Procedimenti di cognizione e ADR

Processo penale e sospensione del giudizio civile

Cass, Sez. VI, ord., 22 dicembre 2016, n. 26863 – Pres. Amendola  – Est. Scrima Pregiudizialità – obbligazioni e fatti illeciti – rapporti tra azione civile e penale – sospensione necessaria – condizioni e limiti (C.p.p. artt. 75, 651, 652; C.p.c. art. 42, 295) [1] In tema di rapporti tra giudizi civili e penali, non sussistendo più la regola della pregiudizialità dell’accertamento penale rispetto a quello civile, fuori dal caso in cui i giudizi di danno possono proseguire davanti al giudice civile ai sensi dell’art. 75 c.p.p., comma 2, il processo  deve essere sospeso solo se tra il processo penale e altro giudizio ricorra il rapporto di pregiudizialità indicato dall’art. 295 c.p.c., o se la sospensione sia prevista da altra…

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Il foro competente per la liquidazione degli onorari dell’avvocato

  Cass., sez. VI, 9 giugno 2017, n. 14514   Competenza civile – Foro del consumatore – Onorari di avvocato – Cliente lavoratore (Decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, artt. 3 e 33). [1] Nelle controversie per la liquidazione degli onorari degli avvocati non si applica il foro del consumatore se l’attività è stata prestata in un giudizio riguardante l’attività imprenditoriale e professionale svolta dal cliente. CASO [1] Un avvocato otteneva decreto ingiuntivo dal Tribunale di Siena per aver svolto prestazioni professionali a favore di un socio accomandatario di una società in accomandita semplice relative a giudizi di opposizione a cartelle esattoriali riguardanti la società. Il socio accomandatario si opponeva al decreto e sollevava eccezione di incompetenza territoriale che…

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Litisconsorzio non integro, sentenza inutiliter data e riproposizione della domanda per rimediare alla violazione

Tribunale di Como, ord., 30 maggio 2017 – Giudice Petronzi Litisconsorzio necessario – Azioni a tutela del possesso – Violazione distanze delle costruzioni dalla vedute (c.p.c. artt. 101, 102; c.c. artt. 907, 1168-1170) Litisconsorzio necessario – Violazione – Conseguenze – Idoneità al giudicato della sentenza –Esclusione – Azione riproposta contro i litisconsorti pretermessi nel precedente giudizio –Integrazione del contraddittorio nei confronti di tutte le parti – Necessità (c.p.c. artt. 101, 102, 404; c.c. art. 2909) Litisconsorzio necessario – Violazione – Azione riproposta contro i litisconsorti pretermessi in un nuovo giudizio – Integrazione del contraddittorio nei confronti di tutte le parti – Necessità (C.p.c. artt. 101, 102, 404; C.c. art. 2909) [1] I comproprietari, o compossessori, dell’opera di cui si chiede…

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Quando l’avvocato non può notificare l’atto a mezzo PEC: le residue competenze funzionali esclusive dell’ufficiale giudiziario in materia civile

Il quadro normativo di riferimento Negli ultimi decenni l’ordinamento processuale civile italiano, che inizialmente riservava agli ufficiali giudiziari (d’ora in poi anche, per brevità, singolarmente o collettivamente, «u.g.») – quale prerogativa assoluta ed inderogabile – ogni potestà in materia di notificazione (affidando loro l’intero iter del relativo procedimento), ha iniziato ad eroderne le competenze esclusive, dapprima facoltizzando gli u.g. (ed in alcuni casi addirittura obbligandoli) ad avvalersi del servizio postale (v. art. 1 l. 20.11.1982, n. 890; a decorrere dal 10 settembre 2017 è abrogata dall’art. 1, comma 57, lett. b), della l. 4.8.2017, n. 124, la norma [art. 4, lett. a), d.lg. 22.7.1999, n. 261] che attribuiva all’Amministrazione postale [e poi a Poste Italiane s.p.a., società in mano pubblica]…

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Sul recupero del credito professionale dell’avvocato, tra dubbi (numerosi) e certezze (poche), parola alle Sezioni Unite

Cass.17 maggio 2017, n. 12411   Avvocato – Compenso professionale – Contestazione del diritto e dell’entità del credito – Sommario di cognizione (procedimento) – Applicabilità (Cod. proc. civ., art. 702 bis; d.leg. 1° settembre 2011, n. 150, art. 14; l. 13 giugno 1942, n. 794, art. 28). [1] Le controversie per la liquidazione delle spese, degli onorari e dei diritti da parte dell’avvocato in materia civile, devono essere trattate col procedimento di cui all’art. 14, d.lgs. n. 150/2011, ove la domanda riguardi anche l’an e non solo il quantum della pretesa. (Cod. proc. civ., art. 702 bis; d.leg. 1° settembre 2011, n. 150, art. 14; l. 13 giugno 1942, n. 794, art. 28) Avvocato – Compenso professionale – Contestazione del…

