Procedimenti di cognizione e ADR
Improcedibilità del ricorso per Cassazione e condanna per lite temeraria a carico del ricorrente che ometta di produrre la relata di notifica della sentenza impugnata
Cass., sez. III, 11 ottobre 2018, n. 25176, Pres. Spirito – Est. Di Florio [1] Impugnazioni – Ricorso per cassazione – Improcedibilià. (Cod. proc. civ., art. 369) La previsione – di cui all’art 369, 2°co., n. 2), c.p.c. – dell’onere di deposito a pena di improcedibilità, entro il termine di cui al primo comma della stessa norma, della copia della decisione impugnata con la relazione di notificazione, ove questa sia avvenuta, è funzionale al riscontro, da parte della Corte di cassazione – a tutela dell’esigenza pubblicistica (e, quindi, non disponibile dalle parti) del rispetto del vincolo della cosa giudicata formale – della tempestività dell’esercizio del diritto di impugnazione, il quale, una volta avvenuta la notificazione della sentenza, è esercitabile soltanto…
Continua a leggere...Sul potere dell’avvocato quale adiectus solutionis causa anche a prescindere da un rapporto di rappresentanza
Cass. sez. III, 25 settembre 2018, n. 22544, Relatore Cons. Stefano Giaime Guizzi [1] Avvocato – Procura generali alle liti – Difetto del potere di incassare e rilasciare quietanze – Falsus procurator – Indicatario di pagamento – Interpretazione del contratto alla stregua del principio della conservazione dello stesso – Intenzione dei contraenti e canoni ermeneutici – (Cod. civ., artt. 1362 e ss. e 1188, Cod. proc. civ. art. 84) Pur in difetto di una specifica autorizzazione ad operare come rappresentante del creditore, rinvenibile nella procura ad lites, la legittimazione dell’avvocato a riscuotere i crediti del cliente può trovare titolo nel conferimento di un autonomo potere, ex art. 1188 c.c., comma 1, di ricevere la prestazione, quale mero indicatario di pagamento….
Continua a leggere...L’usucapione speciale per la piccola proprietà rurale
Cass. sez. II, 30 Luglio 2018, n. 20068- Pres. Petitti – Rel. Cavallari Contratti agrari – Piccola proprietà contadina – Regolarizzazione del titolo di proprietà – Usucapione speciale per la piccola proprietà rurale – Decreto di riconoscimento della proprietà – Natura di sentenza – Esclusione – Opposizione – Estinzione del giudizio – Effetti – Passaggio in giudicato del decreto – Configurabilità – Esclusione. Procedimento civile – Estinzione del processo – Per inattività delle parti e per mancata prosecuzione o riassunzione – Riassunzione a seguito di sentenza di incompetenza – Qualificazione come atto di riassunzione o introduttivo di un nuovo giudizio – Criteri – Idoneità e tempestività – Verifica – Eventuale dichiarazione di estinzione del processo – Attribuzione esclusiva del giudice…
Continua a leggere...Sui rapporti tra responsabilità aggravata ex art. 96, comma 3 c.p.c. e regolamento di competenza
Cass., sez. VI, 10 settembre 2018, n. 21943. Pres. Amendola, Est. Cigna Procedimento civile – Soccombenza – Spese di lite – Responsabilità c.d. da lite temeraria (C.p.c., artt. 88, 91, 96) La condanna ex art. 96,comma 3, c.p.c., applicabile d’ufficio in tutti i casi di soccombenza, configura una sanzione di carattere pubblicistico, autonoma ed indipendente rispetto alle ipotesi di responsabilità aggravata ex art. 96, commi 1 e 2, c.p.c. e con queste cumulabile, volta al contenimento dell’abuso dello strumento processuale; la sua applicazione, pertanto, non richiede, quale elemento costitutivo della fattispecie, il riscontro dell’elemento soggettivo del dolo o della colpa grave, bensì di una condotta oggettivamente valutabile alla stregua di “abuso del processo”, quale l’aver agito o resistito pretestuosamente e…
Continua a leggere...I limiti soggettivi della prova testimoniale
Abstract: il presente lavoro verte sulla giurisprudenza formatasi in questi ultimi anni in merito alla regola di incapacità testimoniale posta dall’art. 246 c.p.c., nell’intento di denunciare come nulla si stia muovendo su un terreno dove pure s’avverte la necessità di un qualche segnale di evoluzione 1. Le ragioni di sospetto che possono essere indotte, nei riguardi del soggetto chiamato a deporre come teste, dai particolari legami che lo stesso presenti nei confronti delle parti o dell’oggetto della controversia, sono state affrontate e risolte, dal legislatore italiano, sul terreno dell’ammissibilità della prova – anziché su quello, che, come attestato dall’analisi storica e dall’esperienza comparatistica, ben avrebbe potuto essere battuto, della relativa valutazione (cfr. Dittrich, I limiti soggettivi della prova testimoniale, Milano,…
