Procedimenti di cognizione e ADR

Giudicato sulla giurisdizione e rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia

Cass., Sez. Un., 4 aprile 2022, n. 10860 Pres. Curzio – Rel. Stalla Regolamento preventivo di giurisdizione – Contrarietà della decisione alla normativa UE in tema di riparto tra le giurisdizioni nazionali – Rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia – Ammissibilità – Emancipazione del giudice di merito dagli effetti vincolanti della decisione resa in sede di regolamento – Limiti (C.p.c. artt. 41, 382; Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea [TFUE] art. 267; Reg [CE] n. 1346/2000 art. 3) [1] A séguito di statuizione sulla giurisdizione da parte della Suprema Corte adita in sede di regolamento, il giudice nazionale non di ultima istanza avanti al quale il processo prosegua è ammesso a sollevare questione pregiudiziale ex art. 267 TFUE avanti alla Corte…

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Regolamento di condominio e arbitrato irrituale

Cass. sez. II, 17 marzo 2022, N. 8698 Pres. Manna e Rel. Scarpa Condominio negli edifici – Regolamento – Controversie – Clausola compromissoria per arbitrato irrituale – Controversie riguardanti l’interpretazione e la qualificazione del regolamento che possano sorgere tra l’amministratore ed i singoli condomini – Interpretazione (artt. 808 e 808 ter c.p.c.; artt. 1137, 1362 e 1367 c.c.) Massima: “La clausola compromissoria per arbitrato irrituale contenuta in un regolamento di condominio, la quale stabilisce che siano definite dagli arbitri le controversie che riguardano l’interpretazione e la qualificazione del regolamento che possano sorgere tra l’amministratore ed i singoli condomini, deve essere interpretata, in mancanza di volontà contraria, nel senso che rientrano nella competenza arbitrale tutte le cause in cui il regolamento…

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Le conseguenze della errata introduzione delle controversie ex D.Lgs. n. 150/2011 davanti al Giudice di Pace

Cass., Sez. Un., ud. 26 ottobre 2021, 12 gennaio 2022, n. 758, Pres. D’Ascola – Rel. Lamorgese. [1] Controversie disciplinate dal D.lgs. n. 150/2011 – Errata introduzione con citazione anziché con ricorso – Salvezza degli effetti sostanziali e processuali della domanda ex art. 4 d.lgs. n. 150/2011 – Ordinanza di mutamento del rito – Necessità – Esclusione (cod. proc. civ., artt. 426, 30 comma 3; d.lgs. 1 settembre 2011 n. 150, artt. 4, 7) Massima: “Nei procedimenti disciplinati dal D.lgs. n. 150/2011, per i quali la domanda va proposta nelle forme del ricorso e che, al contrario siano introdotti con citazione, il giudizio è correttamente instaurato ove quest’ultima sia notificata tempestivamente, producendo gli effetti sostanziali e processuali che le sono…

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Necessità della querela di falso anche nelle ipotesi di conclamata inverosimiglianza del contenuto della scrittura

Cass., Sez. lav., 25 ottobre 2021, n. 29912, Presidente Berrino – Relatore Arienzo Procedimento civile – Prova documentale – Scrittura privata – Querela di falso – (C.c. art. 2702; C.p.c. artt. 241, 215, 221). Massima: “La scrittura privata, quando ne sia stata o debba considerarsi riconosciuta la sottoscrizione, è sorretta da una presunzione di autenticità relativamente al contenuto, nel senso che l’autenticità della sottoscrizione fa presumere la provenienza dal sottoscrittore delle dichiarazioni attribuitegli: conseguentemente, in assenza di querela di falso non può dirsi interrotto il collegamento della sottoscrizione con le dichiarazioni e, pertanto, il giudice non può rilevare la falsità del documento sulla base dell’apparente inverosimiglianza del suo contenuto” (massima non ufficiale)  CASO La vicenda trae origine dal ricorso proposto…

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Arbitrato tra professionista e consumatore: la validità della clausola compromissoria è subordinata alla sua specifica negoziazione

Cass. sez. I, 31 dicembre 2021, n. 42091 Pres. Valitutti e Rel. Caradonna Arbitrato – In generale – Giurisdizione -Soggetti -Competenza – Consumatore (art. 360 co. 1, n. 3 e 4 c.p.c.; art. 33 d.lgs. n. 206/2005) Massima: “In tema di arbitrato tra un soggetto professionista e un consumatore, la deroga alla competenza dell’autorità giudiziaria in favore degli arbitri, ex art. 33, comma 2, lett. t), D.Lgs. n. 206/2005, è ammissibile ove venga provata l’esistenza di una specifica trattativa tra le parti, prova il cui onere ricade sul professionista che intenda avvalersi della clausola arbitrale in deroga e che rileva quale elemento logicamente antecedente alla dimostrazione della natura non vessatoria della clausola”. CASO Con lodo pronunciato a Milano, un collegio…

