Procedimenti di cognizione e ADR

Lo scopo della persuasione si ottiene con l’obbligo di sinteticità e chiarezza

Per quanto mi riguarda, mi ha persuaso Aristotele. Tra le tante teorie dell’argomentazione, quella che lo Stagirita illustra nella Retorica è perfettamente adatta alla struttura del processo, e alla struttura e alla lingua degli scritti difensivi. Il processo è, infatti, un meccanismo dialogico attraverso il quale si giunge all’accertamento della ‘verità’, termine da usare con le pinze qualunque significato gli si voglia attribuire. L’esistenza stessa dei tre gradi di giudizio ci dice che questa ‘verità’ coincide in realtà con il punto di vista ritenuto alla fine preferibile. L’avvocato comincia ad argomentare identificando il più vantaggioso tra gli stati di causa fissati dal retore Ermagora di Temno nel II secolo a.C.: L’attribuzione del fatto, cioè se il fatto sia stato commesso…

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Limiti di operatività dell’eccezione di prescrizione presuntiva ex art. 2956, n. 2), c.c.

Cass., sez. II, 4 giugno 2024, n. 15566, Pres. Manna, Est. Cavallino [1] Tutela dei diritti – Prescrizione e decadenza – Prescrizione presuntiva. La prescrizione presuntiva non opera quando l’incarico professionale sia stato conferito con atto scritto. A tale proposito al giudicante spetta esclusivamente la verifica se sussista un accordo scritto che, in quanto tale, esclude che il rapporto si sia svolto senza formalità e per questo è ritenuto incompatibile con qualsiasi presunzione di pagamento. CASO [1] Un professionista otteneva un decreto ingiuntivo per il pagamento di compensi professionali, opposto dal debitore sulla base della prescrizione presuntiva ex art. 2956, n. 2), c.c., assumendo che dal completamento dell’opera fosse decorso il termine triennale ivi previsto. L’adito Tribunale di Catania rigettava…

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Rilevanza degli atti posti in essere dagli arbitri al fine di individuare il mezzo con cui va impugnato il lodo

Cass., sez. I,  20 maggio 2024, n. 13884mPres. Valitutti e Rel. D’orazione Arbitrato rituale e irrituale – compromesso e clausola compromissoria – impugnazione del lodo (artt. 808 ter, 827 c.p.c.; 1362 c.c,) Massima: “Agli effetti dell’individuazione del mezzo con cui il lodo va impugnato, ciò che conta è la natura dell’atto in concreto posto in essere dagli arbitri, più che la natura dell’arbitrato come previsto dalle parti. Pertanto, se sia stato pronunciato uno lodo rituale, nonostante le parti avessero previsto un arbitrato irrituale, ne consegue che quel lodo è impugnabile esclusivamente ai sensi degli artt. 827 e ss. c.p.c.” CASO Gli eredi di uno dei soci di una società immobiliare in liquidazione depositavano, in base ad un articolo dello statuto,…

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Condanna alle spese a favore della parte contumace in primo grado

Cass., sez. III, 14 maggio 2024, n. 13253, Pres. Frasca, Est. Tassone [1] Appello – Condanna alle spese di primo grado – Attribuzione in favore della parte vittoriosa in appello rimasta contumace in primo grado – Ammissibilità – Esclusione – Conseguenze – Cassazione senza rinvio ex art. 382, comma 3, c.p.c. – Fondamento. La statuizione con la quale il giudice liquidi, in favore della parte vittoriosa in appello, le spese processuali del primo grado di giudizio, nel quale la stessa era rimasta contumace, va cassata senza rinvio, in applicazione dell’art. 382, comma 3, c.p.c., in quanto, pur essendo espressione di un potere officioso del giudice, la condanna alle spese in favore della parte vittoriosa che non si sia difesa e…

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Il Presidente o il Consigliere che abbia formulato proposta di definizione accelerata può far parte del Collegio che definisce il giudizio

Cass., Sez. Un., Sent., ud. 27 febbraio 2024, 10 aprile 2024, n. 9611, Pres. D’Ascola – Est. Scarpa. [1] Procedimento ex art. 380-bis cod. proc. ivc .per la decisione accelerata dei ricorsi inammissibili, improcedibili o manifestamente infondati – Consigliere delegato alla formulazione della proposta di definizione – Composizione del Collegio giudicante come relatore – Incompatibilità – Esclusione. (cod. proc. civ., artt. 51, 52 e 380-bis) Nel procedimento ai sensi dell’art. 380-bis cod. proc. civ., come disciplinato dal d.lgs. n. 149/2022, il Presidente della sezione o il consigliere delegato, che abbia formulato la proposta di definizione accelerata, può far parte, ed eventualmente essere nominato relatore, del collegio che definisce il giudizio ai sensi dell’art. 380-bis.1, non versando in situazione di incompatibilità…

