PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Cessione del quinto, premi assicurativi e superamento del tasso soglia usura

Tribunale di Roma, 20 ottobre 2021, Giudice Postiglione Parole chiave: Usura – Premi assicurativi – Cessione del quinto – Assicurazione obbligatoria Massima: “nell’ambito dei contratti di cessione del quinto, essendo obbligatoria per legge la conclusione di polizza assicurativa per il rischio vita e perdita di impiego, il costo dei premi assicurativi va sempre computato ai fini della verifica del superamento del tasso soglia usura, con la conseguenza che – laddove risulti nel caso concreto superato il tasso soglia – gli interessi del contratto devono azzerarsi, in applicazione della sanzione prevista dall’art. 1815 comma 2 c.c. “. Disposizioni applicate Art. 644 c.p. (usura), art. 1815 c.c. (interessi), art. 54 d.p.r. 5 gennaio 1950, n. 180 (garanzia dell’assicurazione o altre malleverie) CASO Una persona…

Continua a leggere...

Mediazione obbligatoria: non rileva il termine di quindici giorni assegnato dal giudice

Cass., sez. II, 14 dicembre 2021, n. 40035, Pres. Di Virgilio – Est. Casadonte [1] Mediazione – Condizione di procedibilità – Termine di quindici giorni indicato dal medesimo giudice delegante – Irrilevanza (artt. 5 e 6, d.lgs. n. 28/2010) Ai fini della sussistenza della condizione di procedibilità di cui all’art. 5, comma 2, e comma 2 bis d.lgs. n. 28/2010, ciò che rileva nei casi di mediazione obbligatoria ope iudicis è l’utile esperimento, entro l’udienza di rinvio fissata dal giudice, della procedura di mediazione, da intendersi quale primo incontro delle parti innanzi al mediatore e conclusosi senza l’accordo, e non già l’avvio di essa nel termine di quindici giorni indicato dal medesimo giudice delegante con l’ordinanza che dispone la mediazione….

Continua a leggere...

Il pignoramento dei titoli PAC

Cass. civ., sez. III, 27 settembre 2021, n. 26115 – Pres. Vivaldi – Rel. Tatangelo Aiuti PAC – Titoli AGEA – Pignoramento autonomo rispetto a quello dei terreni – Necessità – Opponibilità del vincolo a terzi – Iscrizione nel registro AGEA – Necessità – Espropriazione dei titoli AGEA unitamente ai terreni – Ammissibilità – Presupposti I titoli dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) relativi ai contributi comunitari diretti agli agricoltori (cosiddetti “aiuti PAC”), pur essendo pignorabili, non costituiscono né pertinenze, né accessori, né frutti dei terreni in funzione dei quali sono riconosciuti e devono, pertanto, essere oggetto di pignoramento autonomo rispetto a quello di tali terreni, con vincolo soggetto, in ogni caso, a iscrizione nel registro AGEA ai fini…

Continua a leggere...

L’annullamento del contratto di appalto per dolo determinante

Tribunale di Milano 10 novembre 2021, Est. Vitale Contratto di appalto – vizio del consenso – dolo determinante – annullamento contratto [1] In tema di vizi del consenso deve essere annullato ex artt. 1427 e 1439 c.c. il contratto di appalto avente ad oggetto il rifacimento della pavimentazione di uno stabilimento industriale ove l’appaltatore, ai fini dell’aggiudicazione dell’appalto, abbia carpito il consenso del committente mediante modalità fraudolente costituite dall’utilizzo durante la prova campione di materiali o prodotti diversi da quelli convenuti per la prova. Il contratto di appalto successivamente stipulato è affetto da dolo determinante dell’appaltatore e deve essere annullato con conseguente onere restitutorio di quanto versato dal committente a titolo di anticipo sull’opera. Disposizioni applicate Art. 1662, comma 2,…

Continua a leggere...

Anche l’uso eccessivo del bene che determina un suo deterioramento ricade sotto il divieto sancito dall’articolo 1102 c.c.

Cassazione civile, sez. II, ordinanza 14.10.2021 n. 28080.  Presidente S. Gorjan – Estensore A. Carrato «L’uso della cosa comune da parte di ciascun partecipante è sottoposto dall’art. 1102 c.c. a due limiti fondamentali, consistenti nel divieto di alterare la destinazione della cosa comune e nel divieto di impedire agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto, con la conseguenza che a rendere illecito l’uso basta il mancato rispetto dell’una o dell’altra delle due condizioni, sicché anche l’alterazione della destinazione della cosa comune determinato non soltanto dal mutamento della funzione, ma anche dal suo scadimento in uno stato deteriore, ricade sotto il divieto stabilito dall’art. 1102 c.c. In particolare, l’uso della cosa comune da parte di ciascun condomino,…

Continua a leggere...

