PROCEDURA E DIRITTO CIVILE
Compravendita: chi abbia domandato la riduzione del prezzo pattuito, in alternativa, può chiedere, con la prima memoria ex art. 183 comma 6 c.p.c., la risoluzione del contratto per grave inadempimento
Cass., Sez. II, ud. 13 giugno 2022, 18 luglio 2022, n. 22539, Pres. Di Virgilio – Est. Varrone. [1] Compravendita – Actio quanti minoris – Richiesta di risoluzione del contratto nella prima memoria ex art. 183 comma 6 c.p.c. – Ammissibilità – Contrasto coi principi di irrevocabilità della scelta ex art. 1492 c.c. – Divieto di mutatio libelli – Esclusione (cod. proc. civ., art. 183, cod. civ. artt. 1454, 1492) In tema di compravendita, la parte, la quale, con la domanda giudiziale, abbia domandato la riduzione del prezzo pattuito, può, in alternativa, chiedere, con la memoria ex art. 183 comma 6 comma 1 c.p.c., la risoluzione del contratto per grave inadempimento, senza per questo porsi in contrasto sia col principio…
Continua a leggere...Opposizioni esecutive e litisconsorzio necessario
Cassazione civile, terza sez., sentenza del 6 settembre 2022, n. 26211; Pres. Rubino; Rel. Spaziani. Massima: “Nelle opposizioni esecutive e nelle controversie distributive sussiste il litisconsorzio necessario nei confronti di tutti i creditori procedenti o intervenuti al momento della proposizione dell’opposizione. Il difetto originario del contraddittorio comporta la nullità della sentenza emessa senza la partecipazione di tutti i soggetti controinteressati rispetto all’azione spiegata dall’opponente. Tale nullità è rilevabile d’ufficio per la prima volta anche in sede di legittimità, con obbligo di rinvio al giudice di merito per la rinnovazione del giudizio a contraddittorio pieno e integro”. CASO La Banca di Credito Cooperativo di Roma promuoveva una procedura esecutiva immobiliare avverso D.M. e la moglie Do.Fr. Questi ultimi chiedevano la conversione…
Continua a leggere...Inopponibilità in compensazione di un credito contestato
Cass. civ., sez. VI, ord. 25 luglio 2022, n. 23167 – Pres. Di Marzio, Rel. Mercolino Parole chiave: Obbligazioni – modi di estinzione diversi dall’adempimento – compensazione – credito contestato – inopponibilità. Massima: “Qualora nel giudizio finalizzato all’accertamento di un credito sia opposto in compensazione un controcredito oggetto di contemporaneo accertamento in un separato procedimento, il primo giudizio non è suscettibile d’essere sospeso ex art. 295 c.p.c. nelle more della definizione del secondo con provvedimento coperto dal giudicato, ma deve essere, viceversa, deciso nel merito, con il rigetto dell’eccezione di compensazione in esso sollevata”. Disposizioni applicate: Art. 1243 c.c., art. 295 c.p.c. CASO Una S.r.l. ottiene decreto ingiuntivo nei confronti di una ASL facendo valere un credito acquistato da un’altra…
Continua a leggere...Determinazione della competenza per valore di causa avente ad oggetto l’impugnazione di delibera condominiale
Cassazione civile, sez. II, sentenza 21 marzo 2022 n. 9068. Presidente F. Manna – Estensore A. Scarpa Massima: “Nell’azione di impugnazione delle deliberazioni dell’assemblea di condominio, che sia volta ad ottenere una sentenza di annullamento avente effetto nei confronti di tutti i condomini, il valore della causa deve essere determinato sulla base dell’atto impugnato, e non sulla base dell’importo del contributo alle spese dovuto dall’attore in base allo stato di ripartizione, non operando la pronuncia nei soli confronti dell’istante e nei limiti della sua ragione di debito“. CASO Alcuni condomini impugnavano una delibera assembleare avente ad oggetto il consuntivo dei lavori straordinari relativi alla facciata e ai frontalini dell’edificio. Essi ritenevano che la delibera ledesse i diritti dei singoli condomini,…
Continua a leggere...Locazione: esercizio del diritto di riscatto e malafede del locatore e del terzo acquirente
Cassazione civile, sez. III, sentenza 29 marzo 2022 n. 10136. Presidente R. Frasca – Estensore E. Iannello Massima: “Il conduttore di un immobile ad uso non abitativo, se decaduto dal diritto di esercitare il riscatto di cui all’art. 39 della legge n. 392 del 1978, può domandare sia al venditore che al compratore il risarcimento del danno patito, a titolo di responsabilità extracontrattuale, per effetto della decadenza, a condizione che ne dimostri la rispettiva malafede, consistita nell’intento di tenerlo all’oscuro dell’avvenuto trasferimento; l’accertamento di detto intento fraudolento spetta al giudice del merito e non è sindacabile in sede di legittimità con riguardo alla ricognizione degli elementi di fatto che costituiscono il presupposto della dedotta responsabilità risarcitoria (salvo il limite ex…
