Proprietà e diritti reali
Rilancio della Hospitality in fase 2: voucher e rimedi civilistici fruibili fino al 30 settembre 2020_ II parte
…continua..I rimedi fino al 30 settembre 2020 Il punto 11 dell’Art. 88 bus del Decreto Cura Italia precisa che, al di fuori dei casi specificamente indicati dai commi da 1 a 7, per tutti i rapporti inerenti ai contratti di soggiorno instaurati con effetto dall’11 marzo 2020 al 30 settembre 2020, quando le prestazioni non siano rese a causa degli effetti derivanti dallo stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, la controprestazione già ricevuta può essere restituita mediante un voucher di pari importo valido per un anno dall’emissione. Attenzione però: l’art. 88 bis, che tratta anche dei contratti di trasporto e di pacchetto turistico, il 28 maggio 2020 è stato oggetto di una Segnalazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato…
Continua a leggere...Rilancio della Hospitality in fase 2: voucher e rimedi civilistici fruibili fino al 30 settembre 2020_ I Parte
Il mercato della Hospitality, inteso come quel settore che include strutture ricettive e locatori privati che operano con accordi locativi di vario tipo conclusi tramite piattaforme di intermediazione on line (gergalmente ricondotti alla categoria dei c.d. “affitti brevi”), è uscito in ginocchio dalla recente crisi. Turisti italiani e stranieri hanno dovuto rinunciare ai propri soggiorni in Italia chiedendo – e ottenendo, per policy delle piattaforme – anche il rimborso degli importi anticipati. Per di più i decreti emergenziali nazionali (a partire dal DPCM del 22 marzo 2020) e regionali avevano sospeso (in tutto o in parte e con diverse declinazioni) le attività ricettive. Senza i consueti viaggiatori che fruiscono della ricettività italiana per motivi di vacanza, lavoro, meeting, fiere e…
Continua a leggere...Rispetto dei limiti di legge e giudizio di intollerabilità delle immissioni sonore
Corte di Cassazione Civile, Sesta sezione, ordinanza 6.02.2020 n.2757 (Presidente L.G. Lombardo, relatore Dott. Milena Falaschi). “In materia di immissioni sonore, mentre è senz’altro illecito il superamento dei limiti di accettabilità stabiliti dalla normativa rilevante in materia, l’eventuale rispetto degli stessi non può far considerare senz’altro lecite le immissioni, dovendo il giudizio sulla loro tollerabilità formularsi alla stregua dei principi di cui all’art 844 c.c.. Invero, se le emissioni acustiche superano, per la loro particolare intensità e capacità diffusiva, la soglia di accettabilità prevista dalla normativa a tutela di interessi della collettività, a maggior ragione le stesse, ove si risolvano in immissioni nell’ambito della proprietà del vicino, devono perciò solo considerarsi intollerabili ai sensi dell’art. 844 cc, e, pertanto, illecite,…
Continua a leggere...L’ impugnazione di delibera assembleare per la riparazione del tetto da parti di condomini non interessati
Corte di Cassazione – Sezione 2 Civile, ordinanza 16 Gennaio 2020 n. 791, relatore dott. A. Scarpa. “…è in siffatte ipotesi automaticamente configurabile la fattispecie del condominio parziale “ex lege”: tutte le volte, cioè, in cui un bene, come detto, risulti, per le sue obiettive caratteristiche strutturali e funzionali, destinato al servizio e/o al godimento, in modo esclusivo, di una parte soltanto dell’edificio in condominio, esso rimane oggetto di un autonomo diritto di proprietà, venendo in tal caso meno il presupposto per il riconoscimento di una contitolarità necessaria di tutti i condomini su quel bene” “Relativamente alle cose, di cui non hanno la titolarità, per i partecipanti al gruppo non sussiste il diritto di partecipare all’assemblea, dal che deriva che…
Continua a leggere...Il pagamento dei canoni delle locazioni commerciali nell’emergenza Coronavirus
Sintesi del focus Gli imprenditori, che non possono – a causa dei provvedimenti legislativi recentemente emessi – tenere aperti i negozi e le attività commerciali, sono tenuti lo stesso a corrispondere i canoni di locazione? La soluzione alla questione non è affatto semplice e le relative problematiche arriveranno ben presto sui tavoli dei giudici, dal momento che – senza introiti – numerosi titolari di negozi saranno impossibilitati a onorare i canoni. In questo articolo si esaminano i possibili rimedi di cui dispongono i conduttori per evitare di pagare i canoni o per sospendere i pagamenti o almeno per evitare la risoluzione del contratto per inadempimento. Contenuto Fra i soggetti maggiormente colpiti dall’emergenza determinata dall’epidemia di Covid-19 rientrano senz’altro i commercianti….
