PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Le modalità di deposito del reclamo avverso l’ordinanza di estinzione del processo esecutivo: la parola alle Sezioni Unite

Cassazione civile sez. III, 21/7/2021 n. 20844; Pres. De Stefano; Rel. Valle. Estinzione della procedura esecutiva – Reclamo avverso l’ordinanza che dichiara l’estinzione della procedura esecutiva – Nullità dell’atto processuale – Inesistenza in senso giuridico dell’atto processuale – Irregolarità dell’atto processuale – Sanatoria della nullità per raggiungimento dello scopo – artt. 156, 374, 630 c.p.c. Va rimessa al Primo Presidente, affinché valuti l’opportunità di investire le Sezioni Unite, la questione circa la natura del reclamo avverso l’ordinanza che dichiara l’estinzione del processo esecutivo, per verificare se essa abbia natura di atto endoprocedimentale con la conseguenza che detto provvedimento debba essere firmato e trasmesso con modalità telematiche. CASO I debitori F.D. e S.A., con separate istanze, avevano eccepito al giudice dell’esecuzione…

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Gli errori del progettista e del direttore dei lavori non escludono la responsabilità dell’appaltatore per i vizi e i difetti dell’opera

Cass. civ., sez. II, 22 giugno 2021, n. 17819 – Pres. Di Virgilio – Rel. Carrato Parole chiave: Appalto – Vizi e difetti dell’opera – Carenze del progetto e delle indicazioni fornite dal direttore dei lavori – Mancata segnalazione – Responsabilità dell’appaltatore – Sussistenza [1] Massima: In tema di appalto, l’appaltatore, anche quando sia chiamato a realizzare un progetto altrui, è sempre tenuto a rispettare le regole dell’arte e a controllare, nei limiti delle sue cognizioni e in relazione alla perizia e alla capacità tecnica esigibili nel caso concreto, la bontà delle istruzioni impartite dal committente, ovvero la presenza di errori imputabili al progettista o al direttore dei lavori, potendo andare esente da responsabilità, qualora ravvisi palesi incongruità, soltanto se…

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Il controllo sulla regolarità degli avvisi di convocazione all’assemblea condominiale, non spetta all’amministratore del condominio, bensì all’assemblea stessa, ovvero al suo presidente

Tribunale Civile di Modena, sentenza del 5 maggio 2021 n. 732 “È compito dell’assemblea, e per essa del suo presidente, controllare la regolarità degli avvisi di convocazione e darne conto tramite verbalizzazione, sulla base dell’elenco degli aventi diritto a partecipare alla riunione eventualmente compilato dall’amministratore (elenco che può essere a sua volta allegato al verbale od inserito tra i documenti conservati nell’apposito registro), trattandosi di una delle prescrizioni di forma richieste dal procedimento collegiale (avviso di convocazione, ordine del giorno, costituzione, discussione, votazione, ecc.), la cui inosservanza implica l’annullabilità della delibera, in quanto non presa in conformità alla legge. Ne deriva che l’amministratore non è tenuto al risarcimento dei danni, individuati nelle spese processuali liquidate in favore del condomino che…

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Liquidazione delle spese processuali: la nota spese depositata nel giudizio vincola il giudice

Cass. civ. Sez. VI 26-10-2021, n. 30087. Pres. Greco – Rel.  Lo Sardo Spese giudiziali civili – Nota delle spese – Presentazione della nota delle spese –  Specificazione della somma domandata – Attribuzione alla parte a titolo di rimborso spese di una somma di entità inferiore – Inammissibilità (C.p.c., art. 91; 360; C.p.c. disp. att., art. 75;  D.M. 10 marzo 2014 n. 55, artt. 2 e 4) Attraverso la nota delle spese, la parte fissa l’oggetto della condanna chiesta al giudice, di modo  che, tutte le volte che il giudice liquida le spese e le competenze del difensore in misura inferiore a quella richiesta attraverso la nota spese, deve fornire una spiegazione delle ragioni per cui il rimborso è considerato…

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Il creditore che abusa dell’azione esecutiva non ha diritto a ripetere le spese sostenute

Cass. civ., sez. III, 31 maggio 2021, n. 15077 – Pres. De Stefano – Rel. Rossetti Esecuzione forzata – Cumulo dei mezzi di espropriazione – Interesse ad agire – Impiego fruttuoso dei mezzi processuali per la soddisfazione coattiva del credito – Insussistenza – Abuso dei mezzi processuali – Conseguenze Il creditore non può pretendere di ripetere dal debitore le spese che conseguono alla scelta di avvalersi di mezzi di tutela più onerosi, quando disponga di strumenti alternativi che gli consentano di ottenere lo stesso grado di tutela, costituendo abuso del processo l’avvio di plurime iniziative esecutive che hanno, come unico effetto, quello di fare lievitare i costi dell’esecuzione forzata. CASO Un creditore, in forza dei cinque titoli esecutivi dei quali…

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La determinazione del compenso del prestatore d’opera intellettuale

