PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Contratto di mediazione immobiliare e corrispettivo spettante al mediatore per il recesso del proprietario

Corte di Cassazione, Sezione 2, n. 19565 del 18 settembre 2020 Parole chiave Contratto di mediazione – Provvigione del mediatore – Recesso dal contratto – Corrispettivo per il recesso – Vessatorietà della clausola sul corrispettivo Massima La clausola che attribuisca al mediatore immobiliare un corrispettivo, in caso di recesso del proprietario dell’immobile dal contratto di mediazione, può considerarsi vessatoria quando il corrispettivo pattuito per il recesso è predeterminato nel suo ammontare ed è dunque svincolato dall’attività effettivamente svolta dal mediatore. Disposizioni applicate Art. 1755 c.c. (provvigione nella mediazione), art. 1373 c.c. (recesso unilaterale dal contratto), art. 33 cod. cons. (clausole vessatorie nel contratto tra professionista e consumatore) CASO Il caso affrontato dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 19565 del…

Continua a leggere...

La decisione della Consulta sulla “necessaria presenza del giudice nell’ufficio giudiziario” nell’udienza telematica ovvero domus est ubi cor est

Corte Cost, Sent., ud. 18 novembre 2020, 11 dicembre 2020, n. 269, Pres. Coraggio – Est. Petitti.  [1] [2] Procedimento civile – COVID-19 – Udienze da remoto – Giudice – Presenza nell’ufficio giudiziario – Inammissibilità – Rimessione atti (Cost., artt. 3, 32, 77 e 97; d.l. n. 18/2020, art. 83, comma 7, lett. f), conv. in l. 27/2020, come modificato dal d.l. 28/2020, art. 3, comma 1, lett. c)) [1] Sono manifestamente inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 83, comma 7, lettera f), D.L. 17 marzo 2020, n. 18 (Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19), convertito, con modificazioni, in l. 24 aprile 2020, n….

Continua a leggere...

Il rilievo del difetto di giurisdizione nel processo esecutivo

Cass., Sez. III, 03-09-2019, n. 21995, Pres. Vivaldi, Est. De Stefano, Deutsche Bahn AG c. Regione Stereá Ellada La sentenza della Corte internazionale di Giustizia nell’affare dell’immunità giurisdizionale dello Stato, non vincola direttamente né i soggetti né gli organi dell’ordinamento interno, essendo gli uni e gli altri assoggettati soltanto alle norme di diritto interno. L’immunità della giurisdizione civile degli Stati esteri per atti iure imperii costituisce una prerogativa (e non un diritto) riconosciuta da norme consuetudinarie internazionali, la cui operatività od applicabilità nell’ordinamento italiano è preclusa, a seguito della sentenza della corte cost. n. 238 del 2014, in caso di crimini commessi in violazione di norme internazionali di ius cogens, in quanto lesivi di valori universali che trascendono gli interessi…

Continua a leggere...

Simulazione del prezzo e data della controdichiarazione

Cass. civ., sez. III, 6 novembre 2020, n. 24950 – Pres. Armano – Rel. Olivieri Parole chiave: Compravendita immobiliare – Pattuizione di un prezzo diverso da quello risultante dall’atto – Simulazione relativa – Sussistenza – Prova – Controdichiarazione – Formazione in data antecedente o coeva alla stipula dell’atto – Necessità [1] Massima: La prova della simulazione di un contratto di compravendita immobiliare nei confronti dei terzi dev’essere fornita per mezzo di controdichiarazione avente data certa che ne dimostri la formazione e il perfezionamento in epoca anteriore o coeva alla stipulazione dell’atto simulato, in quanto, se sottoscritta successivamente a quest’ultimo, integra una modifica del contratto originariamente concluso ed è, quindi, inidonea a dimostrare la simulazione. Disposizioni applicate: cod. civ., artt. 1325,…

Continua a leggere...

Poteri e limiti della commissione ristretta di condomini designata dall’assemblea

Corte di Cassazione, Sezione 2, Civile, Sentenza 8 luglio 2020 n. 14300 (presidente Dott. A. Giusti, relatore Dott. L. Abete) “L’assemblea condominiale ben può deliberare la nomina di una commissione di condomini deputata ad assumere determinazioni di competenza assembleare. Tuttavia, le determinazioni di tale commissione, per essere vincolanti anche per i dissenzienti, ex art. 1137, comma 1, c.c., devono essere approvate, con le maggioranze prescritte, dall’assemblea medesima, non essendo le funzioni di quest’ultima suscettibili di delega.” CASO L’assemblea di un condominio incaricava una commissione ristretta, costituita da propri membri, di designare un tecnico professionista a cui affidare lavori di adeguamento dell’impianto elettrico condominiale. Con atto di citazione più condomini, dissenzienti rispetto a quanto statuito, evocavano il condominio dinanzi al Tribunale di…

Continua a leggere...

