PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Decesso del locatore usufruttuario: la ripetizione delle somme versate in eccedenza dal conduttore spetta agli eredi

Cass. civ. Sez. Terza Sent., 30/09/2019, n. 24222, Pres. Amendola, Est. Graziosi Locazione ad uso abitativo stipulata da usufruttuario – Corresponsione somme eccedenti quelle dovute –  Decesso dell’usufruttuario – Domanda di ripetizione somme [1] In tema di locazione immobiliare, nel caso in cui il contratto sia stato stipulato dall’usufruttuario il quale, nel corso del rapporto, abbia indebitamente percepito somme eccedenti quelle dovute a titolo di canone, alla morte del concedente la domanda del conduttore volta a conseguire la ripetizione delle somme deve essere proposta nei confronti degli eredi dell’usufruttuario, e non già del nudo proprietario divenuto “medio tempore” pieno proprietario. Disposizioni applicate Art. 999 c.c., art. 1602 c.c. CASO Il conduttore di un contratto di locazione abitativa ricorreva in giudizio contro un…

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L’esercizio arbitrario delle proprie ragioni da parte del locatore: conseguenze penali e civili

Tribunale di Ferrara – Sezione Penale – Sentenza 2 aprile 2019 n. 468.  Locazione ad uso abitativo – assenza di contratto scritto – assenza di morosità del conduttore – sostituzione della serratura da parte del locatore con modalità occulte e violente – sussistenza degli elementi oggettivi e soggettivi del reato p.p. ex art. 392 c.p. (esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose). Riferimenti normativi: art. 392 c.p. – art. 1, co. 4, L. n. 431/1998 – art. 13, co. 5, L. n. 431/1998 (ante modifiche ex L. n. 208/2015) – art. 13, co. 6, L. n. 431/1998 (come modificato dalla L. n. 208/2015) – art. 1418 c.c. – art. 1168 c.c. – art. 2041 c.c. “… l’odierna imputata,…

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I vizi della cosa venduta e gli effetti della garanzia

Cass. civ. Sez. 2^, 5.4.2016 n.6596, relatore A. Scarpa. “In tema di compravendita il vizio redibitorio (art. 1490 cc) e la mancanza di qualità promesse o essenziali (art. 1497 cc), pur presupponendo l’appartenenza della cosa al genere pattuito, si differenziano in quanto il primo riguarda le imperfezioni e i difetti inerenti il processo di produzione, fabbricazione, formazione e conservazione della cosa, mentre la seconda è inerente alla natura del bene e concerne tutti glie elementi essenziali e sostanziali che influiscono, nell’ambito di un medesimo genere, sull’appartenenza ad una specie piuttosto che a un’altra; entrambe le ipotesi differiscono dalla consegna aliud pro alio, che si ha quando la cosa venduta appartenga ad un genere del tutto diverso o presenti difetti che…

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È esclusa la ricorrenza dell’errore revocatorio ex art. 395, n. 4), c.p.c. quando il vizio sia frutto dell’attività valutativa del giudice

Cass., sez. V, 22 ottobre 2019, n. 26890, Pres. Virgilio – Est. Putaturo Donati Viscido di Nocera [1] Revocazione – Errore di fatto – Nozione – Fattispecie (Cod. proc. civ., art. 395). L’errore di fatto previsto dall’art. 395, n. 4, c.p.c., idoneo a costituire motivo di revocazione, consiste in una falsa percezione della realtà o in una svista materiale che abbia portato ad affermare o supporre l’esistenza di un fatto decisivo incontestabilmente escluso oppure l’inesistenza di un fatto positivamente accertato dagli atti o documenti di causa, purché non cada su un punto controverso e non attenga a un’errata valutazione delle risultanze processuali. (Nella specie, la S.C. ha escluso che costituisca vizio revocatorio l’errata lettura del contenuto di fonti convenzionali regolatrici…

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Locazione dell’immobile pignorato inopponibile alla procedura, azione del custode per il pagamento dell’indennità di occupazione sine titulo e opponibilità del pagamento dei canoni effettuato in buona fede dall’occupante al debitore esecutato

Corte di cassazione, Sez. III, sent. 21 giugno – 14 novembre 2019, n. 29491 Pres. Amendola, Rel. Gorgoni. La locazione non autorizzata dal giudice dell’esecuzione è inopponibile alla procedura e il custode è legittimato a richiedere l’indennità per l’occupazione sine titulo o comunque la differenza tra questa, ove maggiore, e quanto già corrisposto al locatore a titolo di canoni di locazione; peraltro, è opponibile alla massa dei creditori il pagamento dei canoni locatizi eseguito in buona fede dall’occupante dell’immobile, che non può essere costretto a pagare due volte per lo stesso titolo. CASO Tizio, custode giudiziario di beni staggiti nell’ambito di una procedura esecutiva immobiliare, evocava in giudizio dinanzi al Tribunale di Salerno Caia, per sentir dichiarare l’inefficacia e l’inopponibilità…

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Violazione degli obblighi informativi a carico dell’intermediario finanziario: risoluzione per inadempimento dell’ordine di investimento

