Proprietà e diritti reali
Rilevabilità d’ufficio della nullità della delibera di ripartizione delle spese. Le norme del Codice del Consumo si applicano anche al condominio
Cassazione civile, Sez. 2^, 23.07.2019 n.19832, estensore dott.ssa E. Picarioni Decreto ingiuntivo per la riscossione di oneri condominiali- Opposizione- Rilevabilità d’ufficio delle sottostanti delibere – Ammissibilità’ “In sede di opposizione a decreto ingiuntivo emesso per la riscossione di oneri condominiali, non operava pertanto il limite alla rilevabilità anche officiosa dell’invalidità della sottostante delibera, trattandosi di elemento costitutivo della domanda…”[1]. “E’ stato affermato più volte da questa Corte regolatrice che le norme del Codice del consumo sono applicabili alle convenzioni di ripartizione delle spese condominiali predisposte dal costruttore, o dall’originario unico proprietario dell’edificio condominiale, in quanto oggettivamente ricollegabili all’esercizio dell’attività imprenditoriale o professionale da quello svolta, e sempre che il condomino acquirente dell’unità immobiliare di proprietà esclusiva rivesta lo status di…
Continua a leggere...Locazione e condizione di procedibilità della domanda: l’omissione della mediazione obbligatoria non può essere rilevata in appello
Cassazione civile, Sezione 3^, rel. Dott. Scoditti, 13.12.2019 n.32797: “L’improcedibilità deve essere eccepita dal convenuto a pena di decadenza, o rilevata d’ufficio dal giudice, non oltre la prima udienza del giudizio di primo grado”. L’espletamento della mediaconciliazione quale condizione di procedibilità della domanda. Il Dlgs. N.28/10 all’articolo 5, comma 1, individua una serie di materie per le quali il legislatore ha previsto l’obbligatorietà del procedimento di mediaconciliazione, al quale le parti debbono necessariamente ricorrere, prima di interporre la domanda giudiziale e, per quanto ci occupa, tra esse è regolata anche la materia della locazione. Non ci soffermeremo, per esigenze di sintesi nella redazione del presente contributo, sulle caratteristiche del procedimento[1], finalizzato ad in introdurre anche nel nostro ordinamento, un radicato…
Continua a leggere...Destinazione d’uso: una fattispecie insidiosa per i proprietari privati
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 27 giugno 2019 n. 4423 Proprietà e condominio – edilizia e urbanistica – piano c.d. “pilotis”, sito presso il condominio, adibito a parcheggio pubblico – frazionamento del piano – mutamento della destinazione d’uso: trasformazione edilizia (da pubblica a privata) dell’area – obbligo del permesso di costruire – conseguente ordine di demolizione/rimozione delle opere abusive. Riferimenti normativi: art. 10 e art. 46 D.P.R. 06/06/2001 n. 380 (Testo Unico dell’edilizia) “… va ricordato che secondo la giurisprudenza – per tutte, C.d.S. sez. VI 7 maggio 2018 n. 2707 – costituisce intervento soggetto a permesso di costruire la semplice realizzazione di un parcheggio su un terreno in precedenza libero, perché esso comporta un aumento del carico urbanistico….
Continua a leggere...L’esercizio arbitrario delle proprie ragioni da parte del locatore: conseguenze penali e civili
Tribunale di Ferrara – Sezione Penale – Sentenza 2 aprile 2019 n. 468. Locazione ad uso abitativo – assenza di contratto scritto – assenza di morosità del conduttore – sostituzione della serratura da parte del locatore con modalità occulte e violente – sussistenza degli elementi oggettivi e soggettivi del reato p.p. ex art. 392 c.p. (esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose). Riferimenti normativi: art. 392 c.p. – art. 1, co. 4, L. n. 431/1998 – art. 13, co. 5, L. n. 431/1998 (ante modifiche ex L. n. 208/2015) – art. 13, co. 6, L. n. 431/1998 (come modificato dalla L. n. 208/2015) – art. 1418 c.c. – art. 1168 c.c. – art. 2041 c.c. “… l’odierna imputata,…
Continua a leggere...I vizi della cosa venduta e gli effetti della garanzia
Cass. civ. Sez. 2^, 5.4.2016 n.6596, relatore A. Scarpa. “In tema di compravendita il vizio redibitorio (art. 1490 cc) e la mancanza di qualità promesse o essenziali (art. 1497 cc), pur presupponendo l’appartenenza della cosa al genere pattuito, si differenziano in quanto il primo riguarda le imperfezioni e i difetti inerenti il processo di produzione, fabbricazione, formazione e conservazione della cosa, mentre la seconda è inerente alla natura del bene e concerne tutti glie elementi essenziali e sostanziali che influiscono, nell’ambito di un medesimo genere, sull’appartenenza ad una specie piuttosto che a un’altra; entrambe le ipotesi differiscono dalla consegna aliud pro alio, che si ha quando la cosa venduta appartenga ad un genere del tutto diverso o presenti difetti che…
