PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Lo smaltimento di rifiuti: un’analisi giurisprudenziale del reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata

A partire dal 2005, l’Unione Europea ha dato avvio ad un complesso iter di riforma che ha condotto all’emissione della Direttiva 2008/98/CE e del Regolamento 2014/955/UE, rinnovando l’intero sistema della gestione dei rifiuti, soprattutto in relazione alle attività di prevenzione, recupero e riciclo. Nell’ordinamento nazionale, in materia di smaltimento di rifiuti, le fonti comunitarie sono state recepite con il D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, poi modificato dal D. Lgs. 3 dicembre 2010, n. 205, consentendo la fissazione dei principali obiettivi da raggiungere nel rispetto della scadenza fissata dalla direttiva comunitaria, nell’ambito del Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti, adottato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con decreto direttoriale del 7 ottobre 2013. Ciò…

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Le modalità di proposizione della riproposizione dell’eccezione ex art. 346 c.p.c.

Cass., sez. III, 17 maggio 2021, n. 13182 Pres. Frasca, Rel. Iannello Procedimento civile – Appello – Onere riproposizione – Istanze istruttorie (C.p.c. artt. 342, 346) In tema di onere di decadenza in appello dalle domande e dalle eccezioni non riproposte, l’onere previsto dall’art. 346 c.p.c. non si estende automaticamente alle domande istruttorie e ai documenti prodotti; tuttavia,  , quando si riproponga un’eccezione ed essa si fondi sul contenuto di documenti, l’attività di riproposizione ai sensi dell’art. 346 c.p.c. deve necessariamente evocare i documenti e argomentare sul loro contenuto. CASO In primo grado l’attrice, in amministrazione straordinaria, proponeva azione revocatoria ex art. 67, comma 2 (nel testo originario, vigente al 7 agosto 2003) con riferimento a due pagamenti eseguiti nell’anno…

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L’espropriazione di beni mobili in regime di comunione legale tra coniugi

Cassazione civile sez. III, 13/5/2021 n. 12879; Pres. De Stefano; Cons. rel. Rossetti. Comunione legale tra coniugi – scioglimento della comunione legale – pignoramento – aggiudicazione e distribuzione ricavato – assegnazione – espropriazione di beni indivisi – opposizione all’esecuzione – opposizione agli atti esecutivi – opposizione di terzo – artt. 177, 180, 184, 189 c.c.; artt. 491, 494, 509, 599, 615, 617, 619 c.p.c.; Nel caso di espropriazione di beni in comproprietà tra i coniugi in regime di comunione legale, poiché la comunione legale non è una comunione per quote, è consentito al creditore pignorare l’intero bene, né a ciò può opporsi il coniuge non debitore, il quale ha il solo diritto di percepire, in sede di distribuzione del ricavato,…

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Azione diretta verso l’assicurazione anche per sinistri su strade private

Cass. civ., SS. UU., 30.07.2021, n. 21983 – Pres. Curzio – Rel. Scarano Assicurazione – Art. 122 codice delle assicurazioni private – Circolazione su aree equiparate a strade di uso pubblico – Nozione – Responsabilità civile da incidenti stradali – Art. 2054 c.c. [1] Ai fini dell’operatività della garanzia r.c.a., è necessario che il veicolo, nel trovarsi sulla strada di uso pubblico o sull’area ad essa parificata, mantenga le caratteristiche che lo rendano tale in termini concettuali e, quindi, in relazione alle sue funzionalità, non solo sotto il profilo logico, ma anche delle eventuali previsioni normative, risultando invece indifferente l’uso che in concreto se ne faccia, sempreché esso rientri nelle caratteristiche del veicolo medesimo, la copertura assicurativa dovendo riguardare tutte…

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Danni causati da “distrazione” del conduttore a terzi: il locatore proprietario dell’appartamento non è responsabile in solido

Corte d’Appello di Salerno – Sezione II^ civile – Sentenza 30 giugno 2020 n. 801. “Ai fini della configurabilità della responsabilità ex art. 2051 c.c., è sufficiente la sussistenza del rapporto di custodia con la res che ha dato luogo all’evento lesivo; rapporto che postula l’effettivo potere sulla res, ossia la disponibilità giuridica e materiale della stessa che comporti il potere-dovere di intervento su di essa. In caso di locazione dell’immobile, si determina anche il trasferimento al conduttore della disponibilità del bene locato con conseguente obbligo di custodia dello stesso.”. CASO La vicenda in rassegna ha come protagonista il conduttore di un appartamento, reo di avere dimenticato il rubinetto dell’acqua aperto e comportato l’allagamento dell’appartamento condotto e di quello sottostante, adibito…

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Conoscenza legale del provvedimento e decorso del termine breve per impugnare