Continua a leggere...Esecuzione di opere abusive in facciata: legittimazione ad agire del singolo condomino a tutela delle parti comuni
Corte di Cassazione – sez. VI^ Civile – 2, ordinanza n. 29924/19, relatore dott. A. Scarpa “Allorché una clausola del regolamento di condominio, di natura convenzionale, imponga il consenso preventivo dell’amministratore o dell’assemblea per qualsiasi opera compiuta dai singoli condomini che possa modificare le parti comuni dell’edificio, pur dovendosi riconoscere all’assemblea stessa, nell’esercizio dei suoi poteri di gestione, la facoltà di ratificare o convalidare ex post le attività che siano state compiute da alcuno dei partecipanti in difetto nella necessaria preventiva autorizzazione, resta salvo l’interesse processuale di ciascun condomino ad agire in giudizio per contestare il determinato uso fatto della cosa comune ed il potere dell’assemblea di consentirlo, ove esso risulti comunque lesivo del decoro architettonico del fabbricato, non dando…
Continua a leggere...“L’influenza” del Covid 19 sulle obbligazioni dei contratti ad esecuzione differita e continuata o periodica
Inquadramento generale del problema: l’adempimento dell’obbligazione ai tempi del corona virus L’attuale situazione di emergenza epidemiologica derivante dalla pandemia conseguente al Covid 19 (meglio nota come “corona virus”), investe com’è ovvio non solo le problematiche concernenti la tutela della salute pubblica, ma anche la sorte delle obbligazioni e dei contratti. Recentemente l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha qualificato l’infezione Covid 19, portandola da epidemia a pandemia, in quanto il contagio non risulta più circoscritto all’interno dei confini nazionali dei singoli stati, ma è divenuto oramai mondiale. Da un punto di vista scientifico, l’epidemia è una manifestazione frequente di una malattia avente una durata limitata nel tempo: “particolare malattia infettiva che, sviluppatasi in maniera più o meno brusca (più o meno rapidamente),…
Continua a leggere...Diritto di prelazione all’acquisto e avveramento condizione con efficacia differita tra le parti e nei confronti dei terzi
Cass. civ., Sez. Tributaria, 6 novembre 2019 n.28561 (relatore Dott. M Caprioli) Art. 1360 c.c. – DPR n.131 del 1986; Dlgs 490/99 e successive modifiche “Il contratto di compravendita sottoposto a una condizione prevista dalla legge, se questa si verifica, produce i suoi effetti retroattivamente, dal momento della stipula, ma solo nei rapporti tra i contraenti. Nei confronti dei terzi, invece, gli effetti del contratto si producono dal momento in cui la condizione si verifica”. Il DIRITTO DI PRELAZIONE Il diritto di prelazione sia negli istituti della vendita che in quello della locazione costituisce un limite all’autonomia delle parti, che investe la “libera circolazione dei beni”, concretizzandosi nell’impossibilità del perfezionamento e dell’efficacia del contratto tra le parti, in assenza dell’esercizio…
Continua a leggere...Rilevabilità d’ufficio della nullità della delibera di ripartizione delle spese. Le norme del Codice del Consumo si applicano anche al condominio
Cassazione civile, Sez. 2^, 23.07.2019 n.19832, estensore dott.ssa E. Picarioni Decreto ingiuntivo per la riscossione di oneri condominiali- Opposizione- Rilevabilità d’ufficio delle sottostanti delibere – Ammissibilità’ “In sede di opposizione a decreto ingiuntivo emesso per la riscossione di oneri condominiali, non operava pertanto il limite alla rilevabilità anche officiosa dell’invalidità della sottostante delibera, trattandosi di elemento costitutivo della domanda…”[1]. “E’ stato affermato più volte da questa Corte regolatrice che le norme del Codice del consumo sono applicabili alle convenzioni di ripartizione delle spese condominiali predisposte dal costruttore, o dall’originario unico proprietario dell’edificio condominiale, in quanto oggettivamente ricollegabili all’esercizio dell’attività imprenditoriale o professionale da quello svolta, e sempre che il condomino acquirente dell’unità immobiliare di proprietà esclusiva rivesta lo status di…
Continua a leggere...Locazione e condizione di procedibilità della domanda: l’omissione della mediazione obbligatoria non può essere rilevata in appello
Cassazione civile, Sezione 3^, rel. Dott. Scoditti, 13.12.2019 n.32797: “L’improcedibilità deve essere eccepita dal convenuto a pena di decadenza, o rilevata d’ufficio dal giudice, non oltre la prima udienza del giudizio di primo grado”. L’espletamento della mediaconciliazione quale condizione di procedibilità della domanda. Il Dlgs. N.28/10 all’articolo 5, comma 1, individua una serie di materie per le quali il legislatore ha previsto l’obbligatorietà del procedimento di mediaconciliazione, al quale le parti debbono necessariamente ricorrere, prima di interporre la domanda giudiziale e, per quanto ci occupa, tra esse è regolata anche la materia della locazione. Non ci soffermeremo, per esigenze di sintesi nella redazione del presente contributo, sulle caratteristiche del procedimento[1], finalizzato ad in introdurre anche nel nostro ordinamento, un radicato…
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