Continua a leggere...La parte vittoriosa nel merito ma soccombente su eccezioni di rito deve proporre appello incidentale
Cass., sez. II, 13 settembre 2022, n. 26850, Pres. Falaschi – Est. Falaschi [1] Eccezioni di rito – Rigetto- Appello incidentale – Riproposizione (artt. 342, 343, 346 c.p.c.) Massima: “Con riguardo alle eccezioni di rito, qualora esse siano state disattese espressamente o indirettamente dal primo giudice, non è dubbio che la parte soccombente su di esse, ma vittoriosa quanto all’esito finale della lite, si trovi in posizione di soccombenza. Ne deriva che se essa vuole ottenere che l’eccezione sia riesaminata dal giudice del gravame, investito dell’appello principale sul merito della controparte, deve farlo proponendo appello incidentale, non invece ai sensi dell’art. 346 c.p.c.”. CASO [1] Il provvedimento che si commenta ha deciso un giudizio scaturito dalla riunione tra un primo…
Continua a leggere...Il precetto senza l’avvertimento al debitore sull’accesso alle procedure da sovraindebitamento non è nullo ma solo irregolare
Cassazione civile, Sez. III, sent. 26 luglio 2022, n. 23343, Pres. De Stefano, Est. Saija Precetto – mancato avviso sulle procedure da sovraindebitamento – opposizione agli atti esecutivi – nullità – mera irregolarità (Cod. Proc. Civ. artt. 156, 480, 617; L. 3/2012) Massima: “L’omissione dell’avvertimento di cui all’art. 480, comma 2, secondo periodo c.p.c. (introdotto dall’art. 13, comma 1, lettera a), del d.l. n. 83 del 2015, conv. In legge n. 132 del 2015) – che prescrive che il creditore precettante debba informare il debitore intimato dell’opportunità di proporre una procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento di cui alla legge 3 del 2012 – costituisce mera irregolarità e non determina la nullità del precetto, giacchè la nuova disposizione non…
Continua a leggere...Il contratto privo dell’indicazione del prezzo è nullo
Cass. civ., sez. II, 24 febbraio 2022, n. 39441 – Pres. Manna – Rel. Fortunato Parole chiave: Usufrutto di bene immobile – Costituzione – Contratto – Determinatezza o determinabilità dell’oggetto – Dichiarazione di avvenuto pagamento del prezzo – Insufficienza Massima: “Nel contratto di costituzione di usufrutto di bene immobile a titolo oneroso, l’indicazione del prezzo, quale elemento essenziale, deve risultare per iscritto, non essendo sufficiente, a tale scopo, la semplice dichiarazione di avvenuto pagamento del corrispettivo, che, in assenza di altre indicazioni circa il suo effettivo ammontare o circa i criteri di determinazione dello stesso richiamati dai contraenti, non è idonea a integrare i requisiti imposti a pena di nullità dal combinato disposto degli artt. 1346 e 1350 c.c.”. Disposizioni…
Continua a leggere...Nel caso in cui sia messa in discussione la comproprietà di parti comuni di un condominio la legittimazione passiva spetta a tutti i singoli partecipanti
Cassazione civile, sez. 6^- 2, ordinanza 21 febbraio 2020 n. 4697. Presidente P. D’Ascola – Estensore A. Scarpa Massima: “La domanda di accertamento negativo della qualità di condòmino, in quanto inerente all’inesistenza del rapporto di condominialità ex art. 1117 c.c., non va proposta nei confronti dell’amministratore del condominio ma impone, piuttosto, la partecipazione, quali legittimati passivi, di tutti i condòmini in una situazione di litisconsorzio necessario, postulando la definizione della vertenza una decisione implicante una statuizione in ordine a titoli di proprietà configgenti fra loro, suscettibile di assumere valenza solo se, ed in quanto, data nei confronti di tutti i soggetti, asseriti partecipi del preteso condominio in discussione. (In applicazione dell’enunciato principio, la S.C. ha confermato la sentenza di appello…
Continua a leggere...Funzione di origine e decettività sopravvenuta del marchio
Come noto, una delle funzioni del marchio registrato è quella di consentire al pubblico di collegare i prodotti forniti o i servizi prestati all’impresa che ne è titolare. Si parla, al riguardo, di funzione di indicazione di origine o provenienza imprenditoriale del marchio. In seguito a vari interventi legislativi, ormai non troppo recenti, tale funzione di indicazione di origine è stata ridimensionata. Infatti, sono ora consentite delle deroghe al principio, in passato imposto dalla legge, secondo cui il marchio era inscindibilmente legato all’impresa che lo ha registrato. Per esempio, al titolare del marchio è attribuita oggi la facoltà di cederlo separatamente dall’azienda, od anche di concedere una licenza d’uso non esclusiva. In caso di cessione del marchio il titolare si…
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