PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Il servizio di portierato nel condominio

Cassazione civile, sezione lavoro, sentenza 20 maggio 2020 n. 9292 Condominio – terzo creditore del condominio – rapporto di lavoro subordinato di portierato – accertamento differenze retributive e t.f.r. – litisconsorzio necessario dei condòmini – esclusione – legittimazione passiva del condominio in persona dell’amministratore – esclusione – responsabilità dei condòmini – solidarietà – esclusione – carattere parziario dell’obbligazione – sussiste – somministrazione alloggio al portiere – presunta simulazione contratto di comodato – esclusione – indici di subordinazione: vigilanza, custodia, pulizie condominiali – sussiste. Riferimenti normativi: – art. 1131 c.c. – art. 102 c.p.c. – art. 1117, co. 1, n. 2 c.c – art. 1123 c.c. – art. 1294 c.c. – art. 1295 c.c. “… I succitati principi, del resto, a…

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Affitto di azienda e inibitoria dell’incasso degli assegni dati a garanzia nell’emergenza da Covid-19

Tribunale di Rimini, 25 maggio 2020 Parole chiave Affitto d’azienda – Pagamento dell’affitto – Deposito cauzionale – Incasso degli assegni – Inibitoria Massima In tema di contratti di affitto d’azienda, nel caso in cui l’affittuario si trovi in difficoltà nel pagare gli affitti a causa della pandemia di Covid-19 e delle misure di contenimento imposte dal Governo, il giudice può inibire in via d’urgenza l’incasso degli assegni rilasciati dall’affittuario all’affittante a garanzia del pagamento degli affitti. Disposizioni applicate Art. 1460 c.c. (eccezione d’inadempimento) e art. 2562 c.c. (affitto dell’azienda) CASO Viene concluso un contratto di affitto di azienda avente a oggetto un hotel. A causa dellla pandemia di Covid-19, l’hotel rimane chiuso e non riesce a ottenere incassi. La circostanza…

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Erronea proposizione dell’appello in luogo del ricorso per cassazione: né translatio iudicii, né conversione dell’atto

Cass. civ. sez VI, n. 5712 [1] Appello avverso la sentenza ex art. 617 c.p.c. – Inammissibilità – Translatio iudicii o conversione dell’appello in ricorso per cassazione – Esclusione – Ragioni (artt. 617 c.p.c.). Qualora l’appello (nella specie, avanzato avverso una sentenza pronunciata ai sensi dell’art. 617 c.p.c.) sia inammissibile in quanto strumento processuale radicalmente diverso da quello corretto, non può operare la “translatio iudicii” perché l’impugnazione proposta è inidonea, anche solo in astratto, a configurare l’instaurazione di un regolare rapporto processuale, né l’appello può convertirsi in ricorso per cassazione, giacché difetta dei requisiti di validità dell’atto nel quale dev’essere convertito, essendo il ricorso di legittimità, mezzo di impugnazione a critica vincolata (a maggior ragione, se proposto in via straordinaria…

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L’impugnazione dei provvedimenti di estinzione atipica del processo esecutivo

Cassazione civile sez. III – 29/04/2020, sentenza n. 8404; Pres. Amendola; Cons. rel. Tatangelo Estinzione atipica del processo esecutivo – Provvedimento – Opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c. – Ammissibilità – Reclamo al collegio ex art. 630 c.p.c. – Inammissibilità (c.p.c. artt. 382, 617, 629, 630, 631; art. 187 bis disp. att. c.p.c.) I provvedimenti con i quali venga dichiarata l’estinzione del processo esecutivo in ipotesi diverse da quelle tipizzate dal codice sono impugnabili esclusivamente con l’opposizione agli atti esecutivi e non già col reclamo ex art. 630 c.p.c., il quale, ove proposto, deve essere dichiarato inammissibile anche d’ufficio. CASO Il ricorrente R.F. promuoveva un processo esecutivo per espropriazione immobiliare nei confronti di S.D., conclusosi con la dichiarazione…

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La responsabilità del direttore dei lavori per i vizi dell’opera appaltata

Cass. civ., sez. II, 17 febbraio 2020, n. 3855 – Pres. Lombardo – Rel. Scarpa  Parole chiave: Appalto – Direttore dei lavori – Alta sorveglianza delle opere – Omessa vigilanza – Vizi e difetti dell’opera – Responsabilità – Sussistenza [1] Massima: Il direttore dei lavori per conto del committente, essendo chiamato a svolgere la sua attività in situazioni involgenti l’impiego di peculiari competenze tecniche, deve utilizzare le proprie risorse intellettive e operative per assicurare, relativamente all’opera in corso di realizzazione, il risultato che il committente si propone di conseguire, sicché l’inadempimento degli obblighi connessi al suo incarico che abbia concorso in modo efficiente a produrre il danno risentito dal committente genera a suo carico l’identica obbligazione risarcitoria dell’appaltatore, avente per…

