PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Opposizione a decreto ingiuntivo e onere di contestazione specifica

Cassazione civile, terza sez., sentenza del 27 giugno 2022, n. 20597; Pres. Rubino; Rel. Rossi. Massima: “Nell’ambito dell’opposizione a decreto ingiuntivo, l’opponente (sostanziale convenuto), a fronte di una allegazione da parte dell’opposto (attore sostanziale) chiara e articolata in punto di fatto, ha l’onere ex art. 167 c.p.c. di prendere posizione in modo analitico sulle circostanze di cui intenda contestare la veridicità e, se non lo fa, i fatti dedotti dall’opposto-attore debbono ritenersi non contestati, per i fini di cui all’art. 115 c.p.c.” CASO La Guess Italia s.r.l. proponeva un ricorso monitorio contro M.A. avanti il Giudice di Pace di Firenze, il quale concedeva il decreto ingiuntivo per € 3.372,08, oltre accessori, dovuti quale residuo prezzo non versato di fornitura di…

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La responsabilità del creditore per eccesso nell’iscrizione di ipoteca

Cass. civ., sez. III, 13 dicembre 2021, n. 39441 – Pres. Travaglino – Rel. Scarano Parole chiave: Responsabilità patrimoniale – Cause di prelazione – Ipoteca – Iscrizione su beni di valore eccedente l’importo del credito vantato – Responsabilità extracontrattuale del creditore – Configurabilità Massima: “In caso di iscrizione di ipoteca giudiziale su beni di valore eccedente rispetto all’importo del credito vantato, il creditore può essere chiamato a rispondere, ai sensi dell’art. 2043 c.c., per il danno subito dal debitore, consistente nella difficoltà o impossibilità della negoziazione dei beni medesimi, ovvero nella difficoltà di accesso al credito; invero, la previsione della speciale responsabilità processuale ex art. 96 c.p.c. – quale responsabilità del soccombente che abbia abusato del diritto di agire o…

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La realizzazione di un cappotto termico all’edificio rientra nel campo delle innovazioni ex art.1120 c.c.

Tribunale ordinario di Firenze, Sez.II, Civile, sentenza n. 1842/2022 del 16 giugno 2022, Giudice unico Dott.ssa Daniela Bonacchi Massima: “Gli interventi sulle pareti condominiali che gli attori intendono eseguire, a salvaguardia dell’immobile di loro proprietà esclusiva, devono inquadrarsi nell’ambito di applicazione dell’art. 1120 c.c., perché volti “a migliorare la salubrità degli edifici” o “per il contenimento del consumo energetico”. Ne discende che tale opera, ai sensi dell’art. 1120 co. 2 c.c., può essere deliberata, sia in prima che in secondo convocazione, con il voto favorevole della maggioranza dei partecipanti al condominio ed al meno la metà del valore dell’edificio”. FATTO In data 18/07/2014, i sigg. Tizio e Caio acquistavano dalla società (OMISSIS) s.r.l. un appartamento in fase di ristrutturazione, ricompreso…

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La moda nel Metaverso: nuove prospettive e ostacoli per la tutela dei diritti IP

Il termine “Metaverso” è ormai entrato a pieno regime nel linguaggio comune degli ultimi tempi. Si tratta di una realtà virtuale condivisa su internet, in cui gli utenti vengono rappresentati attraverso Avatar, che svolgono le attività più svariate e interagiscono tra loro, proprio come nella realtà di tutti i giorni. Un meta-mondo che si presenta, però, tanto allettante quanto insidioso, rendendo sempre più attuale l’esigenza di regolare giuridicamente l’uso che ne viene fatto, tanto dalle imprese che decidono di investire i propri interessi economici in questa nuova dimensione, quanto dagli utenti che ne usufruiscono. Quello della moda è sicuramente uno dei settori che si sono rivolti al Metaverso con maggiore interesse, con riferimento tanto all’attività di marketing quanto all’offerta in…

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L’onere della parte di presentare nel fascicolo un indice dei documenti offerti come prova

Cass., sez. I, 13 giugno 2022, n. 19006, Pres. Cristiano – Est. Tricomi [1] Costituzione delle parti – Fascicoli di parte – Onere di indicazione specifica dei documenti prodotti (art. 163 c.p.c.; artt. 74, 87, disp. att. c.p.c.) Massima: Quando la domanda si fonda su documenti, l’attore ha l’onere di indicare in modo specifico nell’atto introduttivo del giudizio (art. 163 c.p.c., comma 3, n. 5) quelli che offre in comunicazione e, altresì, di inserirli nel fascicolo di parte e di elencarli nel relativo indice, che deve essere sottoscritto dal cancelliere ex art. 74 disp. att. c.p.c., e comunicato alle altre parti ex art. 87 disp. att. c.p.c.. Compito del giudice è infatti quello di decidere sulla base della documentazione prodotta,…