Continua a leggere...I limiti dell’accesso al fondo altrui per l’esecuzione di lavori condominiali
Corte Civile di Appello di Reggio Calabria, rep. 632/18 del 13.5.2019 (inedita)– Rel. Est. Dott. Laudadio Art. 843 c.c. “Il requisito della necessità dell’accesso o del passaggio, in quanto non caratterizzato da un ulteriore qualificazione di assolutezza, deve essere inteso nel senso che tali accesso e passaggio debbano essere consentiti osservandosi un equo contemperamento degli opposti interessi. Quindi adottando, tra più soluzioni possibili, quella che consenta di raggiungere lo scopo perseguito dalla norma (con l’imposizione di siffatta obbligatio propter rem) anche con il minor sacrificio di colui che chiede il passaggio o l’accesso”. FATTO Nella fattispecie sottoposta all’attenzione della Corte d’appello, tra le varie questioni, costituisce oggetto del commento quella sulla legittimità o meno, dell’occupazione di un terrazzo di proprietà…
Continua a leggere...Non sussiste alcuna violazione del diritto all’abitazione nel caso di ingiunzione a demolire un immobile abusivamente realizzato
Corte di Cassazione, III Sez. Penale, Sentenza del 20 agosto 2019 n.36257, Pres. Luca Ramacci – Rel. Alessio Scarcella Art. 2 Cost. – Art. 42 Cost. – Art. 1022 c.c. – Art. 54 c.p.- Art. 8 CEDU “L’immobile costruito abusivamente va demolito, anche quando costituisce l’abitazione di un’anziana in precarie condizioni economiche”. “Il fondamento della previsione non è quello di sanzionare ulteriormente l’autore dell’illecito, ma quella di eliminare le conseguenze dannose della condotta medesima rimuovendo la lesione del territorio verificatasi”. “In tema di reati edilizi, non sussiste un diritto assoluto all’inviolabilità del domicilio, tale da precludere l’esecuzione dell’ordine di demolizione di un immobile abusivo, finalizzato a ristabilire l’ordine giuridico violato”.[1] FATTO Nella fattispecie in esame, i fatti originano dalla condotta…
Continua a leggere...L’opponibilità della detenzione qualificata dell’immobile destinato a casa familiare
Corte di Cassazione – Terza Sezione civile – Ordinanza n. 9990 del 2019 Comodato – destinazione della cosa ed esigenza della famiglia- cessione in costanza di matrimonio della proprietà immobiliare al terzo da parte del coniuge esclusivo proprietario– provvedimento di assegnazione della casa familiare all’altro coniuge affidatario della prole – verifica di esistenza di un rapporto precedente tra il terzo ed il coniuge attributivo di un titolo detentivo in funzione delle esigenze del rimanente nucleo familiare Legge n. 898 del 1970 – Legge n.151 del 1975 – Legge Cirinnà n.76/2016 Art. 6, co.6., legge n.898/1970 – Art. 155 quater c.c. (abrogato) – Art. 1803 c.c. – Art. 1804 c.c. – Art. 1809 c.c. – Art. 1810 c.c. “Con riferimento alla…
Continua a leggere...La “dicatio ad patriam”, l’ammissione tacita dell’uso pubblico di una strada
Consiglio di Stato, Sezione 5^, 27.2.2019 n.1369 “L’esistenza di un diritto di uso pubblico del bene non può sorgere per meri fatti concludenti, ma presuppone un titolo idoneo a tal fine”. CASO Il caso in oggetto ha origine dall’impugnazione da parte di un Condominio di una sentenza del Tar Liguria, che respingeva il ricorso da quest’ultimo proposto, avverso una ordinanza comunale di rimozione di paletti in ferro con catena, su strada a fondo cieco, in quanto ritenuti dal condominio abusivi, dopodiché la strada doveva ritenersi privata e non pubblica. Nella fattispecie il Tar pur ritenendo probabile la natura originariamente privata della strada in quanto la strada, sosteneva esservi verificata la c.d. dicatio ad patriam, in quanto di fatto, la manutenzione…
Continua a leggere...Danni da infiltrazioni da terrazzo a livello per omessa manutenzione: custodia e responsabilità
Corte di Cassazione,VI-2 Sez., Ordinanza n. 1188, del 17 Gennaio 2019 – Pres. Pasquale D’Ascola – Rel. Cons. Antonio Scarpa Art. 1126 c.c. – Art. 2051 c.c. – Art. 68 Disp. Att. – Art. 69 Disp. Att. Art. 112 c.p.c. – Art. 132 c.p.c. “Dei danni cagionati all’appartamento sottostante per le infiltrazioni d’acqua provenienti dal terrazzo a livello, deteriorato per difetto di manutenzione, rispondono tutti i condomini tenuti alla sua manutenzione, secondo le proporzioni stabilite dall’art. 1126 c.c. [1]” “Il titolare dell’uso esclusivo della terrazza a livello è tenuto agli obblighi di custodia, ex art. 2051 c.c., in quanto si trova in rapporto diretto con il bene potenzialmente dannoso, ove non sia sottoposto alla manutenzione. […] L’esecuzione di opere di…
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