PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Il debitore che ha adempiuto spontaneamente il precetto può agire per la ripetizione di indebito

Cass. civ., sez. III, 8 giugno 2021, n. 15963 – Pres. Frasca – Rel. Tatangelo Espropriazione forzata – Atto di precetto – Pagamento della somma intimata – Adempimento spontaneo – Sussistenza – Azione di ripetizione di indebito – Ammissibilità – Mancata proposizione di opposizione ex art. 615 c.p.c. – Preclusione – Insussistenza Deve considerarsi spontaneo (e non avvenuto coattivamente, all’esito e in virtù di un processo esecutivo) l’adempimento dell’obbligazione posto in essere a seguito di intimazione di precetto di pagamento, così come quello che eventualmente avvenga anche dopo il pignoramento, ma prima che il processo esecutivo sia definito con la distribuzione del ricavato dalla vendita dei beni pignorati o con la relativa assegnazione, nonché quello effettuato allo scopo di evitare…

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Inadempimento reciproco e risoluzione del contratto preliminare di compravendita di immobile

Cass. civ., Sez. II, ord. 09.07.2021 n. 19569 – Pres. San Giorgio – Rel. Tedesco Contratto in genere – Risoluzione del contratto per inadempimento – Contrapposte domande di risoluzione – Gravità dell’inadempimento – Pronuncia di impossibilità di esecuzione del contratto (artt. 1453 c.c., 1455 c.c., 1458 c.c., 2033 c.c.) [1] Gli effetti restitutori conseguenti alla risoluzione si verificano sia in caso di risoluzione per inadempimento del promittente venditore, sia in caso di risoluzione per inadempimento del promissario, in quanto conseguenti al venir meno della causa giustificatrice delle attribuzioni patrimoniali già eseguite e si verificano indipendentemente dall’imputabilità dell’inadempimento. [2] La risoluzione comporta l’insorgenza, a carico di ciascun contraente, dell’obbligo di restituire le prestazioni ricevute, rimaste prive di causa, secondo i principi…

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La responsabilità penale dell’amministratore di condominio: il reato di appropriazione indebita

Corte di Cassazione, seconda sezione penale, sentenza 15 settembre 2021, n. 34305 Condominio – amministratore di condominio – responsabilità dell’amministratore: mala gestio o reato di appropriazione indebita – prova dell’interversione del possesso – sussiste. Riferimenti normativi: art. 646 c.p. – art. 1130 c.c. – art. 1131 – art. 1135 c.c. “Come riconosciuto dalla pacifica giurisprudenza sul punto, nel caso di specie il reato di appropriazione indebita non si consuma al momento in cui viene posta in essere la singola condotta quanto, piuttosto, all’atto della cessazione della carica di amministratore poiché è in tale momento, in mancanza di restituzione degli importi, che si verifica in concreto e da ultimo l’interversione del possesso …” CASO La sentenza in commento ha ad oggetto…

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I diritti reali sono un numerus clausus e sono tipici, non è possibile riscontrare un diritto reale di uso esclusivo avente natura atipica, neppure in qualità di risultato dell’autonomia contrattuale

Cassazione civile, Sezioni Unite, sent. 17.12.2020 n. 28972. Primo Presidente P. Curzio – Estensore M. Di Marzio «La pattuizione avente ad oggetto la creazione del c.d. “diritto reale di uso esclusivo” su una porzione di cortile condominiale, costituente come tale parte comune dell’edificio, mirando alla creazione di una figura atipica di diritto reale limitato, tale da incidere, privandolo di concreto contenuto, sul nucleo essenziale del diritto dei condomini di uso paritario della cosa comune, sancito dall’articolo 1102 c.c., è preclusa dal principio, insito nel sistema codicistico, del numerus clausus dei diritti reali e della tipicità degli stessi. Ne consegue che il titolo negoziale, che siffatta attribuzione abbia contemplato, implica di verificare, nel rispetto dei criteri di ermeneutica applicabili, se, al…

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Divieto di frazionamento del credito e natura del giudicato che ne accerta la violazione

Cass., Sez. II., ud. 27 gennaio 2021, 9 settembre 2021, n. 24371, Pres. D’Ascola – Est. Cosentino.  [1] Analogia di crediti per oggetto o titolo – Domande proposte in distinti giudizi pur in presenza di relazione unitaria, anche di fatto, tra le parti – Improponibilità delle stesse – Riproponibilità in cumulo oggettivo ex art. 104 cpc – Possibilità (cod. proc. civ., artt. 100, 104; cod. civ., artt. 1375, 2909) Le domande relative a diritti di credito analoghi per oggetto e per titolo non possono essere proposte in giudizi diversi quando i relativi fatti costitutivi, ancorché diversi, si inscrivano nell’ambito di una relazione unitaria tra le parti, anche di mero fatto, caratterizzante la concreta vicenda da cui deriva la controversia, a…

