PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Il mediatore immobiliare come conduttore e il suo diritto all’indennità per la perdita dell’avviamento

Tribunale di Bari, 5 febbraio 2024, Giudice Lella Parole chiave Locazione – Indennità perdita avviamento – Mediatore immobiliare – Contatti con il pubblico Massima: “In tema di locazioni immobiliari, il mediatore immobiliare che sia conduttore svolge un’attività che implica contatti con il pubblico, cosicché – alla cessazione del rapporto di locazione – ha diritto a percepire dal locatore l’indennità per la perdita dell’avviamento”. Disposizioni applicate Art. 34 l. 392/1978 (indennità per la perdita dell’avviamento) CASO Viene concluso un contratto di locazione ad uso commerciale. La locatrice è una persona fisica, mentre il conduttore esercita la professione di mediatore immobiliare all’interno dell’unità immobiliare locata. Decorsa la durata prevista, ma nel rispetto del termine di preavviso, la locatrice recede dal contratto di…

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Il Presidente o il Consigliere che abbia formulato proposta di definizione accelerata può far parte del Collegio che definisce il giudizio

Cass., Sez. Un., Sent., ud. 27 febbraio 2024, 10 aprile 2024, n. 9611, Pres. D’Ascola – Est. Scarpa. [1] Procedimento ex art. 380-bis cod. proc. ivc .per la decisione accelerata dei ricorsi inammissibili, improcedibili o manifestamente infondati – Consigliere delegato alla formulazione della proposta di definizione – Composizione del Collegio giudicante come relatore – Incompatibilità – Esclusione. (cod. proc. civ., artt. 51, 52 e 380-bis) Nel procedimento ai sensi dell’art. 380-bis cod. proc. civ., come disciplinato dal d.lgs. n. 149/2022, il Presidente della sezione o il consigliere delegato, che abbia formulato la proposta di definizione accelerata, può far parte, ed eventualmente essere nominato relatore, del collegio che definisce il giudizio ai sensi dell’art. 380-bis.1, non versando in situazione di incompatibilità…

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Il frazionamento e la vendita frazionata dell’immobile pignorato non costituisce aliud pro alio

Cass. civ., sez. III, 11 aprile 2024, n. 9847 – Pres. De Stefano – Rel. Tatangelo Esecuzione forzata – Vendita forzata – Vendita di aliud pro alio – Configurabilità – Fattispecie Massima: “Nella vendita forzata, l’ipotesi di consegna di aliud pro alio è configurabile quando la cosa appartenga a un genere del tutto diverso da quello indicato nell’ordinanza di vendita, ovvero manchi delle particolari qualità necessarie per assolvere alla sua naturale funzione economico-sociale, oppure quando risulti del tutto compromessa la destinazione della cosa all’uso che, preso in considerazione nell’ordinanza di vendita, abbia costituito elemento determinante per l’offerta di acquisto.” CASO Nell’ambito di un’espropriazione immobiliare, il giudice dell’esecuzione, dopo avere disposto il frazionamento catastale dei beni pignorati, ordinava la vendita soltanto…

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Garanzia nella compravendita di beni di consumo e oneri probatori a carico del consumatore

Cass. civ., sez. III, 22 novembre 2023, n. 32514 – Pres. Sestini – Rel. Gorgoni Parole chiave: Vendita di beni di consumo – Obbligazioni del venditore – Garanzia per i vizi della cosa venduta – Domanda di risoluzione del contratto o di riduzione del prezzo – Onere della prova [1] Massima: “In tema di vendita di beni di consumo, il compratore che esercita l’azione di risoluzione del contratto o di riduzione del prezzo ha l’onere di provare l’esistenza dei vizi che le giustifichino, non essendo applicabili alle azioni edilizie le agevolazioni probatorie di cui all’art. 132, comma 3, Codice del consumo (nel testo vigente ratione temporis, prima delle modifiche apportate dal d.lgs. 4 novembre 2021, n. 170)”. Disposizioni applicate: d.lgs….

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Pignoramento diretto di crediti spettanti quali canoni al locatore

Cassazione civile, sez. III, Ordinanza del 06.12.2022 n. 35876, Presidente L. Rubino, Estensore A. Tatangelo Massima: “Le disposizioni dell’art. 2918 c.c. relative all’opponibilità ai creditori dei fatti estintivi e/o modificativi dei crediti derivanti da rapporti di locazione, non ancora scaduti alla data del pignoramento sono applicabili sia in caso di espropriazione diretta dei suddetti crediti sia in caso di espropriazione del bene locato che ad essi si estenda, quali frutti, ai sensi dell’art. 2912 c.c.; l’espressione “liberazione di pigioni e di fitti non ancora scaduti” ha riguardo ad ogni ipotesi di estinzione di tali crediti, compresi il pagamento anticipato dei canoni non scaduti e l’eventuale remissione del relativo debito”. CASO La Società Alfa S.p.A. pignorava i crediti vantati dalla sua…

