Procedimenti di cognizione e ADR

Grado di affidabilità delle diverse consulenze tecniche d’ufficio e onere di motivazione

Cass., 25 ottobre 2017, n. 25249. Pres. Amendola, Est. Scrima Consulenza tecnica d’ufficio – Rinnovazione – Appello – Giudice – Motivazione (C.p.c., artt. 116, 132, 191, 195; disp. att. c.p.c., art. 118 ) Qualora nel corso del giudizio di merito vengano espletate più consulenze tecniche d’ufficio in tempi diversi con risultati difformi, il giudice può seguire il parere che ritiene più congruo o discostarsene, dando adeguata e specifica giustificazione del suo convincimento; in particolare, quando intenda uniformarsi alla seconda consulenza, non può limitarsi ad una adesione acritica ma deve giustificare la propria preferenza indicando le ragioni per cui ritiene di disattendere le conclusioni del primo consulente, salvo che queste risultino criticamente esaminate dalla nuova relazione. CASO Il tribunale, aderendo alle…

Continua a leggere...

Sull’irreparabilità del periculum nei provvedimenti d’urgenza e sulla reclamabilità dei provvedimenti di attuazione

Trib. Napoli Nord, ord. 16 novembre 2017, Giudice Dott. Canciello [1] Provvedimenti di urgenza – Periculum in mora – Irreparabilità – Diritti di credito (Cod. proc. civ., art. 700). [2] Procedimenti cautelari – Reclamo – Attuazione – Inammissibilità (Cod. proc. civ., artt. 669-duodecies, 669-terdecies) [1] La tutela cautelare d’urgenza di cui all’art. 700 c.p.c. è ammissibile per i diritti di credito, a condizione che si tratti di diritti a contenuto patrimoniale e funzione non patrimoniale, ovvero di diritti a contenuto e funzione patrimoniale, ma che non potrebbero essere oggetto di un adeguato ristoro risarcitorio nell’ambito di un ordinario giudizio di cognizione con conseguente eccessivo scarto tra danno potenzialmente patito e danno effettivamente risarcito. [2] È inammissibile il reclamo avverso il…

Continua a leggere...

Cumulo soggettivo e connessione oggettiva: l’attribuzione della giurisdizione nella Convenzione di Lugano del 1988

Cassazione civile, Sezioni Unite, 13 giugno 2017, n. 22857 – Pres. Rordorf – Rel. Di Virgilio – P.M. Matera (diff.) Giurisdizione – Diritto internazionale privato – Convenzione di Lugano – Cumulo soggettivo – Connessione oggettiva – Azione proposta innanzi al Giudice dello Stato ove è domiciliato solo uno dei convenuti – Giurisdizione rispetto alla causa promossa verso l’altro convenuto – Sussiste [1] In base all’art. 6 n. 1 Convezione di Lugano del 16 settembre 1988, nella versione anteriore al nuovo testo adottato nel 2007, sussiste la giurisdizione del giudice italiano nell’ipotesi di azione promossa contro l’intermediario finanziario non domiciliato in Italia laddove sia stato convenuto anche un altro soggetto (segnatamente il promotore finanziario) che, invece, è ivi domiciliato, sempre che la…

Continua a leggere...

Il punto sulla testimonianza scritta

Con l’introduzione dell’istituto della testimonianza scritta nel contesto dell’art. 257 bis c.p.c. – aggiunto al nostro codice di rito ad opera dell’’art. 46, comma 8°, della legge 18 giugno 2009, n. 69 –  il legislatore sembra essersi adeguato non solo a quanto ormai previsto, da diversi anni, in alcuni ordinamenti stranieri, ma anche alle istanze riformistiche già attuate in tal senso in altri settori del nostro stesso ordinamento. Dall’analisi della disciplina appare tuttavia come la novità introdotta dal legislatore nel 2009 abbia una portata più limitata di quanto non ci si potesse attendere e come in realtà la stessa sia stata richiamata dalla giurisprudenza più come elemento dal quale desumere l’inammissibilità di dichiarazioni provenienti da terzi difformi dal dettato normativo…

Continua a leggere...

Giurisdizione nei rapporti di lavoro con enti ecclesiastici. Spetta al giudice italiano, se il datore non è annoverabile tra gli «enti centrali della Chiesa cattolica»

Cass. civ., sez. un., ord., 18 settembre 2017, n. 21541, Pres. Rodorf, Est. Bielli Giurisdizione civile – Enti extraterritoriali –  Enti centrali della Chiesa cattolica – Pontificia Università Lateranense  – Rapporti di lavoro – Giurisdizione del giudice italiano – Sussistenza – Fondamento (Cost., art. 7; Tratt. Lateranense del 11 febbraio 1929, art. 11; cod. proc. civ., artt. 41; l. 20 maggio 1985, n. 222, art. 16) [1] La Pontificia Università Lateranense rientra tra gli istituti ecclesiastici di educazione ed istruzione e, come tale, non è un soggetto sovrano internazionale (o un suo organo), né è annoverabile tra gli «enti centrali della Chiesa cattolica», esentati da ogni ingerenza da parte dello Stato italiano, ai sensi dell’art. 11 del Trattato lateranense del…

Continua a leggere...

