PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Sul carattere definitivo o meno, ai fini della validità della riserva, della sentenza emessa nel corso del giudizio

Cass., Sez. Un., 19 aprile 2021, n. 10242 Pres. Di Iasi, Rel. Carrato Procedimento civile – Sentenza non definitiva – Riserva – Appello – Ammissibilità (C.p.c. artt. 36, 40, 104, 274, 279, 339, 340, 361) Ai fini dell’individuazione della natura definitiva o non definitiva di una sentenza che abbia deciso su una delle domande cumulativamente proposte tra le stesse parti, deve aversi riguardo agli indici di carattere formale desumibili dal contenuto intrinseco della stessa sentenza, quali la separazione della causa e la liquidazione delle spese di lite in relazione alla causa decisa. Tuttavia, qualora il giudice, con la pronuncia intervenuta su una delle domande cumulativamente proposte, abbia liquidato le spese e disposto per il prosieguo del giudizio in relazione alle…

Continua a leggere...

Vicende del titolo esecutivo dell’interveniente e diritto di partecipare alla distribuzione del ricavato

Cass. civ., sez. III, 16 febbraio 2021, n. 4034 – Pres. Vivaldi – Rel. D’Arrigo Espropriazione forzata – Intervento di creditori – Sospensione dell’efficacia del titolo esecutivo – Ripristino – Effetti Nel processo di esecuzione forzata, al quale concorrano più creditori, nell’ipotesi in cui il titolo del creditore intervenuto, provvisoriamente sospeso, riacquisti efficacia esecutiva in data anteriore all’approvazione del definitivo progetto di distribuzione, l’effetto preclusivo della partecipazione alla distribuzione delle somme ricavate dalla vendita deve ritenersi limitato alle distribuzioni avvenute medio tempore, dal momento che l’esigenza di rispetto del principio della par condicio creditorum e la necessità di evitare una irragionevole disparità di trattamento rispetto alla posizione del creditore pignorante (per il quale la perdita della provvisoria esecutività del titolo…

Continua a leggere...

La Cassazione si pronuncia sulla liquidazione del danno c.d. parentale, esprimendo preferenza per la tabella basata su un sistema a punti

Cass. civ. Sez. Terza Sent., 21/04/2021, n. 10579, Pres. Travaglino, Est. Scoditti Danno parentale– Criteri di quantificazione del danno da liquidare – Tabelle di Milano – Tabelle di Roma [1] Al fine di garantire non solo un’adeguata valutazione delle circostanze del caso concreto, ma anche l’uniformità di giudizio a fronte di casi analoghi, il danno da perdita del rapporto parentale deve essere liquidato seguendo una tabella basata sul sistema a punti, che preveda, oltre l’adozione del criterio a punto, l’estrazione del valore medio del punto dai precedenti, la modularità e l’elencazione delle circostanze di fatto rilevanti, tra le quali, da indicare come indefettibili, l’età della vittima, l’età del superstite, il grado di parentela e la convivenza, nonché l’indicazione dei relativi…

Continua a leggere...

Si all’autorizzazione paesaggistica in caso di canna fumaria sulla facciata di un immobile sito nel centro storico

T.A.R. Umbria, I sezione, sentenza 8 febbraio 2021, n. 38 Proprietà e condominio – immobile di interesse storico e paesaggistico – installazione canna fumaria su facciata – procedura autorizzatoria semplificata – tassatività delle fattispecie – esclusione – autorizzazione paesaggistica ordinaria – necessaria. Riferimenti normativi: D.P.R. n. 31/2017 (Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata) – D. Lgs. n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) – Legge n. 241/1990 “… Il posizionamento di una canna fumaria lungo la parete esterna di un fabbricato a destinazione abitativa posto in un centro storico sottoposto a tutela, quale è quello del Comune di Perugia, non può considerarsi intervento rientrante in alcuna delle categorie di cui…

Continua a leggere...

Il contratto autonomo di garanzia

Il contratto autonomo di garanzia (c.d. Garantiervertrag), nato nella prassi commerciale e finanziaria, è una particolare figura di garanzia personale atipica caratterizzata dalla scissione tra il rapporto di garanzia e rapporto principale garantito e che soddisfa l’esigenza del creditore di ottenere, in difetto di adempimento del debitore, l’immediata escussione della garanzia. Per perseguire tale obiettivo, la garanzia è strutturata alla stregua di un contratto autonomo – rispetto negozio garantito – ancorché inserito in un’operazione economica unitaria che si compone, generalmente, di 3 distinti rapporti giuridici: il rapporto di valuta tra debitore e creditore da cui origina l’obbligazione garantita; il rapporto di provvista tra debitore e terzo garante con il quale quest’ultimo assume l’impegno di garantire l’obbligazione del debitore; il rapporto…

Continua a leggere...

