Procedimenti di cognizione e ADR
La sospensione cautelare del provvedimento di diniego della protezione internazionale nei diversi gradi del giudizio
Abstract La sospensione dell’efficacia del diniego della protezione internazionale è di regola un effetto automatico della proposizione del ricorso giurisdizionale. Nei casi in cui la sospensione non opera automaticamente può essere domandata dal ricorrente; se l’istanza viene respinta, il provvedimento cautelare non è impugnabile ma la domanda può essere reiterata. La disciplina della protezione internazionale pone all’operatore alcune difficoltà interpretative, anche a causa di una tecnica normativa non sempre impeccabile e della successione di norme che ridisegnano gli istituti. Come è noto, la procedura per il riconoscimento della protezione internazionale si articola in due fasi: una amministrativa necessaria, che si conclude con decreto di accoglimento o di rigetto della domanda, e una giurisdizionale eventuale in caso di ricorso avverso il…
Continua a leggere...Sempre parte in senso pieno (con tutti i corollari del caso) il minore dei procedimenti sulla responsabilità genitoriale
Cass. civ., Sez. I, sent. 6 marzo 2018, n. 5256 – Pres. Tirelli – Rel. Magda Procedimenti de potestate – Posizione processuale del minore – Qualifica di parte in senso proprio – Nomina di un curatore speciale – Necessità (c.c., art. 336; c.p.c., artt. 78, 354, 383) [1] Nei procedimenti ablativi della potestà genitoriale di cui all’art. 336 c.c., i figli minori rivestono la qualifica di parti del procedimento; ne consegue che il contraddittorio deve essere garantito anche nei loro confronti, previa nomina d’ufficio di un curatore speciale. In difetto, il procedimento è nullo per mancanza di una parte necessaria e la nullità rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del processo; con la conseguenza che, se rilevata in sede…
Continua a leggere...Sulla (in)compatibilità tra negoziazione assistita obbligatoria e diritto europeo
Trib. Verona 27 febbraio 2018 – Giudice Vaccari Provvedimento civile – Negoziazione assistita obbligatoria – Compatibilità diritto UE – Esclusione (D.L. 12 giugno 2014, n. 132, conv. in l. 10 novembre 2014, n. 162, Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell’arretrato in materia di processo civile, art. 3, comma 1; Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, art. 47) [1] La disciplina sulla negoziazione assistita obbligatoria deve essere disapplicata in quanto in contrasto con l’art. 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. CASO [1] In un giudizio diretto ad ottenere il risarcimento dei danni conseguenti ad un sinistro stradale, il convenuto ha eccepito l’improcedibilità della domanda attorea per non essere stata preceduta dalla procedura di negoziazione…
Continua a leggere...Omessa indicazione del nome del file nell’attestazione di conformità della copia informatica di un atto notificato via PEC: la Cassazione esclude la nullità
Cass. civ., Sez. II, ord., 19 gennaio 2018, n. 1351 – Pres. Petitti – Rel. Federico Notificazioni in materia civile – Con modalità telematica – Copia informatica – Attestazione di conformità – Mancata indicazione del nome del file – Irrilevanza (c.p.c., artt. 156, 160; l. 21.1.1994, n. 53, artt. 3-bis e 11; d.l. 18.10.2012, n. 179 [conv. l. 17.12.2012, n. 221], art. 16-undecies; provv. d.g.s.i.a. 16.4.2014, art. 19-ter) [1] L’assenza del nome del file nell’attestazione di conformità della copia informatica di un atto (o provvedimento) processuale, notificato mediante posta elettronica certificata, costituisce mera irregolarità formale o comunque vizio sanato per raggiungimento dello scopo. CASO [1] Nell’àmbito di un procedimento per la cassazione della sentenza con cui il Tribunale ordinario di…
Continua a leggere...Errore nella scelta del rito e conversione ex art. 426 c.p.c.: la Corte costituzionale conferma l’orientamento consolidato della Cassazione
Corte cost. 2 marzo 2018, n. 45 – Pres. Lattanzi – Est. Morelli Ingiunzione (procedimento per) – Locazione – Opposizione – Conversione del rito – Effetti – Illegittimità costituzionale – Inammissibilità (Cod. proc. civ. art. 426; Cost. artt. 3, 24, 111) [1] E’ inammissibile la questione di legittimità costituzionale, in riferimento agli artt. 3, 24 e 111 Cost., dell’art. 426 c.p.c. nella parte in cui non prevede che, in caso di introduzione con rito ordinario di una causa soggetta al rito previsto dagli artt. 409 e ss. c.p.c. e di conseguente mutamento del rito, gli effetti sostanziali e processuali si producano secondo le norme del rito ordinario, seguito fino al mutamento. CASO [1] Nel corso di un giudizio di opposizione…
