PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Superbonus 110% e frodi fiscali: legittimo il sequestro preventivo dei crediti ceduti a terzi in buona fede

Corte di Cassazione, III sezione penale, sentenza 28 ottobre 2022, n. 40866 Crediti da bonus edilizi – Superbonus 110% – frode fiscale del beneficiario – crediti di imposta ceduti a istituto di credito – buona fede del terzo cessionario – collegamento tra reato e cosa – sussiste – sequestro preventivo impeditivo non finalizzato alla confisca – legittimità – sussiste. Riferimenti normativi: art. 321, comma 1, c.p.p. – D. Lgs. n. 74/2000, art. 8 – D.L. n. 34/2020, art. 121 – D.L. n. 4/2022, art. 28 e 28-ter – circolare Agenzia delle Entrate n. 24/E del 08/08/2020 – circolare Agenzia delle Entrate n. 23/E del 23/06/2022 – audizione in Senato del Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate 10/02/2022 “… il sequestro preventivo…

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L’incompatibilità di uno dei membri del collegio non costituisce valido motivo di revocazione ex art. 391-bis c.p.c.

Cass., sez. IV, 13 ottobre 2022, n. 30011, Pres. Raimondi – Est. Amendola [1] Sentenza della Corte di Cassazione – Incompatibilità di uno dei componenti del collegio decidente – Vizio revocatorio – Configurabilità – Esclusione – Fondamento (artt. 391-bis, 395 c.p.c.) In tema di revocazione di sentenza della Corte di Cassazione, la dedotta incompatibilità di uno dei cinque componenti del collegio decidente, non costituendo una svista percettiva rilevante ex art. 391 bis c.p.c., non integra errore revocatorio né è causa di nullità della decisione impugnata.  CASO [1] Il provvedimento che si commenta ha deciso su un ricorso per revocazione proposto per errore di fatto, ex art. 391-bis c.p.c., contro una sentenza della Cassazione che, a sua volta, aveva rigettato l’impugnazione…

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Per gli errori contenuti nel decreto di trasferimento occorre proporre opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c., non istanza di correzione di errore materiale

Cass. civ., sez. III, 19 maggio 2022, n. 16219 – Pres. De Stefano – Rel. Saija Massima: “In tema di espropriazione immobiliare, l’eventuale erronea indicazione, nel decreto di trasferimento, di servitù attive o passive riguardanti il bene trasferito può essere fatta valere con l’opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c. e non attraverso il procedimento di correzione di errore materiale di cui all’art. 287 c.p.c., in quanto trattasi di profilo che concerne non già un mero difetto di corrispondenza tra l’ideazione del giudice e la sua materiale rappresentazione grafica, bensì aspetti sostanziali che incidono sul contenuto di ciò che è trasferito rispetto a quanto è stato posto in vendita”. CASO Nell’ambito di una procedura esecutiva, venivano aggiudicati due lotti…

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La clausola che subordina l’efficacia del preliminare di compravendita al rilascio del permesso di costruire non è vessatoria

Cass. civ., sez. II, 5 agosto 2022, n. 24318 – Pres. Bertuzzi – Rel. Trapuzzano Parole chiave: Contratto preliminare di compravendita – Clausola negoziale condizionante l’efficacia del contratto all’emanazione di un provvedimento amministrativo – Qualificazione giuridica – Condizione risolutiva – Clausola vessatoria – Insussistenza [1] Massima: “La pattuizione, inserita in un preliminare di compravendita immobiliare, che preveda la risoluzione ipso iure del contratto qualora non venga rilasciato, entro una certa data e per fatto non dipendente dalla volontà delle parti, il permesso di costruire relativo all’immobile oggetto del negozio, deve qualificarsi come condizione risolutiva propria e non quale clausola attributiva di un diritto di recesso a favore del promittente venditore, dal momento che l’effetto risolutivo del contratto si determina in…

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Deposito cauzionale e locazione nei servizi intermediati: la disciplina dei rapporti

Sintesi Nel Real Estate residenziale, con l’affermarsi dell’intermediazione digitale e delle proptech, nel rapporto tra locatori e conduttori si interpongono spesso gestori e soggetti terzi caratterizzati da una forte digitalizzazione, in grado così di rendere più efficienti sia la fase di conclusione del contratto locatizio sia la sua esecuzione. In assenza di una specifica disciplina civilistica nell’ordinamento italiano, l’incarico conferito dal locatore al gestore – di specifici immobili o di una piattaforma web di intermediazione immobiliare – di ricevere e gestire per suo conto il deposito cauzionale dal conduttore a garanzia del puntuale adempimento delle obbligazioni di quest’ultimo costituisce una fattispecie negoziale nuova e atipica nel nostro ordinamento che richiede una specifica delicatissima regolamentazione contrattuale. Il mandato all’incasso nel Real…

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Autorizzazione al rilascio del passaporto ex L. n. 1185/1967 e ricorso straordinario per cassazione

