Procedimenti cautelari e monitori
Inopponibile l’accertamento tecnico preventivo nei confronti di chi non sia stato chiamato nel procedimento, pur avendone ricevuto notizia con raccomandata del difensore del ricorrente
Cassazione civile, Sez. III, Ordinanza 9 novembre 2020, n. 24981. Pres. Sestini, Estensore Fiecconi Procedimenti cautelari – Istruzione preventiva – Accertamento tecnico preventivo ante causam – Decreto di fissazione dell’udienza per conferimento dell’incarico – Notificazione con il ricorso – Necessità – Omissione – Inopponibilità dell’a.t.p. a chi non sia stato formalmente chiamato nel procedimento In tema di accertamento tecnico preventivo ante causam, l’opponibilità del risultato probatorio presuppone che il soggetto nei cui confronti è utilizzato venga validamente evocato nel procedimento cautelare mediante comunicazione del provvedimento di fissazione dell’udienza, in modo che il chiamato possa presentarsi per addurre argomenti a proprio favore (in applicazione del principio, la Suprema Corte ha cassato la sentenza che aveva ritenuto opponibile l’a.t.p. ad un soggetto…
Continua a leggere...Luogo di notifica dell’opposizione a decreto ingiuntivo in ipotesi di elezione di domicilio nella circoscrizione del giudice adito
Cassazione civile, III sez., sentenza 22 febbraio 2021, n. 4663 Se la parte nomina un difensore appartenente ad un foro diverso da quello del luogo dove è chiamato a svolgere il suo mandato difensivo e tale difensore a sua volta elegga domicilio nel luogo dove ha sede il giudice adito, il suddetto difensore ha l’obbligo di comunicare alle controparti il mutamento del domicilio eletto CASO M.O. ha opposto un decreto ingiuntivo notificatogli il 29 marzo 2010 e relativo a un credito di € 235.321,37, oltre accessori, per canoni insoluti di una locazione finanziaria che vedeva la M.O. s.r.l. quale debitrice principale e M.O. coobbligato in solido quale fideiussore. In particolare, in data 7 maggio 2010 M.O. notificava l’atto di citazione…
Continua a leggere...Prova della cessione del credito ed efficacia esecutiva del decreto ingiuntivo
Tribunale di Rimini, 28 dicembre 2020 Parole chiave Cessione del credito – Prova del credito – Legittimazione attiva della cessionaria – Decreto ingiuntivo – Efficacia esecutiva Massima Nell’ambito della cessione in massa dei crediti, la produzione in giudizio del solo estratto della cessione pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale non dimostra l’avvenuta cessione dello specifico credito dedotto in giudizio, con la conseguenza che va sospesa l’efficacia esecutiva del decreto ingiuntivo già emesso. Disposizioni applicate Art. 58 T.U.B. (cessione di rapporti giuridici), art. 633 c.p.c. (condizioni di ammissibilità del procedimento d’ingiunzione), art. 649 c.p.c. (sospensione dell’esecuzione provvisoria) CASO La cessionaria di un credito ottiene decreto ingiuntivo dal giudice, il quale munisce altresì il decreto di efficacia esecutiva. Il debitore, dal canto suo, presenta…
Continua a leggere...Ammissibile l’ampliamento soggettivo e oggettivo del giudizio di merito rispetto al procedimento cautelare ante causam, purché vi sia connessione
Cassazione civile, Sez. II, Ordinanza 10 dicembre 2020, n. 28197. Pres. Di Virgilio, Estensore Carrato Procedimenti cautelari – Provvedimenti d’urgenza – Fase cautelare e giudizio di merito – Autonomia formale dei due procedimenti – Sussistenza – Conseguenze – Proposizione nel giudizio di merito di domande nuove o intervento di terzi – Ammissibilità – Chiamata di terzo – Ammissibilità – Condizioni. Poiché il giudizio di merito è autonomo rispetto a quello cautelare, non solo nel primo possono essere formulate domande nuove rispetto a quanto dedotto nella fase cautelare, ma nemmeno vi è necessaria coincidenza soggettiva tra le parti del primo e quelle del secondo, con la conseguenza che nella fase di merito ben possono partecipare ulteriori soggetti, sia volontariamente in via…
Continua a leggere...Estinzione dell’opposizione ed efficacia di giudicato del decreto ingiuntivo
Cass. civ., sez. III, 16 novembre 2020, n. 25879 – Pres. Vivaldi – Rel. Rossetti Decreto ingiuntivo – Estinzione del giudizio di opposizione – Definitività – Accertamento in altro giudizio tra le stesse parti – Efficacia di giudicato [1] L’accertamento definitivo dell’inoppugnabilità del decreto ingiuntivo, conseguente all’estinzione del relativo giudizio di opposizione, intervenuto in altro giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo tra le medesime parti, ha efficacia di giudicato nell’opposizione avverso il precetto notificato in forza del decreto ingiuntivo dichiarato inoppugnabile. Opposizione a decreto ingiuntivo – Giudizio di appello – Rimessione della causa in primo grado – Mancata riassunzione – Estinzione del processo – Effetti sul decreto ingiuntivo – Definitività [2] L’estinzione del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo in…
