Procedimenti cautelari e monitori
L’exceptio compromissi sollevata in sede di opposizione a decreto ingiuntivo: risvolti processuali
Lo spunto per l’odierna riflessione nasce da una pronuncia (Trib. Milano, Sez. Spec. Impresa, n. 5450/2018, pubblicata su www.giurisprudenzadelleimprese.it) la quale, riaffermando un principio di diritto processuale, già ripetutamente sancito dalla stessa Sezione specializzata, statuisce che “l’esistenza di una clausola compromissoria non esclude la competenza del giudice ordinario ad emettere un decreto ingiuntivo (atteso che la disciplina del procedimento arbitrale non contempla l’emissione di provvedimenti inaudita altera parte), tale per cui, laddove operi la clausola compromissoria: 1. sussistendo i presupposti di cui agli artt. 633 e ss. c.p.c. e tenuto conto della non rilevabilità d’ufficio del difetto di competenza per essere la controversia devoluta agli arbitri, il giudice ordinario deve emettere il decreto ingiuntivo richiesto da una delle parti 2….
Continua a leggere...Sfera di conoscibilità del destinatario e art. 650 c.p.c.: non ogni vizio di notificazione legittima l’opposizione tardiva a decreto ingiuntivo
Cassazione civile, Sez. III, Ordinanza 21 agosto 2018, n. 20850, Pres. Armano, Est. Gianniti Decreto – Opposizione tardiva – Ammissibilità – Condizioni – Irregolarità della notificazione del decreto – Insufficienza – Nullità della notificazione determinante la non tempestiva conoscenza del provvedimento – Necessità – Prova relativa – Onere a carico dell’opponente – Oggetto. CASO Non avendo ricevuto la totalità del compenso professionale spettantegli, un costruttore aveva chiesto e ottenuto dal Tribunale di Locri decreto ingiuntivo contro il committente delle opere realizzate. Quest’ultimo si era opposto avanti il Tribunale di Roma in primo luogo ex artt. 615 e 617 c.p.c. e, in secondo luogo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 650 c.p.c., in quanto il decreto ingiuntivo emesso dal giudice…
Continua a leggere...I presupposti per la condanna alla rifusione delle spese di lite e la pronuncia sull’applicazione del doppio contributo unificato
Cass., Sez. Terza, Sent., ud. 19 febbraio 2018, 24.10.2018, n. 26907 Spese giudiziali in materia civile – in genere (cod. prc. Civ., artt. 91 e 10; d.P.R. n. 115/2002, art. 13) [1] [2] In punto di condanna alle spese di lite deve farsi applicazione del principio di causalità con la precisazione che, in capo alla parte in favore della quale dette spese siano liquidate, deve sussistere la necessità di costituirsi nel giudizio e ciò sul presupposto che la domanda sia posta contro di essa in via diretta ovvero in via indiretta, e cioè in modo da provocare un qualche effetto, anche riflesso, sulla sua posizione, anche nel caso di inscindibilità delle domande. [3] In relazione all’applicazione dell’art. 1, comma 1-quater…
Continua a leggere...Il mancato rideposito del fascicolo di parte (anche della fase monitoria) costituisce mera irregolarità
Abstract: Secondo quanto affermato dalla Suprema Corte, da ultimo con la sentenza del 28 settembre 2018 n. 23455, la parte che, dopo essersi costituita, ritiri il proprio fascicolo ed ometta di depositarlo nuovamente dopo la precisazione delle conclusioni, incorre in una mera irregolarità, potendo il giudice di merito ovviare al mancato deposito, valutando prudentemente le veline a sua disposizione o, nel dubbio, rimettendo la causa sul ruolo. La Cassazione tradizionalmente riteneva che non potesse predicarsi esistente nell’ordinamento processuale civile un principio di immanenza, in base al quale, cioè, i documenti prodotti in primo grado dalla parte risultata vittoriosa dovessero ritenersi acquisiti per sempre al processo e al fascicolo di questo. La ragione è evidente: il giudice è tenuto a decidere…
Continua a leggere...L’ordinanza di rigetto dell’istanza di consulenza tecnica preventiva ex art. 696-bis c.p.c. non è impugnabile con ricorso straordinario per cassazione, bensì (forse) con reclamo ex art. 669 terdecies c.p.c.