App. Venezia Sent., 18/06/2019, n. 2550, Pres. Bazzo, Est. Valle Obblighi informativi intermediari finanziari – Adeguatezza e appropriatezza dell’operazione –  Onere della prova – Risoluzione per inadempimento – Risarcimento del danno [1] La violazione degli obblighi informativi ex art. 21 d. lgs. 58/1998 (T.U.F.), nonché artt. 27 e 31 del Regolamento Consob n. 11522/2007 da parte dell’intermediario finanziario comporta la risoluzione per inadempimento del relativo ordine di acquisto, non essendo essenziale stabilire se gli investitori, ove adeguatamente informati circa la reale rischiosità del titolo, avrebbero ugualmente dato corso all’acquisto o meno, poiché la condotta dell’intermediario integra ex se la lesione dell’interesse tutelato. Disposizioni applicate Art. 21 d. lgs. 58/1998 (T.U.F.), artt. 27 e 31 Reg. Consob n. 11522/2007, art. 1338 c.c. CASO Un…

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La divisione giudiziale del condominio e l’autonomia strutturale

Corte di Cassazione – Seconda Sez. Civile – Sentenza n. 22041/2019 Condominio – divisione – tabelle millesimali – edificio autonomo – autonomia strutturale – autonomia di gestione amministrativa – artt. 61 e 62 disp. att. c.c. – art. 69 disp. att. c.c. – art. 1117 c.c. – art. 1136 c.c. – parti comuni. “…Più che ad un concetto, il termine ‘edificio’ va riferito ad una costruzione, la quale, per dare luogo alla costituzione di più condomini, deve essere suscettibile di divisione in parti distinte, aventi ciascuna una propria autonomia strutturale, indipendentemente dalle semplici esigenze di carattere amministrativo”. “L’autorità giudiziaria può disporre lo scioglimento di un condominio solo quando il complesso immobiliare sia suscettibile di divisione, senza che si debba attuare…

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I limiti oggettivi dell’ordinanza anticipatoria di condanna ex art. 186 quater c.p.c. quale titolo esecutivo

La L. 353/1990 e successivamente la L. 534/1995 hanno provveduto ad inserire nel codice di rito (artt. 186 bis, ter e quater c.p.c.) tre tipologie di provvedimenti, rientranti nella categoria delle condanne speciali, aventi la finalità di decongestionare la trattazione dei procedimenti civili di condanna e di formare immediatamente un titolo esecutivo. Pur trattandosi di provvedimenti differenti, possono individuarsi alcuni tratti comuni tra cui la natura di condanna immediatamente esecutiva e il contenuto anticipatorio (sul punto, Mandrioli, Le nuove ordinanze di “pagamento” e “ingiunzionale”, in Riv. Proc. Civ., 1991, 644 ss.). In particolare, notevoli differenze presenta l’ordinanza successiva alla chiusura dell’istruzione ai sensi dell’art. 186 quater c.p.c. rispetto alle tipologie previste dagli artt. 186 bis e ter c.p.c. L’art. 186…

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La produzione di documenti nel giudizio di Cassazione: il punto sulla situazione

Cass., sez. VI, 9 ottobre 2019, n. 25393, Pres. D’Ascola – Est. Fortunato [1] Cassazione – Ricorso – Produzione di nuovi documenti – Ammissibilità (Cod. proc. civ., artt. 366, 369, 372). Nel giudizio innanzi alla Corte di cassazione, secondo quanto disposto dall’art. 372 c.p.c., se da un lato non è ammesso il deposito di atti e documenti non prodotti nei precedenti gradi del processo, salvo che non riguardino l’ammissibilità del ricorso e del controricorso o la nullità della sentenza impugnata, per altro verso, è sempre necessario che la parte ricorrente che alleghi atti e documenti a sostegno dell’impugnazione, specifichi in quale sede processuale il documento risulti prodotto. CASO [1] All’esito di due distinti giudizi e di un procedimento di sequestro,…

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L’efficacia dell’accertamento dell’obbligo del terzo prima e dopo la modifica dell’art. 549 c.p.c.

Cassazione civile, sez. III, 29/09/2019, n. 23644 – Pres. Vivaldi, Cons. Rel. Rossetti Pignoramento presso terzi – dichiarazione del terzo pignorato – contestazioni sulla dichiarazione del terzo pignorato – accertamento dell’obbligo del terzo pignorato In tema di giudizio di cognizione instaurato ex artt. 548 e 549 c.p.c., nel testo anteriore alle modifiche introdotte dalla l. n. 228 del 2012, per l’accertamento dell’obbligo del terzo sottoposto a pignoramento, sussiste l’interesse del debitore esecutato, che è parte del detto giudizio, ad eccepire la non persistenza del credito nel suo patrimonio per la avvenuta cessione dello stesso e la prevalenza di tale cessione sul pignoramento, ai sensi dell’art. 2914, n. 2, c.c.  Dopo la riforma dell’art. 549 c.p.c. l’accertamento dell’obbligo del terzo è…

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