PROCEDURA E DIRITTO CIVILE
Riparto dell’onere probatorio nell’opposizione all’esecuzione
Cass. civ., sez. III, 13 maggio 2022, n. 15376 – Pres. Vivaldi – Rel. Rubino Massima: “Nel giudizio di opposizione all’esecuzione ex art. 615 c.p.c., l’opponente ha veste sostanziale e processuale di attore e l’10 altrettanti motivi di opposizione e la causa petendi della domanda proposta con il ricorso in opposizione, come tali soggette al regime sostanziale e processuale della domanda. Nel caso di condanne condizionate o da integrare con dati extratestuali, l’opposto, in caso di tempestiva contestazione avanzata dal debitore, dovrà dimostrare, oltre all’esistenza del titolo, anche l’avveramento della condizione o il dato che integra il dispositivo, ovvero, in caso di condanna a titolo di rivalsa, il pagamento delle somme che intende ripetere, trattandosi di elemento costitutivo della fattispecie…
Continua a leggere...Il danno da occupazione illegittima è normale (o presunto) e può essere liquidato in via equitativa
Cass. civ., sez. un., 15 novembre 2022, n. 33645 – Pres. Virgilio – Rel. Scoditti Parole chiave: Immobile – Occupazione senza titolo – Danno da perdita subita – Prova – Liquidazione – In via equitativa – Danno da mancato guadagno – Specifico pregiudizio subito [1] Massima: “In caso di occupazione senza titolo di bene immobile da parte di un terzo, fatto costitutivo del diritto del proprietario al risarcimento del danno emergente è la perdita della possibilità di esercizio del diritto di godimento, diretto o indiretto mediante concessione in godimento ad altri dietro corrispettivo; se tale danno non può essere provato nel suo preciso ammontare, è liquidato dal giudice con valutazione equitativa, se del caso mediante il parametro del canone locativo…
Continua a leggere...L’amministratore di condominio non può riscuotere quote di contribuzione per la manutenzione dei beni e servizi comuni da chi è conduttore della singola unità immobiliare
Corte di Cassazione, Sezione VI-2, Civile, Ordinanza del 23 maggio 2022 n. 16613, Pres. Dott. Luigi Giovanni Lombardo, Rel. Dott. Antonio Scarpa. Massima: “L’amministratore di condominio ha diritto di riscuotere i contributi per la manutenzione e per l’esercizio delle parti e dei servizi comuni esclusivamente da ciascun condomino, e cioè dall’effettivo proprietario o titolare di diritto reale sulla singola unità immobiliare, sicché è esclusa un’azione diretta nei confronti del coniuge o del convivente assegnatario dell’unità immobiliare adibita a casa familiare, avendo il relativo diritto natura di diritto personale di godimento “sui generis””. CASO Il Tribunale di Bari accoglieva l’appello proposto da Tizia avverso la sentenza n. 38/2020 emessa dal Giudice di Pace di Putignano, mediante la quale fu respinta l’opposizione…
Continua a leggere...Sanzioni alla Russia: impatto su contratti, sentenze e lodi arbitrali
Sintesi Proseguono le sanzioni imposte alla Federazione Russa da parte dell’Unione Europea. Da ultimo, con la Decisione del Consiglio dello scorso 28 novembre, si è aggiunta la violazione delle misure restrittive all’elenco dei c.d. “reati dell’UE” incluso nel Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE). Oltre alle tragiche conseguenze dirette della guerra, le situazioni di conflitto internazionale hanno un’influenza ingente anche sui rapporti commerciali ordinari, in tutte le fasi della filiera di produzione e di consumo. Con ostacoli a diversi livelli, tra gli operatori dei diversi Paesi, nell’adempimento degli impegni contrattuali assunti. Per poter minimizzare le conseguenze negative del conflitto nei rapporti tra imprese, anche rispetto a soggetti economici che nulla hanno a che fare con gli obiettivi delle sanzioni, è…
Continua a leggere...Rimessa alle Sezioni Unite la determinazione dell’efficacia probatoria dei verbali della commissione medico-ospedaliera
Cass., sez. III, 31 ottobre 2022, n. 32077, Pres. Travaglino – Est. Graziosi [1] Sommario (artt. 2043, 2700, 2735 e 2733 c.c. e art. 116 c.p.c.) Occorre rimettere il ricorso al Primo Presidente perché valuti l’opportunità della sua rimessione alle Sezioni Unite perché si pronunci sulla seguente questione: se i verbali delle Commissioni Mediche Ospedaliere che accertano i danni da emotrasfusione sono vincolanti nel giudizio civile di risarcimento danni. CASO [1] Con atto di citazione un soggetto conveniva davanti al Tribunale di Roma il Ministero della Salute e una struttura privata convenzionata, esponendo di essere stato ricoverato presso quest’ultima, ove aveva ricevuto un intervento chirurgico in relazione al quale era stato sottoposto a emotrasfusione. Successivamente, avrebbe appreso di essere affetto…