Il diritto dello spettacolo nell’ordinamento giuridico italiano

Nel corso degli ultimi anni alla concezione tradizionale di spettacolo, intesa nel senso più puro e semplice del termine, è stato parallelamente acquisito dal diritto dello spettacolo, un peso sempre più crescente all’interno dell’ordinamento giuridico italiano. Orbene, il diritto dello spettacolo era inizialmente inteso come quell’insieme di normative poste a tutela dell’opera artistica e ricomprese in due grandi settori quali: 1) le norme poste a tutela dell’opera dell’autore (il cosiddetto diritto d’autore disciplinato dalla Legge  n.633/41 e l’Istituto preposto alla sua tutela: la SIAE); 2) le norme poste a tutela dell’opera dell’artista interprete(il cosiddetto diritto dell’artista interprete e l’Istituto preposto alla sua tutela, l’IMAIE); Oggigiorno, invece, il diritto dello spettacolo è stato corroborato da principi costituzionali e profili civilistici sia in materia di organizzazione e gestione…

Continua a leggere...

La riunione dei procedimenti pendenti dinanzi alla Corte di Cassazione

Cass., Sez. Un., 30 marzo 2021, n. 8774, Pres. Di Iasi – Est. Doronzo [1] Ragionevole durata del processo – Diritto fondamentale – Conseguenti poteri giudiziali – Dovere di evitare dispendio di attività processuali inutili – Riunione di procedimenti fuori dalle ipotesi di cui agli artt. 115 e 82 disp. att. c.p.c. – Istanza – Requisiti – Valutazione del giudice – Applicabilità nel giudizio di cassazione – Fattispecie (artt. 127, 175 c.p.c.; artt. 82, 115 disp. att. c.p.c.) Il rispetto del diritto fondamentale ad una ragionevole durata del processo impone al giudice, ai sensi degli artt. 175 e 127 c.p.c., di evitare ed impedire comportamenti che siano di ostacolo ad una sollecita definizione dello stesso, tra i quali rientrano quelli…

Continua a leggere...

È legittimo ed efficace il pagamento, da parte del terzo pignorato, del credito assegnato al creditore pignorante prima che sia pubblicata la domanda di ammissione al concordato preventivo proposta dal debitore esecutato

Cass. civ., sez. I, 15 febbraio 2021, n. 3850 – Pres. Genovese – Rel. Di Marzio Espropriazione mobiliare presso terzi – Ordinanza di assegnazione – Concordato preventivo – Domanda di ammissione – Pubblicazione – Pagamento – Inefficacia – Non sussiste Nella disciplina del concordato preventivo non trova applicazione il congegno di spossessamento previsto in ambito fallimentare dalla l.fall., artt. 42 e 43, con la conseguente previsione di inefficacia dei pagamenti eseguiti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento, ai sensi del successivo art. 44, ma opera un diverso congegno di spossessamento attenuato in forza del quale il debitore conserva l’amministrazione dei suoi beni e l’esercizio dell’impresa, sotto la vigilanza del commissario giudiziale. Pertanto, è legittimo – salvo non ricorra l’ipotesi…

Continua a leggere...

L’amministratore di condominio revocato alla prima scadenza senza giusta causa ha diritto al risarcimento del danno?

Cass. civ., Sez. II, ord., 19.03.2021, n. 7874 – Pres. Di Virgilio – Rel. Scarpa Condominio – Amministrazione di condominio – Revoca – Risarcimento danni – Compenso – Giusta causa. (art. 1129 c.c., art. 1725 c.c., art. 2237 c.c.) [1] L’amministratore di condominio, in ipotesi di revoca deliberata dall’assemblea prima della scadenza del termine previsto nell’atto di nomina, ha diritto, oltre al soddisfacimento dei propri eventuali crediti, altresì al risarcimento dei danni, in applicazione dell’art. 1725, comma 1, c.c., salvo che sussista una giusta causa, indicativamente ravvisabile tra quelle che giustificano la revoca giudiziale dello stesso incarico. CASO La pronuncia in commento trae origine dalla sentenza con cui il Tribunale di Palermo aveva parzialmente accolto il gravame proposto dall’appellante contro…

Continua a leggere...

Impugnazione deliberazioni assemblea condominiale: mediazione obbligatoria e decadenza ex art. 1137 c.c.

Tribunale di Roma, sez. V Civile, sentenza 23 febbraio 2021, n. 3159, Giudice S.L. Amato “La disposizione cit. (art. 5, comma 6, del Dlgs n. 28 del 2010) riferisce l’effetto “impeditivo” della decadenza alla comunicazione dell’istanza, e non al mero deposito, e ciò è conforme alla presumibile ratio della norma, che è quella di permettere all’amministratore ed al Condominio di avere certezza, in un termine breve, riguardo al fatto che le delibere adottate dall’assemblea siano state impugnate ovvero si siano consolidate, al fine di poter congruamente determinarsi in ordine alle ulteriori attività esecutive e gestorie. Dare rilevanza al deposito dell’istanza presso l’organismo di mediazione, e non alla relativa comunicazione al Condominio – che potrebbe venirne a conoscenza diversi giorni dopo…

Continua a leggere...