Proprietà e diritti reali
Proposta di locazione commerciale, affare concluso tramite un secondo mediatore e diritto del primo mediatore alla provvigione
Tribunale di Roma, 26 luglio 2024, Giudice Russo Parole chiave Mediazione – Provvigione – Affare – Conclusione – Pluralità di mediatori Massima: “Quando un primo mediatore mette in contatto locatore e conduttore e trasmette al locatore una proposta di locazione firmata dal conduttore e successivamente le trattative vengono perfezionate con l’intervento di un secondo mediatore, il primo mediatore ha comunque diritto alla provvigione avendo messo in contatto le parti dell’affare e avendo dunque contribuito causalmente alla conclusione del contratto, senza che l’intervento del secondo mediatore e nemmeno la conclusione del contratto a condizioni economiche diverse valga a escludere il suo diritto alla provvigione”. Disposizioni applicate Art. 1754 c.c. (mediatore), art. 1755 c.c. (provvigione), art. 1758 c.c. (pluralità di mediatori) CASO…
Continua a leggere...Abuso del diritto: la disciplina tributaria non rileva davanti al giudice ordinario
Corte di Cassazione, Ordinanza del 02.02.2023 n. 3170, Sez. II, Presidente Dott. M. Bertuzzi, Estensore Dott.ssa L. Varrone «Le pattuizioni contenute in un contratto che siano dirette ad eludere, in tutto o in parte, la normativa fiscale, non implicano di per sé la nullità del contratto stesso, trovando nel sistema tributario le relative sanzioni. Infatti, solo l’amministrazione finanziaria, quale terzo interessato alla regolare applicazione delle imposte, è legittimata a dedurre (prima in sede di accertamento fiscale e poi in sede contenziosa) la simulazione assoluta o relativa dei contratti stipulati dal contribuente, o la loro nullità per frode alla legge, ivi compresa la legge tributaria (art. 1344 cod. civ.) e, in tal caso, la relativa prova può essere fornita con qualsiasi…
Continua a leggere...La fonte del risarcimento dei danni del conduttore è nel contratto e non nell’articolo 2051 c.c.
Cassazione civile, sez. III, Ordinanza del 20.02.2024 n. 4578, Pres. R. G. A. Frasca, Est. S. Tassone Massima : “In tema di locazione, il diritto al risarcimento dei danni patiti dal conduttore della cosa locata trova la sua fonte nel contratto e nell’art. 1581 c.c., che richiama l’art. 1578 c.c. (vizi della cosa locata), e non nell’art. 2051 c.c., il quale si applica nella sola ipotesi di danni arrecati a terzi estranei al rapporto di locazione”. CASO Tizio, titolare dell’omonima ditta individuale, stipulava un contratto di locazione ad uso commerciale con Alfa avente ad oggetto un locale sito all’interno di un centro agroalimentare. Il conduttore conveniva la locatrice in giudizio avanti al Tribunale di Catanzaro poiché dichiarava di avere subito danni…
Continua a leggere...Prestazione d’opera intellettuale col bonus facciate, responsabile dei lavori e diritto al compenso
Tribunale di Napoli, 3 giugno 2024, Giudice Stravino Parole chiave Professioni intellettuali – Prestazione d’opera – Compenso Massima: “Nel caso in cui un condominio incarica una persona fisica di assumere il ruolo di responsabile dei lavori in relazione a determinate opere edili, ma dei costi del responsabile si faccia espressamente carico l’impresa appaltatrice, l’obbligo di pagare il corrispettivo non è in capo al condominio, seppure questi risulti formalmente controparte contrattuale del responsabile dei lavori, bensì in capo alla società appaltatrice, per essersene quest’ultima espressamente assunto l’obbligo”. Disposizioni applicate Art. 2233 c.c. (compenso) CASO Un condominio intende effettuare dei lavori straordinari, consistenti nel rifacimento delle facciate, usufruendo del c.d. “bonus facciate”. Viene trovata un’impresa, la quale si impegna a effettuare i…
Continua a leggere...Differenze tra innovazioni ex art. 1120 c.c. e modificazioni della cosa comune ex art. 1102 c.c.
