PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

L’interesse economico di un esercizio commerciale alla visibilità soccombe rispetto al “diritto collettivo” di manutenzione e messa in sicurezza dell’immobile a preservazione del decoro e degrado urbano

TAR Lombardia, Sezione 1, Sentenza del 15 ottobre 2021 n. 2244. Presidente Giordano, Consigliere Estensore Gatti “L’occupazione del suolo pubblico può essere vietata per motivi di interesse generale, per contrasto con disposizioni di legge o regolamento, nonché per eventuali prescrizioni, a tutela del decoro, della viabilità, della sicurezza e pertanto, a tutela di interessi pubblicistici. Gli interessi economici soggettivi dell’esercizio commerciale, sito contiguamente ad un immobile sul quale si  eseguono lavori di ristrutturazione, si configurano come recessivi a fronte del diritto collettivo all’esecuzione dei lavori necessari alla manutenzione e messa in sicurezza di tale immobile, tenuta altresì in considerazione la durata limitata e circoscritta della loro compressione”. CASO Una società che gestiva un bar ristorante ubicato nell’area della Darsena in…

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Provvedimento redatto in forma cartacea successivamente digitalizzato e decorrenza del termine lungo per impugnare

Cass., sez. II, 21 ottobre 2021, n. 29319, Pres. Di Virgilio – Est. Tedesco [1] Provvedimento redatto in forma cartacea, successivamente digitalizzato – Termine lungo di impugnazione ex art. 327 c.p.c. – Decorrenza – Individuazione – Dalla data del deposito in cancelleria (art. 327 c.p.c.) In caso di provvedimento redatto in formato cartaceo, successivamente digitalizzato ed inserito nel fascicolo telematico del processo, il termine lungo per l’impugnazione ex art. 327 c.p.c. decorre dalla data del deposito dell’atto in cancelleria, come attestata dal cancelliere, alcuna rilevanza assumendo, al contrario, la diversa data di recepimento del provvedimento nel sistema informatico, siccome relativa ai soli provvedimenti redatti in formato digitale.  CASO [1] Con ricorso ex art. 702-bis c.p.c., un avvocato domandava al Tribunale…

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La competenza per valore nelle cause di opposizione all’esecuzione presso terzi si determina in base al credito azionato in executivis, senza tener conto dell’aumento del vincolo imposto ex lege al terzo pignorato

Cassazione civile, sesta sez., ordinanza del 30 novembre 2021, n. 37581; Pres. Amendola; Rel. Iannello Ai sensi dell’art. 17, primo periodo, cod. proc. civ., «il valore delle cause di opposizione all’esecuzione forzata si determina dal credito per cui si procede»: pertanto, il valore della causa di opposizione all’esecuzione iniziata ex art. 615, comma secondo, cod. proc. civ. si determina in base alla somma per la quale si è proceduto ad esecuzione (conf. Cass. 23/08/2013, n. 19488; 27/06/2018, n. 16920). CASO Il Tribunale di Fermo, con sentenza n. 86/2021 del 19 febbraio 2021, si è dichiarato incompetente per valore, in favore del Giudice di Pace di Fermo, con riguardo all’opposizione proposta da un soggetto avverso l’esecuzione presso terzi promossa da un…

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L’ex socio non risponde dell’obbligo di restituzione della caparra gravante sulla società

Cass. civ., sez. III, 23 giugno 2021, n. 17969 – Pres. Frasca – Rel. Gorgoni Parole chiave: Caparra confirmatoria – Obbligo di restituzione – Fattispecie costitutiva – Recesso dal contratto – Inadempimento precedente – Irrilevanza – Scioglimento del rapporto sociale anteriormente al recesso – Responsabilità del socio ai sensi dell’art. 2290 c.c. – Insussistenza [1] Massima: L’esercizio del diritto di recesso ex art. 1385 c.c. determina lo scioglimento del vincolo contrattuale e radica la pretesa risarcitoria quantificata forfettariamente in relazione all’oggetto della caparra confirmatoria, sebbene l’inadempimento si sia verificato prima; ne consegue che, qualora il socio di una società di persone abbia trasferito a terzi la propria quota prima che alla società inadempiente venisse manifestata dalla controparte la volontà di…

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Delibera di assemblea condominiale in contrasto con l’articolo 1122 c.c. in quanto norma impertiva

Tribunale Ordinario di Modena, Sezione I Civile, sent. 17.09.2021 n. 1296. Dott. Eugenio Bolondi, in funzione di Giudice Unico “Si impone la necessaria preventiva approvazione da parte dell’assemblea di qualunque modifica o installazione esterna, dunque anche di quelle non recanti pregiudizio alle parti comuni dell’edificio né incidenti sulla sua stabilità, sicurezza o decoro architettonico, le quali, a differenza di quanto avverrebbe nel solo rigore dell’art. 1122 c.c., all’interno del condominio potrebbero essere comunque vietate dall’assemblea al singolo condomino proprietario esclusivo. L’approvazione da parte dell’assemblea condominiale non può mai determinare deroghe al disposto di una norma imperativa, in sostanza autorizzando l’esecuzione di opera che violi i dettami dell’art. 1122 c.c.”. CASO In occasione di una delibera assembleare un condominio, situato in…

