Procedimenti di cognizione e ADR
Matrimonio e «concorso di procedure». Tra nullità del matrimonio canonico, giudizio di delibazione e causa di separazione
Cass. civ. Sez. I, 19 dicembre 2017, n. 30496 , Pres. Di Palma, Est. Di Marzio Matrimonio – Divorzio – Giudizio di separazione dei coniugi – Sentenze ecclesiastiche di nullità – Delibazione in genere – Corte d’Appello – Cessata materia del contendere (Artt. 2909, C.c.; Art. 324 c.p.c.; Art. 65-68 L. 31 maggio 1995, n.218) [1] Deve dichiararsi cessata la materia del contendere nel pendente giudizio di separazione personale dei coniugi, allorquando passi in giudicato, nelle more, la pronuncia di delibazione della sentenza canonica che dichiara l’invalidità del matrimonio concordatario contratto tra le parti, riconoscendo in via definitiva effetti civili alla pronuncia del tribunale ecclesiastico. Matrimonio – Divorzio – Sentenze ecclesiastiche di nullità – Delibazione in genere – Corte d’Appello…
Continua a leggere...Attuazione del provvedimento cautelare e misure coercitive ex art. 614 bis c.p.c.
Trib. Asti, ord. 17 gennaio 2018, Pres. Rampini, Rel. Caineri [1] Procedimenti cautelari – Attuazione – Obbligo di pagamento – Inammissibilità (art. 491 e ss. c.p.c.; art. 669 duodecies c.p.c.) [2] Procedimenti cautelari – Attuazione – Reclamo – Obblighi di consegna e rilascio – Titolo esecutivo – Ultra ed extra petita (art. 669 duodecies c.p.c; art. 669 terdecies c.p.c.) [3] Procedimenti cautelari- Attuazione – Misure di coercizione – Competenza (art.614 bis c.p.c.; art. 669 duodecies c.p.c) [1] Le misure cautelari aventi ad oggetto somme di denaro si attuano nelle forme del pignoramento, pertanto deve ritenersi inammissibile la richiesta di determinazione delle modalità di attuazione del relativo obbligo. [2] Il provvedimento emesso all’esito del reclamo cautelare costituisce titolo esecutivo quanto agli…
Continua a leggere...Sinistro con veicolo straniero: le azioni e le relative notifiche
Tribunale di Como, sent., 23 ottobre 2017 – Giudice Petronzi Domanda giudiziale – Cumulo soggettivo – Assicurazione per la responsabilità civile – Veicoli a motore – Azione diretta contro l’assicuratore del responsabile civile – Litisconsorzio necessario – Solidarietà atipica – Azione aquiliana contro i danneggianti – Cumulo tra azione diretta e azione aquiliana – Litisconsorzio facoltativo (D.lgs. 7 settembre 2005, n. 209 art. 144; C.c. art. 2054; C.p.c. 102, 103) Domanda giudiziale – Cumulo soggettivo – Assicurazione per la responsabilità civile – Veicoli a motore – Veicolo straniero – Cumulo tra azione diretta contro UCI ed aquiliana contro straniero – Notifica inesistente atto di citazione nei confronti del danneggiante – Conseguenze (D.lgs. 7 settembre 2005, n. 209 artt. 126, 144;…
Continua a leggere...Procedura di mediazione obbligatoria e patrocinio a spese dello Stato
Trib. Roma 11 gennaio 2018 – Presidente Monastero Provvedimento civile – Mediazione obbligatoria – Patrocinio a spese dello Stato – Esclusione (D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, artt. 74 e 75; D.lgs. 4 marzo 2010, n. 28, Attuazione dell’articolo 60 della legge 18 giugno 2009 n. 69, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, artt. 5, 17) [1] La mediazione obbligatoria, conclusa con esito positivo, non rientra tra le procedure connesse a quelle giudiziali cui l’art. 75 del D.P.R. 115 del 2002 estende l’applicazione del patrocinio a spese dello Stato. CASO [1] A seguito di procedura di mediazione obbligatoria, conclusa con il…
Continua a leggere...Correzione dell’errore materiale: se «imputabile alla parte» il giudice può respingere l’istanza?