Cass., sez. I, 30 giugno 2021, n. 18607, Pres. Acierno – Est. Fidanzia [1] Impugnazioni civili – Impugnazioni – Termini brevi – Decorrenza – Notificazione della decisione – Attività processuale del destinatario della notifica – Equiparazione – Condizioni – Fattispecie (artt. 325, 326 c.p.c.) Ai fini del decorso del termine breve per proporre impugnazione, alla notificazione della decisione su iniziativa di parte va parificata l’attività processuale di colui che avrebbe dovuto essere il destinatario di tale notificazione, dalla quale emerga una precisa volontà di “reagire” alla statuizione, essendo tale attività idonea, sul piano funzionale, esattamente come la ricezione della notifica, a realizzare una situazione di conoscenza proiettata verso l’esterno. (Nella specie, la S.C. ha cassato senza rinvio il decreto della…

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Estinzione del processo esecutivo e compenso del custode

Cass. civ., sez. III, 11 maggio 2021, n. 12434 – Pres. De Stefano – Rel. Tatangelo Espropriazione forzata – Estinzione – Liquidazione del compenso del custode – Contestazione – Rimedi Le contestazioni relative all’estinzione e alla chiusura anticipata del processo esecutivo, nonché ai provvedimenti consequenziali in tema di spese del processo estinto o improseguibile, che siano diverse dalla contestazione della liquidazione del compenso spettante agli ausiliari per l’attività svolta (e, in particolare, di quello spettante al custode dei beni pignorati), ossia che non riguardino il quantum di detto compenso, non possono essere fatte valere con l’opposizione di cui all’art. 170 d.P.R. 115/2002, ma con i rimedi tipici del processo esecutivo. CASO Nell’ambito di una procedura esecutiva in cui era stata…

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Buoni fruttiferi postali: la Corte Suprema si pronuncia sulla portata della clausola “pari facoltà di rimborso”

Cass. civ. Sez. Prima Sent., 13/09/2021, n. 24639, Pres. De Chiara, Est. Di Marzio Documenti di legittimazione – Buono postale fruttifero cointestato – Clausola “pari facoltà di rimborso” – Morte di un intestatario – Legittimazione di ciascuno degli intestatari superstiti a chiedere il pagamento dell’intero – Sussistenza. [1] La Prima Sezione Civile, in tema di buoni postali fruttiferi cointestati, ha affermato che, in caso di decesso di uno degli intestatari, ove sul buono sia apposta la clausola “pari facoltà di rimborso”, ciascuno degli intestatari superstiti può chiedere il pagamento dell’intero, non essendo applicabile la disciplina prevista dall’art. 187 d.P.R. n. 256 del 1989 per i libretti di risparmio postali, che subordina il rimborso del saldo alla quietanza di tutti gli…

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Decreto di trasferimento dell’immobile a seguito di aggiudicazione e consegna aliud pro alio, rimedi endoesecutivi e processuali

Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza del 16 luglio 2021 n. 20331, Presidente D’Ascola, Relatore Picaroni «L’ammissione, dopo la conclusione dell’esecuzione e la scadenza dei termini per le relative opposizioni, di azioni volte a contrastare gli effetti dell’esecuzione stessa, sostanzialmente ponendoli nel nulla o limitandoli, è in contrasto sia con i principi ispiratori del sistema, sia con le regole specifiche relative ai modi e ai termini delle opposizioni esecutive. Il giudizio così espresso risulta conforme al principio enucleato dalla già richiamata pronuncia n.7708 del 2014, che ha introdotto una sorta di flessibilità del termine perentorio per attivare il rimedio enodesecutivo, al fine di adeguare la tutela dell’aggiudicatario effettivamente incolpevole in relazione alle peculiarità delle singole fattispecie di manifestazione o di percepibilità…

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Compensi professionali: l’avvocato può agire in via monitoria

Cass., Sez. Un., Sent., ud. 25 maggio 2021, 08.07.2021, n. 19427. Recupero crediti – liquidazione del compenso – decreto ingiuntivo (artt 633 e 636 cod. proc. civ.) [1] L’avvocato che intende agire per la richiesta dei compensi per prestazioni professionali può avvalersi del procedimento per ingiunzione regolato dagli artt. 633 e 636 cod. proc. civ., ponendo a base del ricorso la parcella delle spese e prestazioni, munita della sottoscrizione del ricorrente e corredata dal parere della competente associazione professionale, il quale sarà rilasciato sulla base dei parametri per compensi professionali di cui alla L. 31 dicembre 2012, n. 247, e di cui ai relativi decreti ministeriali attuativi.  CASO Con ricorso ex art. 363 cod. proc. civ. il Procuratore Generale presso…

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