PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Revirement della Cassazione in tema di responsabilità per danni cagionati dalla fauna selvatica e riconoscimento dell’applicabilità dell’art. 2052 c.c.

Cass. civ. Sez. Terza Ordinanza, 06/07/2020, n. 13848, Pres. Travaglino, Est. Guizzi Circolazione stradale – Danni cagionati dalla fauna selvatica – Responsabilità ex art. 2052 c.c. – Sussistenza – Fondamento [1] In tema di responsabilità extracontrattuale, il danno cagionato dalla fauna selvatica in circolazione è risarcibile non ex art. 2043 c.c., ma ai sensi dell’art. 2052 c.c., poiché tale ultima disposizione non contiene alcun espresso riferimento ai soli animali domestici, ma riguarda, in generale, quelli suscettibili di proprietà o di utilizzazione da parte dell’uomo, prescindendo dall’esistenza di una situazione di effettiva custodia degli stessi. Disposizioni applicate Art. 2043 c.c., Art. 2051 c.c., Art. 2052 c.c., Art. 2054, comma 1 c.c. CASO A causa di un sinistro avvenuto nello scontro tra…

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Indebito trasferimento del diritto edificatorio dalla res in comunione a quella di proprietà esclusiva

Corte di Appello di Bologna, I sezione civile, sentenza 13 maggio 2020 n. 1244 Comunione e condominio – uso della cosa comune e opere su parti di proprietà o uso individuale – trasferimento di capacità edificatoria dalla proprietà comune alla proprietà esclusiva – difetto di autorizzazione – illegittimità per mutamento della funzione del bene comune – sussiste – diminuzione del valore del bene immobile – sussiste – costituzione di servitù a vantaggio di altra proprietà del singolo comunista – illegittimità per mancato consenso del condominio – sussiste – rimessione in pristino dell’originaria situazione condominiale – fondato. Riferimenti normativi: art. 1102 c.c. – art. 1103 c.c. – art. 1122 c.c. – art. 2643, co. 1, n. 2-bis c.c. – art. 1027…

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Tabelle millesimali in condominio: forma scritta “ad substantiam” ed esclusione di modifica per “ facta concludentia”

Tribunale di Torre Annunziata, sentenza 1330/2020 del 21/09/2020 (giudice F. Coppola). “L’attuale regime normativo, che richiede sempre l’unanimità per la formazione e la modificazione, salvo le eccezioni prescritte, implicitamente, supera tale classificazione, non distinguendo circa la natura delle tabelle, cioè sul se esse deroghino o meno ai criteri legali, e richiede sempre, per la revisione, l’unanimità (art. 69, comma 3, disp. att. c.c.). La revisione delle tabelle non effettuata all’unanimità, nei casi in cui non sia possibile provvedervi con la maggioranza, deve, quindi, ritenersi nulla per l’impossibilità dell’oggetto, e perciò impugnabile indipendentemente dall’osservanza del termine perentorio di trenta giorni ex. art. 1137, comma 2, c.c.” Descrizione del caso in sentenza Con atto di citazione dinanzi al Tribunale di Torre Annunziata,…

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La Suprema Corte riafferma l’indifferenziata applicabilità della sanatoria ex art. 182 c.p.c. ai casi di nullità e inesistenza della procura ad litem

Cass., sent., 29 ottobre 2020, n. 23958 – Pres. Gorjan – Rel. Giannaccari Procedimento civile – Procura alle liti – Inesistenza- Sanatoria ai sensi dell’art. 182 c.p.c. – Ammissibilità (C.p.c. artt. 83, 125, 182)  [1] L’art. 182, 2° comma, c.p.c., nella formulazione introdotta dalla L. n. 69 del 2009, art. 46, comma 2 (da ritenersi applicabile anche nel giudizio d’appello), secondo cui il giudice che accerti un difetto di rappresentanza, assistenza o autorizzazione è tenuto a consentirne la sanatoria, assegnando un termine alla parte che non vi abbia provveduto di sua iniziativa, con effetti ex tunc, senza il limite delle preclusioni derivanti dalle decadenze processuali, trova applicazione anche qualora la procura manchi del tutto oltre che quando essa sia inficiata…

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Limiti all’efficacia di giudicato di un decreto ingiuntivo non opposto

Cassazione civile, Sez. III., sentenza 22 giugno 2020, n. 12111. Pres.Vivaldi, Estensore Positano Cosa giudicata civile – Effetti del giudicato (preclusioni) – Decreto ingiuntivo – Mancata opposizione – Efficacia di giudicato – Limiti – Rapporto di durata – Inefficacia sui periodi successivi non coperti dal decreto non opposto Il provvedimento giurisdizionale di merito, anche quando sia passato in giudicato, non è vincolante in altri giudizi aventi ad oggetto le medesime questioni di fatto o di diritto, se da esso non sia dato ricavare le ragioni della decisione ed i princìpi di diritto che ne costituiscono il fondamento. Pertanto, quando il giudicato si sia formato per effetto di mancata opposizione a decreto ingiuntivo recante condanna al pagamento di un credito con…

