PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

La verifica del credito ex art. 499 c.p.c. è indispensabile per la partecipazione alla distribuzione del ricavato dalla vendita

Cass. civ., sez. III, 18 maggio 2022, n. 15996 – Pres. De Stefano – Rel. Fanticini Massima: “Il creditore che, al momento del pignoramento, è titolare di un diritto di prelazione risultante da pubblici registri può intervenire nel processo di espropriazione forzata, anche se non munito di titolo esecutivo, senza che siano necessari il deposito e la notifica dell’estratto autentico notarile delle scritture contabili. Il subprocedimento di verifica dei crediti previsto dall’art. 499, commi 5 e 6, c.p.c. costituisce requisito per il suo accesso alla distribuzione del ricavato e presidia un interesse pubblico processuale alla regolarità e alla celerità della ripartizione, sicché compete ex officio al giudice, con l’ordinanza con cui è disposta la vendita o l’assegnazione, fissare un’apposita udienza…

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Il diritto di recesso nel contratto preliminare di vendita in caso di bene pignorato

Cass. civ., Sez. II, 13.04.2022, n. 12032 – Pres. Di Virgilio – Rel. Bertuzzi Vendita – Obbligazioni del venditore – Cosa gravata da garanzie reali od altri vincoli – Disciplina ex art. 1482 c.c. – Tutela dell’interesse all’adempimento del compratore – Esperimento dell’azione di risoluzione da parte del compratore – Condizioni. (art. 1482 c.c. – art. 1385 c.c.) [1] La risoluzione prevista dall’art. 1482 c.c., che ha carattere automatico e stragiudiziale, operando allo stesso modo della diffida ad adempiere, non costituisce per l’acquirente un rimedio speciale o esclusivo, ma alternativo, di ulteriore protezione e tutela del suo interesse all’adempimento, sicché egli conserva la possibilità di esperire l’azione ordinaria di risoluzione del contratto, in presenza del presupposto già richiamato della gravità…

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Valutazione dei fatti costitutivi la prova del credito vantato dall’ex amministratore di condominio verso i condomini già operata dal giudice di merito è insindacabile in sede di legittimità

Cassazione civile, sez. 6-2, ordinanza 25 febbraio 2020, n. 5062. Presidente P. D’Ascola – Estensore A. Scarpa Massima: “In tema di condominio, l’accettazione da parte del nuovo amministratore della documentazione condominiale consegnatagli dal precedente così come un pagamento parziale, a titolo di acconto di una maggiore somma, non costituiscono prove idonee del debito nei confronti di quest’ultimo da parte dei condomini per l’importo corrispondente al disavanzo tra le rispettive poste contabili, spettando pur sempre all’assemblea di approvare il conto consuntivo, onde confrontarlo con il preventivo ovvero valutare l’opportunità delle spese affrontate d’iniziativa dell’ amministratore. La sottoscrizione del verbale di consegna della documentazione, apposta dal nuovo amministratore, non integra, pertanto, una ricognizione di debito fatta dal condominio in relazione alle anticipazioni…

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È possibile usufruire della cessione del credito solo per l’intervento “trainante”

Agenzia delle Entrate, risposta ad interpello n.279 del 19 maggio 2022. QUESITO Mediante il qui analizzato interpello, il contribuente istante proponeva un quesito in materia tributaria inerente il sistema di agevolazioni fiscali introdotte dal decreto legge 19 maggio 2020, n.34[1], c.d. “Decreto Rilancio”, consistente nella possibilità per i soggetti che abbiano sostenuto o che sosterranno negli anni 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024 spese per gli interventi elencati al comma II dell’articolo 121[2] del decreto di optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione spettante, per la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione. In particolare, l’istante riportava come, al punto 3.3…

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Spese condominiali: legittimo il ricorso per decreto ingiuntivo fondato sul preventivo condominiale

Cass. sez. II, 26 settembre 2022, n. 28001 – Pres. Bertuzzi e Rel. Cosentino Comunione e condominio – Assemblea dei condomini e deliberazioni – Spese della comunione e del condominio – Decreto ingiuntivo Artt. 633 c.p.c. 63 disp. att. c.c. Massima: “L’amministratore di condominio può richiedere un decreto ingiuntivo, ex art. 63 disp. att. c.c., nei confronti del condòmino moroso, anche se il mancato pagamento delle rate di spesa condominiale inerisce soltanto al rendiconto preventivo, purché questo, unitamente al riparto, sia stato ritualmente approvato dall’assemblea del condominio”. CASO Il Tribunale di Pescara, confermando la sentenza di primo grado del Giudice di Pace, rigettava l’opposizione a decreto ingiuntivo, con cui un condòmino era stato condannato a pagare una somma, a titolo…

