PROCEDURA E DIRITTO CIVILE
Danno patrimoniale in re ipsa da occupazione sine titulo: questione rimessa alle Sezioni Unite
Cass. civ. Sez. Seconda Ord., 8/2/2022, n. 3946, Pres. Consentino, Est. Carrato Occupazione sine titulo – Configurabilità danno patrimoniale – Danno in re ipsa – Rimessione alle SS.UU. [1] La Seconda sezione civile ha rimesso gli atti al Primo Presidente, per valutare l’opportunità di investire le Sezioni Unite della questione di massima di particolare importanza relativa alla configurabilità di un danno patrimoniale, derivante dall’occupazione sine titulo di un immobile, inteso come danno in re ipsa da perdita della facoltà di godimento diretto di esso, distinto concettualmente dal danno patrimoniale (sul cui atteggiarsi dal punto di vista processuale e probatorio vi è stata già ordinanza di rimessione della Terza sezione civile, n. 1162 del 2022), inteso come “mancato guadagno” derivante dalla…
Continua a leggere...Deliberazioni assembleari, mediazione obbligatoria e nomina dell’amministratore di condominio: analisi di alcune questioni giuridiche
Tribunale di Roma, sezione V, sentenza, 10/05/2021, n. 8102 Condominio – assemblea dei condòmini – deliberazioni assembleari – nomina dell’amministratore – nullità o annullabilità della deliberazione – annullabilità – non sussiste – presentazione domanda di mediazione – interruzione della prescrizione e della decadenza – tardività – sussiste. Riferimenti normativi: art. 1129 c.c. – art. 1135 c.c. – art. 1136, comma 4, c.c. – art. 66 disp. att. c.c. – art. 6, comma 6, D. Lgs. n. 28/2010 “… Devono qualificarsi annullabili le delibere con vizi relativi alla regolare costituzione dell’assemblea, quelle adottate con maggioranza inferiore a quella prescritta dalla legge o dal regolamento condominiale, quelle affette da vizi formali, in violazione di prescrizioni legali, convenzionali, regolamentari, attinenti al procedimento di…
Continua a leggere...Responsabilità dell’avvocato e interpretazione della polizza assicurativa
Corte di cassazione, Sezione 3, n. 3288 del 3 febbraio 2022, Pres. Frasca, Rel. Ambrosi Parole chiave Responsabilità civile dell’avvocato – Assicurazione della responsabilità civile – Interpretazione del contratto assicurativo – Interpretazione estensiva Massima: “In tema di assicurazione della responsabilità civile dell’avvocato, nel caso in cui la polizza assicurativa contempli più clausole che definiscono il rischio coperto dal contratto, deve prevalere – alla luce delle disposizioni di legge sull’interpretazione del contratto – un’interpretazione che tenga conto di tutte le clausole del contratto e che, nel dubbio, sia in senso contrario agli interessi dell’impresa assicuratrice che ha redatto il testo contrattuale”. Disposizioni applicate Art. 1363 c.c. (interpretazione complessiva delle clausole), art. 1370 c.c. (interpretazione contro l’autore della clausola) CASO Un avvocato…
Continua a leggere...Giudicato sulla giurisdizione e rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia
Cass., Sez. Un., 4 aprile 2022, n. 10860 Pres. Curzio – Rel. Stalla Regolamento preventivo di giurisdizione – Contrarietà della decisione alla normativa UE in tema di riparto tra le giurisdizioni nazionali – Rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia – Ammissibilità – Emancipazione del giudice di merito dagli effetti vincolanti della decisione resa in sede di regolamento – Limiti (C.p.c. artt. 41, 382; Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea [TFUE] art. 267; Reg [CE] n. 1346/2000 art. 3) [1] A séguito di statuizione sulla giurisdizione da parte della Suprema Corte adita in sede di regolamento, il giudice nazionale non di ultima istanza avanti al quale il processo prosegua è ammesso a sollevare questione pregiudiziale ex art. 267 TFUE avanti alla Corte…
Continua a leggere...È tempestiva l’eccezione in senso stretto proposta nella comparsa di costituzione in sede di A.T.P. pendente iudicio, ancorché non reiterata nella comparsa di risposta nel giudizio di merito
Cassazione civile, Sez. VI-III, Ordinanza, 25 gennaio 2022, n. 2222. Pres. Di Virgilio, Estensore Penta CASO Con ricorso ai sensi degli artt. 633 c.p.c. e ss., Alfa S.p.a. otteneva un decreto ingiuntivo per il saldo dei lavori eseguiti a favore di Beta s.r.l. Con atto di citazione notificato il 14.10.2009, Beta si opponeva al decreto ingiuntivo, deducendo sia l’inesistenza del credito sia l’inadempimento contrattuale di Alfa e spiegando domanda riconvenzionale per il risarcimento dei danni cagionati da quest’ultima e il pagamento della penale stabilita nel contratto d’appalto; con ricorso di poco successivo, Beta chiedeva, inoltre, un A.T.P. in corso di causa ex art. 696 c.p.c. Il Tribunale accoglieva l’opposizione a decreto ingiuntivo, la domanda riconvenzionale di risarcimento danni e di…
