Procedimenti di cognizione e ADR

Il terzo acquirente nel processo ex art. 2932 c.c.

Cass. 26 febbraio 2016 n. 3855 – Pres. Piccioli  – Est. Falaschi Scarica la sentenza Intervento adesivo dipendente – Successione a titolo particolare nel diritto controverso – Contratto preliminare –  Esecuzione specifica dell’obbligo di concludere il contratto – Vizi del bene da trasferire (C.c. art. 2932; C.p.c. artt. 105, 100, 101, 111) [1] L’avente causa, per contratto di vendita da colui che in un precedente preliminare si sia reso a sua volta promittente venditore dell’immobile edificato, ha interesse ad intervenire nella causa di esecuzione specifica dell’obbligo di concludere il contratto (introdotta dai promissari acquirenti dell’edificio da costruire) per sostenere le ragioni del proprio dante causa (onde evitare che l’accoglimento della domanda pregiudichi l’effetto traslativo divisato con il secondo contratto).  Contratto…

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La Corte di Cassazione fissa le regole della legittimazione ad causam degli studi professionali associati

[I] Cass., Sez. I, 4 marzo 2016, n. 4268 – Pres. Didone – Rel. Terrusi [II] Cass., Sez. II, 29 febbraio 2016, n. 3926 – Pres. Matera – Rel. Scarpa Scarica la sentenza n. 4268 Scarica la sentenza n. 3926 Associazione professionale – ordinamento interno ed amministrazione – autonomia degli associati – stipula di contratti in proprio – delegabilità della loro esecuzione ai singoli associati – legittimazione ad causam dell’associazione – sussistenza (C.c. art. 36 – C.p.c. art. 81) [1] Gli accordi degli aderenti ad una associazione professionale possono investire quest’ultima della titolarità di rapporti contrattuali la cui esecuzione venga delegata alle persone dei singoli associati; conseguentemente, in tale ipotesi, la legittimazione attiva compete allo studio associato.  [I] Cass., Sez….

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Anche per la rinuncia agli atti ci vuole la sentenza

Trib. Torino, 12 febbraio 2016 – Di Capua Scarica la sentenza Procedimento civile – Rinuncia agli atti – Estinzione del giudizio – Provvedimento del giudice – Sentenza (C.p.c., artt. 306, 307, 279)  Nelle cause pendenti innanzi al tribunale in composizione monocratica l’estinzione del giudizio per rinuncia agli atti deve essere dichiarata con sentenza  CASO Nel caso di specie le parti in causa dopo aver conciliato, in sede stragiudiziale, la lite pendente innanzi al tribunale monocratico (anziché disertare le udienze provocando l’estinzione ai sensi dell’art. 309 c.p.c.) chiedono al giudice, dando atto di aver trovato anche un accordo sulle spese, di estinguere il giudizio dichiarando, l’una (l’attore) di rinunciare agli atti e l’altra (il convenuto) di accettare la rinuncia avversaria. Il…

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L’errata indicazione del numero di ruolo determina nullità dell’atto in corso di causa deposi­tato telematicamente: commento a Tribunale di Torino, ordinanza 22/3/2016

L’errata indicazione del numero di ruolo determina nullità dell’atto in corso di causa deposi­tato telematicamente: commento a Tribunale di Torino, ordinanza 22/3/2016  “L’errata indicazione del numero di ruolo non è sanabile con la rimessione in termini”: questa è la conclusione a cui giunge il Tribunale civile di Torino (sez. VII, ord. 22/3/2016), già chiamato a pronunciarsi su una fattispecie che sembra essere ormai frequente nella patologia del processo civile telematico. Scorrendo infatti l’elenco dei precedenti giurisprudenziali sulla questione si ha modo di ravvisare orientamenti apparentemente differenti ma che in effetti sembrerebbero confluire su unico indirizzo: eccezion fatta per il caso in cui l’errore non sia ascrivibile alla cancelleria, l’Avvocato che do­vesse aver indicato un numero di ruolo errato non può…

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Il foglio di precisazione delle conclusioni può essere depositato in forma cartacea

Trib. Milano, 3 marzo 2016 – Buffone Udienza di precisazione delle conclusioni – Verbale d’udienza – Deposito telematico (C.p.c., artt. 189, 190; D.L. 18 ottobre 2012, n. 190, art. 16 bis) [1] Il deposito in udienza del c.d. foglio di precisazione delle conclusioni, anziché per via telematica, non comporta l’inammissibilità dell’atto. CASONel caso di specie una delle parti si limitava al deposito cartaceo del c.d. foglio di precisazione delle conclusioni, avvalendosi della prassi (pacifica fino all’introduzione del processo telematico) per cui alle parti è concesso allegare al verbale d’udienza una breve memoria contenente l’enunciazione delle domande sottoposte al vaglio del giudice.   SOLUZIONEIl Tribunale di Milano afferma la legittimità del deposito in forma cartacea ritornando sull’argomento a distanza di poche…