Cassazione civile, sez. II, sentenza 10 gennaio 2024, n. 917. Presidente F. Manna – Estensore G. Fortunato Massima: “Le innovazioni di cui all’articolo 1120 del c.c. si distinguono dalle modificazioni disciplinate dall’articolo 1102 del c.c., sia dal punto di vista oggettivo, che da quello soggettivo. Sotto il profilo oggettivo, le prime consistono in opere di trasformazione, che incidono sull’essenza della cosa comune, alterandone l’originaria funzione e destinazione, mentre le seconde si inquadrano nelle facoltà riconosciute al condomino, con i limiti indicati nello stesso articolo 1102 del c.c., per ottenere la migliore, più comoda e razionale utilizzazione della cosa. Per quanto concerne l’aspetto soggettivo, nelle innovazioni rileva l’interesse collettivo di una maggioranza qualificata, espresso con una deliberazione dell’assemblea, elemento che invece difetta nelle…
Continua a leggere...Il recupero del credito del terzo nei confronti dei condomini: beneficio d’ordine e benficium excussionis – opposizione 615 cpc del condomino “virtuoso”
Cassazione civile, sez. II, Ordinanza del 17.04.2023 n. 5043, Pres. F. Manna, Est. A. Scarpa «Il condomino in regola coi pagamenti, al quale sia intimato precetto da un creditore sulla base di un titolo esecutivo giudiziale formatosi nei confronti del condominio, può proporre opposizione a norma dell’art. 615 c.p.c. per far valere il beneficio di preventiva escussione dei condomini morosi che condiziona l’obbligo sussidiario di garanzia di cui all’art. 63, comma 2, disp. att. c.c., trattandosi di una condizione dell’azione esecutiva nei confronti del condomino non moroso e, quindi, del diritto del creditore di agire esecutivamente ai danni di quest’ultimo». CASO Il Tribunale di Foggia accoglieva l’appello formulato da Tizio e Caia avverso la sentenza pronunciata in primo grado dal…
Continua a leggere...Appalto: la mera esecuzione materiale del progetto non solleva l’appaltatore dalla responsabilità, ne’ lo degrada a nudus minister
Corte di Cassazione Sez. 2^, Ordinanza del 24.10.2022 n. 31273, Presidente Dott. M. Bertuzzi, Estensore Dott. A. Scarpa Massima: «L’appaltatore che nella realizzazione dell’opera si attiene alle previsioni del progetto fornite dal committente può non di meno essere ritenuto responsabile per i vizi dell’opera stessa, valutandone la condotta secondo il parametro di cui all’art. 1176, comma 2, c.c. Tuttavia l’appaltatore deve segnalare al committente le carenze e gli errori progettuali per poter realizzare l’opera a regola d’arte. In caso contrario, egli è responsabile anche se ha eseguito fedelmente il progetto e le indicazioni». CASO La società Gamma, ingiungeva la Sig.ra Tizia al pagamento della somma di € 12.138,91, oltre interessi, a titolo di saldo del corrispettivo dell’appalto per la realizzazione di…
Continua a leggere...Demolizione di immobile in comunione
Cassazione civile, sez. II, Sentenza del 29.02.2016 n. 3925, Pres. V. Mazzacane, Est. L. Matera «L’azione, di natura reale, volta alla demolizione di un immobile in comunione va proposta nei confronti di tutti i comproprietari, quali litisconsorti necessari dal lato passivo, giacché, stante l’unitarietà del rapporto dedotto in giudizio, la sentenza pronunziata solo nei confronti di alcuni è “inutiliter data”. Pertanto, ove il litisconsorte pretermesso proponga opposizione di terzo ex art. 404 c.p.c. avverso la sentenza di condanna alla demolizione resa in grado di appello, il giudice che accerti la fondatezza dell’opposizione deve provvedere ex artt. 406 e 354 c.p.c.». CASO Con atto di citazione Tizia proponeva opposizione di terzo ai sensi dell’art. 404, comma 1, c.p.c. avverso la sentenza…
Continua a leggere...La competenza per valore nelle cause per impugnazione di delibera assembleare
Cassazione civile, sez. II, Ordinanza del 27.12.2023 n. 36013, Presidente R. M. Di Virgilio, Estensore R. Giannaccari Massima: “Ai fini della determinazione della competenza per valore, la domanda di impugnazione di delibera assembleare introdotta dal singolo condomino, anche ai fini della stima del valore della causa, non può intendersi circoscritta all’accertamento della validità del rapporto parziale che lega l’attore al Condominio e, dunque, al solo importo contestato, ma si estende necessariamente alla validità dell’intera deliberazione e dunque all’intero ammontare della spesa”. CASO Tizio proponeva impugnazione innanzi al Tribunale di Foggia avverso la delibera del Condominio Alfa con la quale veniva approvato il bilancio consuntivo annuale e il conseguente riparto, lamentando la violazione dell’art. 1123 c.c. in ragione della mancanza di…
Continua a leggere...Pignoramento diretto di crediti spettanti quali canoni al locatore
Cassazione civile, sez. III, Ordinanza del 06.12.2022 n. 35876, Presidente L. Rubino, Estensore A. Tatangelo Massima: “Le disposizioni dell’art. 2918 c.c. relative all’opponibilità ai creditori dei fatti estintivi e/o modificativi dei crediti derivanti da rapporti di locazione, non ancora scaduti alla data del pignoramento sono applicabili sia in caso di espropriazione diretta dei suddetti crediti sia in caso di espropriazione del bene locato che ad essi si estenda, quali frutti, ai sensi dell’art. 2912 c.c.; l’espressione “liberazione di pigioni e di fitti non ancora scaduti” ha riguardo ad ogni ipotesi di estinzione di tali crediti, compresi il pagamento anticipato dei canoni non scaduti e l’eventuale remissione del relativo debito”. CASO La Società Alfa S.p.A. pignorava i crediti vantati dalla sua…
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