Procedimenti di cognizione e ADR
Querela di falso proposta nei confronti di scrittura privata: è esclusa la possibilità di censurare i riempimenti contra pacta o la veridicità delle dichiarazioni in essa contenute
Cass., sez. III, 14 maggio 2019, n. 12707, Pres. Vivaldi – Est. Giaime Guizzi [1] Querela di falso – Falsità ideologica – Inammissibilità della querela – Fattispecie. (Cod. proc. civ., art. 221). La querela di falso proposta avverso una scrittura privata è limitata a contestare la provenienza materiale dell’atto dal soggetto che ne abbia effettuato la sottoscrizione e non pure ad impugnare la veridicità di quanto dichiarato. (Nella fattispecie la S.C. ha confermato la sentenza di merito che aveva dichiarato inammissibile la querela di falso, proposta soltanto in appello, volta a far accertare l’inesistenza dell’operazione risultante da una fattura o a dimostrarne la sua realizzazione ad un prezzo diverso da quello ivi indicato). (massima ufficiale) CASO [1] Un soggetto proponeva…
Continua a leggere...La sospensione necessaria ex art. 75 comma 3 cod. proc. pen. si interpreta restrittivamente
Cass., Sez. Un., Sent., ud. 26 febbraio 2019, 21 maggio 2019, n. 13661, Pres. Mammone – Rel. Perrino [1] Pregiudizialità – Sospensione del processo civile – Rapporti tra giudizio penale e civile – Sospensione necessaria (cod. proc. civ., art. 295; cod. proc. pen., artt. 74, 75, 651, 651-bis, 652 e 654) [1] In tema di rapporto tra giudizio penale e giudizio civile, i casi di sospensione necessaria previsti dall’art. 75 comma 3 cod. proc. pen., che rispondono a finalità diverse da quella di preservare l’uniformità dei giudicati, e richiedono che la sentenza che definisca il processo penale influente sia destinata a produrre in quello civile il vincolo rispettivamente previsto dagli artt. 651, 651-bis, 652 e 654 cod. proc. pen., vanno…
Continua a leggere...La compensazione delle spese di lite
Cass. civ., sez. I, 22 maggio 2019, n. 13922 – Pres. Didone – Rel. Dolmetta [1] Impugnazioni civili – Ricorso per cassazione – Spese processuali – Principio della soccombenza – Compensazione (Cod. proc. civ., artt. 91; 92) [1] “Con sentenza 19 aprile 2018 n. 77, la Corte Costituzionale ha dichiarato la “illegittimità costituzionale dell’art. 92 c.p.c., comma 2, nel testo modificato dalla D.L. 12 settembre 2014, n. 132, art. 13, comma 1, convertito, con modificazioni, nella L. 10 novembre 2014, n. 162, nella parte in cui non prevede che il giudice possa compensare le spese tra le parti, parzialmente o per intero, anche qualora sussistano altre gravi ed eccezionali ragioni” […] la pronuncia ha ritenuto che l’indicazione normativa dell’“assoluta novità…
Continua a leggere...La controversa qualificazione del riparto tra sezione specializzata in materia di impresa e sezione ordinaria di uno stesso ufficio: è questione di competenza per materia?
Il tema del riparto tra sezione specializzata in materia di impresa e giudice ordinario è al centro di un acceso dibattito, anche giurisprudenziale, che vede contrapposti due orientamenti: a chi ritiene che la distribuzione delle controversie, tra l’uno e l’altro organo giudiziario, dia luogo ad una questione di competenza per materia, si contrappone chi ricostruisce il problema in termini di competenza per territorio, così da concludere che quando il conflitto si pone tra organi appartenenti ad un medesimo ufficio giudiziario, si ponga soltanto un problema di riparto interno al medesimo ufficio. Il presente lavoro si occupa di esaminare gli argomenti a sostegno di entrambe le ricostruzioni e di indagare le ricadute applicative che ciascuna comporta. Il d.lgs. 27 giugno 2003,…
Continua a leggere...La notificazione dell’atto processuale: la rinnovazione della notifica nulla e i limiti della legittimazione a dedurre il vizio di inesistenza della stessa
Cass., Sez. Terza, Ord., ud. 21 gennaio 2019, 08.03.2019, n. 6743. Notifica agli eredi – inesistenza – nullità – prova – eccezione – legittimazione – rinnovazione (cod. proc. civ., artt. 110,0156, 159 e 345; cod. civ., artt. 460, 486, 528 e 529) [1] In tema di atti processuali, i vizi attinenti alla notifica – in particolare la carenza di prova della stessa – e la conseguente nullità dell’attività processuale non possono essere dedotti dalla parte che li ha causati. [2] In tema di notificazioni degli atti processuali, quando l’atto è consegnato – seppur a persona ed in luogo assunti come non corretti – la notifica non deve essere considerata inesistente, ma nulla e, quindi, può esserne disposta la rinnovazione. CASO…
Continua a leggere...Spunti essenziali in tema di opposizione di terzo
