Procedimenti di cognizione e ADR
Il capo di prova testimoniale formulato “in negativo”
Cass., Sez. VI, 18 novembre 2021, n. 35146 Pres. Scoditti, Rel. Rossetti Procedimento civile – Prova testimoniale – Allegazione negativa – Ordinanza istruttoria – Inammissibilità – Sindacabilità avanti alla Corte di cassazione (C.p.c. artt. 116, 187, 245, 360; C.c. artt. 2721, 2722, 2723, 2724, 2725, 2726) Massima: “In materia di prove, la Corte di Cassazione può esaminare il merito delle scelte operate dal giudice di merito laddove queste ultime abbiano violato norme di legge ovvero siano motivate sulla base di un ragionamento logico viziato; in particolare, è errata la dichiarazione di inammissibilità di un capo di prova testimoniale per il solo fatto che esso è formulato in negativo, atteso che nessuna norma di diritto positivo e nessun principio desumibile in…
Continua a leggere...È valida la notificazione effettuata al collega di studio del destinatario
Cass., sez. II, 15 dicembre 2021, n. 40118, Pres. Manna – Est. Grasso [1] Notifica ai sensi dell’art. 139 c.p.c. – Consegna dell’atto a soggetto qualificatosi collega di studio del destinatario – Validità – Limiti – Fondamento (artt. 139 c.p.c.) È valida la notifica eseguita ai sensi dell’art. 139 c.p.c., nel caso in cui la consegna dell’atto venga effettuata a persona qualificatasi, senza riserve, collega di studio del destinatario (esercente, nella specie, la professione d’ingegnere), presso uffici adibiti anche a sede di una società (nella fattispecie di engineering) della quale è rappresentante legale il medesimo destinatario, spettando a quest’ultimo, ove contesti la ritualità di detta notificazione, dimostrare l’inesistenza di ogni relazione di collaborazione professionale con il summenzionato collega, nonché la…
Continua a leggere...Mediazione obbligatoria: non rileva il termine di quindici giorni assegnato dal giudice
Cass., sez. II, 14 dicembre 2021, n. 40035, Pres. Di Virgilio – Est. Casadonte [1] Mediazione – Condizione di procedibilità – Termine di quindici giorni indicato dal medesimo giudice delegante – Irrilevanza (artt. 5 e 6, d.lgs. n. 28/2010) Ai fini della sussistenza della condizione di procedibilità di cui all’art. 5, comma 2, e comma 2 bis d.lgs. n. 28/2010, ciò che rileva nei casi di mediazione obbligatoria ope iudicis è l’utile esperimento, entro l’udienza di rinvio fissata dal giudice, della procedura di mediazione, da intendersi quale primo incontro delle parti innanzi al mediatore e conclusosi senza l’accordo, e non già l’avvio di essa nel termine di quindici giorni indicato dal medesimo giudice delegante con l’ordinanza che dispone la mediazione….
Continua a leggere...Provvedimento redatto in forma cartacea successivamente digitalizzato e decorrenza del termine lungo per impugnare
Cass., sez. II, 21 ottobre 2021, n. 29319, Pres. Di Virgilio – Est. Tedesco [1] Provvedimento redatto in forma cartacea, successivamente digitalizzato – Termine lungo di impugnazione ex art. 327 c.p.c. – Decorrenza – Individuazione – Dalla data del deposito in cancelleria (art. 327 c.p.c.) In caso di provvedimento redatto in formato cartaceo, successivamente digitalizzato ed inserito nel fascicolo telematico del processo, il termine lungo per l’impugnazione ex art. 327 c.p.c. decorre dalla data del deposito dell’atto in cancelleria, come attestata dal cancelliere, alcuna rilevanza assumendo, al contrario, la diversa data di recepimento del provvedimento nel sistema informatico, siccome relativa ai soli provvedimenti redatti in formato digitale. CASO [1] Con ricorso ex art. 702-bis c.p.c., un avvocato domandava al Tribunale…
Continua a leggere...Falsità materiale della scrittura privata riconosciuta e querela di falso
Cass., sez. IV, 25 ottobre 2021, n. 29912, Pres. Berrino – Est. Arienzo [1] Riconoscimento della sottoscrizione di una scrittura privata – Effetti – Presunzione di riferibilità della scrittura al sottoscrittore – Conseguenze – Collegamento tra imputabilità del documento e titolarità della volontà ivi espressa – Contestazione – Querela di falso – Necessità – Fattispecie (artt. 2702 c.c., 214 e 215 c.p.c.) La scrittura privata, una volta intervenuto il riconoscimento della sottoscrizione, è assistita da una presunzione di veridicità per quanto attiene alla riferibilità dell’intero contenuto al suo sottoscrittore; qualora, tuttavia, questi neghi di essere autore, totalmente o parzialmente, delle dichiarazioni risultanti dal documento, al fine di superare la presunzione, deve proporre querela di falso. (Nella specie la S.C. ha…
Continua a leggere...Sulla responsabilità da lite temeraria ex art. 96, comma 3 c.p.c.