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Violazione CEDU e riapertura dei processi: nelle cause civili e amministrative la Corte costituzionale non apre alla revocazione

Corte Cost., 26 maggio 2017, n. 123 – Pres. Grossi – Est. Coraggio Cosa giudicata –Corte Europea Diritti dell’Uomo –Obbligo di conformarsi alle decisioni della Corte EDU –Misure ripristinatorie – Riapertura dei processi – Necessità – Esclusione (Artt. 24, 111, 117 Cost.; artt. 6, 41, 46 CEDU; artt. 395, 396 c.p.c.; art. 106 del D.Lgs. 2 luglio 2010, n. 104; art. 69, comma 7, del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165). [1] L’obbligo di conformazione alle sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha un contenuto variabile: le misure ripristinatorie individuali, diverse dall’indennizzo, sono solo eventuali e vanno adottate esclusivamente laddove siano “necessarie” per dare esecuzione alle sentenze stesse. Non emerge, nelle materie diverse da quella penale (allo stato della…

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Sul potere delle parti del giudizio divisorio di modulare le proprie richieste all’esito della consulenza tecnica

Cass., sez. II, 30 maggio 2017, n. 13621- Pres. Mazzacane –  Rel. D’Ascola Giudizio di divisione – Operazioni di divisione – Consulenza tecnica – Modifiche delle richieste – Ammissibilità (Cod.  proc. civ., art. 789; cod. civ. art. 720). [1] In sede di operazioni divisionali risponde alle esigenze cui il giudizio divisorio è indirizzato consentire il dispiegamento di modifiche delle domande in relazione all’emergere e alla formalizzazione, officiosa o di parte, di novità che giustificano un nuovo assetto di interessi e poiché la consulenza a fini divisionali assume di regola rilievo decisivo nell’orientare le volontà dei condividenti, essi legittimamente possono formulare richieste diverse da quelle iniziali e tra loro diversificate. CASO [1] Nell’ambito di un giudizio di divisione di un compendio immobiliare dieci…

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Le condizioni di compatibilità con il diritto dell’Unione Europea della mediazione obbligatoria nelle controversie interne dei consumatori

Il focus è centrato sulle condizioni necessarie a rendere compatibile la normativa nazionale in materia di a.d.r. nelle controversie con i consumatori con la direttiva 2013/11/EU. Le complicazioni derivano dalla sovrapposizione del sistema a.d.r. previsto dalla direttiva con quello predisposto in generale dal d.lgs. n. 28 del 2010 per i rapporti civili e commerciali, ed in particolare nei casi in cui tali controversie rientrano nell’ambito di applicazione della condizione di procedibilità. La Corte di Giustizia del 14 giugno 2017 ne ha sancito la compatibilità previa verifica dell’adeguatezza dei limiti di accesso alla tutela giurisdizionale ed a condizione che non venga imposta l’assistenza dell’avvocato e che il consumatore possa ritirarsi dalla procedura in qualsiasi momento, senza dover addurre alcuna giustificazione a…

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E’ nulla la sentenza depositata prima della scadenza del termine per il deposito delle comparse e delle memorie conclusionali ex articolo 190 c.p.c.

Cass., Sez. I, 7 luglio 2017, n. 16865 – Pres. Di Palma – Est. Valitutti Decisione della causa – Sentenza pronunciata prima della scadenza dei termini ex art. 190 c.p.c – Nullità (Cost., art. 24; Cod. proc. civ., artt. 101, 190, 352, 360 n. 4). [1] La pronuncia della sentenza prima della scadenza dei termini di cui all’articolo 190 c.p.c. deve ritenersi in ogni caso causa di nullità della sentenza stessa per violazione del diritto di difesa costituzionalmente garantito ex art. 24 Cost. CASO [1] Nell’ambito di una controversia relativa all’installazione di un’antenna televisiva da parte di un condomino sulla proprietà esclusiva di un altro condomino, viene affermato in entrambi i gradi di  giudizio che tale iniziativa – riconosciuta dagli artt….

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Ragionevole durata del processo e indennizzo: l’incidenza del giudizio di legittimità costituzionale sulla disciplina applicabile sollevato da altro giudice

Cass. 22 maggio 2017 n. 12855 (ord.) Diritti politici e civili – Processo – Irragionevole durata – Risoluzione questione di costituzionalità sollevata in altro giudizio – Rilevanza – Limiti (l. 24 marzo 2001 n. 89, art. 2) [1] Ai fini della determinazione della ragionevole durata del processo presupposto, la pendenza di una questione di legittimità costituzionale sulla disciplina applicabile nella causa, sollevata da altro giudice, non comporta l’automatica esclusione del tempo maturato nell’attesa della risoluzione dell’incidente di costituzionalità, né giustifica altrimenti un’implicita affermazione di complessità della fattispecie, soprattutto ove, come nel caso in esame, non sia dimostrata alcuna immediata e concreta incidenza del giudizio di legittimità costituzionale sul comportamento delle parti e del giudice di quel processo. CASO [1] Il…

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