Procedimenti di cognizione e ADR
L’omessa segnalazione alle parti di una questione rilevabile d’ufficio e la necessaria prospettazione delle ragioni che avrebbero potuto essere fatte valere dalla parte
Cass., Sez. Prima, Ord., ud. 16 marzo 2018, 24.05.2018, n. 12973 Contraddittorio – questione rilevabile d’ufficio – nullità della sentenza (cod. proc. civ., art. 101) [1] Affinché l’omessa segnalazione di una questione rilevabile d’ufficio posta alla base della decisione provochi la nullità della sentenza per violazione del diritto di difesa, la parte che se ne avvale deve prospettare in concreto le ragioni che avrebbe potuto far valere nel caso il contraddittorio sulla predetta eccezione fosse stato tempestivamente attivato. CASO La società Alfa, consorziata mandataria della società Beta, propone opposizione allo stato passivo del fallimento di quest’ultima sostenendo di vantare diversi crediti nei confronti della fallita, generati da vari inadempimenti della società Beta che avrebbero causato un danno rilevante alla società…
Continua a leggere...Natura del litisconsorzio in caso di pluralità di locatori, contratti e beni concessi in locazione ad unico conduttore
Cass. sez. III, 5 Luglio 2019, n. 18069 Pres. Amendola – Rel. Iannello Locazione – Parte locatrice costituita da una pluralità di locatori – Solidarietà attiva e passiva nei rapporti con il conduttore – Conseguenze sul piano processuale – Litisconsorzio necessario tra i plurimi soggetti che rivestono la qualità di parte locatrice – Esclusione – Fondamento. Locazione – Disciplina delle locazioni di immobili urbani – Immobili adibiti ad uso diverso da quello di abitazione – Diritti ed obblighi delle parti – Deposito cauzionale – Funzione – Cessazione della locazione – Obbligo di restituzione – Inadempimento – Diritto del conduttore di esigerne la restituzione – Configurabilità – Svincolo del deposito cauzionale – Effetti – Perdita della garanzia rappresentata dai beni oggetto…
Continua a leggere...Ancora sulla formazione del giudicato, anche implicito, sulla giurisdizione
Cass., sez. un. 17 maggio 2019, n. 13436, Pres. Mammone – Est. Cirillo [1] Giudicato implicito – Formazione – Condizioni – Configurabilità in relazione a sentenza di primo grado astrattamente affetta da vizio di eccesso di potere giurisdizionale – Esclusione (Cod. proc. civ., artt. 37, 41). Ai fini della formazione del giudicato, anche implicito, sulla giurisdizione, è necessaria l’esistenza, nella sentenza di primo grado, di un capo autonomo su di essa impugnabile, ma non impugnato, in appello. Tale situazione non è configurabile in ordine ad una sentenza di primo grado astrattamente affetta da vizio di eccesso di potere giurisdizionale poiché nell’ambito del plesso giurisdizionale della Corte dei conti o del Consiglio di Stato, l’eccesso di potere che si sia determinato,…
Continua a leggere...La data della scrittura privata nei confronti dei terzi
Abstract: Il presente Focus è dedicato all’illustrazione della disciplina racchiusa nell’art. 2704 c.c., e in particolare alla questione, di grande rilievo sul terreno pratico, dell’identificazione dei casi in cui la data riportata su una scrittura privata può essere efficacemente opposta al terzo, ossia al soggetto che non abbia preso parte alla redazione del documento o non sia comunque titolare del negozio giuridico in esso dedotto. La data della scrittura privata consiste nell’indicazione, apposta sul corpo del documento, di giorno, mese e anno in cui il medesimo è stato redatto, generalmente accompagnata dall’indicazione del luogo in cui sono state apposte le sottoscrizioni delle parti. La data non costituisce un requisito essenziali della scrittura privata: ciò non significa, tuttavia, che la stessa…
Continua a leggere...Sui poteri del giudice susseguenti al disconoscimento di un messaggio “sms”
Cass., sez. I, 17 luglio 2019, n. 19155. Pres. Giancola, Rel. Iofrida Procedimento civile – Prova documentale – Disconoscimento – Valore probatorio (C.c. art. 2712; c.p.c. artt. 115, 116, 214, 215, 216) Lo “short message service” (c.d. sms) contiene la rappresentazione di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti ed è riconducibile all’ambito dell’art. 2712 c.c.: esso forma dunque piena prova dei fatti e delle cose rappresentate se colui contro il quale viene prodotto non ne contesti la conformità ai fatti o alle cose medesime. Tuttavia, l’eventuale disconoscimento di tale conformità non ha gli stessi effetti di quello della scrittura privata previsto dall’art. 215 c.p.c., comma 2, poiché mentre nel secondo caso, in mancanza di richiesta di verificazione e di esito…