Cass., sez. III, 30 settembre 2021, n. 26545 Pres. Graziosi, Rel. Gorgoni Procedimento civile – Spese processuali – Responsabilità c.d. da lite temeraria – Soccombenza – (C.p.c. artt. 88, 91, 92, 96) La condanna ex art. 96 c.p.c., comma 3, deve giungere all’esito di un accertamento che il giudicante è chiamato a compiere caso per caso, anche tenendo conto della fase in cui si trova il giudizio e del comportamento complessivo della parte soccombente, onde verificare se essa abbia esercitato le sue prerogative processuali in modo abusivo, cioè senza tener conto degli interessi confliggenti in gioco, sacrificandoli ingiustificatamente o sproporzionatamente in relazione all’utilità effettivamente conseguibile. CASO La vicenda in oggetto prende le mosse da uno sfratto per morosità con contestuale…
Continua a leggere...Divieto di frazionamento del credito e natura del giudicato che ne accerta la violazione
Cass., Sez. II., ud. 27 gennaio 2021, 9 settembre 2021, n. 24371, Pres. D’Ascola – Est. Cosentino. [1] Analogia di crediti per oggetto o titolo – Domande proposte in distinti giudizi pur in presenza di relazione unitaria, anche di fatto, tra le parti – Improponibilità delle stesse – Riproponibilità in cumulo oggettivo ex art. 104 cpc – Possibilità (cod. proc. civ., artt. 100, 104; cod. civ., artt. 1375, 2909) Le domande relative a diritti di credito analoghi per oggetto e per titolo non possono essere proposte in giudizi diversi quando i relativi fatti costitutivi, ancorché diversi, si inscrivano nell’ambito di una relazione unitaria tra le parti, anche di mero fatto, caratterizzante la concreta vicenda da cui deriva la controversia, a…
Continua a leggere...Cause ereditarie: è escluso il potere di rilievo ufficioso dell’incompetenza per territorio
Cass., sez. VI, 27 settembre 2021, n. 26141, Pres. Lombardo – Est. Besso Marcheis [1] Cause ereditarie – Competenza per territorio – Foro esclusivo – Derogabilità – Conseguenze (artt. 22, 28, 38 c.p.c.) Il foro esclusivo previsto dall’art. 22 c.p.c., che per le cause ereditarie individua la competenza del giudice del luogo dell’aperta successione, è derogabile, non rientrando tra le ipotesi elencate dall’art. 28 c.p.c.; ne consegue che, venuta meno, per espressa rinuncia, l’eccezione di incompetenza del giudice adito, questi non ha più il potere-dovere di individuare il giudice competente. CASO [1] In una causa ereditaria, parte convenuta sollevava eccezione d’incompetenza dell’adito Tribunale di Roma. Nel corso del giudizio, l’eccezione veniva rinunciata con dichiarazione resa dapprima in udienza, poi ribadita…
Continua a leggere...Liquidazione delle spese processuali: la nota spese depositata nel giudizio vincola il giudice
Cass. civ. Sez. VI 26-10-2021, n. 30087. Pres. Greco – Rel. Lo Sardo Spese giudiziali civili – Nota delle spese – Presentazione della nota delle spese – Specificazione della somma domandata – Attribuzione alla parte a titolo di rimborso spese di una somma di entità inferiore – Inammissibilità (C.p.c., art. 91; 360; C.p.c. disp. att., art. 75; D.M. 10 marzo 2014 n. 55, artt. 2 e 4) Attraverso la nota delle spese, la parte fissa l’oggetto della condanna chiesta al giudice, di modo che, tutte le volte che il giudice liquida le spese e le competenze del difensore in misura inferiore a quella richiesta attraverso la nota spese, deve fornire una spiegazione delle ragioni per cui il rimborso è considerato…
Continua a leggere...Ricorso per cassazione ed errore del giudice nell’individuazione del nesso causale tra fatto illecito e danno
Cass., sez. VI, 28 settembre 2021, n. 26231 Pres. Scoditti, Rel. Fiecconi Procedimento civile – Ricorso per cassazione – Motivi – Ammissibilità – Violazione o falsa applicazione di legge – Responsabilità civile – Accertamento del nesso di causa – Prova (C.p.c. artt. 115, 116, 132, 360; C.p.c. disp. att., art. 118; C.c. artt. 2043, 2050, 2051, 2054, 2697 c.c.; C.p. art. 40) In tema di ricorso per cassazione, è inammissibile la doglianza avente ad oggetto l’eventuale errore del giudice nell’individuazione delle conseguenze che sono derivate dall’illecito, alla luce della regola giuridica applicata, costituendo tale operazione il risultato di una valutazione di fatto, come tale sottratta al sindacato di legittimità se adeguatamente motivata; al contrario, è censurabile in sede di legittimità…
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