PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Contratto di rent to buy e inammissibilità dell’opposizione di terzo

Tribunale di Lecce, Sez. Commerciale, Ordinanza 30 Giugno 2021, Giudice dell’Esecuzione Pietro Errede. Massima: “La circostanza che tale contratto di “rent to buy” sia stato trascritto anteriormente al pignoramento non rileva ai fini di un attuale riconoscimento in capo alla società terza opponente di un diritto di proprietà o altro diritto reale, rilevante ai fini della proposizione dell’opposizione all’esecuzione ex art. 619 c.p.c.. Ciò in quanto non si è verificata allo stato alcuna fattispecie traslativa dell’intero compendio pignorato in suo favore”. CASO In data 02/12/2020, la (OMISSIS) SPA propose ricorso in opposizione ex art.619 c.p.c. alla procedura di pignoramento fondata sul presupposto che la società esecutata (OMISSIS) Spa le aveva concesso il godimento di alcuni immobili a mezzo di un…

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Locazione di immobile commerciale, vendita a terzo ed esercizio del diritto di riscatto

Corte di Cassazione, Sezione 3, n. 40252 del 15 dicembre 2021, Pres. Graziosi, Rel. Scrima Parole chiave Locazione commerciale – Diritto di prelazione – Diritto di riscatto – Efficacia ex tunc del riscatto – Sorte dei canoni pagati Massima: “Nell’ambito delle locazioni commerciali di immobili, quando il conduttore eserciti il diritto di riscatto dell’immobile venduto dal locatore a un terzo, il riscatto produce effetti ex tunc – ossia dalla data del trasferimento immobiliare al terzo – cosicché i canoni pagati dal conduttore successivamente alla vendita vanno restituiti al conduttore oppure decurtati dal prezzo di acquisto dell’immobile”. Disposizioni applicate Art. 38 l. n. 392 del 27 luglio 1978 (diritto di prelazione), art. 39 l. n. 392 del 27 luglio 1978 (diritto di…

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Le conseguenze della errata introduzione delle controversie ex D.Lgs. n. 150/2011 davanti al Giudice di Pace

Cass., Sez. Un., ud. 26 ottobre 2021, 12 gennaio 2022, n. 758, Pres. D’Ascola – Rel. Lamorgese. [1] Controversie disciplinate dal D.lgs. n. 150/2011 – Errata introduzione con citazione anziché con ricorso – Salvezza degli effetti sostanziali e processuali della domanda ex art. 4 d.lgs. n. 150/2011 – Ordinanza di mutamento del rito – Necessità – Esclusione (cod. proc. civ., artt. 426, 30 comma 3; d.lgs. 1 settembre 2011 n. 150, artt. 4, 7) Massima: “Nei procedimenti disciplinati dal D.lgs. n. 150/2011, per i quali la domanda va proposta nelle forme del ricorso e che, al contrario siano introdotti con citazione, il giudizio è correttamente instaurato ove quest’ultima sia notificata tempestivamente, producendo gli effetti sostanziali e processuali che le sono…

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Per far valere il pagamento effettuato da un condebitore solidale si può proporre opposizione a precetto o all’esecuzione ex art. 615 c.p.c.

Cassazione civile, sezione III, 14 ottobre 2021, n. 28044; Pres. De Stefano; Rel. Rubino. Decreto ingiuntivo – Obbligazione solidale – Opposizione a decreto ingiuntivo – Pagamento eseguito da uno dei condebitori – Fatto estintivo del credito – Precetto – Opposizione a precetto – Deduzione del fatto estintivo del credito con l’opposizione all’esecuzione – Eccezione in senso stretto – Mera difesa – Giudicato – artt. 1292, 1306, 2909 c.c.; 479, 615, 645 c.p.c. La mancata opposizione a decreto ingiuntivo preclude la deducibilità, con l’opposizione all’esecuzione, di fatti estintivi anteriori alla formazione del giudicato sulla sussistenza del credito, ma non impedisce al condebitore, coobbligato in virtù di titolo esecutivo di formazione giudiziale passato in giudicato nei suoi confronti, di far valere con…

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La violazione delle regole di civile convivenza legittima il recesso dal contratto di comodato

Cass. civ., sez. III, 6 ottobre 2021, n. 27122 – Pres. Travaglino – Rel. Scarano Parole chiave: Contratto – Elementi accidentali – Presupposizione – Natura – Circostanza esterna al contratto – Specifico e oggettivo presupposto di efficacia – Rilevanza ai fini del mantenimento del vincolo contrattuale [1] Massima: “La presupposizione, non attenendo all’oggetto, né alla causa, né ai motivi del contratto, consiste in una circostanza a esso esterna, che, pur se non specificamente dedotta come condizione, ne costituisce specifico e oggettivo presupposto di efficacia, assumendo per entrambe le parti – o anche per una sola di esse, ma con riconoscimento da parte dell’altra – valore determinante ai fini del mantenimento del vincolo contrattuale, il cui mancato verificarsi legittima l’esercizio del…