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Il “non debitore” destinatario della notifica di un decreto ingiuntivo dal contenuto ambiguo è legittimato a proporre opposizione

Cassazione civile, Sez. VI, sent. 5 luglio 2022, n. 21213, Pres. Graziosi, Est. Guizzi Identificazione della parte ingiunta – notificazione del decreto ingiuntivo – opposizione a decreto ingiuntivo – opposizione tardiva a decreto ingiuntivo – opposizione all’esecuzione – legittimazione alle opposizioni (Cod. Proc. Civ. artt. 638, 643, 644, 645, 650, 615; Disp. Att. Cod. Proc. Civ. art. 125) [I]  Massima: “Quando un decreto ingiuntivo sia notificato a soggetto diverso dal debitore effettivo, ma che potrebbe essere considerato debitore a causa delle ambigue indicazioni contenute nel ricorso, questo è legittimato a proporre opposizione avverso l’ingiunzione giacché, non essendo più possibile la successiva esatta identificazione del soggetto destinatario della pretesa, il decreto ingiuntivo acquisterebbe autorità di cosa giudicata e qualità di titolo…

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Cessione del credito a scopo di garanzia di altra obbligazione

Cass. civ. Sez. Prima, Sent. 25/05/2022, n. 16837, Pres. De Chiara, Est. Iofrida Cessione di credito in garanzia di altra obbligazione – Debitore ceduto – Rapporti tra cedente e cessionario Massima: “In ipotesi di cessione di credito a scopo di garanzia di altra obbligazione (nella specie, un finanziamento o anticipazione da parte di una banca) il debitore ceduto – che può opporre al cessionario le eventuali eccezioni rifluenti sul pregresso rapporto con il cedente – rimane del tutto estraneo al distinto rapporto obbligatorio fra cedente e cessionario, a garanzia del quale è stata conclusa la cessione, non essendovi accessorietà tra i due rapporti, ma solamente un collegamento negoziale tra l’obbligazione garantita ed il credito ceduto a scopo di garanzia; ne…

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In caso di mancata convocazione del condomino in assemblea l’amministratore è esente da colpa

Tribunale di Modena, 5 maggio 2021, sentenza n. 732. Massima: “E’ compito dell’assemblea, e per essa del suo presidente, controllare la regolarità degli avvisi di convocazione e darne conto tramite verbalizzazione, sulla base dell’elenco degli aventi diritto a partecipare alla riunione eventualmente compilato dall’amministratore (elenco che può essere a sua volta allegato al verbale od inserito tra i documenti conservati nell’apposito registro), trattandosi di una delle prescrizioni di forma richieste dal procedimento collegiale (avviso di convocazione, ordine del giorno, costituzione, discussione, votazione, ecc.), la cui inosservanza implica l’annullabilità della delibera, in quanto non presa in conformità alla legge. Ne deriva che l’amministratore non è tenuto al risarcimento dei danni, individuati nelle spese processuali liquidate in favore del condomino che ha…

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Il caso Champanillo –  Protezione delle dop ad ampio raggio: l’inclusione dei servizi connessi

In data 9 settembre 2021 la Corte di Giustizia UE ha deciso sulla domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dall’Audiencia Provincial de Barcelona (Corte Provinciale di Barcellona) sull’interpretazione dell’art. 103, paragrafo 2, lettera b)[1] del regolamento n. 1308/2013. La domanda trae origine dalla controversia insorta tra il Comitè Interprofessionnel du Vin de Champagne (CIVC) e una società spagnola che utilizzava il nome “Champanillo” in una catena di locali dediti alla somministrazione di cibo e bevande. Come immaginabile la questione poneva problemi in relazione al nome dei locali, ritenuto evocativo del noto prodotto Champagne. È quindi intervenuto il CIVC[2] che tra le altre ha come finalità la gestione degli interessi comuni dei produttori del vino Champagne attraverso diverse azioni tra le quali,…

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L’idoneità della mancata presentazione della parte all’interrogatorio formale a sconfessare le risultanze della quietanza prodotta in giudizio

Cass., sez. VI, 15 giugno 2022, n. 19283, Pres. Amendola – Est. Cirillo [1] Interrogatorio formale – Mancata presentazione della parte – Conseguenze (art. 232 c.p.c.) Massima: “Potendo il giudice, con libera valutazione, ritenere ammessi i fatti di cui all’interrogatorio formale ove la parte chiamata a renderlo non si sia presentata (art. 232 c.p.c.), la mancata risposta può avere una valenza eguale e contraria rispetto alla confessione stragiudiziale, di regola revocabile solo per errore di fatto o violenza”.  CASO [1] La vicenda infine giunta all’attenzione dei giudici di legittimità trae origine da un giudizio in cui l’attore aveva chiesto la condanna di parte convenuta al pagamento di una somma di denaro a titolo di saldo del corrispettivo dovuto per l’occupazione…

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