Continua a leggere...Sulla censurabilità, in Cassazione, dell’utilizzo del fatto notorio ad opera del giudice di merito
Cass., sez. II, 22 agosto 2018, n. 20896, Pres. Armano – Est. Positano [1] Prova civile – Poteri (o obblighi) del giudice – Fatti notori – Assunzione di una nozione di notorietà inesatta – Censurabilità in sede di legittimità per violazione di legge – Sussistenza – Discrezionalità del giudice di merito nel ricorrere alla massima di esperienza – Sindacabilità in sede di legittimità – Limiti. (Cod. proc. civ., artt. 115, 360) In tema di prova civile, in sede di legittimità è censurabile per violazione di legge l’assunzione da parte del giudice di merito di una inesatta nozione di fatto notorio – da intendere come fatto conosciuto da uomo di media cultura, in un dato tempo e luogo – e non…
Continua a leggere...I confini tra mutatio ed emendatio libelli
Cass. civ., Sez. Un., 13 settembre 2018, n. 22404– Pres. Rordorf – Rel. Scrima Processo civile – Domanda giudiziale – Mutatio libelli – Diversità di petitum e/o causa petendi – Connessione per incompatibilità – Ammissibilità (cod. proc. civ., art. 183 – cod. civ. 2041) [1] È ammissibile la domanda di arricchimento senza causa ex art. 2041 c.c. proposta, in via subordinata, con la prima memoria ex art. 183 c.p.c., comma 6, nel corso del processo introdotto con domanda di adempimento contrattuale, qualora si riferisca alla medesima vicenda sostanziale dedotta in giudizio, trattandosi di domanda comunque connessa (per incompatibilità) a quella inizialmente formulata. CASO Un professionista concludeva con un Comune un contratto d’opera intellettuale, eseguito il quale, domandava al giudice la condanna di controparte al pagamento…
Continua a leggere...Sulla natura della pronuncia emessa in materia di integrità del contraddittorio
Cass., sez. II, 6 luglio 2018, n. 17898, Pres. Petitti – Est. Cosentino [1] Provvedimento emesso su questione di integrazione del contraddittorio – Carattere decisorio – Esclusione – Carattere ordinatorio – Sussistenza – Conseguenze – Fattispecie (Cod. proc. civ., artt. 102, 340) Le pronunce emesse in materia di integrità del contraddittorio hanno, in ogni caso, contenuto e natura meramente ordinatori, giammai decisori, e, conseguentemente, non possono costituire sentenza non definitiva suscettibile di separata impugnazione o riserva di appello e, in difetto, di passaggio in giudicato. (In applicazione dell’enunciato principio, la S.C. ha condiviso la decisione della corte d’appello secondo cui, poiché i convenuti in primo grado, essendo comproprietari degli immobili a vantaggio dei quali esisteva la contestata servitù di acquedotto,…
Continua a leggere...Riflessi processuali della cancellazione della società dal registro delle imprese
Le vicende riguardanti il rapporti tra processo e cancellazione della società dal registro delle imprese rappresentano un tema che, negli ultimi anni, ha focalizzato l’attenzione di dottrina e giurisprudenza. Questa rassegna si pone l’obiettivo di analizzare, seppur brevemente, alcuni tra i provvedimenti giurisdizionali più significativi sulla questione. L’efficacia estintiva della cancellazione L’articolo 4 del D.Lgs. 17 gennaio 2003, n. 6, a decorrere dal 1 gennaio 2004, ha operato un profondo riordino della disciplina delle società di capitali. In tale contesto, si colloca la nuova formulazione della disposizione di cui all’articolo art. 2495 c.c. L’iscrizione della cancellazione della società al registro delle imprese, eventualmente disposta d’ufficio ex art. 2490 c.c., ha efficacia costitutiva e comporta l’estinzione della società, restando irrilevante l’eventuale…
Continua a leggere...Le controversie sulla legittimità degli avvisi di addebito per contributi previdenziali I.V.S. appartengono alla giurisdizione del giudice ordinario
Cass., Sez. Un., Ord., ud. 22 maggio 2018, 23 luglio 2018, n. 19523, Primo Pres. f.f. Di Cerbo – Pres. Rel. Manna [1] Giurisdizione – Contributi previdenziali I.V.S. – Controversie previdenziali – Avviso di addebito I.N.P.S. – Giudice ordinario (cod. proc. civ., art. 41; art. 24, d.lgs. n. 46/1999; artt. 2 e 19, d.lgs. n. 546/1992; art. 30, D.L. n. 78/2010) Appartengono alla giurisdizione del giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, e non a quella del giudice tributario, le controversie in cui si discuta della legittimità o meno d’un avviso di addebito emesso dall’I.N.P.S. per contributi previdenziali I.V.S. (cfr. art. 30, D.L. n. 78 /2010, convertito con modificazioni in l n. 122/2010), in quanto si tratta di controversia…
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