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Il capo di prova testimoniale formulato “in negativo”

Cass., Sez. VI, 18 novembre 2021, n. 35146 Pres. Scoditti, Rel. Rossetti Procedimento civile – Prova testimoniale – Allegazione negativa – Ordinanza istruttoria – Inammissibilità – Sindacabilità avanti alla Corte di cassazione (C.p.c. artt. 116, 187, 245, 360; C.c. artt. 2721, 2722, 2723, 2724, 2725, 2726) Massima: “In materia di prove, la Corte di Cassazione può esaminare il merito delle scelte operate dal giudice di merito laddove queste ultime abbiano violato norme di legge ovvero siano motivate sulla base di un ragionamento logico viziato; in particolare, è errata la dichiarazione di inammissibilità di un capo di prova testimoniale per il solo fatto che esso è formulato in negativo, atteso che nessuna norma di diritto positivo e nessun principio desumibile in…

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È valida la notificazione effettuata al collega di studio del destinatario

Cass., sez. II, 15 dicembre 2021, n. 40118, Pres. Manna – Est. Grasso [1] Notifica ai sensi dell’art. 139 c.p.c. – Consegna dell’atto a soggetto qualificatosi collega di studio del destinatario – Validità – Limiti – Fondamento (artt. 139 c.p.c.) È valida la notifica eseguita ai sensi dell’art. 139 c.p.c., nel caso in cui la consegna dell’atto venga effettuata a persona qualificatasi, senza riserve, collega di studio del destinatario (esercente, nella specie, la professione d’ingegnere), presso uffici adibiti anche a sede di una società (nella fattispecie di engineering) della quale è rappresentante legale il medesimo destinatario, spettando a quest’ultimo, ove contesti la ritualità di detta notificazione, dimostrare l’inesistenza di ogni relazione di collaborazione professionale con il summenzionato collega, nonché la…

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Mediazione obbligatoria: non rileva il termine di quindici giorni assegnato dal giudice

Cass., sez. II, 14 dicembre 2021, n. 40035, Pres. Di Virgilio – Est. Casadonte [1] Mediazione – Condizione di procedibilità – Termine di quindici giorni indicato dal medesimo giudice delegante – Irrilevanza (artt. 5 e 6, d.lgs. n. 28/2010) Ai fini della sussistenza della condizione di procedibilità di cui all’art. 5, comma 2, e comma 2 bis d.lgs. n. 28/2010, ciò che rileva nei casi di mediazione obbligatoria ope iudicis è l’utile esperimento, entro l’udienza di rinvio fissata dal giudice, della procedura di mediazione, da intendersi quale primo incontro delle parti innanzi al mediatore e conclusosi senza l’accordo, e non già l’avvio di essa nel termine di quindici giorni indicato dal medesimo giudice delegante con l’ordinanza che dispone la mediazione….

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Provvedimento redatto in forma cartacea successivamente digitalizzato e decorrenza del termine lungo per impugnare

Cass., sez. II, 21 ottobre 2021, n. 29319, Pres. Di Virgilio – Est. Tedesco [1] Provvedimento redatto in forma cartacea, successivamente digitalizzato – Termine lungo di impugnazione ex art. 327 c.p.c. – Decorrenza – Individuazione – Dalla data del deposito in cancelleria (art. 327 c.p.c.) In caso di provvedimento redatto in formato cartaceo, successivamente digitalizzato ed inserito nel fascicolo telematico del processo, il termine lungo per l’impugnazione ex art. 327 c.p.c. decorre dalla data del deposito dell’atto in cancelleria, come attestata dal cancelliere, alcuna rilevanza assumendo, al contrario, la diversa data di recepimento del provvedimento nel sistema informatico, siccome relativa ai soli provvedimenti redatti in formato digitale.  CASO [1] Con ricorso ex art. 702-bis c.p.c., un avvocato domandava al Tribunale…

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Falsità materiale della scrittura privata riconosciuta e querela di falso

Cass., sez. IV, 25 ottobre 2021, n. 29912, Pres. Berrino – Est. Arienzo [1] Riconoscimento della sottoscrizione di una scrittura privata – Effetti – Presunzione di riferibilità della scrittura al sottoscrittore – Conseguenze – Collegamento tra imputabilità del documento e titolarità della volontà ivi espressa – Contestazione – Querela di falso – Necessità – Fattispecie (artt. 2702 c.c., 214 e 215 c.p.c.) La scrittura privata, una volta intervenuto il riconoscimento della sottoscrizione, è assistita da una presunzione di veridicità per quanto attiene alla riferibilità dell’intero contenuto al suo sottoscrittore; qualora, tuttavia, questi neghi di essere autore, totalmente o parzialmente, delle dichiarazioni risultanti dal documento, al fine di superare la presunzione, deve proporre querela di falso. (Nella specie la S.C. ha…

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