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Restituzione dell’immobile e rifiuto del locatore in caso di danni gravi o di innovazioni non consentite

Corte di Cassazione, sezione VI-3, ordinanza 23 settembre 2022, n. 27932 Locazione – obbligazioni del conduttore – richiesta formale di restituzione da parte del locatore e atto di messa in mora – necessità – gravi danni all’immobile locato o innovazioni non consentite – opere di ripristino di notevole entità – economia del contratto e condizioni delle parti – necessità – rifiuto del locatore di ricevere l’immobile e richiesta di ripristino – legittimità – pagamento del canone – sussiste. Riferimenti normativi: art. 1220 c.c. – art. 1590, comma 1, c.c. – art. 1591 c.c. Massime:  “… In tema di locazione, allorché il conduttore abbia arrecato gravi danni all’immobile locato o compiuto sullo stesso innovazioni non consentite, tali da rendere necessario per…

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Cappotto termico, parti comuni e necessità di delibera assembleare

“Nel contesto di un edificio condominiale, i lavori di efficientamento energetico consistenti nel cappotto termico si svolgono sulle parti comuni dell’edificio, con la conseguenza che per – la realizzazione dell’opera – è necessaria una delibera dell’assemblea condominiale” (Tribunale di Firenze, Sez. 2, 16 giugno 2022) — La figura del c.d. “cappotto termico” è divenuta di particolare rilievo pratico negli ultimi due anni. Difatti con il d.l. 19 maggio 2020, n. 34 sono stati creati particolari benefici fiscali per chi intende realizzate determinate opere di efficientamento energetico. Fra le opere che possono godere della detrazione fiscale, addirittura al 110% della spesa (c.d. “superbonus”), rientra il “cappotto termico”. Più precisamente la legge prevede la detrazione per gli “interventi di isolamento termico delle…

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Inesistenza e nullità della notificazione dell’atto di impugnazione

Cass., sez. III, 8 settembre 2022, n. 26511, Pres. Frasca – Est. Cirillo [1] Notificazione – Inesistenza e/o nullità – Caratteri e distinzioni – Fattispecie (artt. 160, 330 c.p.c.) Massima: “L’inesistenza della notificazione è configurabile, in base ai principi di strumentalità delle forme degli atti processuali e del giusto processo, oltre che in caso di totale mancanza materiale dell’atto, nelle sole ipotesi in cui venga posta in essere un’attività priva degli elementi costitutivi essenziali idonei a rendere riconoscibile un atto qualificabile come notificazione, ricadendo ogni altra ipotesi di difformità dal modello legale nella categoria della nullità. Tali elementi consistono: a) nell’attività di trasmissione, svolta da un soggetto qualificato, dotato, in base alla legge, della possibilità giuridica di compiere detta attività,…

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Il verbale di conciliazione costituisce titolo esecutivo per l’esecuzione forzata di obblighi di fare e di non fare

Cassazione civile, sesta sezione-3, 5 ottobre 2022, n. 28871; Pres. Amendola; Rel. Valle. Massima: “L’art. 612 c.p.c., primo comma, può essere letto nel senso che esso consenta il procedimento di esecuzione disciplinato dalle disposizioni che lo seguono anche se il titolo esecutivo sia costituito dal verbale di conciliazione, in quanto le eventuali ragioni ostative devono essere valutate non ex post, e cioè nel procedimento di esecuzione, bensì, se esse preesistono, in sede di formazione dell’accordo conciliativo da parte del giudice che lo promuove e sotto la cui vigilanza può concludersi soltanto se la natura della causa lo consente. Dunque, in presenza di un verbale di conciliazione, cui il codice di rito attribuisce in linea di principio efficacia di titolo esecutivo,…

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Attività svolta dall’ausiliario del mediatore e diritto alla provvigione

Cass. civ., sez. II, 3 agosto 2022, n. 24051 – Pres. D’Ascola – Rel. Fortunato Parole chiave: Mediazione – Provvigione – Ausiliari del mediatore – Svolgimento di attività accessorie – Iscrizione nel registro delle imprese – Necessità – Insussistenza [1] Massima: “Quando il collaboratore della società di mediazione si sia limitato a svolgere attività accessorie e strumentali rispetto a quella dei soggetti preposti all’attività mediatizia vera e propria, il diritto alla provvigione non può essere negato per il semplice fatto che l’ausiliario non fosse iscritto nel registro delle imprese, essendo tale adempimento prescritto solo per coloro che risultino assegnati al compimento di atti a rilevanza esterna, con piena efficacia nei confronti dei soggetti intermediati e impegnativi per l’ente da cui…

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