Procedimenti di cognizione e ADR

L’autodichia degli organi costituzionali ed il problema delle relative garanzie “giurisdizionali”

Con la sentenza n. 262/2017 la Corte Costituzionale ha confermato la legittimità dell’istituto della c.d. «autodichia» degli organi costituzionali – in base al quale la cognizione delle controversie instaurate dai dipendenti di tali organi è riservata agli organi stessi, anziché devoluta all’autorità giudiziaria – ed anche il suo attuale regime giuridico. La decisione della Corte riconduce correttamente tale istituto all’autonomia riconosciuta dalla Costituzione alle Camere ed al Presidente della Repubblica, e ne precisa i confini, ma solleva il problema delle garanzie connesse alla competenza giurisdizionale di questi organi, con riferimento – in particolare – alla loro indipendenza ed imparzialità ed alla possibilità di ricorrere in Cassazione contro le relative decisioni (che la Corte Costituzionale esclude).  I recenti conflitti di attribuzione…

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Demansionamenti e infortuni nel pubblico impiego. “A cavallo” del 30 giugno 1998 a chi spetta la giurisdizione?

Cass., sez. un., 11 novembre 2017, n. 28368, Pres. Rordorf, Est. Berrino [1] Giurisdizione – Giurisdizione ordinaria e amministrativa – Impiego pubblico  privatizzato – Demansionamento – Illecito permanente del datore di lavoro – Natura unitaria dell’inadempimento – Legge in materia di privatizzazione del pubblico impiego – Momento determinante  della giurisdizione – A.N.A.S. – Trasformazione da azienda pubblica in ente pubblico per le strade – Irrilevanza – Evento verificatosi in parte in data anteriore e in parte in data successiva al 30 giugno 1998 – Infrazionabilità della giurisdizione – Devoluzione al giudice ordinario  (Cod. proc. civ., art. 5; D.Lgs. n. 165 del 2001, artt. 1 comma 2, 4,  63, 69, comma 7; Cod. Civ. art. 2103) [2] Giurisdizione – Giurisdizione ordinaria e amministrativa – Impiego pubblico  privatizzato –…

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Decreto ingiuntivo ed efficacia di giudicato

Cass. 28 novembre 2017, n. 28318 Ingiunzione (procedimento per) – Mancata opposizione – Cosa giudicata civile – Limiti oggettivi – Presupposti logico-giuridici – Estensione (Cod. civ. art. 2909; c.p.c. art. 647) [1] Il giudicato sostanziale conseguente alla mancata opposizione di un decreto ingiuntivo si estende ai presupposti logico-giuridici della decisione. CASO [1] Un’opposizione avverso decreto ingiuntivo viene dichiarata inammissibile dal Tribunale di Milano stante la preclusione determinata da un precedente giudicato. Il ricorrente aveva, infatti, ottenuto dal Giudice di pace di Milano un precedente decreto ingiuntivo, regolarmente notificato, concernente il medesimo rapporto obbligatorio, che non era stato opposto dall’ingiunto nei termini di legge. Secondo il Tribunale di Milano si è pertanto formato il giudicato su ogni questione attinente la validità…

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Impugnazione di riconoscimento del figlio naturale e onere della prova

Cass. civ. Sez. I, 14 dicembre 2017, n. 30122 , Pres. Dogliotti, Est. Di Marzio Prova civile – Filiazione – Riconoscimento di prole naturale – Impugnazione per difetto di veridicità – Onere della prova – Regime probatorio. (Cod. civ., art. 263, 2697, 2730 C.Civ.; Cod. proc. civ., art. 115, 116, 118) [1] Chi impugna il riconoscimento del figlio naturale per difetto di veridicità deve dimostrare in giudizio, anche attraverso presunzioni, la non rispondenza al vero del riconoscimento attraverso un regime di prova che non è diverso rispetto a quello relativo alle altre azioni di stato. CASO [1] Un nipote impugna, per difetto di veridicità (art. 263 c.c.), il riconoscimento di tre figli naturali effettuato da suo zio da tempo scomparso….

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Rigetto della domanda cautelare per mancanza dei presupposti che configurano la concorrenza sleale per interposta persona

Trib. Civitavecchia, ord. 27 dicembre 2017, Giudice Pecorari Concorrenza sleale per interposta persona – relazione di interessi – configurabilità (2598 c.c.) [1] Non sussiste il fumus boni iuris della domanda cautelare ex art. 700 c.p.c. per mancata configurabilità della fattispecie di concorrenza sleale del terzo quando rimanga indimostrata l’esistenza di una relazione di interessi tra l’autore dell’atto e l’imprenditore avvantaggiato. CASO [1] I ricorrenti, persone fisiche titolari di autorizzazioni per l’esercizio dell’attività di noleggio vettura con conducente (cosiddetti “NCC”) agiscono con ricorso ex art. 700 c.p.c. per sentire inibire la presunta attività di concorrenza sleale (art. 2598 nn. 2 e 3 c.c.) posta in essere dalla società Aeroporti di Roma S.p.a. (“ADR”) nei propri confronti. L’attività consisteva nell’apposizione di pannelli…