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Spedizione per posta ordinaria di un assegno non trasferibile e concorso colposo

Cass. civ. Sez. Un. 26 maggio 2020 n. 9769 – Pres. Tirelli – Rel. Mercolino [1] Responsabilità civile – Banca – Concorso colposo – Assegno non trasferibile – Colpa – Evento dannoso (Cod. civ. 1227 c.c.) [1] “La spedizione per posta ordinaria di un assegno, ancorché munito di clausola d’intrasferibilità, costituisce, in caso di sottrazione del titolo e riscossione da parte di un soggetto non legittimato, condotta idonea a giustificare l’affermazione del concorso di colpa del mittente, comportando, in relazione alle modalità di trasmissione e consegna previste dalla disciplina del servizio postale, l’esposizione volontaria del mittente ad un rischio superiore a quello consentito dal rispetto delle regole di comune prudenza e del dovere di agire per preservare gli interessi degli…

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Edificio unico con doppio condominio: aperture irregolari nei muri condominiali e servitu’ di passaggio del condomino e del terzo proprietario

Corte di Cassazione, seconda sezione civile, ordinanza 29 settembre 2020 n. 20543 Comunione e condominio – edificio unico con due condomìni – esecuzione irregolare delle opere – collegamento di locali di proprietà esclusiva, insistenti nei due condomìni – apertura di varchi nel muro divisorio interno dei due condomìni – godimento del bene condominiale da parte del terzo – condizione di legittimità – consenso unanime dei condòmini – non sussiste – apertura di varco nel muro perimetrale esterno e costruzione di scala per accesso al cortile – utilizzo di parti comuni – servitù di passaggio – usucapione per uso ultraventennale – sussiste. Riferimenti normativi: art. 1102 c.c. – art. 1122 c.c. – art. 1117 c.c. – art. 1027 c.c. – art….

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Accertamento in sede di legittimità dell’indispensabilità della prova ex art. 345 c.p.c.: la Corte di Cassazione è giudice anche del fatto

Cass., sez. II, 30 settembre 2020, n. 20870, Pres. Di Virgilio – Est. Cosentino [1] Appello civile – Preclusioni istruttorie – Nuovi documenti indispensabili – Decisione del giudice d’appello di non ammettere le prove – Sindacato della Corte di cassazione – Ammissibilità – Limiti (art. 345 c.p.c.) Ai sensi dell’art. 345, co. 3, c.p.c. (nel testo anteriore alla modifica recata dal D.L. n. 83/2012, conv. in L. n. 134/2012) l’ammissibilità di documenti nuovi in appello richiede una valutazione circa l’indispensabilità della prova che deve essere effettuata dalla Corte di Cassazione, trattandosi di giudizio che non attiene al merito della decisione ma al rito, atteso che la corrispondente questione rileva ai fini dell’accertamento della preclusione processuale eventualmente formatasi in ordine all’ammissibilità…

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Limiti al rilievo dell’incompetenza del giudice dell’opposizione a precetto

Cass. civ., sez. VI, 28 settembre 2020, n. 20356 – Pres. Scoditti – Rel. Tatangelo Il Comune nel quale il creditore, con l’atto di precetto, abbia dichiarato la propria residenza o eletto il proprio domicilio, ai sensi dell’art. 480, comma 3, c.p.c., deve ritenersi coincidente con quello in cui ha sede il giudice dell’esecuzione e, pertanto, vale a determinare la competenza territoriale sull’opposizione al precetto medesimo proposta prima dell’instaurazione del procedimento esecutivo (artt. 26 e 27 c.p.c.), mentre l’eventuale contestazione di detta coincidenza (per non esservi in quel comune beni appartenenti all’esecutando, né la residenza del debitore di quest’ultimo), può essere sollevata soltanto dall’opponente, al fine di invocare la competenza del diverso giudice del luogo in cui è stato notificato…

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Contratto preliminare e azione ex art. 2932 c.c.:  anche le menzioni catastali, insieme a quelle edilizie ed urbanistiche, costituiscono condizioni dell’azione

Cass. civ. Sez. Seconda Sent., 25/06/2020, n. 12654, Pres. D’Ascola, Est. Cosentino Contratto preliminare – Art. 2932 c.c. – Condizioni dell’azione – Menzioni catastali – Dichiarazioni conformità edilizia e urbanistica   [1] In tema di contratto preliminare, la presenza delle menzioni catastali, ex art. 29, comma 1-bis, della l. n. 52 del 1985, rappresentando, al pari di quanto previsto per le menzioni edilizie ed urbanistiche, una condizione dell’azione ex art. 2932 c.c., deve sussistere al momento della decisione – la relativa produzione potendo intervenire anche in corso di causa, non incorrendo nelle ordinarie preclusioni. ed è richiesta anche per i giudizi già pendenti alla data di entrata in vigore dell’art. 29 cit.. Il mancato riscontro, da parte del giudice investito…

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