PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Mediazione obbligatoria esclusa per la domanda riconvenzionale: qualche fondata critica all’istituto da parte della Cassazione e qualche problema forse ancora irrisolt

Cass., Sez. Un., Sent., ud. 21 novembre 2023, 7 febbraio 2024, n. 3452, Pres. D’Ascola – Est. Nazzicone. [1] Mediazione obbligatoria – Esperimento quanto alla domanda principale – Domanda riconvenzionale rientrante nelle materie ex art. 5 comma 1 d.lgs. n. 28/10 – Applicabilità della mediazione obbligatoria alla domanda riconvenzionale – Esclusione (D.Lgs. 04/03/2010 n° 28, art. 5; cod. proc. civ., art. 36) La mediazione obbligatoria ex art. 5 del d.lgs. n. 28/2010, quale condizione di procedibilità finalizzata al raggiungimento di una soluzione conciliativa, che scongiuri l’introduzione della causa, è applicabile al solo atto introduttivo del giudizio e non anche alle domande riconvenzionali, fermo restando che al mediatore compete di valutare tutte le istanze e gli interessi delle parti ed al…

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Nella domanda di revoca del decreto ingiuntivo è implicita la ripetizione delle somme versate in forza della provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo opposto

Cassazione civile, Sez. I, Ordinanza 29/11/2023, n. 33174. Pres. Valitutti, Estensore Russo Procedimento monitorio – Decreto – Opposizione – In genere – Istanza di ripetizione delle somme corrisposte in forza dell’esecutività del decreto – Domanda nuova – Esclusione – Implicita inclusione nella domanda di revoca del decreto – Sussistenza – Fondamento Massima: “Nel giudizio introdotto con opposizione a decreto ingiuntivo, la richiesta dell’opponente di ripetizione delle somme versate in forza della provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo opposto non è qualificabile come domanda nuova e deve ritenersi implicitamente contenuta nell’istanza di revoca del decreto stesso, così come formulata nell’atto di opposizione, costituendo essa solo un accessorio di tale istanza ed essendo il suo accoglimento necessaria conseguenza, ex art. 336 c.p.c., dell’eliminazione…

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La responsabilità del cessionario per i debiti dell’azienda ceduta

Cass. civ., sez. III, 13 settembre 2023, n. 26450 – Pres. Rubino – Rel. Spaziani Parole chiave: Cessione dell’azienda – Responsabilità del cessionario ex art. 2560 c.c. – Applicabilità – Presupposti – Alterità soggettiva delle parti – Necessità [1] Massima: In tema di cessione di azienda, la disciplina di cui all’art. 2560, comma 2, c.c. – che richiede, ai fini della responsabilità del cessionario per i debiti anteriori al trasferimento, la loro risultanza dai libri contabili obbligatori – è applicabile soltanto in presenza di un’effettiva alterità tra cedente e cessionario, non ravvisandosi, in caso di trasferimento solo formale, l’esigenza di salvaguardia dell’interesse dell’acquirente dell’azienda di avere precisa conoscenza dei debiti dei quali potrà essere chiamato a rispondere, correlato a quello…

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Offerta non formale ex art. 1220 c.c. ed offerta di pagamento dei canoni dovuti fino alla riconsegna

Cassazione civile, sez. III, Sentenza del 16.2.2023 n. 4949, Presidente R. G. A. Frasca, Estensore E. Scoditti Massima: “L’offerta di adempiere anche l’obbligazione di pagamento del canone dovuto fino al momento di efficacia del recesso non costituisce requisito di validità dell’offerta non formale di adempimento dell’obbligo di restituzione della cosa locata, posto che alla predetta obbligazione la parte è comunque tenuta per legge e, dunque, è irrilevante che una specifica dichiarazione sia contenuta nell’offerta informale”. CASO Tizio proponeva intimazione di sfratto per morosità innanzi al Tribunale di Milano nei confronti delle conduttrici Caia, Sempronia e Mevia, con le quali aveva stipulato un contratto di locazione abitativo di un’unità immobiliare della durata di quattro anni. All’udienza di convalida il difensore della…

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Responsabilità medica per danni cagionati dall’intelligenza artificiale

Abstract: A fronte del sempre più massiccio utilizzo di sistemi di IA in medicina, occorre verificare se le questioni emergenti in tale contesto possano essere affrontate in maniera adeguata con lo strumentario normativo attualmente offerto dall’ordinamento o se quest’ultimo necessiti di essere riformato per rispondere al meglio alle sfide sollevate dall’ingresso del fattore tecnologico. Dopo i profondi cambiamenti apportati in via normativa dalla l. n. 24/2017 (d’ora in avanti, Legge Gelli-Bianco) e dalla l. n. 219/2017, dal restatement giurisprudenziale costituito dalle pronunce della Suprema Corte di “San Martino 2019”, e da ultimo dalla pandemia da Covid, il diritto della responsabilità civile in ambito sanitario deve ora confrontarsi con le sfide lanciate dal sempre più massiccio impiego dell’intelligenza artificiale (d’ora in…

