PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Forma e regime impugnatorio della liquidazione delle spese nell’esecuzione forzata per obblighi di fare

Cass. civ., sez. III, 4 settembre 2024, n. 23736 – Pres. De Stefano – Rel. Condello Esecuzione forzata di obblighi di fare o di non fare – Rimborso delle spese – Ingiunzione di pagamento ex art. 614 c.p.c. – Ordinanza che dichiara conclusa l’esecuzione – Mancata opposizione – Contestazione della liquidazione delle spese operata dal giudice dell’esecuzione – Inammissibilità Massima: “Sebbene l’art. 614 c.p.c. preveda che la liquidazione delle spese nell’esecuzione forzata di obblighi di fare o di non fare sia effettuata con decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, se la condanna dell’esecutato al pagamento delle spese sostenute per dare attuazione coattiva all’obbligo portato dal titolo è contenuta in un’ordinanza che dichiara concluso il processo esecutivo che non sia stata impugnata con…

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Cartella clinica incompleta e valore probatorio

Cass. civ., Sez. III, ord., 17.06.2024, n. 16737 – Pres. Travaglino – Rel. Rubino Attività medico-chirurgica – Incompletezza della cartella clinica – Fede privilegiata – Rilevanza ai fini della dimostrazione del nesso di causalità tra condotta sanitaria e danno patito dal paziente – Principio di vicinanza della prova – Condizioni – Fattispecie [1] Le attestazioni contenute in una cartella clinica, redatta da un’azienda ospedaliera pubblica o da un ente convenzionato con il servizio sanitario pubblico, hanno natura di certificazione amministrativa, cui è applicabile lo speciale regime di cui agli artt. 2699 e ss. c.c., per quanto attiene alle indicazioni ivi contenute delle attività svolte nel corso di una terapia o di un intervento. La prova dell’effettivo svolgimento di attività non risultanti dalla…

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Criteri legali o convenzionali di ripartizione delle spese condominiali e modifiche

Cassazione civile, sez. II, ordinanza 04.07.2022 n. 21086. Presidente F. Manna – Estensore A. Scarpa «In tema di condominio negli edifici, la convenzione sulla ripartizione delle spese in deroga ai criteri legali, ai sensi dell’art. 1123, comma 1, c.c. – che deve essere approvata da tutti i condomini, ha efficacia obbligatoria soltanto tra le parti ed è modificabile unicamente tramite un rinnovato consenso unanime – presuppone una dichiarazione di accettazione avente valore negoziale, espressione di autonomia privata, la quale prescinde dalle formalità richieste per lo svolgimento del procedimento collegiale che regola l’assemblea e può perciò manifestarsi anche mediante successiva adesione al contratto con l’osservanza della forma prescritta per quest’ultimo». CASO I partecipanti al condominio Alfa avevano assunto una delibera che…

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Appalti conferiti da Poste Italiane: quando sussiste la giurisdizione del giudice ordinario?

Cass., sez. un., 9 settembre 2024, n. 24106, Pres. D’Ascola, Est. Marulli [1] Giurisdizione – riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo. È devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario la controversia relativa all’affidamento da parte di Poste Italiane Spa del servizio di trasporto, scorta, contazione, selezione, autenticazione e custodia di denaro e/o valori, trattandosi di attività non direttamente strumentale ai servizi postali disciplinati dall’art. 120 d.lgs. n. 50 del 2016, e dunque estranea al perimetro dei settori speciali cui si applicherebbe la normativa sugli appalti pubblici. CASO [1] Una s.a.s. conveniva davanti al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio Poste Italiane s.p.a. richiedendo l’annullamento dell’invito a presentare offerta diramato dalla stessa per l’affidamento del servizio di trasporto, scorta, contazione,…

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Divisione endoesecutiva e termine per la riassunzione del processo esecutivo sospeso

Cass. civ., sez. III, 2 luglio 2024, n. 18196 – Pres. Travaglino – Rel. Spaziani Espropriazione di beni indivisi – Giudizio di divisione endoesecutiva – Sospensione del processo esecutivo – Riassunzione – Termine – Decorrenza Poiché la sospensione del processo esecutivo nelle more della divisione dei beni pignorati ex art. 601 c.p.c. costituisce una species del genus sospensione per pregiudizialità necessaria di cui all’art. 295 c.p.c., la riassunzione deve avvenire nel termine previsto dall’art. 297 c.p.c. e, dunque, entro tre mesi dal passaggio in giudicato del provvedimento (sentenza o ordinanza ex art. 789, comma 3, c.p.c.) con cui viene dichiarato esecutivo il progetto di divisione e vengono trasformate in porzioni fisicamente individuate le quote ideali di comproprietà sul bene comune….

