Procedimenti di cognizione e ADR

Danno ambientale: la Cassazione conferma la legittimazione attiva dei soggetti ed Enti territoriali diversi dallo Stato

Cass., Sez. III, ord., 15 marzo 2024, n. 7073 Pres. Travaglino – Rel. Vincenti Legittimazione ad agire – Ambiente – Danno ambientale – Risarcimento del danno – Enti territoriali (c.p.c., 5, 81, 111; c.c. 2043; D.Lgs. 152/2006, 311) [1] L’entrata in vigore della l. n. 97 del 2013 (che, modificando l’art. 311 del d.lgs. n. 152 del 2006, ha concentrato la legittimazione attiva in capo al Ministero dell’Ambiente) non fa venir meno la legittimazione dei soggetti o enti territoriali diversi dallo Stato a coltivare i giudizi di risarcimento del danno ambientale precedentemente instaurati, né determina l’inammissibilità della domanda risarcitoria per equivalente che vi sia stata eventualmente proposta, ferma restando la necessità di coordinarne la statuizione di accoglimento con le prescrizioni…

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I criteri di interpretazione della clausola compromissoria per determinare la natura del lodo arbitrale

Cass., sez. III, 7 marzo 2024, n. 6140 Pres. Valitutti e Rel. Parise Arbitrato –  compromesso e clausola compromissoria – interpretazione (artt. 808, 827  c.p.c.; art. 1362 c.c.) Massima: “In tema di clausola compromissoria, al fine di valutare se la stessa contenga una pattuizione di deferimento della controversia ad un arbitrato di tipo rituale ovvero irrituale, occorre interpretare la clausola medesima con riferimento al dato letterale, alla comune intenzione delle parti ed al comportamento complessivo delle stesse, senza che il mancato richiamo nella clausola alle formalità dell’arbitrato rituale deponga univocamente nel senso dell’irritualità dell’arbitrato”. CASO Il caso ha avuto origine da una controversia relativa allo scioglimento e cancellazione di una società a responsabilità limitata dal Registro delle imprese, che, secondo…

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Arbitrato rituale: l’exceptio compromissi va sollevata nel primo atto difensivo della parte convenuta

Cass. sez. II, 3 gennaio 2024, N. 112 – Pres. Mocci e Rel. Chieca Compromesso e arbitrato – Arbitrato — Arbitrato rituale – Exceptio compromissi – Natura – Termini per la relativa proposizione – Rilevabilità ex officio – Esclusione – Fondamento (artt. 38 e 819 ter c.p.c.) In tema di arbitrato rituale, l’exceptio compromissi ha carattere processuale e integra una questione di competenza, pertanto deve essere sollevata, a pena di decadenza, nel primo atto difensivo della parte convenuta, non potendosi assimilare la competenza arbitrale a quella funzionale sì da giustificarne il rilievo officioso ad opera del giudice, fondandosi essa unicamente sulla volontà delle parti. CASO Alcune società, operanti nel settore del trasporto di passeggeri a mezzo elicottero, costituivano un raggruppamento…

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Compensazione delle spese di lite “per giusti motivi”

Cass., sez. II, 29 febbraio 2024, n. 5402, Pres. Orilia, Est. Giannaccari [1] Processo civile – Compensazione delle spese di lite – “Per giusti motivi” La motivazione della compensazione “per giusti motivi”, senza alcun riferimento concreto alla fattispecie ed alle ragioni per cui le questioni fossero particolari e controvertibili, è solo apparente: essa infatti reca argomentazioni obbiettivamente inidonee a far conoscere il ragionamento seguito dal giudice per la formazione del proprio convincimento e quindi non rende percepibile il fondamento della decisione, lasciando all’interprete il compito di integrarla con le più varie, ipotetiche congetture. CASO [1] Il provvedimento in epigrafe è stato reso all’esito di un giudizio instaurato per accertare la legittimità del recesso effettuato nei confronti di un contratto di…

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Posizione delle Sezioni Unite sul c.d. travisamento della prova

Cass., sez. un., 5 marzo 2024, n. 5792, Pres. Virgilio, Est. Di Marzio [1] Ricorso per cassazione – travisamento della prova “Il travisamento del contenuto oggettivo della prova, il quale ricorre in caso di svista concernente il fatto probatorio in sé, e non di verifica logica della riconducibilità dell’informazione probatoria al fatto probatorio, trova il suo istituzionale rimedio nell’impugnazione per revocazione per errore di fatto, in concorso dei presupposti richiesti dall’articolo 395, n. 4), c.p.c., mentre, ove il fatto probatorio abbia costituito un punto controverso sul quale la sentenza ebbe a pronunciare, e cioè se il travisamento rifletta la lettura del fatto probatorio prospettata da una delle parti, il vizio va fatto valere, in concorso dei presupposti di legge, ai…

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Mediazione obbligatoria esclusa per la domanda riconvenzionale: qualche fondata critica all’istituto da parte della Cassazione e qualche problema forse ancora irrisolt