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I quindici giorni per l’avvio della mediazione delegata: la Cassazione ribadisce la non perentorietà del termine

Cass., sez. III, 14 febbraio 2024, n. 4133, Pres. Travaglino, Est. Gorgoni [1] Processo civile – Mediazione – Termine assegnato dal giudice – Natura Va negato carattere di perentorietà al termine di quindici giorni disposto dal giudice per dar corso alla mediazione delegata ed è soddisfatta la condizione di procedibilità di cui all’art. 5 del d.lgs. n. 28/2010 se, entro l’udienza di rinvio fissata dal giudice, vi sia stato il primo incontro delle parti innanzi al mediatore e conclusosi senza l’accordo.  CASO [1] Il Tribunale di Firenze dichiarava improcedibile un’opposizione a decreto ingiuntivo per mancato rispetto del termine di quindici giorni assegnato, con ordinanza del 20 febbraio 2014, per il deposito dell’istanza di avvio della mediazione delegata, rilevando, d’ufficio, che…

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Domanda di sostituzione del creditore ex art. 511 c.p.c. e cessione del credito

Cass. civ., sez. III, 20 dicembre 2023, n. 35657 – Pres. De Stefano – Rel. Saija Domanda di sostituzione ex art. 511 c.p.c. – Assunzione della qualità di parte processuale del creditore istante – Esclusione – Cessione del credito – Inapplicabilità dell’art. 111 c.p.c. La domanda di sostituzione proposta da un creditore ai sensi dell’art. 511 c.p.c. non costituisce esercizio dell’azione esecutiva nei confronti del debitore esecutato o del creditore sostituito e assume rilievo al momento della distribuzione della somma ricavata dalla vendita del bene pignorato, sicché il creditore subcollocatario non diviene parte in senso proprio del processo esecutivo e, nel caso in cui abbia ceduto il credito in forza del quale era stata svolta la domanda di subcollocazione, non…

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È nulla la promessa di pagamento di un debito altrui

Cass. civ., Sez. II, sent., 10.11.2023, n. 31296 – Pres. Di Virgilio – Rel. Trapuzzano Promesse unilaterali – Promessa di pagamento e ricognizione di debito – Effetto confermativo di precedente rapporto obbligatorio – Conseguenze – Promessa di pagamento debito altrui – Nullità – Ragioni [1] La promessa di pagamento, avendo carattere meramente confermativo di un rapporto obbligatorio preesistente, non è fonte autonoma di obbligazione e non può pertanto produrre una modificazione soggettiva dell’obbligazione, con la conseguenza che la promessa unilaterale di pagamento di un debito altrui è da considerarsi assolutamente nulla, in quanto non rientra nello schema di cui all’art. 1988 c.c., che ha per oggetto il debito dello stesso promittente e non quello di altri soggetti. [2] La promessa di pagamento, di cui all’art. 1988…

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La ripartizione delle spese per la conservazione e il godimento delle parti comuni nel “supercondominio”

Cassazione civile, sez. II, Sentenza del 16.1.2023 n. 1141, Presidente F. Manna, Estensore A. Scarpa “In presenza di un supercondominio, ciascun condomino è obbligato a contribuire alle spese per la conservazione e per il godimento delle parti comuni e per la prestazione dei servizi comuni a più condominii di unità immobiliari o di edifici in misura proporzionale al valore millesimale della proprietà del singolo partecipante, sicché l’amministratore del supercondominio può ottenere un decreto di ingiunzione per la riscossione dei contributi, ai sensi dell’art. 63, comma 1, disp. att. c.c., unicamente nei confronti di ciascun partecipante, mentre è esclusa un’azione diretta nei confronti dell’amministratore del singolo condominio in rappresentanza dei rispettivi condomini per il complessivo importo spettante a questi ultimi”. CASO…

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Installazione di un ascensore nell’edifico: un contemperamento tra dovere di solidarietà e diritto di proprietà

Cassazione civile, sezione II, Ordinanza del 14.6.2022 n. 19087, F. Manna, Estensore C. Trapuzzano Massima: “In tema di condominio negli edifici,  allorché l’installazione di un ascensore su area comune sia funzionale allo scopo di eliminare delle barriere architettoniche (o comunque di agevolare l’accesso alle proprie abitazioni, specie se poste ai piani alti, evitando di affrontare le scale), occorre tenere conto del principio di solidarietà condominiale, che implica il contemperamento di vari interessi, tra i quali deve includersi anche quello delle persone disabili all’eliminazione delle barriere architettoniche, trattandosi di un diritto fondamentale che prescinde dall’effettiva utilizzazione, da parte di costoro, degli edifici interessati e che conferisce comunque legittimità all’intervento innovativo, purché lo stesso sia idoneo, anche se non ad eliminare del…

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