Continua a leggere...Querela di falso proposta nei confronti di scrittura privata: è esclusa la possibilità di censurare i riempimenti contra pacta o la veridicità delle dichiarazioni in essa contenute
Cass., sez. III, 14 maggio 2019, n. 12707, Pres. Vivaldi – Est. Giaime Guizzi [1] Querela di falso – Falsità ideologica – Inammissibilità della querela – Fattispecie. (Cod. proc. civ., art. 221). La querela di falso proposta avverso una scrittura privata è limitata a contestare la provenienza materiale dell’atto dal soggetto che ne abbia effettuato la sottoscrizione e non pure ad impugnare la veridicità di quanto dichiarato. (Nella fattispecie la S.C. ha confermato la sentenza di merito che aveva dichiarato inammissibile la querela di falso, proposta soltanto in appello, volta a far accertare l’inesistenza dell’operazione risultante da una fattura o a dimostrarne la sua realizzazione ad un prezzo diverso da quello ivi indicato). (massima ufficiale) CASO [1] Un soggetto proponeva…
Continua a leggere...La sospensione necessaria ex art. 75 comma 3 cod. proc. pen. si interpreta restrittivamente
Cass., Sez. Un., Sent., ud. 26 febbraio 2019, 21 maggio 2019, n. 13661, Pres. Mammone – Rel. Perrino [1] Pregiudizialità – Sospensione del processo civile – Rapporti tra giudizio penale e civile – Sospensione necessaria (cod. proc. civ., art. 295; cod. proc. pen., artt. 74, 75, 651, 651-bis, 652 e 654) [1] In tema di rapporto tra giudizio penale e giudizio civile, i casi di sospensione necessaria previsti dall’art. 75 comma 3 cod. proc. pen., che rispondono a finalità diverse da quella di preservare l’uniformità dei giudicati, e richiedono che la sentenza che definisca il processo penale influente sia destinata a produrre in quello civile il vincolo rispettivamente previsto dagli artt. 651, 651-bis, 652 e 654 cod. proc. pen., vanno…
Continua a leggere...La compensazione delle spese di lite
Cass. civ., sez. I, 22 maggio 2019, n. 13922 – Pres. Didone – Rel. Dolmetta [1] Impugnazioni civili – Ricorso per cassazione – Spese processuali – Principio della soccombenza – Compensazione (Cod. proc. civ., artt. 91; 92) [1] “Con sentenza 19 aprile 2018 n. 77, la Corte Costituzionale ha dichiarato la “illegittimità costituzionale dell’art. 92 c.p.c., comma 2, nel testo modificato dalla D.L. 12 settembre 2014, n. 132, art. 13, comma 1, convertito, con modificazioni, nella L. 10 novembre 2014, n. 162, nella parte in cui non prevede che il giudice possa compensare le spese tra le parti, parzialmente o per intero, anche qualora sussistano altre gravi ed eccezionali ragioni” […] la pronuncia ha ritenuto che l’indicazione normativa dell’“assoluta novità…
Continua a leggere...La controversa qualificazione del riparto tra sezione specializzata in materia di impresa e sezione ordinaria di uno stesso ufficio: è questione di competenza per materia?
Il tema del riparto tra sezione specializzata in materia di impresa e giudice ordinario è al centro di un acceso dibattito, anche giurisprudenziale, che vede contrapposti due orientamenti: a chi ritiene che la distribuzione delle controversie, tra l’uno e l’altro organo giudiziario, dia luogo ad una questione di competenza per materia, si contrappone chi ricostruisce il problema in termini di competenza per territorio, così da concludere che quando il conflitto si pone tra organi appartenenti ad un medesimo ufficio giudiziario, si ponga soltanto un problema di riparto interno al medesimo ufficio. Il presente lavoro si occupa di esaminare gli argomenti a sostegno di entrambe le ricostruzioni e di indagare le ricadute applicative che ciascuna comporta. Il d.lgs. 27 giugno 2003,…
Continua a leggere...La notificazione dell’atto processuale: la rinnovazione della notifica nulla e i limiti della legittimazione a dedurre il vizio di inesistenza della stessa
Cass., Sez. Terza, Ord., ud. 21 gennaio 2019, 08.03.2019, n. 6743. Notifica agli eredi – inesistenza – nullità – prova – eccezione – legittimazione – rinnovazione (cod. proc. civ., artt. 110,0156, 159 e 345; cod. civ., artt. 460, 486, 528 e 529) [1] In tema di atti processuali, i vizi attinenti alla notifica – in particolare la carenza di prova della stessa – e la conseguente nullità dell’attività processuale non possono essere dedotti dalla parte che li ha causati. [2] In tema di notificazioni degli atti processuali, quando l’atto è consegnato – seppur a persona ed in luogo assunti come non corretti – la notifica non deve essere considerata inesistente, ma nulla e, quindi, può esserne disposta la rinnovazione. CASO…
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