Procedimenti di cognizione e ADR
Negoziazione assistita e accordi per il mantenimento o per la determinazione dell’assegno divorzile
Il contributo si concentra sul dubbio circa la ammissibilità, ai sensi dell’art. 6, l. 164/2014, dell’accordo, stipulato in sede di negoziazione assistita, circa la determinazione una tantum del contributo al mantenimento o dell’assegno divorzile, ai sensi dell’art. 5, 8° comma, l. 898 del 1970. L’art. 6, 3° comma, l. 164/2014, nel regolare la negoziazione assistita in tema di separazione e divorzio, applicabile anche alla materia dello scioglimento delle unioni civili, stabilisce che l’accordo stipulato in sede di convenzione «tiene luogo» dei provvedimenti giudiziali che definiscono i procedimenti di separazione personale, di cessazione degli effetti civili del matrimonio, di scioglimento del matrimonio e di modifica delle condizioni di separazione e di divorzio. La norma va interpretata nel senso che le parti…
Continua a leggere...Sulla compatibilità tra l’ufficio di testimone e quello di difensore
Cass., ord., 6 dicembre 2017, n. 29301Pres. Campanile – Rel. Sambito Prova testimoniale – Capacità del teste – Funzioni di testimone e di difensore – Compatibilità – Condizioni (C.p.c. art. 246) [1] Non sussiste incompatibilità tra l’ufficio di testimone e l’assunzione della difesa tecnica qualora i due ruoli siano svolti in fasi o gradi diversi del medesimo processo. CASO [1] La Corte d’appello di Salerno conferma la decisione del Tribunale di Nocera Inferiore che aveva rigettato l’opposizione avverso un decreto ingiuntivo. La Corte territoriale ritiene provata da parte del creditore la promessa di pagamento in suo favore, ritenendo capace a testimoniare l’avvocato che, prima di deporre, aveva rinunciato al mandato conferitogli dal creditore, in virtù del quale aveva sottoscritto il…
Continua a leggere...L’azione di accertamento negativo di contraffazione e il distributore del prodotto
Trib. Milano, 18 gennaio 2018 n. 353, Pres. Est. Marangoni Procedimento civile – Azione di accertamento negativo di contraffazione – Legittimazione a contraddire – Distributore di prodotti. [1] Rispetto ad una domanda di accertamento negativo di contraffazione di brevetto, è carente di legittimazione passiva il mero distributore dei prodotti oggetto del brevetto. Quest’ultimo deve ritenersi estraneo al contraddittorio in merito a qualsiasi profilo di contraffazione del brevetto, sia quale soggetto passivo in sede di accertamento negativo sia quale eventuale soggetto attivo della speculare azione di contraffazione. CASO [1] L’attrice, una società farmaceutica c.d. genericista, agisce in giudizio per sentir dichiarare che il proprio prodotto non costituisce contraffazione della porzione italiana di un brevetto europeo, evocando in giudizio sia…
Continua a leggere...Rapporto fra eccezione di arbitrato e questioni di competenza
Cass. civ., Sez. VI-3, 25 ottobre 2017, ord. n. 25254 – Pres. Amendola – Rel. Olivieri Competenza – Proposizione simultanea di eccezione di arbitrato rituale e di incompetenza territoriale – Declaratoria di incompetenza territoriale – Rinvio della decisione sull’eccezione di arbitrato al giudice competente – Riassunzione innanzi a giudice territorialmente competente – Rigetto eccezione di arbitrato – Regolamento di competenza – Inammissibilità (Cost., artt. 24, 25, 111; C.p.c. artt. 38, 42, 44, 45, 267, 819 ter) Proposte cumulativamente dalla parte convenuta le eccezioni pregiudiziali in rito di clausola per arbitrato rituale e di incompetenza territoriale del giudice adito, e specificata la graduazione dell’esame delle due questioni nel senso sopra indicato, il giudice di merito è vincolato all’osservanza dell’ordine predetto. Ne…
Continua a leggere...Tutela del credito dell’avvocato e rito sommario «speciale» post Sezioni Unite n. 4485/2018
Cass., Sez. Un., 23 febbraio 2018, n. 4485 [1] Avvocato – Prestazioni svolte nell’ambito di un processo civile – Compenso professionale – Liquidazione – Introduzione della causa – Procedimento sommario di cognizione ex art. 14 d.leg. 150/2011 – Procedimento d’ingiunzione (C.p.c. artt. 633 ss., 702-bis; l. 13 giugno 1942, n. 794, art. 28; d.leg. 1° settembre 2011, n. 150, artt. 3, 14) [2] Avvocato – Prestazioni svolte nell’ambito di un processo civile – Compenso professionale – Liquidazione – Contestazione del diritto – Rito applicabile – Procedimento sommario di cognizione ex art. 14 d.leg. 150/2011 – Fattispecie (l. 13 giugno 1942, n. 794, art. 28; d.leg. 1° settembre 2011, n. 150, art. 14) [1] A seguito dell’entrata in vigore del d.leg….
