PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

È consumatore chi rilascia una fideiussione per finalità estranee alla propria attività, ma comunque per garantire debiti di un professionista? La Cassazione cambia indirizzo

Cass. civ. Sez. VI, 16/01/2020, n. 742, Pres. Di Virgilio, Rel. Dolmetta Consumatore – Fideiussione – Finalità estranea alla propria attività professionale – Collegamento con l’attività professionale del professionista – Deroghe alla competenza per territorio (artt. 3 e 33 lett. t) d.legisl. n. 206/2005; artt. 1936ss. c.c.)  [1] Deve essere considerato consumatore il fideiussore persona fisica che, pur svolgendo una propria attività professionale (o anche più attività professionali), stipuli il contratto di garanzia per finalità non inerenti allo svolgimento di tale attività, bensì estranee alla stessa, nel senso che si tratti di atto non espressivo di questa, né strettamente funzionale al suo svolgimento (c.d. atti strumentali in senso proprio). CASO [1] La Banca Alfa ottiene un decreto ingiuntivo nei confronti…

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Inammissibilità impugnazione delibera condominiale per intervenuta decadenza nella presentazione della domanda di mediazione: decorrenza dei termini

Corte civile d’Appello di Milano, Sezione 3^, rel. Pres. Dott. D. Piombo, 27.01.2020 n. 253/2020 “…ai fini della tempestività (al fine di impedire, nella specie, la decadenza per inosservanza del termine di cui all’art.1137,2 comma cc) della domanda di mediazione obbligatoria ex art. 5 Dlgs 25/10, quel che conta è la comunicazione a controparte dell’avvenuta presentazione della domanda, e non anche della data di convocazione dinanzi all’organismo di mediazione…Pertanto, non è dal momento della presentazione della domanda di mediazione, ma soltanto dal momento della relativa comunicazione all’altra o alle altre parti, che si verifica l’effetto, collegata dalla legge alla proposizione della procedura deflattiva, di impedire la decadenza eventualmente prevista per la proposizione dell’azione giudiziale, come nel caso dell’impugnazione delle delibere…

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Diritto di prelazione all’acquisto e avveramento condizione con efficacia differita tra le parti e nei confronti dei terzi

Cass. civ., Sez. Tributaria, 6 novembre 2019 n.28561 (relatore Dott. M Caprioli) Art. 1360 c.c. – DPR n.131 del 1986; Dlgs 490/99  e successive modifiche “Il contratto di compravendita sottoposto a una condizione prevista dalla legge, se questa si verifica, produce i suoi effetti retroattivamente, dal momento della stipula, ma solo nei rapporti tra i contraenti. Nei confronti dei terzi, invece, gli effetti del contratto si producono dal momento in cui la condizione si verifica”. Il DIRITTO DI PRELAZIONE Il diritto di prelazione sia negli istituti della vendita che in quello della locazione costituisce un limite all’autonomia delle parti, che investe la  “libera circolazione dei beni”, concretizzandosi nell’impossibilità del perfezionamento e dell’efficacia del contratto tra le parti, in assenza dell’esercizio…

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L’atto di citazione invalido come domanda giudiziale può valere come atto di costituzione in mora avente efficacia interruttiva della prescrizione

Cass., sez. III, 8 gennaio 2020, n. 124, Pres. Sestini – Est. Valle [1] Effetto interruttivo della prescrizione ex art. 2943 c.c. – Idoneità – Condizioni – Limiti – Fattispecie (artt. 163, 164 c.p.c.; 1219, 2943 c.c.). L’atto di citazione – anche se invalido come domanda giudiziale e, dunque, inidoneo a produrre effetti processuali – può tuttavia valere come atto di costituzione in mora ed avere, perciò, efficacia interruttiva della prescrizione qualora, per il suo specifico contenuto e per i risultati a cui è rivolto, possa essere considerato come richiesta scritta di adempimento rivolta dal creditore al debitore. (In applicazione del principio, la S.C. ha riconosciuto efficacia interruttiva ad un atto di citazione, nullo per mancanza dell’”editio actionis”, in quanto…

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Inammissibilità del reclamo avverso il provvedimento di rigetto della CTU preventiva ex art. 696 bis c.p.c.

Tribunale di Reggio Emilia, ordinanza collegiale 20 febbraio 2020 (Pres. Parisoli, est. Morlini) Consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite ex art. 696 bis c.p.c. – Rigetto – Reclamo al collegio – Inammissibilità Spese processuali sostenute dal terzo chiamato in causa dal convenuto – Soccombenza dell’attore – Spese a suo carico – Palese infondatezza o arbitrarietà della chiamata del terzo – Spese a carico del convenuto chiamante È inammissibile il reclamo al collegio avverso il provvedimento di diniego di accertamento tecnico preventivo ai fini della composizione della lite ex art. 696 bis c.p.c. Il rimborso delle spese processuali sostenute dal terzo chiamato in garanzia dal convenuto deve essere posto a carico dell’attore qualora la chiamata in causa si…

