Procedimenti di cognizione e ADR

La notificazione del decreto di fissazione dell’udienza effettuata in violazione del termine a comparire nel c.d. rito lavoro.

Cass., Sez. Lav., 17 aprile 2018 n. 9404 Scarica sentenza Lavoro e previdenza (controversie) – Notificazione civile – Termini processuali civili – Appello – Improcedibilità -Decreto di fissazione udienza (111 Cost; 164, 291, 435, 436, c.p.c.) [1] Nel c.d. rito lavoro, la notificazione dell’appellante all’appellato del decreto di fissazione dell’udienza effettuata in violazione del termine a comparire non rende l’appello improcedibile. CASO [1] Una S.p.a. intimava ad un proprio dipendente un licenziamento disciplinare. Il lavoratore adiva il tribunale di Caltanissetta che respingeva l’impugnativa. Veniva, quindi, adita la Corte d’Appello con ricorso del 3 dicembre 2014. In data 9 dicembre 2014, la cancelleria comunicava all’appellante che l’udienza si sarebbe tenuta il 28 gennaio 2015. In data 7 gennaio venivano notificati il…

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Brevi spunti processuali dell’amministrazione di sostegno

Il contributo prende spunto da Cass. 5123/2018 e si sofferma sui poteri del giudice rispetto al rapporto tra amministratore e suo ausiliario/delegato e sul controllo esercitabile nei confronti di questi poteri.  L’art. 408 c.c. prevede che possano essere nominate amministratori di sostegno anche le persone giuridiche, per via del rinvio operato dall’ultimo comma. Quando si verifica questa evenienza, sino ad ora rara, ma nella prassi sempre più frequente, alla luce dell’aumento dell’età anagrafica della popolazione italiana, l’ente dotato di personalità giuridica si avvale di un delegato/ausiliario che, in concreto svolge le funzioni di amministratore negli interessi del beneficiario. In primo luogo viene in rilievo la circostanza che la nomina, al pari della revoca, dell’amministratore di sostegno, emessi in sede di…

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Sulla inutilizzabilità nel contenzioso tributario dei documenti non esibiti nella fase amministrativa

Cassazione civile, Sez. V, ord. 21 marzo 2018, n. 7011, Pres. Bielli, Est. Caiazzo Contenzioso tributario – Imposta sul valore aggiunto – Accertamento induttivo – Prove – Documentazione contabile – Mancata produzione in fase amministrativa – Inutilizzabilità in fase contenziosa – Fondamento – Limiti (Cost., art. 24, 53; cod. civ., art. 2697; l. 27 luglio 2000, n. 212, c.d. Statuto del contribuente, art. 10; D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi, art. 32, 40; D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, Istituzione e disciplina dell’imposta sul valore aggiunto, art. 19, 25, 52, 55) [1] In tema di accertamento tributario, l’interpretazione conforme agli artt. 24 e 53 Cost. dell’art. 52, co. 5, D.P.R….

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ReGIndE vs. IPA nella notifica del ricorso a mezzo p.e.c. Spunti dalla giurisprudenza amministrativa

Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, sent.12 aprile 2018, n. 216; Pres. De Nictolis – Est. Barone [1] Processo amministrativo – notificazione telematica effettuata all’Amministrazione presso l’indirizzo PEC presente sul solo registro IPA – rimessione in termini per errore scusabile – sussistenza (D.L. 18.10.2012, n. 179, art. 16-ter; D.L. 29.11.2008, n. 185, art. 16; Cod. proc. amm., art. 44) [1] Nel caso in cui l’Amministrazione non abbia inserito l’indirizzo PEC nell’elenco tenuto dal Ministero della giustizia ma solo sul registro IPA, deve essere disposta la rimessione in termini per errore scusabile ove la notificazione del ricorso sia stata effettuata all’indirizzo PEC tratto dall’elenco pubblico IPA.  CASO [1] La vicenda è piuttosto comune. Un ricorso viene notificato all’Amministrazione a…

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È escluso il ricorso per cassazione ex art. 111 Cost. avverso l’ordinanza di ammissibilità della class action

Cass. civ., sez. III, 23 marzo 2018 n. 7244 – Pres. Spirito – Est. D’Arrigo Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Ricorso per cassazione – Ordinanza di ammissibilità dell’azione di classe – Caratteri di decisorietà e definitività – Ricorso straordinario per cassazione – Inammissibilità. (d.leg. 6 settembre 2005, n. 206, art. 140 bis; Cost. art. 111). [1] L’ordinanza che decide sulla ammissibilità dell’azione di classe ex art. 140 bis d.leg. n. 206 del 2005 è priva del carattere di decisorietà, in quanto si pronuncia, pur se in modo definitivo, solo sulle modalità di svolgimento dell’azione e non sulla situazione sostanziale dedotta in giudizio; ne consegue l’inammissibilità avverso la stessa del ricorso straordinario per cassazione. CASO [1] La Corte d’Appello di Milano,…

