PROCEDURA E DIRITTO CIVILE
Transazione novativa e transazione conservativa
Cass. civ., sez. VI, 20 aprile 2020, n. 7963 – Pres. Armano – Rel. Guizzi [1] Transazione – Nullità – Transazione novativa – Transazione conservativa – Titolo – Illiceità (Cod. civ. 1965, 1972) [1] “La distinzione tra transazione “novativa” e “conservativa” assume rilievo dirimente ai fini dell’applicazione dell’art. 1972 c.c.: la transazione novativa che interviene su un titolo nullo è sanzionata con la nullità (comma 1) soltanto se relativa a un contratto illecito (per illiceità della causa o del motivo comune a entrambe le parti) ed è invece annullabile negli altri casi, ma il vizio del negozio può essere fatto valere soltanto dalla parte che ha ignorato la causa di invalidità (comma 2); la transazione conservativa, riguardante l’esecuzione o gli…
Continua a leggere...In un condominio “orizzontale” costituito da più unità autonome, il tetto avente esclusiva funzione di copertura di una sola unità non può considerarsi parte comune ex art. 1117 c.c.
Cassazione Civile, sez. II, Ord. 20 aprile 2021 n. 10370. Presidente Di Virgilio, Relatore Scarpa “In tema di edificio costituito da più unità immobiliari autonome, la comproprietà di una o più cose, non incluse tra quelle elencate nell’art. 1117 c.c. (quale, nella specie, un tetto avente funzione di copertura di una sola delle unità immobiliari compresa in un condominio orizzontale), può essere attribuita a tutti i condomini quale effetto dell’acquisto individuale operato con i rispettivi atti di una quota di tale bene, oppure in forza di un contratto costitutivo di comunione, ai sensi degli artt. 1350, n. 3, e 2643, n. 3, c.c., recante l’inequivoca manifestazione del consenso unanime dei condomini, espressa della forma scritta essenziale, alla nuova situazione di…
Continua a leggere...Conflitto tra giudice penale e giudice civile e regolamento di competenza
Cass., 24 maggio 2021, n. 14174 Pres. Amendola – Rel. Cirillo Competenza – Conflitto di competenza con il giudice penale – Regolamento di competenza – Ammissibilità – Rinvio alle Sezioni unite (C.p.c. artt. 42, 43, 45; C.p.p. artt. 28-32) [1] Si rimettono gli atti al Primo Presidente affinché valuti l’opportunità di devolvere all’esame delle Sezioni unite la questione di particolare importanza e, comunque, “di sistema” concernente l’esperibilità del regolamento di competenza al fine di dirimere le situazioni di conflitto negativo derivanti dalla declinatoria di un medesimo affare giurisdizionale da parte tanto del giudice penale che del giudice civile CASO [1] Disposto, nella fase delle indagini preliminari di un procedimento penale, il sequestro preventivo delle somme esistenti su un libretto di…
Continua a leggere...Caducazione del titolo esecutivo e ricorso monitorio del debitore esecutato per la ripetizione delle somme
Cassazione civile, terza sez., sentenza, 9 luglio 2020, n. 14601, Pres. De Stefano; Rel. D’Arrigo. Nel caso di azione esecutiva intrapresa in forza di un titolo giudiziale provvisoriamente esecutivo, la caducazione dello stesso in epoca successiva alla fruttuosa conclusione dell’esecuzione forzata legittima il debitore che l’abbia subita a promuovere nei confronti del creditore procedente un autonomo giudizio per la ripetizione dell’indebito che, avendo ad oggetto un credito fondato su prova scritta, può assumere le forme del procedimento d’ingiunzione. CASO Il Tribunale di Rieti concedeva un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo del valore di lire 142.188.305,00 (oggi € 73.434,13) a favore di P.G. e nei confronti di un condominio, che proponeva opposizione. Nel frattempo, P.G. procedeva ad eseguire detto decreto instaurando due…
Continua a leggere...La fictio iuris di avveramento prevista dall’art. 1359 c.c. non è applicabile alla condizione potestativa di adempimento
Cass. civ., sez. III, 17 marzo 2021, n. 7422 – Pres. Armano – Rel. Olivieri Parole chiave: Contratto – Condizione – Potestativa di adempimento – Mancata esecuzione della prestazione – Avveramento della condizione – Fictio iuris – Esclusione [1] Massima: In tema di contratto condizionato, il principio secondo cui la condizione si considera avverata qualora sia mancata per causa imputabile alla parte che aveva interesse contrario al suo avveramento non è applicabile nel caso in cui la parte tenuta condizionatamente a una determinata prestazione abbia anch’essa interesse all’avveramento, come accade quando si sia in presenza di una condizione potestativa di adempimento (in cui l’evento condizionante è rappresentato dall’esecuzione di una o di tutte le obbligazioni scaturenti dal contratto condizionato). Disposizioni…
Continua a leggere...Condominio parziale: un’indagine completa su costituzione dell’assemblea, validità delle deliberazioni e riparto delle spese
