – efficacia causale adeguata –  causalità adeguata – trattative – compravendita immobiliare Sintesi Al mediatore spetta la provvigione solo quando la conclusione dell’affare sia l’effetto causato adeguatamente dal suo intervento. La Corte di Cassazione, con sentenza n. 3165 del 2 febbraio 2023, ha così deciso sulla dibattuta questione del diritto alla provvigione del mediatore, chiarendo la necessità di una efficacia causale adeguata dell’attività del mediatore alla conclusione dell’affare. La Suprema Corte ha in particolare affermato che se, da una parte, l’intervento di un secondo mediatore non è sufficiente di per sé a privare ex post l’opera del primo mediatore dell’adeguatezza alla conclusione dell’affare, dall’altra, nemmeno il mettere in relazione delle…

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Superbonus e impugnazione delle delibere assembleari per abusi edilizi e genericità dell’offerta

Tribunale di Trani, 27 marzo 2023, Giudice Moselli Parole chiave Superbonus – Assemblea condominiale – Impugnazione della deliberazione – Annullabilità – Nullità Massima: “In tema di impugnazione della delibera dell’assemblea condominiale concernente l’approvazione di opere di efficientamento energetico volte a ottenere il credito fiscale c.d. superbonus, non è viziata da annullabilità la delibera che approvi l’offerta economica dell’appaltatore senza specifico dettaglio”. Disposizioni applicate Art. 1137, cod. civ. (impugnazione delle deliberazioni dell’assemblea) CASO L’assemblea di un condominio assume due delibere per l’approvazione di lavori edili, avvalendosi del c.d. “superbonus” al 110%. Alcuni condomini peraltro impugnano le delibere, contestando che la prima delibera fosse stata adottata senza una verifica preliminare degli abusi edilizi e che la seconda delibera avesse approvato un’offerta economica…

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