PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Real Estate e turismo: DAC7 e obblighi per i gestori delle piattaforme on line

Parole chiave Directive on Administrative Cooperation – DAC – DAC 7 – piattaforme – sharing economy – cooperazione fiscale –  comunicazioni – dati – Venditore – Attività Pertinente  – Corrispettivo – Venditore escluso  – locazione –  decreto attuativo – Hospitality – Airbnb – Booking – Expedia  Sintesi La Direttiva (UE) 2021/514 del Consiglio del 22 marzo 2022 interviene sulla stratificata normativa europea in materia di scambio automatico di informazioni nel settore fiscale (Directive on Administrative Cooperation – DAC). La nuova direttiva (c.d. DAC 7) è la settima che interviene in materia, modificando la direttiva 2011/16/UE (c.d. DAC 1) ed estendendo la cooperazione amministrativa fiscale tra gli Stati UE anche al settore dell’economia digitale. Destinatari della Direttiva sono gli Stati membri…

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Il vizio di omessa pronuncia tra deducibilità in sede di gravame e riproponibilità della domanda in separato giudizio

Cass., sez. VI, 1° dicembre 2022, n. 35382, Pres. Ferro – Est. Vella [1] Processo civile – Omessa pronuncia su una domanda – Alternativa di far valere l’omissione in sede di gravame o di riproporre la domanda in separato giudizio (artt. 112, 346 c.p.c.) Massima: “In caso di omessa pronuncia su una domanda (nel caso di specie quella di rimborso delle spese, distinta e autonoma rispetto a quella di liquidazione del compenso spettante all’avvocato), e sempre che non ricorrano gli estremi di un assorbimento della questione pretermessa ovvero di un rigetto implicito (non prospettato né nel provvedimento impugnato né nell’originario decreto del giudice delegato, il quale prende anzi in esame esclusivamente l’istanza «di liquidazione dei compensi professionali») la parte ha…

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La sorte dell’accordo divisorio in caso di pignoramento di quota indivisa

Cass. civ., sez. II, 17 agosto 2022, n. 24833 – Pres. Falaschi – Rel. Tedesco Massima: “In tema di comunione ereditaria, ove la vendita di una quota indivisa sia realizzata in presenza di un pignoramento di quest’ultima, che, pur comprendendo tutti i beni di una certa specie, lasci tuttavia fuori beni di specie diversa, l’aggiudicatario non avrà una posizione uguale a quella degli altri compartecipi, in quanto estraneo ai beni non colpiti dal pignoramento. Pertanto, la divisione dei beni rispetto ai quali l’aggiudicatario è subentrato all’esecutato sarà fatta separatamente dalla divisione del resto, cosicché l’accordo paradivisorio stipulato dai condividenti e dall’aggiudicatario senza la partecipazione del coerede esecutato avrà efficacia, purché limitato ai beni ricompresi nella quota che ha formato oggetto…

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Responsabilità ex art. 2051 c.c., individuazione del caso fortuito e rilevanza della condotta colposa del danneggiato

Cass. civ., sez. III, 9 febbraio 2023, n. 4051 – Pres. Sestini – Rel. Pellecchia [1] Responsabilità civile – Caso fortuito – Condotta colposa del danneggiato – Nesso causale tra la cosa in custodia e il danno – Caduta di un motociclista – Buca stradale (Cod. civ. art. 2051) [1] “Ove sia dedotta la responsabilità del custode per la caduta di un motociclista in corrispondenza di una sconnessione o buca stradale, l’accertamento della responsabilità deve essere condotto ai sensi dell’art. 2051 c.c. e non risulta predicabile la ricorrenza del caso fortuito a fronte del mero accertamento di una condotta colposa della vittima (la quale potrà invece assumere rilevanza, ai fini della riduzione o dell’esclusione del risarcimento, ai sensi dell’art. 1227,1…

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Non è soggetta ad imposta di registro la clausola contrattuale che non costituisce autonomo negozio giuridico

Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado, Lombardia-Milano, Sez.II, Sentenza 25 ottobre 2022 n.4087, Pres. Dott. Domenico Giordano, Rel. Dott.ssa Paola Malanetto. Massima: “L’impostazione seguita dall’amministrazione non sia condivisibile, attribuendo al generico termine di “disposizione” un significato assolutamente indeterminato fino a farlo coincidere con quello di “clausola negoziale” pur che sia, soluzione che non è coerente né con il significato strettamente giuridico di autonomo “negozio” o “causa negoziale” né con una sua lettura in termini lato sensu economici di “espressione di autonoma capacità contributiva”. L’unica finalità della clausola penale contestata è infatti quella di scoraggiare una forma di inadempimento (ritardo nel versamento dei canoni) di una obbligazione tipica della locazione, rafforzando la regolare esecuzione dell’unico contratto, e non certo disciplinando…

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Immobile locato a straniero privo di permesso di soggiorno: conseguenze per il locatore