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La misura del risarcimento del danno da risoluzione anticipata del contratto di locazione per inadempimento del conduttore

Corte di Cassazione, Sezione Terza Civile, sentenza 5 maggio 2020 n. 8482 “Se il proprietario (o chi aveva comunque la disponibilità del bene) non consegue l’interesse contrattuale voluto, consistente nella percezione di un canone a fronte del godimento garantito al conduttore, si determina dunque un danno che non viene meno per la sola riacquistata disponibilità del bene. Il locatore, infatti, continuerà a subire il pregiudizio derivante dalla risoluzione sino alla successiva rilocazione del bene a terzi oppure, in mancanza di questa, fino al termine originariamente pattuito, salva la riduzione del risarcimento nell’ipotesi e alle condizioni desumibili dall’art. 1227, comma secondo, cod. civ.” “Si riconosce al locatore non inadempiente il diritto di pretendere quanto avrebbe potuto conseguire se le obbligazioni fossero state…

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Rilancio della Hospitality in fase 2: voucher e rimedi civilistici fruibili fino al 30 settembre 2020_ II parte

…continua..I rimedi fino al 30 settembre 2020 Il punto 11 dell’Art. 88 bus del Decreto Cura Italia precisa che, al di fuori dei casi specificamente indicati dai  commi  da  1  a  7,  per  tutti  i rapporti  inerenti  ai  contratti  di soggiorno instaurati con effetto  dall’11  marzo  2020  al  30  settembre  2020, quando le prestazioni  non  siano  rese  a  causa  degli effetti  derivanti  dallo  stato  di  emergenza   epidemiologica   da COVID-19, la controprestazione già ricevuta può essere  restituita mediante  un  voucher  di   pari   importo   valido   per   un   anno dall’emissione. Attenzione però: l’art. 88 bis, che tratta anche dei contratti di trasporto e di pacchetto turistico, il 28 maggio 2020 è stato oggetto di una Segnalazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato…

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Rapporti contrattuali in crisi: casi e riflessioni

La situazione Sopravvenuta impossibilità oggettiva ed eccessiva onerosità, forza maggiore, presupposizione, inadempimenti incolpevoli e quindi risoluzioni, recessi, annullamenti, disdette, riduzione ad equità e rinegoziazioni, etc.: sono le questioni sul tavolo di molti avvocati, professionisti, imprenditori. L’effettiva utilizzabilità di questi rimedi per demolire o manutenere un contratto “entrato in crisi da Covid-19” è però tutta da stabilire ed anzi – per chiarire sin da subito un aspetto cruciale su cui tornerò a breve – è da stabilire calandosi nel caso concreto e cioè analizzando con attenzione fatti ed antefatti, comportamenti e dichiarazioni, etc. al fine di distinguere l’inadempimento incolpevole dall’inadempimento malizioso. Si tratta di un tema che certamente continuerà ad occupare un posto di rilievo nei prossimi mesi: dopo la riapertura…

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Rilancio della Hospitality in fase 2: voucher e rimedi civilistici fruibili fino al 30 settembre 2020_ I Parte

Il mercato della Hospitality, inteso come quel settore che include strutture ricettive e locatori privati che operano con accordi locativi di vario tipo conclusi tramite piattaforme di intermediazione on line (gergalmente ricondotti alla categoria dei c.d. “affitti brevi”), è uscito in ginocchio dalla recente crisi. Turisti italiani e stranieri hanno dovuto rinunciare ai propri soggiorni in Italia chiedendo – e ottenendo, per policy delle piattaforme – anche il rimborso degli importi anticipati. Per di più i decreti emergenziali nazionali (a partire dal DPCM del 22 marzo 2020) e regionali avevano sospeso (in tutto o in parte e con diverse declinazioni) le attività ricettive. Senza i consueti viaggiatori che fruiscono della ricettività italiana per motivi di vacanza, lavoro, meeting, fiere e…

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Sull’irrilevanza della tacita o espressa accettazione del contraddittorio sulla domanda formulata per la prima volta in appello

Cass., sez. un., 9 gennaio 2020, n. 157, Pres. Petitti, Rel. Genovese Procedimento civile – Appello – Divieto di domande nuove – Principio del doppio grado di giurisdizione – Ordine pubblico – Inammissibilità – Rilievo d’ufficio – Accettazione del contraddittorio irrilevanza (C.p.c. art. 345, 360 Il divieto di proporre domande nuove in appello sancito dall’art. 345 c.p.c., comma 1, in quanto espressione del principio del doppio grado di giurisdizione, costituisce regola di ordine pubblico; conseguentemente, la sua violazione deve essere rilevata anche d’ufficio in sede di legittimità, senza che possa spiegare alcuna influenza l’eventuale accettazione del contraddittorio ad opera della controparte. CASO Il principio di diritto è affermato dalle Sezioni unite della Corte di Cassazione a definizione di una lunga…

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