Procedimenti di cognizione e ADR

Il concetto di complanarità ai fini della modifica della domanda in corso di causa

Cass., sez. II., 8 novembre 2024, n. 28873 Pres. Di Virgilio, Rel. Grasso Procedimento civile – Modifica o precisazione della domanda – Atto di citazione – Udienza di prima comparizione – Memoria – Ammissibilità (C.p.c. artt. 100, 163, 166, 171 ter, 132, 183, 342) Massima: “L’introduzione in giudizio da parte dell’attore di un diritto diverso da quello originariamente fatto valere oltre la barriera preclusiva segnata dall’udienza ex art. 183 cod. proc. civ. ratione temporis applicabile è ammissibile solo in caso di teleologica “complanarità” tra le due domande, dovendo pertanto tale diritto attenere alla medesima vicenda sostanziale già dedotta, correre tra le stesse parti, tendere alla realizzazione (almeno in parte) dell’utilità finale già avuta di mira con l’originaria domanda (salva la…

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Rigettata questione di legittimità costituzionale dell’art. 380-bis c.p.c. per violazione dell’art. 24 Costituzione

Cass., sez. III, 9 gennaio 2025, n. 511, Pres. Frasca, Est. Tassone [1] Procedimento per la decisione accelerata dei ricorsi ex art. 380-bis c.p.c. – Pluralità di ricorsi avverso la medesima sentenza – Proposta di definizione del giudizio ex art. 380-bis c.p.c. per entrambi – Istanza di decisione proposta dal solo ricorrente principale – Conseguenze. Massima: “In tema di procedimento per la decisione accelerata ai sensi dell’art. 380-bis c.p.c., in caso di pluralità di ricorsi avverso la medesima sentenza, ove la proposta di decisione riguardi sia il ricorso principale che quello successivo e l’istanza di decisione sia depositata da una sola delle parti, l’impugnazione non coltivata – pur dovendo essere trattata in adunanza camerale unitamente all’altra, previa riunione ex art….

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Utilizzabilità probatoria degli screenshot di messaggi WhatsApp: conferme e limiti nella giurisprudenza della Cassazione

Cass. sez. II, 18 gennaio 2025, n. 1254 – Pres. Bertuzzi e Rel. Trapuzzanio Procedimento per ingiunzione – Opposizione – Prove (art. 2712 c.c.) Massima: “I messaggi “whatsapp” e gli “sms” conservati nella memoria di un telefono cellulare sono utilizzabili quale prova documentale e, dunque, possono essere legittimamente acquisiti mediante la mera riproduzione fotografica, con la conseguente piena utilizzabilità dei messaggi estrapolati da una “chat” di “whatsapp” mediante copia dei relativi “screenshot“, tenuto conto del riscontro della provenienza e attendibilità degli stessi”. CASO La vicenda giudiziaria trae origine da un decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Pavia con il quale veniva ingiunto ad A.A. il pagamento della somma di Euro 28.050,00 alla società F.lli B.B. di C.C. e D.D. Snc,…

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Mancato perfezionamento di deposito telematico e rimessione in termini

Cass., sez. I, 3 gennaio 2025, n. 69, Pres. Abete, Est. Dongiacomo [1] Atti processuali – Termini – Improrogabilità dei termini – Rimessione in termini. Massima: “La concreta applicazione dell’istituto della rimessione in termini presuppone l’espletamento di due necessarie verifiche: la prima attiene all’effettiva presenza di un fatto ostativo che risulti oggettivamente estraneo alla volontà della parte istante, alla stessa non imputabile e dalla stessa non determinato di carattere assoluto e non relativo. La seconda attiene all’immediatezza della reazione, da intendere come tempestività del comportamento della parte di fronte al verificarsi del “fatto ostativo”, e cioè come prontezza dell’attivarsi per superarlo o comunque per porre rimedio alla situazione che si è così venuta a determinare, avendo, altresì, riguardo, ove si…

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Clausole arbitrali e controversie condominiali: limiti e competenza sulla formazione delle tabelle millesimali

Trib. Tornino. sez. VIII, 9 ottobre 2024, N. 5051 Condominio negli edifici – Regolamento – Controversie – Clausola compromissoria per arbitrato irrituale – limiti di competenza nelle tabelle millesimali (artt. 808 e 808 ter c.p.c.) Massima: “In tema di controversie condominiali, la clausola compromissoria prevista dal regolamento di condominio, che devolve le controversie ad un arbitro amichevole compositore, configura un arbitrato irrituale, determinando l’incompetenza del giudice ordinario. Tuttavia, non possono essere oggetto di arbitrato irrituale questioni relative alla formazione o revisione delle tabelle millesimali, poiché tali tabelle devono riflettere la reale consistenza dell’immobile e rientrano nell’ambito di diritti indisponibili (artt. 806 e 808 c.p.c.).” CASO Il caso in esame, sottoposto al Tribunale di Torino, riguarda una complessa vicenda condominiale che…