Inosservanza delle disposizioni sulla composizione dell’organo giudicante: rimessione della causa in primo grado se la parte è privata di un grado di giudizio

Cass., sez. I, 15 dicembre 2020, n. 28640, Pres. Scotti – Est. Caradonna [1] Impugnazioni – Rimessione della causa in primo grado – Violazione delle norme sulla composizione dell’organo giudicante (artt. 50-quater, 161, 354 c.p.c.) L’inosservanza delle disposizioni sulla composizione dell’organo che abbia privato il ricorrente di un grado di giudizio di merito, impedendogli la deduzione del vizio di composizione del giudice quale motivo di impugnazione davanti ad altro giudice di merito, determina la rimessione della causa al primo giudice per un nuovo esame della domanda. CASO [1] Un soggetto presentava domanda di protezione internazionale e umanitaria innanzi alla Commissione territoriale competente per il relativo riconoscimento. La richiesta veniva rigettata, e il provvedimento negativo emesso dalla Commissione veniva impugnato dinnanzi…

Continua a leggere...

Quando l’urbanistica incontra il diritto condominiale: permesso di costruire illegittimo in assenza del consenso del condominio

T.A.R. Campania Napoli, sezione VI, sentenza 16 novembre 2020 n. 5253 Condominio – proprietà esclusiva – trasformazione di finestra in balcone su facciata condominiale – salvaguardia del decoro architettonico della facciata – condizione ex lege – impugnazione del permesso di costruire per difetto di autorizzazione dei condòmini – illegittimità del titolo edilizio – fondata – revoca del titolo abilitativo – difetto di legittimazione – sussiste.  Riferimenti normativi: art. 1102 c.c. – art. 1117 c.c. – art. 1122 c.c. – art. 11 D.P.R. n. 380/2001 – art. 3 L. n. 241/1990 “… il “decoro architettonico” delle facciate costituisce bene comune dell’edificio e pertanto ogni lavoro che su di esso sensibilmente incide necessita dell’assenso dell’assemblea dei condòmini, a prescindere dal giudizio sul…

Continua a leggere...

I programmi internazionali di compliance: una sfida ma anche un’opportunità per le imprese internazionali di ogni dimensione

Fino a tempi recenti, la parola compliance era prevalentemente associata a determinati settori specifici in cui operano imprese di grandi dimensioni: bancario e finanziario, assicurativo, farmaceutico. Pur essendo ancora vero che in tali settori esiste un quadro regolamentare specifico, che determina esigenze di compliance specifiche, è altrettanto vero che esistono ormai in molti Paesi dei sistemi normativi, di regola ricondotti alla nozione di “compliance”, che trascendono i confini di specifici settori e riguardano invece tutte le imprese di una certa dimensione e talvolta tutte le imprese, indipendentemente dalla loro dimensione. ANTICORRUZIONE Consideriamo l’esempio della disciplina in materia di anticorruzione. In Francia, la legge n. 2016-1691, comunemente detta Loi Sapin II, si applica ad imprese che superano una certa dimensione, imponendo…

Continua a leggere...

Processo sommario di cognizione e domanda riconvenzionale: un apprezzabile intervento della Corte Costituzionale

Corte Cost., sent., 26 novembre 2020, n. 253 Pres. Morelli – Rel. Amoroso Procedimento civile – Processo sommario di cognizione – Inammissibilità della domanda riconvenzionale soggetta a riserva di collegialità – Incostituzionalità (Cost. artt. 3, 24; C.p.c. artt. 183-bis, 702-bis, 702-ter) [1] Va dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 702-ter, secondo comma, ultimo periodo, c.p.c., nella parte in cui non prevede che, qualora con la domanda riconvenzionale sia proposta una causa pregiudiziale a quella oggetto del ricorso principale e la stessa rientri tra quelle in cui il tribunale giudica in composizione collegiale, il giudice adito possa disporre il mutamento del rito fissando l’udienza di cui all’art. 183 c.p.c. CASO [1] Il Tribunale di Termini Imerese era adito, nelle forme del processo sommario di…

Continua a leggere...

Pignoramento presso terzi di un credito già azionato in sede esecutiva e oneri del terzo pignorato

Cassazione civile, terza sez., sentenza, 9 luglio 2020, n. 14597; Pres. De Stefano; Rel. D’Arrigo. Qualora un pignoramento presso terzi abbia ad oggetto un credito che è stato già azionato in sede esecutiva, il terzo pignorato, a seconda dei tempi delle due procedure, può proporre opposizione ex art. 615 c.p.c. avverso la procedura intentata ai suoi danni, al fine di dedurre il definitivo venir meno della titolarità del credito in capo al proprio creditore, ma solo se e nella misura in cui sia stata già pronunciata l’ordinanza di assegnazione implicante la sostituzione del proprio creditore con i creditori che quel credito hanno pignorato, oppure ha l’onere di dichiarare quella circostanza, ai sensi dell’art. 547 c.p.c., nella procedura di espropriazione presso…

Continua a leggere...