Continua a leggere...Limiti all’efficacia di giudicato di un decreto ingiuntivo non opposto
Cassazione civile, Sez. III., sentenza 22 giugno 2020, n. 12111. Pres.Vivaldi, Estensore Positano Cosa giudicata civile – Effetti del giudicato (preclusioni) – Decreto ingiuntivo – Mancata opposizione – Efficacia di giudicato – Limiti – Rapporto di durata – Inefficacia sui periodi successivi non coperti dal decreto non opposto Il provvedimento giurisdizionale di merito, anche quando sia passato in giudicato, non è vincolante in altri giudizi aventi ad oggetto le medesime questioni di fatto o di diritto, se da esso non sia dato ricavare le ragioni della decisione ed i princìpi di diritto che ne costituiscono il fondamento. Pertanto, quando il giudicato si sia formato per effetto di mancata opposizione a decreto ingiuntivo recante condanna al pagamento di un credito con…
Continua a leggere...L’ordinanza cautelare anticipatoria non preclude il regolamento preventivo di giurisdizione
Cassazione civile, Sez. Un., Ordinanza 21 settembre 2020, n. 19667. Pres. Mammone, Estensore Di Marzio Giurisdizione civile – Regolamento preventivo di giurisdizione – Azione di nunciazione – Provvedimento emesso nella fase cautelare – Ammissibilità – Fondamento – Procedimenti cautelari. Non osta alla proponibilità del regolamento preventivo di giurisdizione la circostanza che il giudice abbia provveduto nella fase cautelare di un’azione di nunciazione (nella specie, una denuncia di nuova opera), sia pure risolvendo in senso affermativo o negativo una questione attinente alla giurisdizione, giacché il provvedimento reso sull’istanza cautelare non costituisce sentenza. CASO Sempronia proponeva ricorso per denuncia di nuova opera contro Alfa S.r.l., denunciando la realizzazione di un’autostazione di pullman a distanza inferiore a quella legale dall’immobile di sua proprietà. Alfa S.r.l. resisteva e…
Continua a leggere...Condizioni e limiti della tutela risarcitoria nell’esecuzione esattoriale
Cass. civ., sez. III, 25 agosto 2020, n. 17661 – Pres. Uliana – Rel. De Stefano Poiché l’azione risarcitoria contro l’agente della riscossione, prevista dall’art. 59 d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, è data all’esecutato solo ove non abbia potuto esercitare alcun rimedio proprio del processo esecutivo esattoriale, essa è proponibile nel caso di contestazione della violazione del limite di valore del credito azionato con espropriazione esattoriale immobiliare, mossa in prossimità della vendita in tempo anteriore alla sentenza n. 114 del 2018 della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 57, comma 1, lett. a), del medesimo d.P.R., nella parte in cui non prevede che, nelle controversie che riguardano gli atti dell’esecuzione forzata tributaria successivi alla notifica della cartella…
Continua a leggere...Qualche novità sulla chiamata (diretta) del terzo nell’opposizione a decreto ingiuntivo
Cassazione civile sez. VI, 30/07/2020, n. 16336 Nell’opposizione a decreto ingiuntivo, la chiamata in causa del terzo è implicitamente autorizzata se il giudice pronuncia nel merito nei confronti del terzo Allorché l’opponente a decreto ingiuntivo, pur avendo citato direttamente un terzo che intenda chiamare in causa, richieda al giudice nell’atto di opposizione, in via subordinata, l’autorizzazione di cui all’art. 269 c.p.c., rimane impedita la decadenza della chiamata, dovendosi peraltro intendere implicitamente autorizzata tale chiamata ove il giudice pronunci nel merito nei confronti del terzo. CASO Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo intrapreso dal Condominio contro l’opposta C. s.r.l. (esecutrice di lavori di rifacimento della rete condominiale del gas), il Tribunale bresciano aveva dichiarato fondata la domanda di garanzia formulata…
Continua a leggere...Difetto relativo cappotto termico: vizio e difetto grave dell’opera
Corte di Cassazione, sezione II, ordinanza 4.09.2019 n. 22093, Presidente F. Manna, relatore dott. Antonio Scarpa “La gravità di un difetto, agli effetti dell’art. 1669 c.c., è correlata alle conseguenze che da esso siano derivate o possano derivare, e non dipende, pertanto, dalla sua isolata consistenza obiettiva, né è perciò esclusa ex se dalla modesta entità, in rapporto all’intera costruzione, del singolo elemento che ne sia affetto. Questa Corte ha così costantemente spiegato che configurano gravi difetti dell’edificio, a norma dell’art. 1669 c.c., anche le carenze costruttive dell’opera che pregiudicano o menomano in modo grave il normale godimento e/o la funzionalità e/o l’abitabilità della medesima, come allorché la realizzazione è avvenuta con materiali inidonei e/o non a regola d’arte ed…
Continua a leggere...- PRECEDENTE
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
- …
- 12
- 13
- SUCCESSIVO