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Principio di ultrattività del mandato ed estinzioni non funeratizie: per le Sezioni Unite ammissibile il ricorso per cassazione della parte che, dopo aver conferito la procura al difensore, abbia perso la capacità processuale antecedentemente alla notifica del ricorso

Cass., Sez. Un., sent., 19 novembre 2024, n. 29812 Pres. Travaglino – Rel. Varrone Mandato al difensore – Procura speciale alle liti – Cassazione – Impugnazioni – Avvocato – Morte o perdita della capacità – Estinzione – Persona fisica – Persona giuridica – Ultrattività del mandato – Ammissibilità del ricorso – Giusta parte – Giusto processo – Deontologia – Assenza di responsabilità disciplinare del difensore – Spese di lite (c.p.c. 82, 83, 85, 91, 299, 300; c.c. 1369, 1722, 1723, 1728) [1] In tema di ricorso per cassazione, la perdita della capacità processuale della parte ricorrente, tanto che si tratti di persona fisica quanto che si tratti di persona giuridica, avvenuta dopo il conferimento della procura speciale al difensore per…

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Inammissibilità del motivo di ricorso per cassazione che mescoli censure di fatto e di diritto

Cass., sez. III, 25 novembre 2024, n. 30387, Pres. De Stefano, Est. Rossi [1] Impugnazioni – Ricorso per cassazione – Motivi di ricorso – Formulazione. Massima: “La giurisprudenza di legittimità sottolinea l’importanza di una formulazione chiara e distinta dei motivi di ricorso per cassazione. L’articolazione di un motivo in più profili di doglianza, che mescoli questioni di diritto e circostanze fattuali senza una chiara distinzione, rende il ricorso inammissibile. Questo perché impedisce l’agevole individuazione delle questioni prospettate, richiedendo un intervento della Corte volto ad enucleare dall’affastellata struttura del motivo le singole critiche, operazione non consentita dal ruolo e dalla funzione del giudizio di legittimità. La corretta formulazione dei motivi di ricorso deve permettere una loro adeguata intellegibilità e non deve…

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Procedimento di correzione degli errori materiali ex artt. 287 ss. c.p.c.: le Sezioni Unite escludono l’ammissibilità di una statuizione sulle spese

Cass., sez. un., 14 novembre 2024, n. 29432, Pres. Cassano, Est. Iannello [1] Procedimento civile – spese giudiziali civili. Nel procedimento di correzione degli errori materiali, ex artt. 287-288 e 391-bis c.p.c., in quanto di natura sostanzialmente amministrativa e non diretto a incidere, in situazione di contrasto tra le parti, sull’assetto di interessi già regolato dal provvedimento corrigendo, non può procedersi alla liquidazione delle spese, non essendo configurabile in alcun caso una situazione di soccombenza, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 91 c.p.c., neppure nella ipotesi in cui la parte non richiedente, partecipando al contraddittorio, opponga resistenza all’istanza. CASO [1] L’intervento del massimo organo di nomofilachia è stato sollecitato in conseguenza dell’intervenuta presentazione, davanti al Tribunale di…

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Pedagogia in tema di giudicato interno delle eccezioni in senso stretto e deducibilità in Cassazione del c.d. “vizio di omessa pronuncia”

Cass., Sez. II, ord., 26 settembre 2024, n. 25710 Pres. Di Virgilio – Rel. Varrone Vizio di omessa pronuncia – Impugnazioni – Motivi di ricorso per cassazione – Statuizione implicita – Incompatibilità – Legittimazione attiva e passiva – Eccezioni in senso ampio – Rilevabilità d’ufficio – Oneri deduttivi della parte – Preclusioni processuali – Effetto devolutivo appello – Acquiescenza – Giudicato interno (Cost. 24, 111; c.p.c. 81, 96, 102, 324, 329, 360, 380-bis, 380-bis.1) [1] Non ricorre il vizio di omessa pronuncia ove la decisione comporti una statuizione implicita di rigetto della domanda o eccezione, da ritenersi ravvisabile quando la pretesa non espressamente esaminata risulti incompatibile con l’impostazione logico-giuridica della pronuncia, nel senso che la domanda o l’eccezione, pur non…

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Impedimento del giudice alla sottoscrizione della sentenza 

Cass., sez. III, 30 ottobre 2024, n. 28038, Pres. De Stefano, Est. Valle [1] Atti processuali – Provvedimenti – Contenuto della sentenza – Sottoscrizione – Impedimento del presidente del collegio. L’attestazione della impossibilità di firma da parte di un giudice (nella specie del presidente del collegio giudicante) per impedimento (nella specie per cessazione del rapporto di impiego) è incensurabile, poiché la fede privilegiata, di cui all’art. 2700 c.c., assiste l’attestazione dell’impedimento in esame ma non anche il giudizio ad essa connesso dal quale scaturisce, se positivo, la legittimità della mancata sottoscrizione della sentenza da parte del magistrato impedito, e nondimeno lo stesso giudizio non può essere sindacato in sede di impugnazione, essendo ad esso intrinseco un margine di discrezionalità, direttamente…

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