Procedimenti cautelari e monitori
È ammissibile la domanda riconvenzionale “complanare” dell’opposto anche in assenza di domanda riconvenzionale dell’opponente
Cassazione civile, Sez. I, sent. 24 marzo 2022, n. 9633, Pres. Campanile, Est. Scotti Opposizione a decreto ingiuntivo – Domanda riconvenzionale dell’opposto – Domanda riconvenzionale dell’opponente – Necessità – Esclusione – Riconvenzionale dell’opposto connessa per incompatibilità con la domanda monitoria – Ammissibilità (Cod. Proc. Civ. artt. 167, 183, 645) [I] In tema di opposizione a decreto ingiuntivo il convenuto opposto può proporre con la comparsa di costituzione e risposta tempestivamente depositata una domanda nuova, diversa da quella posta a fondamento del ricorso per decreto ingiuntivo, anche nel caso in cui l’opponente non abbia proposto una domanda o una eccezione riconvenzionale e si sia limitato a proporre eccezioni chiedendo la revoca del decreto opposto, qualora tale domanda si riferisca alla medesima…
Continua a leggere...Con l’opposizione a decreto ingiuntivo anche il terzo può proporre una domanda connessa
Cassazione civile, Sez. II, sent. 14 febbraio 2022, n. 4713, Pres. Manna, Est. Abete Opposizione a decreto ingiuntivo – cumulo soggettivo – chiamata in causa e intervento del terzo nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo (Cod. Proc. Civ. art. 103, 105, 269, 274, 645) Massima: “E’ da ammettere la possibilità che l’opposizione a decreto ingiuntivo rechi – ovvero contenga nel suo stesso “corpo” – unitamente alle difese e alle eventuali domande riconvenzionali dell’ingiunto, altresì la domanda di un soggetto terzo, connessa per titolo o per oggetto alla domanda monitoria dell’iniziale ricorrente oppure alla domanda riconvenzionale dell’opponente ovvero connessa perché postulante, in tutto o in parte, la soluzione di questioni identiche a quelle involte dalla domanda monitoria o dalla domanda…
Continua a leggere...La Legge delega n. 134/2021 e le prospettive di riforma del sistema sanzionatorio e della giustizia riparativa
La Legge 27 settembre 2021, n. 134, recante la “Delega al Governo per l’efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 237 del 4 ottobre 2021, ambisce apertamente ai valori di efficienza e ragionevole durata imposti dagli artt. 111 Cost. e 6 CEDU per un assicurare un equo processo. La riduzione dei tempi di giustizia rappresenta il comun denominatore degli interventi riformatori promossi dalla L. n. 134/2021, che realizza sotto molteplici aspetti la spinta deflattiva al carico processuale in un orizzonte temporale di attuazione delle deleghe espresse dall’art. 1 entro il 19 ottobre 2022. Nell’art. 2 della novella, sono previste le disposizioni immediatamente precettive…
Continua a leggere...Compensi professionali: l’avvocato può agire in via monitoria
Cass., Sez. Un., Sent., ud. 25 maggio 2021, 08.07.2021, n. 19427. Recupero crediti – liquidazione del compenso – decreto ingiuntivo (artt 633 e 636 cod. proc. civ.) [1] L’avvocato che intende agire per la richiesta dei compensi per prestazioni professionali può avvalersi del procedimento per ingiunzione regolato dagli artt. 633 e 636 cod. proc. civ., ponendo a base del ricorso la parcella delle spese e prestazioni, munita della sottoscrizione del ricorrente e corredata dal parere della competente associazione professionale, il quale sarà rilasciato sulla base dei parametri per compensi professionali di cui alla L. 31 dicembre 2012, n. 247, e di cui ai relativi decreti ministeriali attuativi. CASO Con ricorso ex art. 363 cod. proc. civ. il Procuratore Generale presso…
Continua a leggere...Nell’opposizione a decreto ingiuntivo si conosce del credito monitoriamente azionato, non della mera legittimità dell’ingiunzione
Cassazione civile, sez. prima, sentenza, 19 aprile 2021, n. 10263; Pres. De Chiara; Rel. Nazzicone. Instaurandosi, con l’opposizione a decreto ingiuntivo, un ordinario giudizio di cognizione, il giudice, ove la ritenga fondata, non deve limitarsi a revocare il decreto, ma, dopo aver operato l’autonoma valutazione di tutti gli elementi offerti dalle parti, se ritenga la prova del credito insussistente, deve provvedere al rigetto della domanda proposta dal creditore; o il contrario, quando il credito risulti provato per una misura minore CASO DoBank S.p.a., (già Unicredit Credit Management Bank S.p.a.), quale mandataria di As. Finance S.p.a., proponeva ricorso per decreto ingiuntivo avverso la società C. s.r.l. ed i suoi fideiussori C.D., C.M. ed S.P. La domanda monitoria era finalizzata ad ottenere…
Continua a leggere...La notifica dell’atto di citazione in opposizione a decreto ingiuntivo in caso di mutamento del domicilio eletto nel ricorso monitorio