Continua a leggere...Pignoramento e assegnazione di credito ereditario
Cass. civ., sez. III, 7 giugno 2022, n. 18331 – Pres. Rubino – Rel. Rossi Massima: “In tema di espropriazione presso terzi, il pignoramento di un credito ereditario da parte di un coerede nei confronti di altro coerede comporta che, ove il procedente non abbia espressamente limitato l’oggetto del pignoramento alla sola quota di spettanza del proprio debitore, il terzo pignorato è tenuto a versare l’intero importo del credito, dal momento che, a differenza dei debiti ereditari (che si dividono automaticamente pro quota ex art. 752 c.c.), i crediti ereditari ricadono nella comunione e possono, pertanto, essere fatti valere per l’intero da ciascuno dei coeredi, restando affidata la successiva ripartizione fra gli stessi al giudizio di divisione”. CASO Una volta…
Continua a leggere...L’errore interpretativo non è fonte di responsabilità civile del magistrato
Cass. civ., sez. III, 29 agosto 2022, n. 25454 – Pres. Travaglino – Rel. Rubino Parole chiave: Magistrati – Grave violazione di legge – Negligenza inescusabile – Errore inerente all’individuazione, all’applicazione o al significato della disposizione – Responsabilità civile – Insussistenza [1] Massima: “In tema di azione contro lo Stato per il risarcimento dei danni cagionati nell’esercizio delle funzioni giudiziarie, la grave ovvero manifesta violazione di legge, fonte di responsabilità ai sensi dell’art. 2 l. 13 aprile 1988, n. 117, ricorre quando la decisione appaia non essere frutto di un consapevole processo interpretativo, ma contenga affermazioni a esso non riconducibili – perché sconfinanti nel provvedimento abnorme o nel diritto libero – e, pertanto, caratterizzate da una negligenza inesplicabile, prima ancora…
Continua a leggere...E’ nulla la delibera assembleare che approva e ripartisce una spesa priva di inerenza alla gestione condominiale
Cassazione civile, sez. 6 2, ordinanza 25 maggio 2022 n. 16953. Presidente L. G. Lombardo – Estensore A. Scarpa Massima: “In tema di 20, le quali afferiscono alla gestione dei beni e dei servizi comuni, ma non anche ai beni appartenenti in proprietà esclusiva ai singoli condomini o a terzi, come, nella specie, i muri perimetrali di proprietà esclusiva, quand’anche attraversati da tubazioni, canali e altro necessario al servizio degli alloggi soprastanti, rispetto ai quali operano semmai, in assenza di diversa, specifica pattuizione avente forma scritta, i criteri di cui all’art. 1069 c.c., sicché la deliberazione assembleare che approvi e ripartisca una spesa priva di inerenza alla gestione condominiale è affetta da nullità. Inoltre, l’art. 1135, comma 1, n. 4,…
Continua a leggere...Il rifiuto del locatore di ricevere la riconsegna della immobile locato
Suprema Corte di Cassazione, Sezione VI-3, Civile, Ordinanza n. 27932 del 23 settembre 2022, Presidente Dott.ssa Antonietta Scrima, Relatore Dott. Marco Dell’Utri. Massima: “In tema di locazione, se il conduttore ha arrecato gravi danni all’immobile locato, oppure ha compiuto sullo stesso delle innovazioni non consentite che rendono necessario, per l’esecuzione delle opere di ripristino, l’esborso di somme di notevole entità, in base all’economia dei contratto e tenuto comunque conto delle condizioni delle parti, il locatore può legittimamente rifiutare di ricevere la restituzione del bene finché dette somme non siano state corrisposte dal conduttore il quale, versando in mora, agli effetti dell’articolo 1220 c.c., rimane obbligato, inoltre, al pagamento del canone ai sensi dell’art. 1591 c.c., anche se ha smesso di…
Continua a leggere...Foro convenzionale esclusivo ed eccezione d’incompetenza territoriale
Cass., sez. VI, 21 novembre 2022, n. 34215, Pres. Lombardo – Est. Varrone [1] Processo civile – Competenza per territorio – Foro convenzionale esclusivo (artt. 28, 29 c.p.c.) Massima: “La parte che eccepisce l’incompetenza territoriale del giudice adito, invocando l’operatività di un foro convenzionale esclusivo, non è tenuta a contestare ulteriormente tutti i fori alternativamente concorrenti in materia di obbligazioni contrattuali, in quanto la pattuizione di un foro esclusivo ha proprio l’effetto di eliminare il concorso degli altri fori previsti dalla legge, i quali restano perciò inoperanti nei confronti delle controversie scaturenti dal contratto che contenga detta pattuizione”. CASO [1] Con l’opposizione a decreto ingiuntivo proposta, il debitore opponente eccepiva l’incompetenza dell’adito Tribunale di Lucca in forza di una clausola…
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