Sull’ultrattività del mandato al difensore in caso di morte della parte dopo l’emissione del decreto ingiuntivo

Cass. 31 ottobre 2017, n. 25823 http://www.italgiure.giustizia.it/xway/application/nif/clean/hc.dll?verbo=attach&db=snciv&id=./20171031/snciv@s30@a2017@n25823@tO.clean.pdf Ingiunzione (procedimento per) – Morte della parte – Omessa dichiarazione in giudizio – Notificazione del difensore – Ammissibilità – Ultrattività del mandato (c.p.c. artt. 300, 643) [1] Nel procedimento monitorio, qualora dopo l’emissione del decreto si verifichi il decesso della parte creditrice, il suo difensore, in forza dell’ultrattività del mandato, è legittimato a procedere alla notificazione del decreto e, a seguito dell’opposizione dell’ingiunto, a costituirsi nel giudizio di opposizione e se, costituendosi, si astiene dal dichiarare l’evento che ha colpito la parte, il processo di opposizione resta indifferente all’evento del decesso. CASO [1] A seguito dell’emissione di un decreto ingiuntivo, la creditrice è deceduta. Proposta l’opposizione, il difensore dell’opposta si è costituito in…

Continua a leggere...

Il difensore e i vizi della procura alle liti

Giudice di Pace di Trapani, ord., 22 maggio 2017, Giudice Vitale Procura alle liti – Difetto – Sanatoria ex art. 182 c.p.c. – Ambito di applicazione (Cod. proc. civ. artt. 82, 182) La sanatoria di cui all’art. 182 c.p.c. è applicabile anche nel caso di procura mancante; quindi opera senz’altro quando la procura alle liti, pur rilasciata al difensore, non sia idonea a conferire un valido jus postulandi. Difetto di rappresentanza e di autorizzazione –Eccezione di parte – Onere di sanatoria – Sussiste (Cod. proc. civ. 182) Qualora il rilievo di un difetto di rappresentanza e di autorizzazione non sia officioso, ma provenga dalla controparte, l’onere di sanatoria del rappresentato sorge immediatamente, senza necessità di assegnare un termine, atteso che…

Continua a leggere...

Amministrazione di sostegno e rimedi contro il decreto del Giudice tutelare.

Cass., Sez. I,  7 giugno 2017, n. 14158, Pres. Di Palma, Est. Acierno Amministrazione di sostegno – Decreto del giudice tutelare sulla richiesta di autorizzazione dell’amministratore di sostegno di consentire o rifiutare terapie mediche – Reclamo alla corte d’appello ex art. 720 bis, 2° comma, c.p.c. – Ammissibilità – Fondamento – Diritti soggettivi personalissimi – Diritto all’autodeterminazione della persona nelle scelte sanitarie – Diritto di manifestazione ed espressione delle proprie credenze religiose (Cost., artt. 2, 13, 19, 32; Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, artt. 8 e 9; Cod. proc. civ., artt. 720 bis, 739, 363; cod. civ., artt. 405, 407, 408; Convenzione di Oviedo sui diritti umani e la biomedicina, l., 28 marzo 2001, n. 145, artt. 5 e 9) …

Continua a leggere...

Tabelle milanesi e risarcimento del danno non patrimoniale

Cass. civ., Sez. III, 11 luglio 2017, n. 17061 – Pres. Travaglino – Est. Pellecchia Poteri del giudice – Responsabilità civile – Risarcimento del danno non patrimoniale – Valutazione e liquidazione – Applicazione e interpretazione delle Tabelle milanesi – Questione di diritto – Conoscibilità d’ufficio   [1] La mancata adozione da parte del giudice di merito, delle Tabelle di Milano, in favore di altre, integra violazione di norma di diritto censurabile con ricorso per cassazione ai sensi dell’art. 360 c.p.c., comma I, n. 3; ove nelle more tra l’introduzione del giudizio e la sua decisione, le Tabelle applicate per la liquidazione del danno non patrimoniale siano mutate, il giudice (anche d’appello) ha l’obbligo di utilizzare i parametri vigenti al momento della…

Continua a leggere...

Il lodo arbitrale non può essere impugnato con regolamento di competenza

Cass. 6 ottobre 2017, n. 23473 Scarica sentenza Arbitrato – Impugnazione – Lodo arbitrale – Competenza – Eccezione di incompetenza – Regolamento di competenza – (artt. 47, 819ter, 827 c.p.c.) [1] Il lodo arbitrale è impugnabile esclusivamente con i mezzi previsti espressamente dall’art. 827 c.p.c. con esclusione di tutti gli altri, ivi compreso il regolamento di competenza.  CASO [1] In un contratto d’affitto d’azienda veniva apposta una clausola compromissoria di arbitrato rituale. In seguito al mancato versamento dei canoni, il creditore azionava il procedimento arbitrale per chiedere, oltre alla risoluzione del contratto, le somme già maturate e non corrisposte. La parte resistente sollevava, in via pregiudiziale, eccezioni di incompetenza e improcedibilità. L’arbitro si pronunciava con lodo non definitivo dichiarandosi competente…

Continua a leggere...