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Procedimento per la decisione accelerata dei ricorsi ex art. 380-bis c.p.c. e regolamentazione delle spese di lite

Cass., sez. II, 16 aprile 2024, n. 10164, Pres. Mocci, Est. Oliva [1] Impugnazioni per cassazione – Procedimento per la decisione accelerata dei ricorsi ex art. 380-bis c.p.c. – Proposta relativa a ricorso principale ed incidentale non condizionato – Istanza di decisione di una sola parte – Conseguenze – Rinuncia all’impugnazione non coltivata – Decisione di quella coltivata – Conseguenze sulla regolamentazione delle spese. In tema di procedimento per la decisione accelerata ai sensi dell’art. 380-bis c.p.c., ove la proposta di decisione riguardi sia il ricorso principale che quello incidentale non condizionato e l’istanza di decisione sia depositata da una sola delle parti, l’impugnazione non coltivata va considerata rinunciata e va decisa solo quella coltivata, cosicché se tale decisione sia…

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La struttura (necessariamente) bifasica delle opposizioni esecutive

Cass. civ., sez. III, 9 aprile 2024, n. 9451 – Pres. De Stefano – Rel. Tatangelo Esecuzione forzata – Opposizione all’esecuzione o agli atti esecutivi – Fase sommaria innanzi al giudice dell’esecuzione – Necessità – Mancato svolgimento – Conseguenze La preliminare fase sommaria delle opposizioni esecutive (successive all’inizio dell’esecuzione) davanti al giudice dell’esecuzione (ai sensi degli artt. 615, comma 2, 617, comma 2, 618 e 619 c.p.c.) è necessaria e inderogabile, in quanto prevista non solo per la tutela degli interessi delle parti del giudizio di opposizione, ma anche di tutte le parti del processo esecutivo e, soprattutto, in funzione di esigenze pubblicistiche, di economia processuale, di efficienza e di regolarità del processo esecutivo e di deflazione del contenzioso ordinario,…

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Esecuzione forzata sui beni del fideiussore e divieto di applicazione dell’art. 2911 c.c.

Cass. civ. Sez. Terza Ord., 11/4/2024, n. 9789, Pres. De Stefano, Est. Tatangelo Fideiussione – Esecuzione sui beni del fideiussore – Divieto di cui all’art. 2911 c.c. [1] L’esecuzione sui beni del fideiussore, trattandosi di obbligato solidale, non può essere assoggettata a condizioni e limitazioni non espressamente previste dalla legge, in relazione alla sussistenza di garanzie reali sui beni del debitore principale e, di conseguenza, il divieto di cui all’art. 2911 c.c. non opera in caso di aggressione esecutiva dei beni del fideiussore, laddove il creditore vanti ipoteca sui beni del creditore principale. Disposizioni applicate Art. 2911 c.c. CASO Un istituto di credito promuove una espropriazione immobiliare nei confronti del proprio debitore, il quale propone opposizione all’esecuzione ai sensi dell’art….

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Diritto di difesa ed economia processuale: il doppio grado di tutela per l’intimante opposto

Corte di Cassazione, Ordinanza del 28.02.2023 n. 5955, Presidente Dott. Frasca, Estensore Dott. Guizzi. Massima: “Nel procedimento di convalida di sfratto per finita locazione l’opposizione dell’intimato determina la conclusione del procedimento sommario e l’instaurazione di un autonomo processo di cognizione ordinaria, con la conseguenza che il locatore può introdurre a fondamento della domanda una “causa petendi” diversa da quella originariamente formulata, purché la nuova domanda risulti connessa alla vicenda sostanziale dedotta con l’atto introduttivo del procedimento sommario”. CASO Tizio, locava a Caia e Sempronia un immobile ad uso abitativo di sua proprietà mediante contratto transitorio stipulato l’11 dicembre 2012, con termine in data 30 novembre 2013, accordandosi per la corresponsione di un canone mensile pari ad € 380,00 da versare…

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Nullità del contratto preliminare di vendita di immobile per indeterminatezza dell’oggetto

Corte di cassazione, Sez. II, 1 marzo 2024, n. 5536, Pres. Giusti, Rel. Mondini Parole chiave Compravendita – Contratto preliminare – Immobile – Oggetto – Determinatezza o determinabilità Massima: “In tema di contratti preliminari di compravendita immobiliare, l’identificazione dell’immobile oggetto dell’operazione può avvenire attraverso mezzi diretti o indiretti e, dal momento che il codice civile non stabilisce un criterio generale di identificazione dei beni immobili ai fini della validità del contratto, il contratto è valido anche se manca l’indicazione dei confini e dei dati catastali, purché si riesca a identificare il bene in modo univoco”. Disposizioni applicate Art. 1346 c.c. (requisiti), art. 1418 c.c. (cause di nullità del contratto) CASO Tizio promette di acquistare un terreno da un gruppo di…

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