Tribunale di Roma, sezione V, sentenza 17 giugno 2020 Condominio parziale – costituzione ope legis – amministrazione dei beni comuni al condominio parziale e ripartizione delle spese – criterio dell’utilità effettiva o regole del condominio generale – criterio dell’utilità effettiva – costituzione e approvazione assembleare (generale o parziale) – necessità di costituzione e approvazione assembleare parziale – annullabilità della deliberazione assunta dall’assemblea generale – fondata. Riferimenti normativi: art. 1123, comma 3, c.c. – art. 1136 c.c. “… L’istituto del Condominio parziale risponde all’esigenza di assegnare le decisioni inerenti all’amministrazione di alcune cose comuni (quelle che possono fornire utilità a solo una parte dei condòmini) ad un più ristretto numero di condòmini (coloro che ai sensi dell’art. 1123, co. 3, c.c.,…
Continua a leggere...Il “supercondominio” e la presunzione legale di condominialità rispetto ad un impianto fognario posto in rapporto di accessorietà: “la soluzione del doppio regime”
Cassazione civile, sez. II, 4 febbraio 2021, n. 2623. Presidente D’Ascola, Estensore Scarpa “Rispetto ad un impianto fognario posto in rapporto di accessorietà con una pluralità di edifici costituiti in distinti condomini, giacché oggettivamente e stabilmente destinato all’uso od al godimento di tutti i fabbricati, trova applicazione la disciplina specifica del condominio, anziché quella generale della comunione, e perciò opera la presunzione legale di condominialità, ma solo sino al punto in cui è possibile stabilire a quale degli edifici la conduttura si riferisca, per poi considerare cessata la comunione dal punto in cui le diramazioni siano inequivocabilmente destinate a ciascun edificio; da ciò consegue che, ove i danni subìti da un terzo siano connessi ad un tratto del detto impianto…
Continua a leggere...I rapporti tra sospensione necessaria ex art. 295 c.p.c. e sospensione facoltativa ex art. 337 c.p.c.
Cass., sez. VI, 1° giugno 2021, n. 15230, Pres. Amendola – Est. Positano [1] Sospensione del processo – Sospensione facoltativa – Motivazione del provvedimento – Necessità (artt. 295, 337 c.p.c.) La sospensione discrezionale in parola è ammessa ove il giudice del secondo giudizio motivi esplicitamente le ragioni per le quali non intende riconoscere l’autorità della prima sentenza, già intervenuta sulla questione ritenuta pregiudicante, chiarendo perché non ne condivide il merito o le ragioni giustificatrici. CASO [1] A seguito di un sinistro stradale asseritamente provocato da un’avaria del motociclo appena acquistato, un soggetto proponeva, nell’agosto 2012, ricorso ex art. 696 c.p.c. al fine di accertare le cause di tale incidente. Con atto di citazione del luglio 2018, il medesimo si rivolgeva…
Continua a leggere...Il termine per riassumere il processo esecutivo sospeso per divisione endoesecutiva decorre dalla sentenza o dall’ordinanza che definisce l’intero procedimento divisionale
Cassazione civile, Sez. III, sent. 12 maggio 2021, n. 12685, Pres. Di Stefano, Est. Rossetti Processo esecutivo – Divisione endoesecutiva – Debitore esecutato litisconsorte necessario – Pretermissione – Nullità della sentenza – Rilievo anche d’ufficio in ogni stato e grado – Annullamento della sentenza con rinvio in primo grado Processo esecutivo – Divisione endoesecutiva – Sospensione del processo esecutivo – Dies a quo per la riassunzione – Ordinanza che definisce la divisione ex art. 789 c.p.c. – Passaggio in giudicato della sentenza che, in caso di contestazioni, definisce la divisione (Cod. Proc. Civ. artt. 102, 161, 295, 354, 601, 627, 785, 789) [I] E’ di carattere necessario il litisconsorzio del debitore esecutato in tutte le cause connesse alla procedura esecutiva…
Continua a leggere...La responsabilità del preponente ex art. 2049 c.c.
Cass. civ., sez. III, 26 febbraio 2021, n. 5414 – Pres. Armano – Rel. Iannello Parole chiave: Padroni e committenti – Responsabilità per fatto del dipendente o dell’ausiliario – Condizioni – Rapporto di collaborazione o ausiliarietà – Sufficienza – Nesso di occasionalità necessaria – Esclusione della responsabilità – Condizioni [1] Massima: Affinché il preponente risponda dei danni arrecati a terzi dal preposto non è necessaria la sussistenza di un formale rapporto di lavoro subordinato o di agenzia, essendo sufficiente anche una mera collaborazione o ausiliarietà, ravvisabile quando venga, di fatto, svolta attività per conto del preponente e sotto il suo potere, nell’ambito della sua organizzazione imprenditoriale; il fatto illecito del preposto deve essere legato da un nesso di occasionalità necessaria…
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