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Grado di affidabilità delle diverse consulenze tecniche d’ufficio e onere di motivazione

Cass., 25 ottobre 2017, n. 25249. Pres. Amendola, Est. Scrima Consulenza tecnica d’ufficio – Rinnovazione – Appello – Giudice – Motivazione (C.p.c., artt. 116, 132, 191, 195; disp. att. c.p.c., art. 118 ) Qualora nel corso del giudizio di merito vengano espletate più consulenze tecniche d’ufficio in tempi diversi con risultati difformi, il giudice può seguire il parere che ritiene più congruo o discostarsene, dando adeguata e specifica giustificazione del suo convincimento; in particolare, quando intenda uniformarsi alla seconda consulenza, non può limitarsi ad una adesione acritica ma deve giustificare la propria preferenza indicando le ragioni per cui ritiene di disattendere le conclusioni del primo consulente, salvo che queste risultino criticamente esaminate dalla nuova relazione. CASO Il tribunale, aderendo alle…

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Sull’irreparabilità del periculum nei provvedimenti d’urgenza e sulla reclamabilità dei provvedimenti di attuazione

Trib. Napoli Nord, ord. 16 novembre 2017, Giudice Dott. Canciello [1] Provvedimenti di urgenza – Periculum in mora – Irreparabilità – Diritti di credito (Cod. proc. civ., art. 700). [2] Procedimenti cautelari – Reclamo – Attuazione – Inammissibilità (Cod. proc. civ., artt. 669-duodecies, 669-terdecies) [1] La tutela cautelare d’urgenza di cui all’art. 700 c.p.c. è ammissibile per i diritti di credito, a condizione che si tratti di diritti a contenuto patrimoniale e funzione non patrimoniale, ovvero di diritti a contenuto e funzione patrimoniale, ma che non potrebbero essere oggetto di un adeguato ristoro risarcitorio nell’ambito di un ordinario giudizio di cognizione con conseguente eccessivo scarto tra danno potenzialmente patito e danno effettivamente risarcito. [2] È inammissibile il reclamo avverso il…

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Cumulo soggettivo e connessione oggettiva: l’attribuzione della giurisdizione nella Convenzione di Lugano del 1988

Cassazione civile, Sezioni Unite, 13 giugno 2017, n. 22857 – Pres. Rordorf – Rel. Di Virgilio – P.M. Matera (diff.) Giurisdizione – Diritto internazionale privato – Convenzione di Lugano – Cumulo soggettivo – Connessione oggettiva – Azione proposta innanzi al Giudice dello Stato ove è domiciliato solo uno dei convenuti – Giurisdizione rispetto alla causa promossa verso l’altro convenuto – Sussiste [1] In base all’art. 6 n. 1 Convezione di Lugano del 16 settembre 1988, nella versione anteriore al nuovo testo adottato nel 2007, sussiste la giurisdizione del giudice italiano nell’ipotesi di azione promossa contro l’intermediario finanziario non domiciliato in Italia laddove sia stato convenuto anche un altro soggetto (segnatamente il promotore finanziario) che, invece, è ivi domiciliato, sempre che la…

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Il punto sulla testimonianza scritta

Con l’introduzione dell’istituto della testimonianza scritta nel contesto dell’art. 257 bis c.p.c. – aggiunto al nostro codice di rito ad opera dell’’art. 46, comma 8°, della legge 18 giugno 2009, n. 69 –  il legislatore sembra essersi adeguato non solo a quanto ormai previsto, da diversi anni, in alcuni ordinamenti stranieri, ma anche alle istanze riformistiche già attuate in tal senso in altri settori del nostro stesso ordinamento. Dall’analisi della disciplina appare tuttavia come la novità introdotta dal legislatore nel 2009 abbia una portata più limitata di quanto non ci si potesse attendere e come in realtà la stessa sia stata richiamata dalla giurisprudenza più come elemento dal quale desumere l’inammissibilità di dichiarazioni provenienti da terzi difformi dal dettato normativo…

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Giurisdizione nei rapporti di lavoro con enti ecclesiastici. Spetta al giudice italiano, se il datore non è annoverabile tra gli «enti centrali della Chiesa cattolica»

Cass. civ., sez. un., ord., 18 settembre 2017, n. 21541, Pres. Rodorf, Est. Bielli Giurisdizione civile – Enti extraterritoriali –  Enti centrali della Chiesa cattolica – Pontificia Università Lateranense  – Rapporti di lavoro – Giurisdizione del giudice italiano – Sussistenza – Fondamento (Cost., art. 7; Tratt. Lateranense del 11 febbraio 1929, art. 11; cod. proc. civ., artt. 41; l. 20 maggio 1985, n. 222, art. 16) [1] La Pontificia Università Lateranense rientra tra gli istituti ecclesiastici di educazione ed istruzione e, come tale, non è un soggetto sovrano internazionale (o un suo organo), né è annoverabile tra gli «enti centrali della Chiesa cattolica», esentati da ogni ingerenza da parte dello Stato italiano, ai sensi dell’art. 11 del Trattato lateranense del…

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