PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Inopponibilità del decreto ingiuntivo al fallimento quando la declaratoria di estinzione dell’opposizione non sia passata in giudicato prima dell’apertura del fallimento

Cassazione civile, prima sez., sentenza, 12 marzo 2020, n. 7107; Pres. Didone; Rel. Dolmetta. Nel caso sia stata proposta opposizione al decreto ingiuntivo, la dichiarazione di estinzione del giudizio di opposizione produce l’effetto di conferire efficacia esecutiva al decreto ingiuntivo – così da rendere il medesimo “titolo inoppugnabile per l’ammissione al passivo fallimentare” – dopo che siano scaduti i termini per proporre reclamo ovvero, nelle cause riservate alla cognizione del giudice monocratico, per proporre appello. È irrilevante, pertanto, sia la mera rinuncia all’opposizione sia la dichiarazione di esecutorietà ex articolo 654 del c.p.c. Atteso che l’ordinanza emanata dal tribunale in composizione monocratica, che dichiara l’estinzione del processo, è assimilabile alla sentenza del tribunale che, in composizione collegiale e ai sensi…

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Le Sezioni Unite individuano una definizione di contratto di interest rate swap

Cass. civ. SS.UU. Sent., 12/05/2020, n. 8770, Pres. Petitti, Est. Genovese STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI – INTEREST RATE SWAP – NOZIONE – MARK TO MARKET – COSTI OCCULTI – CAUSA DEL CONTRATTO – LICEITA’ – NULLITA’. Le Sezioni unite civili, decidendo su questione di massima di particolare importanza, hanno affermato il seguente principio di diritto: “Il riconoscimento della legittimazione dell’Amministrazione a concludere contratti derivati, sulla base della disciplina vigente sino al 2013 (quando la l. n. 147 del 2013 ne ha escluso la possibilità) e della distinzione tra i derivati di copertura e i derivati speculativi, in base al criterio del diverso grado di rischiosità di ciascuno di essi, comportava che solamente nel primo caso l’ente locale potesse dirsi legittimato a…

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Risarcimento danni per infiltrazioni: la corresponsabilità in solido ex art. 2055 c.c. del condominio e dei proprietari delle unità immobiliari

Corte di Cassazione, Sezione 6^- 2, Civile, Ordinanza del 12 marzo 2020 n. 7044 (Presidente Dott. P. D’Ascola, Relatore Dott. A. Scarpa) Condominio – Responsabilità ex art. 2051 c.c. – Risarcimento del danno per le infiltrazioni subite – Sussistenza della responsabilità solidale ex art. 2055 c.c. – “Il condominio di un edificio, quale custode dei beni e dei servizi comuni, è obbligato ad adottare tutte le misure necessarie affinché tali cose non rechino pregiudizio ad alcuno, sicché risponde “ex” art. 2051 c.c. dei danni da queste cagionati alla porzione di proprietà esclusiva di uno dei condomini, ancorché tali danni siano causalmente imputabili anche al concorso del fatto di un terzo, prospettandosi in tal caso la situazione di un medesimo danno…

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Nullità delle delibere assembleari per abuso ed eccesso di potere e conflitto di interesse

Tribunale Ordinario di Bologna, Terza Sezione Civile, Sentenza n. 726/2020 (dott. Pietro Iovino) “La valenza e lo scrutinio giudiziario dell’istituto dell’abuso o eccesso di potere sono stati più volte riconosciuti dalla giurisprudenza per valutare la legittimità o meno, delle deliberazioni condominiali, proprio per riconoscere una tutela alle minoranze, laddove oggetto di imposizioni arbitrarie, irrazionali o meramente emulative ad opera della maggioranza, purché sussista il comune denominatore del pregiudizio dell’ente collettivo.” “In presenza di una pluralità di soggetti e/o immobili tra loro legati da particolari “relazioni giuridiche” (come per l’appunto nei casi di immobile oggetto di comproprietà od usufrutto e nuda proprietà, ovvero di più immobili in capo ad unico proprietario), tali da rappresentare un singolo “centro d’interessi” distinto rispetto al…

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L’art. 38 comma 3 c.p.c. trova applicazione anche nelle ipotesi di regolamento di competenza d’ufficio sollevato dal giudice di secondo grado ai sensi dell’art. 45 c.p.c.

Cass., Sez. Un., ud. 11 febbraio 2020, 18 giugno 2020, n. 11866, Pres. Di Cerbo – Est. Carrato. [1] Procedimento civile – Competenza – Conflitto di competenza – Giudice di appello – Termine per il rilievo dell’incompetenza – Preclusione di cui all’art. 38 comma 3 c.p.c. – Applicabilità al giudizio di impugnazione – Regolamento di competenza (cod. proc. civ., artt. 38, 45, 350, 356) [1]  La disciplina prevista dall’art. 38 comma 3 c.p.c. si applica anche nelle ipotesi di regolamento di competenza d’ufficio sollevato dal giudice di secondo grado ai sensi dell’art. 45 c.p.c., con la conseguenza che tale regolamento, dovendo immediatamente seguire al rilievo dell’incompetenza, deve essere richiesto entro il termine di esaurimento delle attività di trattazione contemplate dall’art….