Continua a leggere...Nei giudizi di merito la mancata elezione di domicilio “fisico” è ormai – quasi sempre – priva di conseguenze negative per la parte
Cass. civ., Sez. VI – 3, ord., 14 dicembre 2017, n. 30139 – Pres. Amendola – Rel. Vincenti Notificazioni in materia civile – Procedimento davanti al giudice di pace, al tribunale od alla corte d’appello – Notificazione alla parte presso il difensore – Difensore fisicamente domiciliato fuori dal circondario dell’autorità giudiziaria tribunale adita – Notificazione a mezzo p.e.c. presso il domicilio digitale del difensore – Necessità – Limiti (c.p.c., artt. 141, 170, 285, 330; r.d. 22.1.1934, n. 37, art. 82; d.l. 18.10.2012, n. 179 [conv. l. 17.12.2012, n. 221], art. 16-sexies; d.lg. 7.3.2005, n. 82, art. 6-bis; d.m. 21.2.2011, n. 44, art. 7) [1] Nei procedimenti civili diversi da quello di cassazione, quando il difensore abbia omesso di eleggere domicilio…
Continua a leggere...Ordine pubblico nella circolazione dei provvedimenti stranieri
L’articolo esamina l’evoluzione del concetto di ordine pubblico in ottica internazionale, con particolare attenzione alle questioni giurisprudenziali più rilevanti nel dibattito interno. Sommario: 1) L’ordine pubblico “internazionale”; 2) Ordine pubblico e danni punitivi; 3) Ordine pubblico e adozioni “same sex”; 4) Casistica varia; 5) Conclusioni 1) L’ordine pubblico “internazionale” Il processo di integrazione dell’Unione Europea prevede, tra l’altro, l’armonizzazione dei sistemi giuridici degli Stati membri; coerentemente, in questa direzione, il Regolamento UE 1215/2012 (c.d. Regolamento Bruxelles 1bis) – che sostituisce il Regolamento 44/2001 (c.d. Bruxelles 1) in materia giurisdizionale – stabilisce che le sentenze emesse da uno Stato membro sono riconosciute negli altri Stati senza che sia necessario uno specifico procedimento (art. 33), salvo che le stesse non siano contrarie…
Continua a leggere...Sulla sorte del sequestro giudiziario dopo la sentenza di primo grado favorevole al sequestrante
Tribunale di Udine, Sez. II civ., ord. 24 gennaio 2018, Giudice Dott. Zuliani [1] Procedimenti cautelari – Sequestro giudiziario – Sentenza di primo grado di accoglimento nel merito – Efficacia – Esecuzione forzata (Cod. proc. civ. artt. 670, 669 novies) Il sequestro giudiziario conserva efficacia anche dopo la pronuncia della sentenza di primo grado di accoglimento nel merito della domanda a cautela della quale la misura cautelare era stata richiesta e la parte vittoriosa può procedere ad esecuzione forzata in virtù di tale sentenza, quand’essa sia provvisoriamente esecutiva. CASO [1] T. otteneva il sequestro giudiziario dei beni già intestati al defunto padre F., in vista della proposizione della domanda di accertamento della nullità del testamento con cui quest’ultimo aveva istituito…
Continua a leggere...Sul termine di decadenza per le contestazioni alla C.T.U.
Cass., sez. II, 5 dicembre 2017, n. 29099. Pres. Bianchini, Est. Orilia Consulenza tecnica d’ufficio – Osservazioni critiche – Eccezione – Termine – Nullità relativa (C.p.c., artt. 156, 157, 191, 195) Le contestazioni ad una relazione di consulenza tecnica d’ufficio costituiscono eccezioni rispetto al suo contenuto, e dunque sono soggette al termine di preclusione di cui dell’art. 157 c.p.c., comma 2: conseguentemente, esse devono essere dedotte, a pena di decadenza, nella prima istanza o difesa successiva al suo deposito. CASO Il tribunale rigetta la domanda di risoluzione per inadempimento del contratto d’appalto (in particolare di sviluppo di un software destinato alla gestione di risultati elettorali) formulata dall’attore e accoglie invece la riconvenzionale proposta dal convenuto per la dichiarazione dell’inadempimento del…
Continua a leggere...Note sul sequestro ex art. 156 c.c. di beni del coniuge obbligato
Viene trattata in rapida rassegna la natura del sequestro ex art. 156, 6° comma, c.c., con particolare riferimento alla giurisprudenza espressasi sul punto. L’art. 156 c.c. indica i tipi di provvedimenti che il giudice può emettere per regolare i rapporti patrimoniali tra coniugi all’esito della separazione. Il 6° comma dispone che «in caso di inadempienza, su richiesta dell’avente diritto, il giudice può disporre il sequestro di parte dei beni del coniuge obbligato e ordinare ai terzi, tenuti a corrispondere anche periodicamente somme di danaro all’obbligato, che una parte di esse venga versata direttamente agli aventi diritto». Pur a fronte della forma di sequestro, che parrebbe indicarne la natura cautelare, la funzione di questa misura sembrerebbero divergere da quelle che la…
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