PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

La Corte di Cassazione non ha il potere di revocare l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato

Cass., Sez. Unite, Sent., ud. 08 ottobre 2019, 20.02.2020, n. 4315 Spese giudiziali in materia civile – Patrocinio a spese dello Stato – revoca (art. 136, d.P.R. n. 115/2002) [1] In tema di patrocinio a spese dello Stato nel processo civile, la competenza a provvedere sulla revoca del provvedimento di ammissione al detto patrocinio spetta, per il giudizio di cassazione, al giudice di rinvio ovvero – nel caso di mancato rinvio – al giudice che ha pronunciato il provvedimento impugnato. [2] Salvo il caso in cui la causa sia stata rimessa al giudice di rinvio, il giudice che ha pronunciato il provvedimento impugnato, ricevuta copia della sentenza della Corte di cassazione ai sensi dell’art. 388 cod. proc. civ., è tenuto…

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Azione di nunciazione promossa dal privato nei confronti della P.A.: il riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e amministrativo

Sezioni Unite, Ordinanza 19 novembre 2019, n. 30009. Pres. Mammone, Estensore De Stefano Giurisdizione civile – giurisdizione ordinaria e amministrativa – in genere azioni di nunciazione nei confronti della Pubblica Amministrazione – riparto di giurisdizione – criterio discretivo. Procedimenti cautelari – azioni di nunciazione – in genere. CASO Tizio e Sempronia, privati cittadini, proponevano azione di nunciazione dinanzi al Tribunale ordinario di Lagonegro avverso il Comune di Caggiano, lamentando l’illegittimità di alcuni lavori svolti su un terreno di loro proprietà da parte della Pubblica Amministrazione convenuta, nello specifico consistente nell’installazione di un muro con sovrastanti pannelli assorbimenti. Chiedevano pertanto la condanna del Comune al ripristino dello stato dei luoghi antecedente ai lavori, in particolare al ripristino dei sottoservizi funzionali alla…

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Responsabilità del notaio rogante per omessa verifica delle iscrizioni ipotecarie

Cass. civ. , sez. terza,  21/01/2020, n. 1270, Pres. De Stefano, Est. Iannello Omessa verifica di iscrizione ipotecaria sull’immobile compravenduto – Responsabilità notaio rogante – Risarcimento del danno – Condanna del notaio alla cancellazione della formalità non rilevata – Condizioni [1] Nel caso in cui il notaio rogante non adempia all’obbligazione di verificare l’esistenza di iscrizioni ipotecarie relative all’immobile compravenduto, dichiarando come libero un bene che risulta, invece, gravato da ipoteca, il risarcimento del danno conseguente può essere disposto anche in forma specifica, mediante condanna del medesimo notaio alla cancellazione della formalità non rilevata, a condizione che sia possibile ottenere il consenso del creditore e che l’incombente non sia eccessivamente gravoso, avuto riguardo sia alla natura dell’attività occorrente allo scopo…

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Distacco del condomino dall’impianto di riscaldamento centralizzato

Corte di Cassazione, sez. II, Sentenza 21 novembre 2019 n. 30479  Condominio – distacco di un condomino dall’impianto centralizzato – ammissibilità – manutenzione straordinaria canna fumaria condominiale – assemblea condominiale e riparto delle spese – partecipazione del rinunziante agli oneri di manutenzione straordinaria – esclusione – successiva deliberazione modificativa della precedente – ammissibilità  Riferimenti normativi: art. 1117 c.c., art. 1118 c.c., art. 1123 c.c., art. 1135 c.c., art. 1137 c.c., art. 2377 c.c.  “… la canna fumaria è soggetta alla presunzione di comunione di cui all’art. 1117, n. 3, c.c., pertanto – salva diversa previsione di destinazione contenuta nel titolo – deve ritenersi bene comune …” “… la rinuncia di un condomino all’uso dell’impianto centralizzato di riscaldamento legittima il conseguente…

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Il trust interno – II Parte

In merito all’ammissibilità del trust interno occorre evidenziare, in ultima battuta, che il trust presenta analogie e differenze con istituti affini come il fondo patrimoniale ex artt. 167 ss c.c., la fondazione ex artt. 14 ss c.c. e il negozio fiduciario. Per quanto attiene al rapporto con il fondo patrimoniale: Il fondo patrimoniale è un istituto tipico del diritto di famiglia che ha come scopo specifico quello di vincolare determinati beni (immobili, mobili registrati, titoli di credito) al soddisfacimento dei bisogni familiari; il trust, invece, è un istituto, mutuato dal sistema di common law, avente struttura e funzione atipica, che può adattarsi a varie esigenze, tra cui quella inerente ai bisogni della famiglia. Entrambi gli istituti sono caratterizzati dall’esistenza di…

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Rimessa alle Sezioni Unite l’enunciazione del criterio di individuazione della natura definitiva o meno della sentenza, in presenza di indici formali contrastanti