Consiglio di Stato, Sez. VI, decr. coll. 21 novembre 2017, n. 5404; De Francisco Pres., Lopilato Est. Processo amministrativo – Istanza di correzione dell’errore materiale – Errore imputabile alla parte – Inammissibilità (Cod. proc. amm., art. 86; Cod. proc. civ., art. 287) [1] Gli artt. 86 cod. proc. amm., e 287 cod. proc. civ., prevedono espressamente la possibilità di procedere alla correzione dei soli errori materiali commessi dal giudice, ma non anche di quelli imputabili alle parti. CASO [1] Il caso è semplice e anche piuttosto frequente, almeno nel processo amministrativo: nell’ambito di un ricorso collettivo-cumulativo proposto da numerosissimi ricorrenti (si trattava dell’impugnativa dei provvedimenti di esclusione dalle graduatorie permanenti degli insegnanti delle scuole secondarie), il cognome di uno di…
Continua a leggere...L’autodichia degli organi costituzionali ed il problema delle relative garanzie “giurisdizionali”
Con la sentenza n. 262/2017 la Corte Costituzionale ha confermato la legittimità dell’istituto della c.d. «autodichia» degli organi costituzionali – in base al quale la cognizione delle controversie instaurate dai dipendenti di tali organi è riservata agli organi stessi, anziché devoluta all’autorità giudiziaria – ed anche il suo attuale regime giuridico. La decisione della Corte riconduce correttamente tale istituto all’autonomia riconosciuta dalla Costituzione alle Camere ed al Presidente della Repubblica, e ne precisa i confini, ma solleva il problema delle garanzie connesse alla competenza giurisdizionale di questi organi, con riferimento – in particolare – alla loro indipendenza ed imparzialità ed alla possibilità di ricorrere in Cassazione contro le relative decisioni (che la Corte Costituzionale esclude). I recenti conflitti di attribuzione…
Continua a leggere...Demansionamenti e infortuni nel pubblico impiego. “A cavallo” del 30 giugno 1998 a chi spetta la giurisdizione?
Cass., sez. un., 11 novembre 2017, n. 28368, Pres. Rordorf, Est. Berrino [1] Giurisdizione – Giurisdizione ordinaria e amministrativa – Impiego pubblico privatizzato – Demansionamento – Illecito permanente del datore di lavoro – Natura unitaria dell’inadempimento – Legge in materia di privatizzazione del pubblico impiego – Momento determinante della giurisdizione – A.N.A.S. – Trasformazione da azienda pubblica in ente pubblico per le strade – Irrilevanza – Evento verificatosi in parte in data anteriore e in parte in data successiva al 30 giugno 1998 – Infrazionabilità della giurisdizione – Devoluzione al giudice ordinario (Cod. proc. civ., art. 5; D.Lgs. n. 165 del 2001, artt. 1 comma 2, 4, 63, 69, comma 7; Cod. Civ. art. 2103) [2] Giurisdizione – Giurisdizione ordinaria e amministrativa – Impiego pubblico privatizzato –…
Continua a leggere...Decreto ingiuntivo ed efficacia di giudicato
Cass. 28 novembre 2017, n. 28318 Ingiunzione (procedimento per) – Mancata opposizione – Cosa giudicata civile – Limiti oggettivi – Presupposti logico-giuridici – Estensione (Cod. civ. art. 2909; c.p.c. art. 647) [1] Il giudicato sostanziale conseguente alla mancata opposizione di un decreto ingiuntivo si estende ai presupposti logico-giuridici della decisione. CASO [1] Un’opposizione avverso decreto ingiuntivo viene dichiarata inammissibile dal Tribunale di Milano stante la preclusione determinata da un precedente giudicato. Il ricorrente aveva, infatti, ottenuto dal Giudice di pace di Milano un precedente decreto ingiuntivo, regolarmente notificato, concernente il medesimo rapporto obbligatorio, che non era stato opposto dall’ingiunto nei termini di legge. Secondo il Tribunale di Milano si è pertanto formato il giudicato su ogni questione attinente la validità…
Continua a leggere...Impugnazione di riconoscimento del figlio naturale e onere della prova
Cass. civ. Sez. I, 14 dicembre 2017, n. 30122 , Pres. Dogliotti, Est. Di Marzio Prova civile – Filiazione – Riconoscimento di prole naturale – Impugnazione per difetto di veridicità – Onere della prova – Regime probatorio. (Cod. civ., art. 263, 2697, 2730 C.Civ.; Cod. proc. civ., art. 115, 116, 118) [1] Chi impugna il riconoscimento del figlio naturale per difetto di veridicità deve dimostrare in giudizio, anche attraverso presunzioni, la non rispondenza al vero del riconoscimento attraverso un regime di prova che non è diverso rispetto a quello relativo alle altre azioni di stato. CASO [1] Un nipote impugna, per difetto di veridicità (art. 263 c.c.), il riconoscimento di tre figli naturali effettuato da suo zio da tempo scomparso….
Continua a leggere...Rigetto della domanda cautelare per mancanza dei presupposti che configurano la concorrenza sleale per interposta persona
Trib. Civitavecchia, ord. 27 dicembre 2017, Giudice Pecorari Concorrenza sleale per interposta persona – relazione di interessi – configurabilità (2598 c.c.) [1] Non sussiste il fumus boni iuris della domanda cautelare ex art. 700 c.p.c. per mancata configurabilità della fattispecie di concorrenza sleale del terzo quando rimanga indimostrata l’esistenza di una relazione di interessi tra l’autore dell’atto e l’imprenditore avvantaggiato. CASO [1] I ricorrenti, persone fisiche titolari di autorizzazioni per l’esercizio dell’attività di noleggio vettura con conducente (cosiddetti “NCC”) agiscono con ricorso ex art. 700 c.p.c. per sentire inibire la presunta attività di concorrenza sleale (art. 2598 nn. 2 e 3 c.c.) posta in essere dalla società Aeroporti di Roma S.p.a. (“ADR”) nei propri confronti. L’attività consisteva nell’apposizione di pannelli…
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