Cass., Sez. Un., Sent., ud. 21 novembre 2023, 7 febbraio 2024, n. 3452, Pres. D’Ascola – Est. Nazzicone. [1] Mediazione obbligatoria – Esperimento quanto alla domanda principale – Domanda riconvenzionale rientrante nelle materie ex art. 5 comma 1 d.lgs. n. 28/10 – Applicabilità della mediazione obbligatoria alla domanda riconvenzionale – Esclusione (D.Lgs. 04/03/2010 n° 28, art. 5; cod. proc. civ., art. 36) La mediazione obbligatoria ex art. 5 del d.lgs. n. 28/2010, quale condizione di procedibilità finalizzata al raggiungimento di una soluzione conciliativa, che scongiuri l’introduzione della causa, è applicabile al solo atto introduttivo del giudizio e non anche alle domande riconvenzionali, fermo restando che al mediatore compete di valutare tutte le istanze e gli interessi delle parti ed al…

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I quindici giorni per l’avvio della mediazione delegata: la Cassazione ribadisce la non perentorietà del termine

Cass., sez. III, 14 febbraio 2024, n. 4133, Pres. Travaglino, Est. Gorgoni [1] Processo civile – Mediazione – Termine assegnato dal giudice – Natura Va negato carattere di perentorietà al termine di quindici giorni disposto dal giudice per dar corso alla mediazione delegata ed è soddisfatta la condizione di procedibilità di cui all’art. 5 del d.lgs. n. 28/2010 se, entro l’udienza di rinvio fissata dal giudice, vi sia stato il primo incontro delle parti innanzi al mediatore e conclusosi senza l’accordo.  CASO [1] Il Tribunale di Firenze dichiarava improcedibile un’opposizione a decreto ingiuntivo per mancato rispetto del termine di quindici giorni assegnato, con ordinanza del 20 febbraio 2014, per il deposito dell’istanza di avvio della mediazione delegata, rilevando, d’ufficio, che…

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Procura alle liti allegata al ricorso per cassazione: la parola delle Sezioni Unite

Cass., sez. un., 19 gennaio 2024, n. 2077, Pres. D’Ascola, Est. Vincenti [1] Ricorso per Cassazione – Procura alle liti – Contenuto generico – Copia digitalizzata utilizzata ai fini della proposizione del ricorso per cassazione – Formato nativo digitale – Notifica a mezzo posta elettronica certificata (PEC) – Deposito telematico In caso di ricorso nativo digitale, notificato e depositato in modalità telematica, l’allegazione mediante strumenti informatici – al messaggio di posta elettronica certificata (PEC) con il quale l’atto è notificato ovvero mediante inserimento nella “busta telematica” con la quale l’atto è depositato – di una copia, digitalizzata, della procura alle liti redatta su supporto cartaceo, con sottoscrizione autografa della parte e autenticata con firma digitale dal difensore, integra l’ipotesi, ex…

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L’esercizio del riscatto agrario: la necessità di fornire la prova della condizione negativa di non aver venduto nel biennio precedente alcun terreno

Cass. sez. III, 11 ottobre 2023, n. 28415 Pres. Scarano – Rel. Moscarini Contratti agrari – Diritto di prelazione e di riscatto – Prelazione – Condizioni – Mancata vendita di fondi rustici nel biennio precedente – Onere della prova – A carico del riscattante – Ammissibilità di ogni mezzo di prova – Sussistenza (C.p.c., artt. 115, 189, 360 c.p.c., co. 1, n. 3;  c.c. art. 2697 e  l. 590/1965, art. 8) In tema di prelazione agraria, la mancata vendita di fondi rustici nel biennio precedente costituisce condizione per l’insorgenza del diritto di prelazione e di riscatto in capo al coltivatore diretto proprietario del fondo confinante, sicché chi esercita il relativo diritto, salvo espresso riconoscimento della controparte, deve dimostrarne la sussistenza,…

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Ricorso per cassazione: è valida la procura speciale alle liti “non contestuale”

Cass., sez. un., 19 gennaio 2024, n. 2075, Pres. D’Ascola, Est. Vincenti [1] Processo civile – Dei difensori – Procura alle liti – Ricorso per cassazione In tema di ricorso per cassazione, il requisito della specialità della procura, di cui agli artt. 83, comma 3, e 365 c.p.c., non richiede la contestualità del relativo conferimento rispetto alla redazione dell’atto cui accede, essendo a tal fine necessario soltanto che essa sia congiunta, materialmente o mediante strumenti informatici, al ricorso. CASO [1] L’intervento delle Sezioni Unite è stato sollecitato all’esito di un procedimento di opposizione avviato da un contribuente avverso la cartella di pagamento notificatagli dall’Agente della Riscossione per la Provincia di Agrigento, sfociata in una sentenza di accoglimento tempestivamente impugnata da…

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