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Il compenso del C.T.U. è sempre a carico solidale delle parti a prescindere dalla regolazione finale delle spese

PREMESSAE’ noto che con la sentenza definitiva che chiude il giudizio innanzi all’autorità giudiziaria adita, il giudice è tenuto a pronunciarsi sulle spese di lite, ivi incluse le spese di C.T.U., secondo i principi di cui agli artt. 91 ss. c.p.c., ed in particolare in base al principio della soccombenza, salvo che non ricorrano i presupposti per una compensazione totale o parziale. E’ sorta tuttavia questione, che la giurisprudenza di legittimità e quella di merito sono state chiamate a risolvere, se la statuizione operata dal giudice in sentenza abbia efficacia unicamente tra le parti del giudizio ovvero esplichi effetti anche nei confronti del C.T.U. stesso. Detta questione ha implicazioni molto rilevanti nella pratica giudiziaria, attesa la centralità del ruolo del…

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Mediazione obbligatoria e cumulo di domande

Trib. Verona 18 dicembre 2015 (ord.) Scarica l’ordinanza Conciliazione in genere – Mediazione obbligatoria – Domande ulteriori rispetto alla principale – Obbligo di mediazione – Sussistenza (d.leg. 4 marzo 2010, n. 28, art. 5, comma 1 bis) [1] Qualora non si sia ancora svolto un tentativo di conciliazione rispetto alla domanda principale, la mediazione deve estendersi a tutte le domande ad essa cumulate che vi siano soggette. CASO[1] Il Tribunale di Verona rilevava nel giudizio sottoposto alla sua cognizione la presenza di una pluralità di domande rientranti tra quelle soggette a mediazione obbligatoria ai sensi dell’art. 5, comma 1 bis, d.leg. 28/2010, e, segnatamente, (i) la domanda proposta dagli attori nei confronti della convenuta, (ii) la domanda proposta dalla convenuta…

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Accoglimento parziale di domanda giudiziale e compensazione delle spese: verso un ampliamento del concetto di soccombenza reciproca ex art. 92 c.p.c. ?

Cass., 22 febbraio 2016, n. 3438 Scarica la sentenza Spese processuali civili – Riforma della sentenza impugnata – nuovo regolamento delle spese processuali – criteri – esito complessivo della lite (C.p.c. artt. 91, 92, 352) Accoglimento parziale dell’unica domanda giudiziale dell’attore – soccombenza reciproca – sussiste (C.p.c. artt. 91 e 92 ) Attribuzione del carico delle spese processuali – principio di causalità (imputabilità degli oneri processuali) – applicazione – necessità – eventuale compensazione – facoltà (C.p.c. artt. 91 e 92 )  [1] Quando riforma (in tutto od in parte) la sentenza impugnata, il giudice del gravame procede – sulla base dell’esito complessivo della lite – ad una nuova regolazione, anche d’ufficio, delle spese di tutti i gradi della causa. [2]…

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La titolarità del diritto è sindacabile in ogni stato e grado del processo? La risposta delle Sezioni unite

Cass. civ., sez. un.,  16 febbraio 2016, n. 2951 – Pres. Rovelli – Est. Curzio Scarica la sentenza Processo civile – Titolarità del diritto – Elemento costitutivo della domanda – Onere della prova (C.c. art. 2697; C.p.c. artt. 89, 112).  Processo civile – Contestazione della titolarità – Mera difesa – Contumacia- Rilevabilità d’ufficio in ogni stato e grado (C.p.c. artt. 115)  Processo civile – Risarcimento del danno causato ad immobile  – Diritto del proprietario del bene all’epoca dell’evento dannoso (C.c. artt. 2043, 832)  [1] La titolarità della posizione soggettiva vantata in giudizio è un elemento costitutivo della domanda ed attiene al merito della decisione, sicché spetta all’attore allegarla e provarla, salvo il riconoscimento, o lo svolgimento di difese incompatibili con…

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Compensazione delle spese processuali. Il «nuovo» art. 92 c.p.c. rimesso alla Corte costituzionale

Tribunale Torino, ord., 30 gennaio 2016 – CiocchettiScarica l’ordinanza Spese processuali – Compensazione – Ipotesi – Tassatività – Potere discrezionale del giudice – Insussistenza – Violazione dei principi di ragionevolezza e di uguaglianza, del diritto di agire in giudizio e del principio del giusto processo – Questione di legittimità costituzionale (Cost. artt. 3, comma 1, 24 comma 1 e 111, comma 1; C.p.c. artt. 91, comma 1 e 92, comma 2) [1] E’ rilevante e non manifestamente infondata la questione della legittimità costituzionale dell’art. 92, comma 2, c.p.c., laddove – irragionevolmente nonché in contrasto con il principio di uguaglianza, il diritto di agire in giudizio e il principio del giusto processo – individua in via tassativa le ipotesi di compensazione…

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