Cass. civ., sez. II, ord. 4 febbraio 2021, n. 2631 – Pres. Di Virgilio, Rel. Giusti Parole chiave: Compensi al prestatore d’opera intellettuale – accordo tra le parti – tariffe professionali – usi – determinazione giudiziale – criteri – ordine gerarchico – importanza dell’opera – decoro professionale In tema di compensi spettanti ai prestatori d’opera intellettuale, l’art. 2233 c.c. pone una gerarchia di carattere preferenziale, indicando in primo luogo l’accordo delle parti ed in via soltanto subordinata le tariffe professionali, ovvero gli usi: le pattuizioni tra le parti risultano dunque preminenti su ogni altro criterio di liquidazione ed il compenso va determinato in base alla tariffa ed adeguato all’importanza dell’opera soltanto in mancanza di convenzione [Massima non ufficiale]. Disposizioni applicate:…

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La caducazione di un titolo giudiziale provvisoriamente esecutivo legittima il debitore esecutato a promuovere un autonomo giudizio per la ripetizione dell’indebito

Cassazione civile, sez. III, sent. 26.02.2020 n. 14601. Presidente F. De Stefano – Estensore C. D’Arrigo “Nel caso di azione esecutiva intrapresa in forza di un titolo giudiziale provvisoriamente esecutivo, la caducazione dello stesso in epoca successiva alla fruttuosa conclusione dell’esecuzione forzata legittima il debitore che l’abbia subita a promuovere nei confronti del creditore procedente un autonomo giudizio per la ripetizione dell’indebito che, avendo ad oggetto un credito fondato su prova scritta, può assumere le forme del procedimento d’ingiunzione”. CASO Un professionista del settore edile chiedeva ed otteneva dal Tribunale di Rieti, nei confronti di un condominio sito nella zona del Terminillo (RI), un decreto ingiuntivo per spettanze professionali provvisoriamente esecutivo, per un importo complessivo pari ad euro 73.434,13. Il…

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Doveri processuali del ricorrente per revocazione

Cass., sez. VI, 27 settembre 2021, n. 26161, Pres. Lombardo – Est. Varrone [1] Doveri processuali del ricorrente per revocazione – Onere della chiarezza e della sintesi espositiva – Mancato rispetto – Possibili conseguenze – Declaratoria di inammissibilità del ricorso – Fondamento (artt. 366, 395 c.p.c.) Il ricorso per revocazione è soggetto al disposto dell’art. 366 c.p.c., secondo cui la formulazione del motivo deve risolversi nell’indicazione specifica, chiara e immediatamente intellegibile del fatto che si assume avere costituito oggetto dell’errore e nell’esposizione delle ragioni per cui l’errore presenta i requisiti previsti dall’art. 395 c.p.c.; ne consegue che il mancato rispetto di tali requisiti espone il ricorrente al rischio di una declaratoria d’inammissibilità dell’impugnazione, non consentendo la valorizzazione dello scopo del…

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Non occorre allegare la procura al decreto ingiuntivo notificato via pec: se invalida, vi è sempre l’onere di proporre opposizione nel termine di quaranta giorni

Cassazione civile, terza sez., sentenza del 6 ottobre 2021, n. 27154; Pres. Frasca; Rel. Tatangelo. “Ai sensi dell’art. 643 c.p.c.,  anche se la notificazione avvenga a mezzo P.E.C., ai sensi della l. 21 gennaio 1994 n. 53, da parte del difensore costituito nel procedimento monitorio; la eventuale insussistenza, agli atti del procedimento monitorio, di detta procura, così come l’eventuale vizio della stessa, vanno eventualmente fatti valere dall’ingiunto come motivo di opposizione al decreto ingiuntivo, da proporsi comunque nel termine di legge decorrente dalla notificazione di esso, notificazione che può sempre essere effettuata, secondo tutte le modalità previste dall’ordinamento, dal difensore costituito nel procedimento monitorio, atteso che la pronuncia del decreto da parte del giudice del monitorio implicitamente esclude il vizio…

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Responsabilità medica, risarcimento dei danni da violazione del consenso informato e onere probatorio

Cass. civ., sez. III, 7 ottobre 2021, n. 2726 – Pres. Travaglino – Rel. Pellecchia [1] Responsabilità medica – Onere probatorio – Risarcimento dei danni – Consenso informato – Causalità materiale – Causalità giuridica – Inadempimento – Causa non imputabile (Cod. civ. 1223) [1] “’L’onere probatorio inerente la causalità materiale grava sul creditore e solo in seguito a tale prova grava sul debitore provare l’assenza di colpa, ovvero che l’inadempimento sia derivato da una causa non imputabile al debitore” CASO [1] Il caso origina dalla sentenza con cui la Corte d’appello di Napoli, confermando la decisione del Tribunale di Napoli, rigettava la domanda di risarcimento danni proposta da un uomo per le lesioni subite durante un intervento chirurgico eseguito in…

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