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Integrazione del contraddittorio in caso di morte di una delle parti 

Cassazione civile, sez. II, ord. 30.09.2021 n. 26562. Presidente P. D’Ascola – Estensore G. Dongiacomo Massima: “In caso di morte di una delle parti nel corso del giudizio di primo grado, invero, questa Corte ha ripetutamente affermato il principio per cui la sua legittimazione attiva e passiva si trasmette indivisibilmente a tutti i suoi eredi, i quali vengono a trovarsi per la durata dell’intero giudizio in una situazione di litisconsorzio necessario per ragioni di ordine processuale, a prescindere cioè dalla scindibilità o meno del rapporto sostanziale dedotto in giudizio, con la conseguenza che ove l’impugnazione sia stata proposta nei confronti di uno soltanto degli eredi della parte defunta, ancorché contumace in primo grado, il giudice d’appello deve ordinare, anche d’ufficio,…

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Con l’opposizione a decreto ingiuntivo anche il terzo può proporre una domanda connessa

Cassazione civile, Sez. II, sent. 14 febbraio 2022, n. 4713, Pres. Manna, Est. Abete Opposizione a decreto ingiuntivo – cumulo soggettivo – chiamata in causa e intervento del terzo nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo (Cod. Proc. Civ. art. 103, 105, 269, 274, 645)  Massima: “E’ da ammettere la possibilità che l’opposizione a decreto ingiuntivo rechi – ovvero contenga nel suo stesso “corpo” – unitamente alle difese e alle eventuali domande riconvenzionali dell’ingiunto, altresì la domanda di un soggetto terzo, connessa per titolo o per oggetto alla domanda monitoria dell’iniziale ricorrente oppure alla domanda riconvenzionale dell’opponente ovvero connessa perché postulante, in tutto o in parte, la soluzione di questioni identiche a quelle involte dalla domanda monitoria o dalla domanda…

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Necessità della querela di falso anche nelle ipotesi di conclamata inverosimiglianza del contenuto della scrittura

Cass., Sez. lav., 25 ottobre 2021, n. 29912, Presidente Berrino – Relatore Arienzo Procedimento civile – Prova documentale – Scrittura privata – Querela di falso – (C.c. art. 2702; C.p.c. artt. 241, 215, 221). Massima: “La scrittura privata, quando ne sia stata o debba considerarsi riconosciuta la sottoscrizione, è sorretta da una presunzione di autenticità relativamente al contenuto, nel senso che l’autenticità della sottoscrizione fa presumere la provenienza dal sottoscrittore delle dichiarazioni attribuitegli: conseguentemente, in assenza di querela di falso non può dirsi interrotto il collegamento della sottoscrizione con le dichiarazioni e, pertanto, il giudice non può rilevare la falsità del documento sulla base dell’apparente inverosimiglianza del suo contenuto” (massima non ufficiale)  CASO La vicenda trae origine dal ricorso proposto…

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Sull’inapplicabilità dell’obbligo della specifica approvazione per iscritto al patto di non concorrenza nel contratto di agenzia

Cass. civ., sez. II, sent. 14 gennaio 2022, n. 1143 – Pres. Manna, Rel. Varrone Parole chiave: Contratto di agenzia – patto di non concorrenza – clausole vessatorie – contratto concluso mediante moduli o formulari – obbligo della specifica approvazione per iscritto – predisposizione unilaterale – serie indefinita di rapporti – esclusione Massima: “In tema di condizioni generali di contratto, perché sussista l’obbligo della specifica approvazione per iscritto di cui all’art. 1341 c.c., comma 2, non basta che uno dei contraenti abbia predisposto l’intero contenuto del contratto in modo che l’altra parte non possa che accettarlo o rifiutarlo nella sua interezza, ma altresì è necessario che lo schema sia stato predisposto e le condizioni generali siano state fissate, per servire ad una…

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Locazione di bene demaniale gravato da uso civico: nullità del contratto non conforme al diritto collettivo

Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza 21 ottobre 2021, n. 29344 Terreno demaniale gravato da uso civico – concessione in godimento a soggetto privato – atti di concessione amministrativa o contratti di locazione – condizioni di validità – conformità della destinazione del bene all’uso civico e temporaneità del godimento – regime ordinario dell’onere della prova – non sussiste – nullità del contratto. Riferimenti normativi: Legge n. 1766/1927 – Regio Decreto n. 332/1928 – Legge Regione Campania n. 11/1981 – art. 1418 c.c. – art. 2697 c.c.  “La concessione in godimento, mediante contratto di locazione, di terreni demaniali soggetti ad uso civico è subordinata alla condizione che la destinazione concreta impressa al bene sia conforme all’esercizio dell’uso civico o, se…

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