Parole chiave TU Immigrazione – reato – immigrazione irregolare – permesso di soggiorno – favoreggiamento – alloggio – locatore – dolo specifico – ingiusto profitto – confisca  Sintesi Cresce il contenzioso legato al fenomeno dell’immigrazione c.d. clandestina, che, in ambito locatizio e in presenza di alcuni elementi, genera conseguenze severe di natura penale in capo al locatore. Frequenti, dunque, gli interventi del Legislatore, volti a disciplinare la materia. Tra gli ultimi, il cd. “Decreto Flussi”, D-L 2 gennaio 2023 n. 1 (“Disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori”), appena entrato in vigore. Il più strutturato intervento sul tema è costituito dal d.lgs. 25 luglio del 1998, n. 286 (cd. T.U. Immigrazione), volto a reprimere condotte illecite che favoriscono l’ingresso…

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La clausola di proroga della competenza giurisdizionale contenuta in condizioni generali di contratto non sottoscritte né espressamente richiamata nel testo contrattuale è inefficace

Cass., Sez. Un., Ord., ud. 8 novembre 2022, 10 gennaio 2023, n. 361, Pres. Manna – Est. Tricomi. [1] Giurisdizione civile – Giurisdizione sullo straniero – Contratto di compravendita tra un’impresa italiana ed un’impresa straniera – Clausola di proroga della giurisdizione – Requisito della forma scritta – Sussistenza – Inserimento della clausola in condizioni generali non sottoscritte e riferimento contenuto nell’indice del contratto sottoscritto – Insufficienza (Conv. Bruxelles 27/09/1968, art. 17; Reg. (CE) n. 44/2001, art. 23; Reg. (UE) n. 1215/2012, art. 25, cod. proc. civ., art. 41; cod. civ. art. 1341) Qualora, nell’ambito di un contratto di compravendita tra un’impresa italiana ed un’impresa straniera, la clausola di proroga della giurisdizione in favore di uno degli Stati membri – per…

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L’aggiudicatario dell’immobile è successore a titolo particolare del debitore esecutato, anche agli effetti di cui all’art. 111 c.p.c.

Cassazione civile, seconda sez., sentenza del 2 settembre 2022, n. 25926; Pres. Di Virgilio; Rel. Tedesco. Massima: “L’acquisto del bene sottoposto ad esecuzione forzata, da parte dell’aggiudicatario, pur essendo indipendente dalla volontà del precedente proprietario, e pur ricollegandosi ad un provvedimento del giudice dell’esecuzione, ha natura di acquisto a titolo derivativo, non originario, in quanto si traduce nella trasmissione dello stesso diritto del debitore esecutato, con la conseguenza che, qualora, nel corso del giudizio promosso contro il proprietario di un immobile, il bene venga espropriato in esito ad esecuzione forzata, la sentenza che definisce quel giudizio deve ritenersi opponibile all’aggiudicatario, ai sensi dell’art. 111, comma 4 c.p.c., in qualità di successore a titolo particolare nel diritto controverso, salva l’eventuale operatività…

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Le tormentate vicende del patto di quota lite e le condizioni per la sua validità

Cass. civ., sez. II., 5 ottobre 2022, n. 28914 – Pres. D’Ascola – Rel. Scarpa Parole chiave: Avvocato – Patto di quota lite – Validità – Condizioni [1] Massima: Il patto di quota lite, stipulato dopo la riformulazione dell’art. 2233 c.c. (operata dal d.l. 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla l. 4 agosto 2006, n. 248) e prima dell’entrata in vigore dell’art. 13, comma 4, l. 31 dicembre 2012, n. 247, che non violi il divieto di cessione di crediti litigiosi di cui all’art. 1261 c.c., è valido se, valutato sotto il profilo causale della liceità e dell’adeguatezza dell’assetto sinallagmatico rispetto agli specifici interessi perseguiti dai contraenti, nonché sotto il profilo dell’equità, alla stregua della regola integrativa…

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Il Condominio non può vietare la locazione abitativa per finalità turistica di breve periodo: differenze rispetto alle attività ricettive (extralberghiere)

Corte d’Appello Milano, sezione III, sentenza 13 gennaio 2021, n. 93 Condominio – unità abitative adibite a locazioni turistiche di durata inferiore ai trenta giorni – incidenza sulla destinazione d’uso degli immobili – esclusione – natura giuridica di attività ricettiva (extralberghiera) – esclusione – contrarietà al regolamento condominiale (contrattuale) – esclusione – prova della turbativa della tranquillità del condominio – non sussiste.  Riferimenti normativi: D. Lgs. 23/05/2011, n. 79, art. 53 “… la semplice limitazione al godimento degli immobili, senza la determinazione di un peso di prestazioni positive, non raffigura né una servitù né un onere reale … il divieto di svolgere una determinata attività negli appartamenti costituisce un rapporto obbligatorio reale di non facere: precisamente, una obbligazione propter rem…

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