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Contestazione della misura degli interessi mediante opposizione all’esecuzione: l’onere della prova grava sul creditore opposto

Cassazione civile sez. III, 17/11/2021 n. 34812; Pres. Vivaldi; Rel. Rossetti. Opposizione all’esecuzione – Intervento volontario dei creditori – Contratto di mutuo – Nullità per indeterminabilità dell’oggetto – Prescrizione – Sospensione della prescrizione – Interessi corrispettivi – Interessi moratori – Onere probatorio – artt. 615, 499, 474 c.p.c.; artt. 1346, 1814, 2697, 2943, 2945 c.c. Nel giudizio di opposizione all’esecuzione iniziata sulla base di un titolo stragiudiziale, quando l’opponente contesti la misura degli interessi corrispettivi pretesi dal creditore, è onere di quest’ultimo provare sia l’esistenza del relativo patto, sia la correttezza e la legittimità del criterio con cui gli interessi sono stati conteggiati. CASO Nel corso della procedura esecutiva promossa nel 1992 nei confronti dei debitori M.P. e C.G. dal…

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Falsità materiale della scrittura privata riconosciuta e querela di falso

Cass., sez. IV, 25 ottobre 2021, n. 29912, Pres. Berrino – Est. Arienzo [1] Riconoscimento della sottoscrizione di una scrittura privata – Effetti – Presunzione di riferibilità della scrittura al sottoscrittore – Conseguenze – Collegamento tra imputabilità del documento e titolarità della volontà ivi espressa – Contestazione – Querela di falso – Necessità – Fattispecie (artt. 2702 c.c., 214 e 215 c.p.c.) La scrittura privata, una volta intervenuto il riconoscimento della sottoscrizione, è assistita da una presunzione di veridicità per quanto attiene alla riferibilità dell’intero contenuto al suo sottoscrittore; qualora, tuttavia, questi neghi di essere autore, totalmente o parzialmente, delle dichiarazioni risultanti dal documento, al fine di superare la presunzione, deve proporre querela di falso. (Nella specie la S.C. ha…

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Ai fini dell’azione revocatoria ordinaria non è necessario provare la collusione tra debitore alienante e terzo

Cass. Civ., sez. III, 15 ottobre 2021, n. 28423, Pres. Vivaldi, Est. Di Florio Azione revocatoria ordinaria – diminuzione garanzia generica – riduzione consistenza patrimoniale – collusione tra debitore alienante e terzo – esclusione [1] Ai fini dell’azione revocatoria ordinaria è sufficiente la consapevolezza, del debitore alienante e del terzo acquirente, della diminuzione della garanzia generica per la riduzione della consistenza patrimoniale del primo, non essendo necessaria la collusione tra gli stessi, nè occorrendo la conoscenza, da parte del terzo, dello specifico credito per cui è proposta l’azione, invece richiesta qualora quest’ultima abbia ad oggetto un atto, a titolo oneroso, anteriore al sorgere di detto credito. Disposizioni applicate Art. 2901 c.c. CASO In primo grado l’attore ha agito per veder…

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Nel calcolo dei cinque giorni per la comunicazione di convocazione dell’assemblea condominiale non va conteggiato il dies ad quem

Cassazione civile, sez. VI-II, sent. 30.06.2021 n. 18635. Presidente L. Orilia – Estensore A. Scarpa “Nel calcolo del termine di “almeno cinque giorni prima”, stabilito dall’art. 66, ultimo comma (nella formulazione vigente “ratione temporis”), disp. att. c.c., per la comunicazione ai condomini dell’avviso di convocazione dell’assemblea, atto recettizio di cui il condominio deve provare la tempestività rispetto alla riunione fissata per la prima convocazione, trattandosi di giorni “non liberi” (stante l’eccezionalità dei termini cd. “liberi” – che escludono dal computo i giorni iniziale e finale – limitati ai soli casi espressamente previsti dalla legge) e da calcolare a ritroso, non va conteggiato il “dies ad quem” (e, cioè, quello di svolgimento della riunione medesima), che assume il valore di capo…

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Sulla responsabilità da lite temeraria ex art. 96, comma 3 c.p.c.

Cass., sez. III, 30 settembre 2021, n. 26545 Pres. Graziosi, Rel. Gorgoni Procedimento civile – Spese processuali – Responsabilità c.d. da lite temeraria – Soccombenza –  (C.p.c. artt. 88, 91, 92, 96) La condanna ex art. 96 c.p.c., comma 3, deve giungere all’esito di un accertamento che il giudicante è chiamato a compiere caso per caso, anche tenendo conto della fase in cui si trova il giudizio e del comportamento complessivo della parte soccombente, onde verificare se essa abbia esercitato le sue prerogative processuali in modo abusivo, cioè senza tener conto degli interessi confliggenti in gioco, sacrificandoli ingiustificatamente o sproporzionatamente in relazione all’utilità effettivamente conseguibile. CASO La vicenda in oggetto prende le mosse da uno sfratto per morosità con contestuale…

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