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Spese di lite nel giudizio tra condominio e condomino. Nulla la delibera condominiale che le pone anche a carico del condomino-controparte

Cass. civ., 23 gennaio 2018, n. 1629 – Pres. Mazzacane – Est. Scarpa Condominio – Comunione – Diritti reali -­ Assemblea dei condomini – Delibere condominiali -­ Azioni giudiziarie ­- Rappresentanza giudiziale del condominio ­- Spese giudiziali – Giudizio tra condominio e condomino ­- Pagamento “pro quota” delle spese giudiziali -­ Invalidità di deliberazione assembleare (Cod. Civ., artt. 1132, 1101; Cod. Proc. Civ., art. 91) [1] In tema di condominio negli edifici, è nulla per impossibilità dell’oggetto la deliberazione dell’assemblea che, con riferimento ad un giudizio che veda contrapposti il condominio ed un singolo condomino, ponga anche a carico di quest’ultimo, pro quota, l’obbligo di contribuire alle spese sostenute dallo stesso condominio per il compenso del difensore o del consulente…

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Le prove illecite: il problema della loro utilizzabilità nel processo civile

Premessa Poco meno di due anni fa, la Sesta sezione della Suprema Corte (Cass. – ord. – 8 novembre 2016, n. 22677) si è espressa sulla delicata questione relativa all’utilizzabilità delle prove di origine illecita nel processo civile. Nella specie, nel corso di un giudizio di separazione, uno dei coniugi aveva prodotto in giudizio files audio, con relativa traduzione giurata, già di proprietà dell’altro coniuge ritenuta utile al fine di decidere in ordine all’affidamento dei figli. La Cassazione ha stabilito che, pur in assenza di una norma nel codice di rito civile della stessa portata dell’art. 191 c.p.p., che sanziona con l’inutilizzabilità le prove acquisite in violazione dei divieti stabiliti dalla legge, il materiale probatorio sottratto in maniera fraudolenta alla…

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Il rito c.d. Fornero e le conseguenze dell’omessa notifica del ricorso e del decreto di fissazione di udienza

Cass., Sez. IV, 12 aprile 2018, n. 9142; Pres. V. Di Cerbo, Rel. F. Amendola  Opposizione ex art. 1, comma 51, l. n. 92 del 2012 – Mancata notifica del ricorso e del decreto – Improcedibilità – Comunicazione del decreto di fissazione di udienza – Preventiva verifica – Necessità. (Cost., artt. 24, 111; cod. civ., artt., 2105, 2119, 2697; cod. proc. civ., artt. 112, 161, 181, 291, 353, 354, 360, 360 bis, 415, 435; l. n. 794/1942; l. n. 319/1980; l. n. 92/2012; l. n. 228/2012; d.P.R. n. 115/2002) [1] Nel giudizio di opposizione ex art. 1, commi 51 – 57, della l. n. 92 del 2012, il giudice non può sanzionare con l’improcedibilità l’omessa notifica del ricorso, sul rilievo…

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Sostituzione della delibera impugnata ed effetti sul processo: anche in materia condominiale vale l’art. 2377 c.c.

Cass. civ., Sez. II, ord., 6 aprile 2018, n. 8515 – Pres. Mazzacane – Rel. Casadonte Cessazione della materia del contendere – Condominio – Impugnazione delibera dell’assemblea – Sostituzione con altra delibera – Applicazione analogica dell’art. 2377, 8° comma, c.c. (Cod. civ., artt. 1137, 2377; C.p.c., art. 100) [1] Nel giudizio di impugnazione contro la delibera dell’assemblea condominiale l’adozione di una nuova delibera dal contenuto incompatibile con quella impugnata determina la cessazione della materia del contendere, in applicazione analogica dell’art. 2377, 8° comma, c.c. CASO  [1] Nel corso del giudizio promosso per l’annullamento di una delibera, l’assemblea condominiale ne adotta una nuova in sostituzione di quella impugnata – in particolare, l’impugnazione del condomino aveva ad oggetto l’invito a restituire un locale condominiale da lui adibito a…

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Sulla (ritrovata) proponibilità della domanda di equa riparazione in pendenza del procedimento presupposto

Corte cost. 26 aprile 2018, n. 88 [1] Diritti politici e civili – Ragionevole durata del processo – Domanda di equa riparazione – Pendenza del procedimento presupposto – Improponibilità – Illegittimità costituzionale – Sussiste (Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, artt. 6, paragrafo 1°, 13; Cost., artt. 3, 111, 117; l. 24 marzo 2001, n. 89, art. 4) [1] L’art. 4 l. 89/2001, per come sostituito dall’art. 55, comma 1°, lett. d), d.l. 83/2012, convertito, con modificazioni, nella l. 134/2012, è incostituzionale nella parte in cui non prevede che la domanda di equa riparazione possa essere proposta in pendenza del procedimento presupposto. CASO [1] Con quattro ordinanze di analogo tenore (depositate, rispettivamente, in data…

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