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Corrispettivo nell’appalto e prova di regolare esecuzione dell’opera

Cass. civ., Sez. II, Ord., 23/09/2024, n. 25410, Rel. Dott. R. Giannaccari Contratto d’appalto – Adempimento – Onere delle prova – Diritto al corrispettivo – artt. 1655 e 1218 c.c. L’appaltatore che agisca in giudizio per il pagamento del corrispettivo pattuito ha l’onere di provare di avere esattamente adempiuto la propria obbligazione, cioè di avere eseguito l’opera conformemente al contratto ed alle regole dell’arte, integrando tale adempimento il fatto costitutivo del diritto di credito oggetto della sua pretesa. CASO Tizio proponeva al tribunale domanda nei confronti di Caio per chiedere la restituzione della somma che deduceva di aver corrisposto al convenuto per la fornitura e messa in opera di piante ornamentali, lamentando che il lavoro non era stato completato e…

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Euroconference presenta: i Corsi abilitanti Delegato alle Vendite e Custode Giudiziario

L’Università degli Studi Guglielmo Marconi, in convenzione con Euroconference, offre due corsi di alta formazione dedicati ai professionisti nel settore delle vendite immobiliari giudiziarie e della custodia dei beni pignorati. Questi corsi sono pensati da un lato per chi desidera iscriversi agli elenchi dei custodi giudiziari e delegati alle vendite, d’altro lato per chi deve mantenere tale iscrizione aggiornata. Contesto normativo e ruolo del Delegato alle vendite e del Custode giudiziario I corsi si basano sulle Linee Guida generali per la definizione dei programmi dei corsi di formazione e di aggiornamento, di cui all’art. 179-ter disp. att. c.p.c., pubblicate dalla Scuola Superiore della Magistratura. Il Delegato alle vendite è un professionista nominato dal giudice dell’esecuzione per sovrintendere alle operazioni di…

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L’intervento del terzo in un procedimento arbitrale non determina automaticamente un litisconsorzio necessario

Cass., sez. III, 02/07/2024, n. 18197 Pres. Scoditti e Rel. Tassone Arbitrato – procedimento- intervento di terzo (artt. 1418, 1344 e 2744 c.c.; 816-quinquies c.p.c.) Massima: “Nei procedimenti arbitrali, l’intervento di terzi, anche se coinvolti in operazioni collegate al contratto principale, è regolato dall’art. 816-quinquies cod. proc. civ. e non determina automaticamente un litisconsorzio necessario, qualora tali terzi non siano contrattualmente vincolati alla clausola arbitrale.” CASO Nel 2007, una società fortemente indebitata vendeva un opificio industriale ad una società di Leasing e Factoring, che, contestualmente, concedeva in locazione finanziaria il medesimo capannone ad una new company, un calzaturificio controllato dalla compagine familiare dell’originaria venditrice. Veniva, quindi, stipulato un contratto di locazione dell’immobile commerciale tra la new company e l’originaria venditrice,…

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Il termine per proporre l’istanza di assegnazione è perentorio

Cass. civ., sez. III, 2 agosto 2024, n. 21860 – Pres. De Stefano – Rel. Saija Espropriazione immobiliare – Istanza di assegnazione – Termine per la presentazione – Natura perentoria [1] Massima: Deve qualificarsi come perentorio il termine – di dieci giorni prima dell’udienza fissata per la vendita – previsto dall’art. 588 c.p.c. per proporre l’istanza di assegnazione. CASO Il creditore intervenuto in un’espropriazione immobiliare proponeva istanza di assegnazione dell’immobile pignorato. Avendo il giudice dell’esecuzione dichiarato inammissibile l’istanza, perché presentata dopo la scadenza del termine previsto dall’art. 588 c.p.c., l’immobile, all’esito dell’esperimento di vendita tenutosi alcuni giorni dopo, era aggiudicato agli offerenti che avevano presentato l’unica offerta al prezzo minimo (ossia ridotto di un quarto rispetto a quello base, ai…

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Le polizze unit linked beneficiano del regime di impignorabilità previsto dall’art. 1923 c.c. solo se connotate dalla componente previdenziale

Cass. civ., sez. I, 12 febbraio 2024, n. 3785 – Pres. Ferro – Rel. Fidanzia Parole chiave: Assicurazione – Polizze unit linked – Natura – Causa finanziaria – Assenza di finalità previdenziale – Applicabilità dell’art. 1923 c.c. – Esclusione [1] Massima: Le polizze unit linked hanno causa finanziaria pura, essendo assimilabili a strumenti finanziari, quando il rischio di investimento grava totalmente sull’assicurato, dal momento che la prestazione dovuta dall’assicuratore non dipende da un evento futuro legato alla vita umana, ma dal valore sottostante delle quote di investimento; quando, invece, la polizza unit linked, oltre alla componente finanziaria, presenta anche una componente legata al rischio demografico, occorre valutare se gli elementi del contratto consentono di ravvisare – quand’anche in modo non…

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