PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Risoluzione del preliminare di vendita e restituzione del deposito cauzionale

Cass. Civ., 8 febbraio 2024, n. 3596, Sez. II, Sent., Rel. Dott. C. Trapuzzano Deposito cauzionale – Versamento al mediatore – Restituzione – Legittimazione passiva del promissario acquirente – Esclusione – artt. 2033ss. c.c. Massima: “Nel caso di deposito cauzionale di una somma di denaro, collegato alla stipulazione di un preliminare di vendita, effettuato dal promissario acquirente in favore dell’agenzia di mediazione, senza che possa in alcun modo desumersi che essa abbia agito in rappresentanza del promittente alienante, l’azione di ripetizione dell’indebito oggettivo in ordine alla somma versata, di cui si rivendichi la restituzione, deve essere proposta verso l’agenzia di mediazione e non verso il promittente alienante, privo di legittimazione passiva”. CASO Tizio conveniva in giudizio Caio al fine di…

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I patti in frode alla legge nel contratto di locazione di immobili ad uso non abitativo estendibili anche al terzo

Cassazione civile, sez. III, Ordinanza del 10.1.2023 n. 368, Presidente R. Frasca, Estensore M. Gorgoni Massima: “In materia di contratti di locazione di immobili urbani destinati ad uso non abitativo, la L. n. 392 del 1978 consente ai contraenti di determinare liberamente il canone iniziale ma vieta al locatore di pretendere il pagamento di somme, diverse dal canone o dal deposito cauzionale, a fondo perduto o a titolo di “buona entrata”, che non trovino alcuna giustificazione nel sinallagma contrattuale, con la conseguenza che il relativo patto è nullo ai sensi dell’art. 79 della citata legge perché diretto ad attribuire al locatore un vantaggio in contrasto con le disposizioni in materia, anche se stipulato dal locatore non con il conduttore, ma…

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Litisconsorzio alternativo passivo e oneri della parte in sede di impugnazione: la questione nuovamente al vaglio delle Sezioni Unite

Cass., Sez. IV, ord., 6 febbraio 2024, n. 3358 Pres. Di Paolantonio – Rel. Cavallari Litisconsorzio – Cumulo soggettivo passivo alternativo – Petitum – Impugnazioni – Oneri della parte – Soccombenza – Appello incidentale – Riproposizione domande (c.p.c. 103, 343, 346) [1] Il Collegio ritiene opportuno rimettere all’attenzione delle Sezioni Unite il seguente quesito: se, in caso di cumulo soggettivo passivo alternativo, l’appellato vincitore in primo grado sia tenuto, in presenza di appello principale del convenuto soccombente nello stesso grado, a presentare appello incidentale, eventualmente condizionato, o a riproporre ex art. 346 c.p.c. le domande non accolte dal giudice precedente, per evitare che, qualora detto appello principale sia accolto, passi definitivamente in giudicato la parte della decisione del primo giudice…

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Misure coercitive ex art. 614-bis c.p.c. e opposizione ex art. 615 c.p.c.

Cass. civ., sez. III, 26 luglio 2023, n. 22714 – Pres. De Stefano – Rel. Rossi Esecuzione forzata – Provvedimento di condanna ex art. 614-bis c.p.c. – Opposizione all’esecuzione ex art. 615 c.p.c. – Importanza dell’inadempimento o del ritardo nell’adempimento – Irrilevanza Massima: “Nell’opposizione avverso l’esecuzione minacciata o promossa in forza di un provvedimento di condanna emesso ai sensi dell’art. 614-bis c.p.c. non è consentito dedurre la scarsa importanza dell’inadempimento o del ritardo nell’adempimento, al fine di ottenere una riduzione del quantum della misura coercitiva, determinandosi altrimenti un’inammissibile modificazione della portata precettiva del titolo esecutivo giudiziale, permessa unicamente nel processo di cognizione, tramite il rituale esperimento dei mezzi di impugnazione proponibili avverso il provvedimento che irroga la misura di coercizione…

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Il dovere dell’amministratore di recuperare le spese condominiali

Cassazione civile, sez. III, Ordinanza del 28.12.2023 n. 36277, Presidente G. Travaglino, Estensore A. Moscarini Massima: “Nel caso in cui l’amministratore di condominio non recuperi i crediti condominiali è soggetto al risarcimento dei danni ai sensi della L. 220/2012, dell’art. 1130 c.c., comma 1, n. 3, nonché ex articolo 63 disp. att. c.c.”. CASO Caio conveniva in giudizio innanzi al Tribunale di Milano il Condominio Alfa in persona dell’amministratore chiedendo la condanna di quest’ultimo al pagamento del complessivo importo di Euro 5.074,03 a titolo di compensi e rimborsi spese per il periodo in cui egli aveva ricoperto la carica di amministratore del condominio. Il convenuto si costituiva in giudizio opponendosi alle istanze ex adverso proposte e formulava domanda riconvenzionale per…