Continua a leggere...Danno da premorienza: per la liquidazione deve tenersi conto della vita effettivamente vissuta
Cass. civ., Sez. III, ord. 29.12.2021 n. 41933 – Pres. Sestini – Rel. Cirillo Risarcimento del danno – Morte del danneggiato sopravvenuta nel corso del giudizio – Liquidazione del danno biologico – Criterio di proporzionalità – Durata effettiva della vita – Criteri equitativi. [1] Qualora la vittima di un danno alla salute sia deceduta prima della conclusione del giudizio, per causa non ricollegabile alla menomazione risentita in conseguenza dell’illecito, l’ammontare del risarcimento spettante agli eredi del defunto iure successionis va parametrato alla durata effettiva della vita del danneggiato e non a quella statisticamente probabile. Il giudice di merito è tenuto a liquidare tale danno seguendo il criterio della proporzionalità, cioè assumendo come punto di partenza il risarcimento spettante, a parità…
Continua a leggere...Inammissibile l’appello presentato con ricorso su impugnazione di una delibera assembleare notificato oltre il termine per impugnare
Corte d’Appello di Palermo, Sezione II Civile, Sentenza 14 luglio 2021 n. 1163, Presidente Dott. Giuseppe Lupo, Estensore Dott.ssa Virginia Marletta Massima: “L’appello avverso la sentenza che abbia pronunciato sull’impugnazione di una deliberazione dell’assemblea di condominio (nonostante il primo giudizio fosse stato introdotto con ricorso), ai sensi dell’art. 1137 c.c., va proposto, in assenza di specifiche previsioni di legge, mediante citazione in conformità alla regola generale di cui all’art. 342 cod. proc. civ., sicché la tempestività del gravame va verificata in base alla data di notifica dell’atto e non a quella di deposito dello stesso nella cancelleria del giudice ‘ad quem’ ”. FATTO Il giorno 19 giugno 2013 Tizio impugnava la delibera del 3 gennaio 2013, adottata dall’apposita assemblea del…
Continua a leggere...Contratto di fornitura ed eccessiva onerosità sopravvenuta: l’impatto del Covid-19 sui contratti
Tribunale di Avellino, 29 giugno 2021, Giud. Di Matteo Parole chiave Contratto di fornitura – Covid-19 – Risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta Massima: “Nell’ambito di un contratto di fornitura concernente l’allestimento di un’attività di ristorazione, lo scoppio della pandemia di Covid-19, unitamente alle misure di contenimento adottate dal Governo, costituisce evento straordinario e imprevedibile che consente all’impresa di ristorazione di invocare la risoluzione del contratto – non ancora eseguito – per eccessiva onerosità sopravvenuta ai sensi dell’art. 1467 c.c.”. Disposizioni applicate Art. 1467 c.c. (contratto con prestazioni corrispettive) CASO Due società stipulavano un contratto di fornitura in forza del quale la prima società (appaltatrice o venditrice) si impegnava a fornire alla seconda (committente o acquirente) determinati beni con posa in…
Continua a leggere...Quando ricorre il vizio di motivazione apparente ex art. 360, n. 5), c.p.c.?
Cass., sez. VI, 1° marzo 2022, n. 6758, Pres. Bisogni – Est. Iofrida [1] Sentenza – Motivazione apparente – Vizio ex art. 360 n. 5 c.p.c. – Sussistenza – Fondamento (artt. 360 c.p.c.) Massima: “Ricorre il vizio di motivazione apparente della sentenza, denunziabile in sede di legittimità ai sensi dell’art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c. quando essa, benché graficamente esistente, non renda, tuttavia, percepibile il fondamento della decisione, perché recante argomentazioni obiettivamente inidonee a far conoscere il ragionamento seguito dal giudice per la formazione del proprio convincimento, non potendosi lasciare all’interprete il compito di integrarla con le più varie, ipotetiche, congetture”. CASO [1] Il provvedimento in commento trae origine da un giudizio di impugnazione di un provvedimento di rigetto…
Continua a leggere...La condanna alla restituzione del bene trasferito in forza di un contratto dichiarato nullo è provvisoriamente esecutiva
Cass. civ., sez. III, 8 ottobre 2021, n. 27416 – Pres. Vivaldi – Rel. Rubino Sentenza dichiarativa della nullità – Capo condannatorio – Esecuzione provvisoria – Condizioni – Limiti Massima: “L’anticipazione in via provvisoria, ai fini esecutivi, degli effetti discendenti da statuizioni condannatorie contenute in sentenze costitutive non è consentita, essendo necessario il passaggio in giudicato, nel caso in cui la statuizione condannatoria sia legata all’effetto costitutivo da un vero e proprio nesso sinallagmatico (come nel caso di condanna al pagamento del prezzo della compravendita nella sentenza costitutiva del contratto definitivo non concluso) e nel caso in cui sia legata da un nesso di corrispettività rispetto alla statuizione costitutiva, potendo la sua immediata esecutività andare ad alterare la posizione di…
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