Abstract: il presente Focus è dedicato ad una – fatalmente essenziale – illustrazione dell’istituto dell’opposizione di terzo, disciplinato all’art. 404 c.p.c. 1. L’art. 404 c.p.c., rubricato «Casi di opposizione di terzo», conferisce, con i suoi due commi, altrettanti e differenti mezzi d’impugnazione a favore del terzo: l’opposizione c.d. ordinaria, proponibile «contro la sentenza passata in giudicato o comunque esecutiva pronunciata tra altre persone quando pregiudica i suoi diritti», e l’opposizione c.d. revocatoria, attribuita a creditori e aventi causa di una delle parti quando la sentenza sia «l’effetto di dolo o collusione a loro danno». L’eccezionalità dell’istituto può essere apprezzata già in base a un primo rilievo, di costituire cioè un mezzo di impugnazione a disposizione dei terzi, ossia di chi…
Continua a leggere...La Consulta sulla legittimità costituzionale della mediazione obbligatoria nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo
Corte di Cassazione sent. 18 aprile 2019, n. 97 – Pres. Lattanzi – Rel. Antonini [1] Negoziazione assistita – Mediazione obbligatoria – Giudizio di legittimità costituzionale – Ordinanze di concessione o sospensione della provvisoria esecuzione (Cost. art. 3; C.p.c. artt. 648, 649; D.lgs. 4 marzo 2010 n. 28 art. 5) [1] “Nella mediazione il compito – fondamentale al fine del suo esito positivo – di assistenza alle parti nella individuazione degli interessi in conflitto e nella ricerca di un punto d’incontro è svolto da un terzo indipendente e imparziale, nella negoziazione l’analogo ruolo è svolto dai loro stessi difensori: è conseguentemente palese come, pur versandosi in entrambi i casi in ipotesi di condizioni di procedibilità con finalità deflattive, gli istituti…
Continua a leggere...Mediazione, rappresentanza della parte e condizione di procedibilità. Luci ed ombre della prima pronuncia della Cassazione sul punto
Cass., Sez. III, Sent., ud. 6 febbraio 2019, 27 marzo 2019, n. 8473, Pres. Amendola – Rel. Rubino [1] Mediazione obbligatoria – Comparizione personale – Procura sostanziale all’avvocato – Rappresentante sostanziale (cod. proc. civ., artt. 83 e 185; d.lgs. n. 28/2010, artt. 5 e 8) [1] Nel procedimento di mediazione obbligatoria ex D.lgs. n. 28/2010, è necessaria la comparizione personale delle parti davanti al mediatore, assistite dal difensore; nella comparizione obbligatoria, la parte può anche farsi sostituire da un proprio rappresentante sostanziale, eventualmente nella persona dello stesso difensore che l’assiste nel procedimento di mediazione, purché dotato di apposita procura sostanziale. [2] Mediazione obbligatoria – Condizione di procedibilità – Indisponibilità alla prosecuzione della mediazione (d.lgs. n. 28/2010, art. 8) [2] In…
Continua a leggere...Gli effetti della notificazione della sentenza si producono anche per il notificante dalla data in cui la notifica viene eseguita
Cass. Sez. Un,, 4 Marzo 2019 n. 6278; Est. Lombardo Notificazione della sentenza – Decorrenza del termine breve per il notificante – principio della scissione soggettiva degli effetti della notificazione – efficacia bilaterale sincronica della notifica – unicità del termine per impugnare – esecuzione della notifica nei confronti del destinatario – dies a quo del termine breve per impugnare (Cod. proc. civ. artt. 325 e 326) In tema di notificazione della sentenza ai sensi dell’art. 326 c.p.c., il termine breve di impugnazione di cui al precedente art. 325 c.p.c., decorre, anche per il notificante, dalla data in cui la notifica viene eseguita nei confronti del destinatario, in quanto gli effetti del procedimento notificatorio, quale la decorrenza del termine predetto, vanno…
Continua a leggere...Novità in tema di compensazione delle spese del giudizio
L’istituto della compensazione delle spese di lite ha subito negli anni una una lenta evoluzione sino alla recente pronuncia della Corte costituzionale, che ha dichiarato illegittimo l’art. 92, comma 2, c.p.c. nella parte in cui non prevede che il giudice possa compensare le spese tra le parti, parzialmente o per intero, anche qualora sussistano altre analoghe gravi ed eccezionali ragioni. Il presente lavoro vuole analizzare, seppur brevemente, gli aspetti critici del provvedimento segnalato, nonché offrire una rapida panoramica degli indirizzi seguiti, in materia, dalla giurisprudenza nel più recente periodo. La compensazione delle spese processuali nella sua evoluzione legislativa A partire dal secondo dopoguerra, l’art. 92 c.p.c. è stato via via rivisitato per limitare la possibilità del giudicante di addebitare o…
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