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Pacchetti turistici e servizi collegati: circostanze inevitabili e straordinarie

Pacchetto turistico – servizi collegati – risoluzione del contratto – rimborso – circostanze inevitabili e straordinarie – Corte di Giustizia dell’Unione Europea La Corte di Giustizia dell’Unione Europea chiamata a decidere in via pregiudiziale dalla Suprema corte lituana sulla interpretazione dell’articolo 12, paragrafo 2, della direttiva (UE) 2015/2302 relativa ai pacchetti turistici e ai servizi turistici collegati, chiarisce la portata del concetto di “circostanze inevitabili e straordinarie“, chiarendo alcuni aspetti. Tra i principali, che non è determinante per tale valutazione l’esistenza o meno, da parte delle autorità competenti, di una raccomandazione ufficiale che sconsigli di viaggiare nella zona interessata; che tra tali circostanze vanno incluse quelle che, pur non impedendo l’esecuzione del viaggion, comportano che non possa svolgersi senza esporre…

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I limiti della censurabilità in cassazione del mancato esame di un documento

Cass., sez. I, 8 aprile 2024, n. 9211, Pres. Acierno, Est. Reggiani [1] Cassazione civile – Ricorso – Prova in genere in materia civile – Valutazione delle prove In tema di ricorso per cassazione, il mancato esame di un documento può essere denunciato ai sensi dell’art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c., quando il documento non esaminato offra la prova di fatti, primari o secondari, che siano stati oggetto della controversia come decisa dal giudice e che si rivelino decisivi, essendo il loro esame in grado di determinare un diverso esito della vertenza. CASO [1] La pronuncia della Cassazione oggetto del presente commento è stata resa all’esito di un giudizio instaurato per ottenere la regolamentazione dell’esercizio della responsabilità genitoriale. All’esito…

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Il pignoramento del diritto di superficie attribuisce all’aggiudicatario del bene la legittimazione ad acquistarne la piena proprietà

Cass. civ., sez. III, 5 gennaio 2024, n. 340 – Pres. Rossetti – Rel. Spaziani Espropriazione immobiliare – Diritto di superficie – Cessione successiva alla trascrizione del pignoramento – Inopponibilità – Riscatto del bene – Situazione giuridica accessoria al diritto di superficie – Legittimazione – Acquisto della piena proprietà Massima: “Il trasferimento a terzi del diritto di superficie su un immobile fatto oggetto di pignoramento è inefficace; pertanto, la legittimazione ad acquistare la piena proprietà del bene ai sensi dell’art. 3, comma 64, l. 23 dicembre 1996, n. 62, configurando una situazione giuridica accessoria al diritto di superficie, permane in capo all’originario titolare di quest’ultimo e non può essere invocata da chi ha acquistato il diritto di superficie con atto…

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La responsabilità del proprietario per danni arrecati da opere realizzate nel sottosuolo

Cass. civ., sez. III, 2 febbraio 2024, n. 3092 – Pres. Travaglino – Rel. Spaziani Parole chiave: Responsabilità civile – Danni provocati da opere realizzate nel sottosuolo – Esercizio di facoltà afferenti al diritto di proprietà – Applicabilità dell’art. 840 c.c. [1] Massima: “In tema di responsabilità civile per danni da rovina di edifici, si applica l’art. 840 c.c. (che configura una responsabilità colposa del proprietario per i danni cagionati ai vicini da opere ed escavazioni realizzate nel sottosuolo) e non l’art. 2053 c.c., nel caso in cui nella determinazione dell’evento pregiudizievole assuma rilievo causale l’esercizio, da parte del proprietario, delle facoltà che costituiscono manifestazione del suo diritto nei rapporti di vicinato”. Disposizioni applicate: cod. civ., artt. 840, 2053 CASO…

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Pregiudizio del decoro architettonico del condominio

Corte Suprema di Cassazione, seconda sezione civile, Sentenza n. 25790/2020 del 23.09.2020, Presidente dott. Pasquale d’Ascola Massima: “La domanda, quale quella in esame, azionata da un condomino per accertare la legittimità dell’uso di una parte comune, quale, nella specie, la facciata dell’edificio, in base al disposto di cui all’art. 1102 c.c., ha natura reale, in quanto si fonda sulla verifica dei limiti del diritto di comproprietà su un bene. Al fine di conclamare la legittimità dell’uso particolare del bene comune, ai sensi dell’art. 1102 c.c., spetta al giudice di verificare altresì se l’opera arrechi pregiudizio al decoro architettonico dell’edificio condominiale, trattandosi di limite legale compreso nel principio generale dettato da tale norma e che perciò deve guidare l’indagine giudiziale sulla…

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