Cass. civ., sez. III, 22 febbraio 2021, n. 4663 – Pres. Frasca – Rel. Guizzi Opposizione a decreto ingiuntivo – Notifica a difensore esercente extra districtum – Notifica presso il domiciliatario – Verifica dell’indirizzo presso il locale albo professionale – Necessità – Esclusione – Mancato perfezionamento della notifica in ragione del mutamento del domicilio eletto – Riattivazione del procedimento notificatorio – Ammissibilità – Condizioni La notifica dell’opposizione a decreto ingiuntivo al procuratore che, esercente fuori dalla circoscrizione cui è assegnato, abbia eletto domicilio ai sensi dell’art. 82 del r.d. 22 gennaio 1934, n. 37, presso un altro procuratore, assegnato alla circoscrizione del tribunale adito, è valida se effettuata nel luogo indicato come domicilio eletto in forza degli artt. 330 e…
Continua a leggere...Limiti dell’ammissibilità della modificazione della domanda proposta con il ricorso monitorio in sede di opposizione
Cassazione civile, Sez. I., Ordinanza n. 9668 del 13 aprile 2021. Pres. Genovese, Estensore Falabella Procedimento monitorio – domanda giudiziale del creditore intimante – modifica della domanda in sede di opposizione – ammissibilità – limiti Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo è sempre ammessa la modifica della domanda da parte del creditore opposto, sia con riguardo al petitum che alla causa petendi, purché la domanda modificata risulti comunque connessa alla vicenda sostanziale dedotta in giudizio e non si determini né una violazione dei diritti di difesa della controparte né l’allungamento dei tempi del processo. (Principio enunciato in relazione ad una fattispecie nella quale il pagamento era stato intimato in sede monitoria nei confronti di un soggetto nella sua qualità di garante del…
Continua a leggere...Giudizio di legittimità e rilevabilità d’ufficio dell’eccezione di tardività dell’opposizione ex art. 617 c.p.c. quando non coperta da giudicato interno
Cassazione civile, Sez. Un., sentenza, 25 marzo 2021, n. 8501; Primo Pres. f.f. Di Iasi; Pres. di sez. Travaglino; Rel. Scoditti L’eccezione di tardività dell’opposizione proposta ex art. 617 c.p.c. per omessa allegazione, da parte dell’opponente, del momento in cui ha avuto effettiva conoscenza della procedura esecutiva, ove non decisa dal giudice del merito e dunque non coperta da giudicato interno, può e deve essere delibata in sede di legittimità, ancorché non dedotta come motivo di ricorso, trattandosi di eccezione relativa ad un termine di decadenza processuale la cui inosservanza è rilevabile d’ufficio e che comporta la cassazione senza rinvio della sentenza ex art. 382, comma 3, c.p.c., in quanto l’azione non poteva proporsi. CASO L’Agenzia delle Entrate Riscossione, all’epoca…
Continua a leggere...La Corte di Cassazione ritorna sull’efficacia di giudicato del decreto ingiuntivo non opposto e risolve il problema del conflitto tra giudicati
Cassazione civile, Sez. II, Ordinanza n. 8299 del 24 marzo 2021, Pres. Di Virgilio, Estensore Besso Marcheis Procedimenti sommari – d’ingiunzione – Opposizione tardiva – Proposizione o proponibilità dell’opposizione tardiva – Incidenza sull’efficacia di giudicato del decreto non opposto – Esclusione – Fondamento. CASO Nel 1996 Tizio veniva citato da Ford Italia S.p.a. davanti all’allora Pretura di Roma per il pagamento di un’autovettura Ford; costituitosi, eccepiva di avere provveduto all’integrale pagamento all’atto della consegna del bene. Nel corso del processo Ford otteneva dal Tribunale di Roma un decreto con cui si ingiungeva a Tizio il pagamento del prezzo, che veniva eseguito in via forzata con pignoramento presso terzi e assegnazione delle somme a Ford. L’opposizione tardiva a decreto ingiuntivo, pure…
Continua a leggere...Prelazione agraria: la dimostrazione della sussistenza di una condizione dell’azione e l’inapplicabilità del principio di vicinanza della prova
Cass. sez. III, 1 marzo 2020, n. 7023 Pres. Travaglino – Rel. Iannello Contratti agrari – Diritto di prelazione e di riscatto – Prelazione e retratto agrario – Condizione impeditiva – Insediamento sul fondo di coltivatore diretto – Onere probatorio a carico del retraente – Principio di vicinanza della prova – Esclusione – Ragioni (art. 360, comma 1, nn. 3, 4 e 5 c.p.c.; artt. 8 e 31, L. 26 maggio 1965, n. 590; art. 7, L. 14 agosto 1971, n. 817; art 2697 c.c.) [1] In tema di prelazione agraria, l’onere di dimostrare che sul fondo oggetto di riscatto non sussista la condizione impeditiva dello stabile insediamento di un coltivatore diretto grava sul retraente, senza che possa trovare applicazione…
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