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La condotta imprudente del beneficiario della garanzia può liberare il fideiussore dalla propria obbligazione

Cass. civ., sez. III, 12 dicembre 2019, n. 32478 – Pres. Vivaldi – Rel. Sestini Parole chiave: Contratto di appalto – Polizza fideiussoria a garanzia dell’inadempimento dell’appaltatore – Pagamento del saldo del corrispettivo nonostante la presenza di vizi e difetti – Condotta lesiva degli interessi del fideiussore – Sussistenza – Domanda di pagamento proposta dal committente garantito – Rigetto – Legittimità [1] Massima: Gli obblighi di correttezza e di buona fede che permeano la vita del contratto impongono alla parte garantita di salvaguardare la posizione del proprio fideiussore, con la conseguenza che la loro violazione non consente l’esercizio di pretese nei confronti del garante, nella misura in cui la sua posizione sia stata aggravata dal garantito. Disposizioni applicate: cod. civ.,…

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La natura giuridica e gli effetti del regolamento del supercondominio

Cass. civ., sez. II, 10 settembre 2019, n. 30246 – Pres. Felice – Rel. Scarpa [1] Comunione – Diritti reali – Condominio negli edifici – Regolamento di condominio – Supercondominio – Clausole delimitanti i poteri e le facoltà dei singoli condomini sulle loro proprietà esclusive – Opponibilità ai successivi acquirenti – Condizioni – Fondamento – Configurabilità come atto di liberalità – Esclusione – Ragioni (Cod. civ. artt. 1117, 1117 bis, 1138). [1] “Il regolamento di un supercondominio, predisposto dall’originario unico proprietario del complesso di edifici, accettato dagli acquirenti nei singoli atti di acquisto e trascritto nei registri immobiliari, in virtù del suo carattere convenzionale, vincola tutti i successivi acquirenti senza limiti di tempo, non solo relativamente alle clausole che disciplinano…

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No alla negoziazione assistita obbligatoria per le domande già assoggettate a mediazione obbligatoria

Corte Cost., Sent., ud. 9 ottobre 2019, 12 dicembre 2019, n. 266, Pres. Carosi – Est. Sciarra. [1] Procedimento civile – Negoziazione assistita obbligatoria – Requisiti di necessità ed urgenza del decreto legge – Termine – Procedimenti conciliativi – Motivazione inadeguata sulla rilevanza – Inammissibilità (Cost., artt. 3, 24 e 77; art. 3 d.l. 12 settembre 2014, n. 132, conv. con modificazioni in l. 10 novembre 2014, n. 162; art. 23 d.lgs. 4 marzo 2010 n. 28) [1] È inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 3, comma 1, secondo e terzo periodo, d.l. n. 132/14, conv., con mod., in l. n. 162/2014, in riferimento agli artt. 3 e 77 Cost., in quanto l’ordinanza di rimessione non consente la verifica…

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L’azione restitutoria delle somme pagate in forza di un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo poi revocato non va sospesa nelle more dell’impugnazione della sentenza di accoglimento dell’opposizione

Cass, sez. VI, 21/11/2019, n. 30389 (ord.); Pres. Lombardo; Rel. Criscuolo Procedimento d’ingiunzione – Opposizione – Revoca di decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo – Effetto espansivo esterno della riforma – Restituzione delle somme pagate – Sospensione necessaria del processo avente ad oggetto la domanda restitutoria – Rapporto di pregiudizialità-dipendenza – Insussistenza (c.p.c. artt. 282, 295, 336, 337, 653). Il principio secondo cui il diritto alla restituzione delle somme pagate in esecuzione di una sentenza provvisoriamente esecutiva, successivamente riformata in appello, sorge, ai sensi dell’art. 336 c.p.c., per il solo fatto della riforma della sentenza e può essere fatto valere immediatamente, se del caso anche con procedimento monitorio, trova applicazione analogica nei giudizi di opposizione a decreto ingiuntivo, che si concludono con…

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Vendita di beni di consumo e difetto di conformità: il consumatore può esperire l’azione risarcitoria in via autonoma qualora i rimedi primari di cui all’art. 130 Cod. Cons. siano impossibili o eccessivamente onerosi

Cass. civ. Sez. Seconda Sent., 20/01/2020, n. 1082, Pres. Manna, Est. Tedesco Vendita beni di consumo – Consumatore – riparazione o sostituzione impossibile o eccessivamente onerosa – Domanda di risarcimento danno [1]In tema di vendita di beni di consumo affetti da vizio di conformità, ove la riparazione o la sostituzione risultino, rispettivamente, impossibile ovvero eccessivamente onerosa, va riconosciuto al consumatore, benché non espressamente contemplato dall’art. 130, comma 2, cod. consumo, ed al fine di garantire al medesimo uno standard di tutela più elevato rispetto a quello realizzato dalla Direttiva n. 44 del 1999, il diritto di agire per il solo risarcimento del danno, quale diritto attribuitogli da altre norme dell’ordinamento, secondo quanto disposto dall’art. 135, comma 2, del cod. consumo. Disposizioni applicate…

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