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È inammissibile per carenza di interesse l’opposizione del terzo datore di ipoteca quando contesti la sussistenza di un debito a suo carico

Cassazione civile, sez. VI, 13 marzo 2020, n. 7249. Pres. Frasca, Est. Porreca MASSIMA Quando un terzo costituisce una ipoteca su beni propri a garanzia di un debito altrui, il creditore ha diritto di fare espropriare la cosa ipotecata in caso di inadempimento del debitore, ed ai fini dell’esercizio di tale diritto è tenuto a notificare al terzo datore di ipoteca, oltre che al debitore, sia il titolo esecutivo che il precetto, specificando in quest’ultimo la “res” del terzo che si intende eventualmente sottoporre ad esecuzione forzata. Tuttavia, va rigettata per difetto di interesse l’opposizione a precetto proposta dal terzo per accertare di non essere obbligato a corrispondere la somma indicata nel precetto, se dall’interpretazione del medesimo precetto si evince…

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Responsabilità medica e accertamento del nesso di causalità

Cass. civ. sez. III, 6 luglio 2020, n. 13872 – Pres. Armano – Rel. Guizzi [1] Responsabilità medica – Nesso di causalità – Probabilità logica – Criterio del più probabile che non – Prevalenza relativa della probabilità (Cod. civ. art. 2043) [1] “Il procedimento logico-giuridico da seguire ai fini della ricostruzione del nesso causale implica che l’ipotesi formulata vada verificata riconducendone il grado di fondatezza all’ambito degli elementi di conferma (e nel contempo di esclusione di altri possibili alternativi) disponibili in relazione al caso concreto (c.d. probabilità logica o baconiana), nel senso, cioè, che in tale schema generale della probabilità come relazione logica va determinata l’attendibilità dell’ipotesi sulla base dei relativi elementi di conferma.” CASO [1] Una donna veniva ricoverata…

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Contratto di affitto d’azienda e risarcimento del danno per occupazione sine titulo

Tribunale di Pordenone, sezione civile, sentenza 5 marzo 2020, Giudice Dott. Francesco Tonon (inedita) Contratto d’affitto d’azienda – risoluzione del contratto per mancata certificazione di agibilità – non sussiste – clausola risolutiva espressa – risoluzione del contratto per omesso/tardivo pagamento canoni – occupazione senza titolo di immobile altrui – indennità di occupazione – azione di restituzione – risarcimento danno (c.d. figurativo) – criterio di determinazione – valore locativo del bene usurpato Riferimenti normativi: artt. 1615 c.c. e 2562 c.c. – art. 24 D.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia) – art. 1456 c.c. “… l’assenza del certificato di agibilità non è di ostacolo alla valida costituzione del rapporto locatizio e, in caso di utilizzazione del bene in concreto, non può legittimare…

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Emergenza Covid-19: l’art. 91 decreto Cura-Italia non sarebbe applicabile ai pagamenti dei canoni di affitto di azienda

Tribunale di Pordenone, 8 luglio 2020 Parole chiave Affitto d’azienda – Mancato pagamento del canone – Misure di contenimento del Governo – Sospensione dell’efficacia esecutiva del titolo Massima La normativa emergenziale adottata in conseguenza della pandemia di Covid-19 non prevede che l’affittuario di un azienda possa sospendere o rifiutare il pagamento del canone nell’ipotesi in cui l’attività esercitata sia risultata interdetta dai provvedimenti emergenziali e in particolare l’art. 91 decreto Cura-Italia fa riferimento a profili diversi da quelli concernenti i pagamenti degli affitti di azienda. Disposizioni applicate Art. 2562 c.c. (affitto dell’azienda), art. 91 d.l. n. 18 del 17 marzo 2020 (disposizioni in materia di ritardi o inadempimenti contrattuali derivanti dall’attuazione delle misure di contenimento) CASO Fra le parti viene…

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La notifica di atti al collega di altro studio incaricato di riceverli

Cass., sez. VI, 30 giugno 2020, n. 12985, Pres. Frasca – Est. Porreca [1] Notificazione – Al collega di studio limitrofo dello stesso stabile – Luogo in cui la notifica deve essere eseguita (artt. 139, 140 c.p.c.; 7 L. n. 890/1982). È ragionevole ritenere che, pur nella situazione di esistenza di due studi in interni diversi dello stesso stabile, il collega dell’interno limitrofo possa essere officiato di ricevere atti, se questo suo manifestarsi come addetto è localizzato nel luogo in cui la notifica deve essere eseguita. CASO [1] All’esito di un giudizio amministrativo, il Consiglio di Stato riformava la decisione assunta dal TAR dichiarando il difetto di giurisdizione di tale giudice, trattandosi di controversia di diritto comune. Adite mediante ricorso…

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