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Falsa attestazione del creditore circa la mancata ricezione della dichiarazione del terzo pignorato

Cassazione civile, Sez. III, Sentenza 14 ottobre 2021, n. 28047. Pres. De Stefano, Estensore Rossetti Esecuzione forzata – esecuzione presso terzi – opposizione agli atti esecutivi – falsa dichiarazione del creditore procedente circa la mancata comunicazione del terzo al creditore procedente ex art. 547 c.p.c. – assenza del terzo pignorato all’udienza di cui all’art. 548 c.p.c. – effetti dell’assenza del terzo. Nell’esecuzione presso terzi il terzo può legittimamente fare affidamento sul fatto che il creditore, essendo astretto all’obbligo di correttezza di cui all’art. 88 c.p.c., dichiari al giudice il vero e cioè di avere ricevuto la dichiarazione negativa. Ne consegue che il creditore procedente non può invocare gli effetti della ficta confessio di cui all’art. 548 c.p.c., co. 1, quando…

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L’ingiustificata interruzione delle trattative implica la risarcibilità dell’interesse negativo

Cass. civ., sez. II, ord. 27 ottobre 2021, n. 30186 – Pres. Manna – Rel. Carratto [1] Responsabilità civile – Responsabilità precontrattuale – Risarcimento del danno – Interesse negativo – Interruzione delle trattative  (Cod. civ. art. 1337) [1] “In tema di responsabilità precontrattuale il pregiudizio risarcibile è circoscritto (ed a tal fine il giudice di rinvio dovrà operare le relative necessarie valutazioni) nei limiti dello stretto interesse negativo (contrapposto all’interesse all’adempimento), rappresentato sia dalle spese inutilmente sopportate nel corso delle trattative in vista della conclusione del contratto, sia dalla perdita di ulteriori occasioni per la stipulazione con altri di un contratto altrettanto o maggiormente vantaggioso, e dunque non comprende, in particolare, il lucro cessante risarcibile se il contratto non fosse…

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Responsabilità dell’amministratore condominiale per mala gestio: non è sufficiente l’inadempimento degli obblighi sullo stesso incombenti, ma è necessaria la prova del danno cagionato da tali inadempimenti

Tribunale Civile di Cosenza, Sezione I^, Sentenza del 14 aprile 2021 n. 846 “L’amministratore di condominio è l’organo di gestione e di rappresentanza del condominio e si obbliga, in virtù di apposito contratto, a compiere uno o più atti giuridici nell’interesse di un altro soggetto; la sua figura pertanto rientra nella fattispecie del mandato con rappresentanza in virtù dell’esplicito richiamo dell’art. 1129 c.c. il quale, tra l’altro, prevede che, per tutto quanto non espressamente disciplinato, all’amministratore di condominio si applichino le norme sul mandato. La L. n. 220 del 2012 ha introdotto una serie di ipotesi determinanti la revoca dell’amministratore a fronte di gravi irregolarità nella gestione della res communis che, tuttavia, non possono ritenersi esaustivamente contenute nella norma anzidetta,…

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La Legge delega n. 134/2021 e le prospettive di riforma del sistema sanzionatorio e della giustizia riparativa

La Legge 27 settembre 2021, n. 134, recante la “Delega al Governo per l’efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 237 del 4 ottobre 2021, ambisce apertamente ai valori di efficienza e ragionevole durata imposti dagli artt. 111 Cost. e 6 CEDU per un assicurare un equo processo. La riduzione dei tempi di giustizia rappresenta il comun denominatore degli interventi riformatori promossi dalla L. n. 134/2021, che realizza sotto molteplici aspetti la spinta deflattiva al carico processuale in un orizzonte temporale di attuazione delle deleghe espresse dall’art. 1 entro il 19 ottobre 2022. Nell’art. 2 della novella, sono previste le disposizioni immediatamente precettive…

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Cause ereditarie: è escluso il potere di rilievo ufficioso dell’incompetenza per territorio

Cass., sez. VI, 27 settembre 2021, n. 26141, Pres. Lombardo – Est. Besso Marcheis [1] Cause ereditarie – Competenza per territorio – Foro esclusivo – Derogabilità – Conseguenze (artt. 22, 28, 38 c.p.c.) Il foro esclusivo previsto dall’art. 22 c.p.c., che per le cause ereditarie individua la competenza del giudice del luogo dell’aperta successione, è derogabile, non rientrando tra le ipotesi elencate dall’art. 28 c.p.c.; ne consegue che, venuta meno, per espressa rinuncia, l’eccezione di incompetenza del giudice adito, questi non ha più il potere-dovere di individuare il giudice competente. CASO [1] In una causa ereditaria, parte convenuta sollevava eccezione d’incompetenza dell’adito Tribunale di Roma. Nel corso del giudizio, l’eccezione veniva rinunciata con dichiarazione resa dapprima in udienza, poi ribadita…

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