Continua a leggere...Indirizzo PEC appartenente a più soggetti? Per la Cassazione la notifica telematica è nulla
Cass. civ., Sez. VI – 1, ord., 12 gennaio 2018, n. 710 – Pres. Genovese – Rel. Di Marzio Notificazioni in materia civile – Con modalità telematica – Indirizzo di posta elettronica certificata del destinatario condiviso da più soggetti – Nullità della notificazione (r.d. 16.3.1942, n. 267, art. 15; c.p.c., art. 160; l. 21.1.1994, n. 53, artt. 3-bis e 11; d.l. 18.10.2012, n. 179 [conv. l. 17.12.2012, n. 221], artt. 5 e 16-ter; d.p.r. 11.2.2005, n. 68, artt. 4 e 6; d.l. 29.11.2008, n. 185 [conv. l. 28.1.2009, n. 2], art. 16; d.lg. 7.3.2005, n. 82, art. 6-bis) [1] Quando il medesimo indirizzo di posta elettronica certificata sia stato attribuito a più di un soggetto, la notificazione telematica eseguita a…
Continua a leggere...La compensazione delle spese processuali al vaglio del Consulta: un (condivisibile) ritorno al passato
Abstract: Con la sentenza n. 77 del 2018, la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale il 2° comma dell’art. 92 c.p.c., nella parte in cui non prevede che il giudice possa compensare le spese tra le parti, parzialmente o per intero, anche qualora «sussistano altre analoghe gravi ed eccezionali ragioni» oltre a quelle indicate nella disposizione della assoluta novità della questione trattata o del mutamento della giurisprudenza rispetto alle questioni dirimenti. L’istituto della compensazione delle spese processuali ha subito nell’ultimo decennio rilevanti modifiche normative che ne hanno stravolto totalmente la fisionomia: l’art. 92, 2° comma, che permetteva al giudice di compensare, parzialmente o totalmente, le spese processuali concorrendo «giusti motivi», è stato dapprima modificato nel 2005, tramite l’introduzione nel corpo della…
Continua a leggere...Sul rimedio contro la revoca dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato disposta in sentenza anziché con separato decreto
Cass. 8 marzo 2018, n. 5535 – Pres. Amendola – Est. Tatangelo Patrocinio a spese dello Stato – Revoca – Opposizione (d.P.R. 30 maggio 2002 n. 115, Testo Unico Spese di Giustizia, artt. 136, 170) [1] Il potere di revocare l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato è diverso da quello di decidere la controversia tra le parti e per tale motivo esso viene esercitato con autonomo decreto che ha natura di provvedimento non decisorio e non definitivo rispetto alla controversia, sicché anche quando la revoca venga pronunciata nel provvedimento che definisce il giudizio di merito essa non costituisce capo della sentenza e il relativo mezzo di impugnazione resta quello dell’opposizione prevista dal T.U.S.G. e non l’impugnazione ordinaria contro la…
Continua a leggere...Contestazione del testamento olografo: la Cassazione conferma la superfluità della querela di falso
Cass., sez. II, 21 dicembre 2017, n. 30733. Pres. Mazzacane, Est. Grasso Testamento olografo – Nullità – Azione di accertamento negativo – Sufficienza – Querela di falso (C.c., 602, 606, 2702; C.p.c., artt. 214, 221) La parte che contesti l’autenticità del testamento olografo deve proporre domanda di accertamento negativo della provenienza della scrittura, e grava su di essa l’onere della relativa prova, secondo i principi generali dettati in tema di accertamento negativo. Non è necessario, pertanto, presentare querela di falso. CASO Il tribunale, sulla base degli esiti di una consulenza tecnica d’ufficio grafologica, accoglieva la domanda di accertamento del carattere apocrifo del testamento, proposta da due fratelli nei confronti dei sedicenti eredi della defunta madre. La sentenza veniva confermata dalla…
Continua a leggere...Opposizione a decreto ingiuntivo e mediazione
Trib. Torre Annunziata, 5 dicembre 2017 Conciliazione in genere – Mediazione obbligatoria – Opposizione a decreto ingiuntivo – Poteri del giudice – Fissazione del termine di avvio della mediazione – Perentorietà – Onere di instaurazione del procedimento di mediazione – Debitore opponente [1-2] Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo l’onere di avviare il procedimento di mediazione entro il termine fissato dal giudice, grava sul debitore opponente a pena di improcedibilità della domanda di opposizione. (Cod. proc. civ., art. 645; d.leg. 4 marzo 2010, n. 28, attuazione dell’art. 60 della l. 18 giugno 2009, n. 69, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, art. 5) CASO [1-2] Proposta l’opposizione a decreto ingiuntivo, alla prima udienza…
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