Cassazione civile, Sez. VI, ord. 21 maggio 2018, n. 12386, Pres. Amendola, Rel. Dell’Utri Consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite – Rigetto – Impugnabilità – Ricorso straordinario ex art. 111 Costituzione – Inammissibilità – Reclamo ex art. 669 terdecies c.p.c. – Ammissibilità MASSIMA Non costituisce sentenza, ai fini ed agli effetti di cui all’art. 111, comma 7, Cost., il provvedimento di rigetto dell’istanza di consulenza tecnica preventiva, in quanto esso non contiene alcun giudizio in merito ai fatti controversi, non pregiudica il diritto alla prova, (anche in considerazione dell’assenza del presupposto dell’urgenza, estraneo all’art. 696 bis c.p.c.), né tanto meno la possibilità della conciliazione. CASO A seguito del verificarsi di un incidente stradale, due parti danneggiate proponevano…
Continua a leggere...Fase cautelare e successiva instaurazione della fase di merito nel procedimento di nunciazione
Cassazione civile, Sez. II, sent. 31 agosto 2018, n. 21491, Pres. Correnti, Est. Giannaccari Procedimenti cautelari – azioni di nunciazione – Definizione del procedimento cautelare – Instaurazione del processo di merito – Autonoma domanda – Necessità – Difetto – Conseguenze. Le azioni di nunciazione sono soggette alla disciplina del processo cautelare uniforme, in base al combinato disposto degli artt. 688 e 669-quaterdecies c.p.c CASO I proprietari di un immobile avevano adito il giudice in via cautelare, proponendo denunzia di nuova opera ex art. 1171 c.c. e chiedendo la sospensione dei lavori di integrale demolizione e ricostruzione che un terzo stava compiendo sul proprio immobile e che stavano arrecando pregiudizio alla loro proprietà. Il giudice della cautela aveva inizialmente accolto il…
Continua a leggere...È inammissibile il ricorso straordinario per Cassazione avverso l’ordinanza pronunciata in sede di reclamo cautelare
Corte di Cassazione, sentenza n. 9830/2018 Ricorso straordinario per cassazione ex art. 111, comma 7, Cost. – Procedimento cautelare in materia civile – Ordinanza emessa in sede di reclamo cautelare ex art. 669 terdecies c.p.c. – Inammissibilità del ricorso straordinario (cod. proc. civ. artt. 669 octies, 669 nonies, 669 terdecies, 700; Cost. art. 111 co. 7) [1] È inammissibile il ricorso straordinario per cassazione avverso l’ordinanza pronunciata in sede di reclamo cautelare ex art. 669-terdecies c.p.c. (nella specie, avente ad oggetto la conferma di un provvedimento emesso ex art. 700 c.p.c.), essendo la stessa destinata a perdere efficacia e vigore a seguito della decisione di merito e, pertanto, inidonea a produrre effetti sostanziali e processuali con autorità di giudicato. FATTO…
Continua a leggere...Domanda di adempimento contrattuale proposta con ricorso monitorio e divieto di proporre domanda riconvenzionale di arricchimento senza causa in sede di opposizione
Cassazione civile, Sez. II, ord. 7 luglio 2018, n. 17482, Pres. Orilia, Est. Casadonte Domanda di adempimento azionata con il procedimento monitorio – Domanda di arricchimento introdotta dall’opposto in comparsa di risposta – Ammissibilità – Limiti – Fondamento – Fattispecie. CASO Un ingegnere aveva azionato un procedimento monitorio chiedendo all’Amministrazione provinciale il pagamento del corrispettivo dovutogli in ragione dell’incarico di direzione di due lotti di lavori. L’Amministrazione, tuttavia, si era opposta e il Tribunale di Vercelli revocava il decreto ingiuntivo per difetto di un contratto scritto, essendo la forma scritta richiesta ad substantiam, in forza di quanto previsto dal Testo Unico degli Enti Locali (d.gs. 267/2000, TUEL). Inoltre, il Tribunale di Vercelli dichiarava inammissibile la domanda di arricchimento senza causa,…
Continua a leggere...Procedimento per ingiunzione, opposizione e testimonianza dell’avvocato
Cassazione civile, Sez. VI, ord. 6 dicembre 2017, n. 29301, Pres. Campanile, Est. Sambito. Ingiunzione (procedimento per) – Prove – Testimonianza – Capacità a testimoniare – Avvocato – Sussistenza – Limiti (Cod. proc. civ., art. 246) [1] Non è incapace a testimoniare l’avvocato che abbia rinunciato al proprio mandato prima di deporre, in quanto l’interesse che determina tale incapacità deve consistere in un interesse giuridico personale, concreto ed attuale, idoneo a legittimare la proposizione di un’azione autonoma ovvero l’intervento nel processo (e non in un mero interesse di fatto a che la causa sia decisa in un certo modo). CASO [1] In seguito ad un procedimento monitorio, l’ingiunto propone ricorso per Cassazione avverso la sentenza della Corte di appello di…
Continua a leggere...Recenti chiarimenti della Cassazione in tema di opposizione a decreto di pagamento delle spese di giustizia
Due differenti pronunce della Cassazione offrono l’occasione per riepilogare alcune delle questioni affrontate dalla giurisprudenza in materia di opposizione a decreto di pagamento delle spese di giustizia. In particolare, nella sentenza n. 365 del 10 gennaio 2017, la Corte riconosce la sussistenza, in capo al giudice dell’opposizione, di un potere-dovere di richiedere a chi ha provveduto alla liquidazione i documenti e le informazioni necessarie alla decisione. Nella precedente pronuncia del 20 dicembre 2016, n. 26378, ribadisce l’orientamento secondo cui legittimato a proporre opposizione contro il provvedimento di rigetto o di accoglimento solo parziale dell’istanza di liquidazione delle spese è esclusivamente il difensore, quale unico titolare del diritto al compenso nei confronti dello Stato. 1.Sui poteri officiosi del giudice dell’opposizione: Cass….
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