Cass., Sez. I, ord., 17 ottobre 2022, n. 30478 Pres. Genovese – Rel. Caprioli Procedimenti in camera di consiglio – Autorizzazione al rilascio del passaporto a favore del genitore con figlio minore – Decreto della Sezione minorenni del Tribunale in sede di reclamo contro la decisione del Giudice tutelare – Natura giuridica del provvedimento – Ricorso in cassazione ai sensi dell’art. 111, co. 7, Cost. – Ammissibilità – Rimessione alle Sezioni unite (Cost. art. 111; C.p.c. artt. 374, 473-bis.24, 739, 742; C.c. artt. 330-336; C.c. disp. att. art. 45; L. 21 novembre 1967, n. 1185 art. 3, lett. b). [1] Massima: “Riveste i caratteri della questione di massima di particolare importanza e va, come tale, rimesso al giudizio delle Sezioni unite…

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In mancanza di comunicazione o notificazione si applica il termine semestrale per impugnare le ordinanze ex art. 702 ter c.p.c., quand’anche emesse in udienza

Cassazione civile, Sez. VI, sent. 3 novembre 2022, n. 32349, Pres. Orilia, Est. Besso Marcheis Rito sommario – termine di impugnazione c.d. breve – termine di impugnazione c.d. lungo (Cod. Proc. Civ. artt. 702 bis e ss. – 327) Massima: “L’introduzione di una specifica disciplina attinente al termine breve e agli effetti del suo decorso non può assorbire in modo meramente implicito la via dell’art. 327 c.p.c., potendo tale conclusione essere raggiunta solo in presenza di una espressa scelta da parte del legislatore, che nella fattispecie non si ravvisa, avendo l’art. 702-quater c.p.c. semplicemente inteso introdurre l’accelerazione del termine di impugnazione, di norma correlato alla notificazione del provvedimento, anche al caso della sua comunicazione, prescindendosi da uno specifico impulso di…

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Il risarcimento del danno biologico permanente con rendita vitalizia

Cass. civ., Sez. III, 25 ottobre 2022, n. 31574, Sent., G.Rel. Dott.ssa A. Pellecchia Danno biologico permanente – Risarcimento – rendita vitalizia Massima: “Il danno biologico permanente può essere risarcito, con decisione che può e in certi casi deve essere assunta dal giudice anche d’ufficio, con la condanna ad una rendita vitalizia, che costituisce anzi la forma privilegiata di ristoro perché ogni rateo di rendita compensa, giorno dopo giorno, il pregiudizio sofferto dalla vittima nel corrispondente arco di tempo e scongiura il rischio di dispersione di un ingente capitale corrisposto una tantum, a causa di condotte colpose o incolpevoli da parte di soggetti in mala fede o semplicemente inesperti”.  CASO Tizio e Caia, quali esercenti la responsabilità genitoriale sul figlio minore…

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Il gestore del parcheggio di un supermercato non è responsabile di eventuali danni cagionati alle autovetture

Corte di Cassazione, Sezione VI-3, Civile, Ordinanza, 15 aprile 2021 n. 9883, Presidente Dott.ssa Amendola Adelaide, Relatore Dott.ssa Gorgoni Marilena. Massima: “Il parcheggio di un’autovettura all’interno di un supermercato deve essere ricondotto al paradigma del contratto di locazione, lo scopo del cliente si sostanzia nella ricerca di un luogo per la sosta temporanea. L’obbligo del gestore si concreta nel garantire il godimento dell’area di sosta. Non si esclude a priori l’obbligo di custodia ma può dirsi ricorrente solo se risulti che l’utente abbia inteso ex professo assicurarsi la conservazione del bene: ad esempio, nel caso di parcheggio oneroso, prevedendo un corrispettivo più elevato.” CASO Tizia esponeva di aver convenuto dinanzi al Giudice di Pace di Casoria l’Ipermercato (OMISSIS) in quanto…

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L’elezione di domicilio presso uno dei difensori non priva la controparte della facoltà di effettuare notificazioni all’altro difensore

Cass., sez. II, 26 settembre 2022, n. 27995, Pres. Bellini – Est. Caponi [1] Notificazione al domiciliatario ex art. 141 c.p.c. – Esclusività – Limiti – Alternatività rispetto alle ulteriori modalità di notificazione – Sussistenza – Conseguenze – Pluralità di difensori – Possibilità di notifica al difensore non domiciliatario – Fondamento (artt. 141, 170 c.p.c.) Massima: “La notificazione presso il domiciliatario ex art. 141 c.p.c. – al di fuori dei casi eccezionali in cui, nell’interesse del destinatario, è per legge esclusiva – ha carattere alternativo rispetto agli altri modi di notificazione, con la conseguenza che, ove la parte sia rappresentata da due difensori, l’elezione di domicilio presso uno di costoro non priva la controparte delle facoltà di effettuare notificazioni all’altro…

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