Cass., sez. II, 9 marzo 2020, n. 6624, Pres. D’Ascola – Est. Criscuolo [1] Cumulo domande fra stessi soggetti – Pronuncia su una (o più) di esse – Natura di sentenza non definitiva – Criterio formale di distinzione – Contrasto tra gli indici di carattere formale – Individuazione del criterio prevalente – Giudizi di scioglimento della comunione – Applicabilità o meno del criterio formale (artt. 279, 340 c.p.c.). La Seconda Sezione civile ha rimesso gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite sollevando una questione di diritto in tema di impugnazioni, nell’ipotesi di cumulo di domande tra gli stessi soggetti; in particolare, ha chiesto una nuova considerazione della questione relativa ai criteri per l’individuazione della natura definitiva…

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L’interesse ad agire del terzo datore di ipoteca a garanzia di debito altrui nel giudizio di opposizione a precetto

Cassazione civile sez. VI – 13/03/2020, ord. n. 7249; Pres. Frasca; Rel. Porreca Ipoteca a garanzia di debito altrui – Opposizione a precetto – Interesse ad agire – Espropriazione contro il terzo proprietario (c.c. artt. 2808, 2858, 2868, 2871; c.p.c. artt. 100, 602, 603, 615, 617). Quando un terzo costituisce una ipoteca su beni propri a garanzia di un debito altrui, il creditore ha diritto di fare espropriare la cosa ipotecata in caso di inadempimento del debitore, ed ai fini dell’esercizio di tale diritto è tenuto a notificare al terzo datore di ipoteca, oltre che al debitore, sia il titolo esecutivo che il precetto, specificando in quest’ultimo la “res” del terzo che si intende eventualmente sottoporre ad esecuzione forzata. Tuttavia,…

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La Cassazione ribadisce le differenze tra contratto autonomo di garanzia e fideiussione

Cass. civ. sez. I, 21 gennaio 2020, n. 1186 – Pres. Bisogni – Rel. Amatore [1-2] Obbligazioni e contratti – Garanzia personale – Contratto autonomo di garanzia – Fideiussione – Differenze – Eccezioni – Clausola di pagamento a prima richiesta e senza eccezioni – Accessorietà – Exceptio doli – Ripetizione dell’indebito [1] “ […] il contratto autonomo di garanzia (cd. Garantievertrag), espressione dell’autonomia negoziale ex art. 1322 cod. civ., ha la funzione di tenere indenne il creditore dalle conseguenze del mancato adempimento della prestazione gravante sul debitore principale, che può riguardare anche un fare infungibile (qual è l’obbligazione dell’appaltatore), contrariamente al contratto del fideiussore, il quale garantisce l’adempimento della medesima obbligazione principale altrui (attesa l’identità tra prestazione del debitore principale…

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Esecuzione di opere abusive in facciata: legittimazione ad agire del singolo condomino a tutela delle parti comuni

Corte di Cassazione – sez. VI^ Civile – 2, ordinanza n. 29924/19, relatore dott. A. Scarpa  “Allorché una clausola del regolamento di condominio, di natura convenzionale, imponga il consenso preventivo dell’amministratore o dell’assemblea per qualsiasi opera compiuta dai singoli condomini che possa modificare le parti comuni dell’edificio, pur dovendosi riconoscere all’assemblea stessa, nell’esercizio dei suoi poteri di gestione, la facoltà di ratificare o convalidare ex post le attività che siano state compiute da alcuno dei partecipanti in difetto nella necessaria preventiva autorizzazione, resta salvo l’interesse processuale di ciascun condomino ad agire in giudizio per contestare il determinato uso fatto della cosa comune ed il potere dell’assemblea di consentirlo, ove esso risulti comunque lesivo del decoro architettonico del fabbricato, non dando…

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Sussiste identità di causa petendi in caso di domanda riconvenzionale relativa al controcredito, discendente da illegittima escussione di pegno, eccepito in compensazione del credito dell’attore

Cass. civ., sez. III, 15 gennaio 2020, n. 533, Pres. Uliana – Est. Campese Domanda riconvenzionale – Eccezione già introdotta in giudizio – Simultaneus processus – Ammissibilità – Motivazione (Cod. proc. civ. artt. 36 e 167, secondo comma). Il requisito della dipendenza di cui all’art. 36 c.p.c., richiesto ai fini dell’ammissibilità in giudizio della domanda riconvenzionale, può dirsi pienamente integrato nel caso di riconvenzionale relativa al controcredito eccepito in compensazione del credito dell’attore, sussistendo, in tale ipotesi, identità di causa petendi tra domanda ed eccezione. CASO Il giudice di primo grado rigettava con sentenza l’opposizione a decreto ingiuntivo – ottenuto da un istituto di credito – proposta da parte debitrice, dichiarando nel contempo inammissibile, per difetto dei presupposti di cui…

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