Certificazioni verdi Covid-19, Real Estate e Hospitality: le ultime interpretazioni

Parole chiave Green pass rafforzato – Certificazioni Verdi – salute – lavoro – riservatezza – Real Estate – Immobiliare – ricettività – locazioni turistiche – “affitti brevi” – strutture ricettive – Hospitality – GDPR – Garante privacy – verifiche – check-in online – linee guida Sintesi della questione Le misure introdotte dal D.L. 26 novembre 2021, n. 172 introducono nuove categorie di destinatari dell’obbligo di “possedere” una delle certificazioni verdi Covid-19 previste dal D.L. 22 aprile 2021 e succ. mod. Tra questi, per esempio, gli ospiti delle strutture ricettive. Estesi anche anche i destinatari dell’obbligo di verifica del possesso delle certificazioni. Complessi i temi affrontati dal Legislatore – e conseguentemente dall’interprete –  tenuto a trovare un equilibrio sostenibile tra interessi…

Continua a leggere...

La sentenza di rigetto della Corte Costituzionale sull’eccezione di incostituzionalità del c.d. “blocco degli sfratti”

Sentenza Corte Costituzionale, 11 novembre 2021 n.213 Esecuzione forzata – Misure connesse all’emergenza epidemiologica da covid – 19 – sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, anche a uso non abitativo – Proroga, limitatamente ai provvedimenti di rilascio adottati per mancato pagamento del canone alle scadenze (c.d. sfratto per morosità) inizialmente sino al 30 giugno 2021 – Ulteriore proroga: fino al 30 settembre 2021 per i provvedimenti adottati dal 28 febbraio 2020 al 30 settembre 2020; fino al 31 dicembre 2021 per i provvedimenti di rilascio adottati dal 1.10.2020 al 30.06.21 – Questione di legittimità costituzionale: art. 103, c.6 del DL 18/20 convertito in L.27/20; art. 17 bis del DL 34/2020, convertito in L.77/2020; art. 13, c. 13 del…

Continua a leggere...

Le Sezioni Unite ribadiscono l’inutilizzabilità del regolamento di competenza per dirimere i conflitti tra giudice penale e giudice civile

Cass., Sez. Un., 6 dicembre 2021, n. 38596 Pres. Raimondi – Rel. Nazzicone Competenza – Conflitto tra sezioni civili e penali dello stesso ufficio giudiziario – Regolamento di competenza – Inammissibilità – Rimessione degli atti al Presidente del tribunale (C.p.c. artt. 42, 43, 45, 168-bis, 273, 274; Disp. att. c.p.c. art. 83-ter; C.p.p. artt. 28-32) [1] La ripartizione della potestas iudicandi tra giudice civile e giudice penale all’interno dello stesso ufficio giudiziario non disegna distinte aree di competenza né la violazione delle norme che presiedono a tale riparto può essere denunciata a mezzo di regolamento di competenza ex artt. 42, 43 e 45 c.p.c. .Qualora il giudice civile, ricevuti gli atti dal giudice penale, ritenga a sua volta di non…

Continua a leggere...

Caducazione del titolo esecutivo, condanna alle spese nel giudizio di opposizione all’esecuzione e responsabilità aggravata per esecuzione forzata ingiusta: intervengono le Sezioni Unite

Cass. civ., sez. un., 21 settembre 2021, n. 25478 – Pres. Spirito – Rel. Cirillo Esecuzione forzata – Titolo esecutivo provvisoriamente esecutivo – Caducazione – Giudizio di opposizione all’esecuzione – Cessazione della materia del contendere – Declaratoria – Regolazione delle spese di lite – Criterio della soccombenza virtuale [1] In caso di esecuzione forzata intrapresa sulla base di un titolo giudiziale non definitivo, la sopravvenuta caducazione del titolo per effetto di una pronuncia del giudice della cognizione (nella specie: ordinanza di convalida di sfratto successivamente annullata in grado di appello) determina che il giudizio di opposizione all’esecuzione si debba concludere non con l’accoglimento dell’opposizione, bensì con una pronuncia di cessazione della materia del contendere, per cui il giudice di tale…

Continua a leggere...

Responsabilità da cose in custodia e condotta incauta della vittima

Cass. civ., sez. VI-3, 2 dicembre 2021, n. 38025 – Pres. Amendola – Rel. Tatangelo [1] Responsabilità civile da cose in custodia – Risarcimento del danno – Accertamento del nesso causale tra cosa ed evento – Prova liberatoria – Caso fortuito – Condotta incauta – Imprudenza  (Cod. civ. artt. 1227; 2043; 2051). [1] “Il criterio di imputazione della responsabilità fondato sul rapporto di custodia di cui all’art. 2051 c.c. opera in termini rigorosamente oggettivi; il danneggiato ha il solo onere di provare il nesso di causa tra la cosa in custodia (a prescindere dalla sua pericolosità o dalle sue caratteristiche intrinseche) ed il danno, mentre al custode spetta l’onere della prova liberatoria del caso fortuito, inteso come fattore che, in…

Continua a leggere...