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Danno ambientale: la Cassazione conferma la legittimazione attiva dei soggetti ed Enti territoriali diversi dallo Stato

Cass., Sez. III, ord., 15 marzo 2024, n. 7073 Pres. Travaglino – Rel. Vincenti Legittimazione ad agire – Ambiente – Danno ambientale – Risarcimento del danno – Enti territoriali (c.p.c., 5, 81, 111; c.c. 2043; D.Lgs. 152/2006, 311) [1] L’entrata in vigore della l. n. 97 del 2013 (che, modificando l’art. 311 del d.lgs. n. 152 del 2006, ha concentrato la legittimazione attiva in capo al Ministero dell’Ambiente) non fa venir meno la legittimazione dei soggetti o enti territoriali diversi dallo Stato a coltivare i giudizi di risarcimento del danno ambientale precedentemente instaurati, né determina l’inammissibilità della domanda risarcitoria per equivalente che vi sia stata eventualmente proposta, ferma restando la necessità di coordinarne la statuizione di accoglimento con le prescrizioni…

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I criteri di interpretazione della clausola compromissoria per determinare la natura del lodo arbitrale

Cass., sez. III, 7 marzo 2024, n. 6140 Pres. Valitutti e Rel. Parise Arbitrato –  compromesso e clausola compromissoria – interpretazione (artt. 808, 827  c.p.c.; art. 1362 c.c.) Massima: “In tema di clausola compromissoria, al fine di valutare se la stessa contenga una pattuizione di deferimento della controversia ad un arbitrato di tipo rituale ovvero irrituale, occorre interpretare la clausola medesima con riferimento al dato letterale, alla comune intenzione delle parti ed al comportamento complessivo delle stesse, senza che il mancato richiamo nella clausola alle formalità dell’arbitrato rituale deponga univocamente nel senso dell’irritualità dell’arbitrato”. CASO Il caso ha avuto origine da una controversia relativa allo scioglimento e cancellazione di una società a responsabilità limitata dal Registro delle imprese, che, secondo…

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Arbitrato rituale: l’exceptio compromissi va sollevata nel primo atto difensivo della parte convenuta

Cass. sez. II, 3 gennaio 2024, N. 112 – Pres. Mocci e Rel. Chieca Compromesso e arbitrato – Arbitrato — Arbitrato rituale – Exceptio compromissi – Natura – Termini per la relativa proposizione – Rilevabilità ex officio – Esclusione – Fondamento (artt. 38 e 819 ter c.p.c.) In tema di arbitrato rituale, l’exceptio compromissi ha carattere processuale e integra una questione di competenza, pertanto deve essere sollevata, a pena di decadenza, nel primo atto difensivo della parte convenuta, non potendosi assimilare la competenza arbitrale a quella funzionale sì da giustificarne il rilievo officioso ad opera del giudice, fondandosi essa unicamente sulla volontà delle parti. CASO Alcune società, operanti nel settore del trasporto di passeggeri a mezzo elicottero, costituivano un raggruppamento…

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Compensazione delle spese di lite “per giusti motivi”

Cass., sez. II, 29 febbraio 2024, n. 5402, Pres. Orilia, Est. Giannaccari [1] Processo civile – Compensazione delle spese di lite – “Per giusti motivi” La motivazione della compensazione “per giusti motivi”, senza alcun riferimento concreto alla fattispecie ed alle ragioni per cui le questioni fossero particolari e controvertibili, è solo apparente: essa infatti reca argomentazioni obbiettivamente inidonee a far conoscere il ragionamento seguito dal giudice per la formazione del proprio convincimento e quindi non rende percepibile il fondamento della decisione, lasciando all’interprete il compito di integrarla con le più varie, ipotetiche congetture. CASO [1] Il provvedimento in epigrafe è stato reso all’esito di un giudizio instaurato per accertare la legittimità del recesso effettuato nei confronti di un contratto di…

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Posizione delle Sezioni Unite sul c.d. travisamento della prova

Cass., sez. un., 5 marzo 2024, n. 5792, Pres. Virgilio, Est. Di Marzio [1] Ricorso per cassazione – travisamento della prova “Il travisamento del contenuto oggettivo della prova, il quale ricorre in caso di svista concernente il fatto probatorio in sé, e non di verifica logica della riconducibilità dell’informazione probatoria al fatto probatorio, trova il suo istituzionale rimedio nell’impugnazione per revocazione per errore di fatto, in concorso dei presupposti richiesti dall’articolo 395, n. 4), c.p.c., mentre, ove il fatto probatorio abbia costituito un punto controverso sul quale la sentenza ebbe a pronunciare, e cioè se il travisamento rifletta la lettura del fatto probatorio prospettata da una delle parti, il vizio va fatto valere, in concorso dei presupposti di legge, ai…

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