PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Parasubordinazione dell’agente di commercio e competenza del giudice del lavoro del luogo di domicilio dell’agente

Corte di cassazione, Sezione 6, n. 32100 del 31 ottobre 2022, Pres. Lombardo, Rel. Criscuolo Parole chiave Agente – Parasubordinazione – Competenza del giudice del lavoro – Competenza presso il domicilio dell’agente Massima: “Nell’ambito di un rapporto di agenzia, quando l’agente sia imprenditore individuale, in assenza di prova del fatto che l’agente si fosse munito di una peculiare organizzazione tale da far svanire il connotato della parasubordinazione, deve presumersi che la sua attività sia stata svolta in maniera prevalentemente personale, con la conseguente applicazione delle regole che fissano la competenza del giudice del lavoro”. Disposizioni applicate Art. 409 c.p.c. (controversie individuali di lavoro), art. 413 c.p.c. (giudice competente) CASO Fra una società (in qualità di preponente) e una impresa individuale…

Continua a leggere...

Intervento delle Sezioni Unite sui limiti di sanabilità della procura alle liti

Cass., sez. un., 21 dicembre 2022, n. 37434, Pres. Curzio – Est. Grasso [1] Procedimento civile – Mandato alle liti (procura alle) – art. 182, comma 2, c.p.c. – Disciplina vigente – Inesistenza o mancanza in atti della procura – Sanatoria – Esclusione (art. 182 c.p.c.) L’art. 182, comma 2, c.p.c., nella formulazione introdotta dall’art. 46, comma 2, della l. n. 69 del 2009, non consente di “sanare” l’inesistenza o la mancanza in atti della procura alla lite. CASO [1] L’intervento delle Sezioni Unite che ci apprestiamo a commentare è stato sollecitato dalla Seconda Sezione Civile, la quale, con ordinanza interlocutoria del 15 febbraio 2022, n. 4932, aveva rimesso gli atti al Primo Presidente per sottoporre al massimo organo di…

Continua a leggere...

La riduzione del termine per proporre opposizione a decreto ingiuntivo

Cass. civ., sez. II, 27 luglio 2022, n. 23418 – Pres. Orilia – Rel. Trapuzzano Massima: “Il potere, attribuito al giudice dall’art. 641, comma 2, c.p.c., di ridurre o aumentare il termine entro il quale il debitore può proporre opposizione al decreto ingiuntivo se concorrono giusti motivi non si sottrae all’obbligo di motivazione imposto dal precedente comma 1 per l’emissione del provvedimento di ingiunzione, se esistono le condizioni previste dall’art. 633 c.p.c.; pertanto, i motivi che consentono la modifica della durata di detto termine, nonché le ragioni che li caratterizzano come giusti, devono essere enunciati nel provvedimento, quantomeno con rinvio implicito alle condizioni che ne giustificano la sussistenza, specificamente rappresentate dal creditore nel ricorso, in modo che si possa ritenere,…

Continua a leggere...

Responsabilità da cose in custodia per il danno riportato dal minore che cade su recinzione appuntita e tagliente

Tribunale di Macerata, 29 novembre 2022, n. 1048, Sent., G.U. Dott. U. Rana Responsabilità da cose in custodia – Prova contraria – Concorso colposo del danneggiato – Esclusione (art. 2051 c.c.) Il proprietario-custode della recinzione che delimita la sua proprietà dal suolo pubblico risponde del danno patito dal minore che in bici cade su detta recinzione riportandone un danno, a nulla rilevando l’assenza dei genitori al momento del fatto lesivo che non è fattore idoneo a escluderne il carattere di prevedibilità ed evitabilità. CASO Tizio e Caia, quali esercenti la responsabilità genitoriale sul figlio minore Sempronio, citavano in giudizio la società Alfa e i soci illimitatamente responsabili, per ottenere il risarcimento del danno patito dal figlio. Esponevano infatti che Sempronio…

Continua a leggere...

Il singolo condomino può proporre opposizione a precetto ed opposizione tardiva al decreto ingiuntivo pronunciato nei confronti del Condominio

Cassazione civile, sez. 6 2, ordinanza 22.02.2022 n. 5811. Presidente L.G. Lombardo – Estensore A. Scarpa Massima: “Al condomino al quale sia intimato il pagamento di una somma di danaro in base ad un decreto ingiuntivo non opposto ottenuto nei confronti del condominio, va riconosciuta la disponibilità dei rimedi dell’opposizione a precetto e dell’opposizione tardiva al decreto, potendosi far valere, rispettivamente, mediante opposizione le ragioni di nullità del decreto ovverosia i vizi in cui sia incorso il giudice nel procedere o nel giudicare e con opposizione a precetto le ragioni che si traducono nella stessa mancanza del titolo esecutivo o in altri vizi del procedimento esecutivo”. CASO L’avvocato Tizio ricorreva al Tribunale di Napoli per ottenere decreto ingiuntivo nei confronti…

Continua a leggere...

È ammissibile il mantenimento di costruzioni poste a distanza inferiore a quella legale in presenza di usucapione della servitù

Suprema Corte di Cassazione, Sez. II, Civile, Sentenza n. 3939 del 8 febbraio 2022, Presidente Dott. Manna Felice, Relatore Dott. Abete Luigi. “In materia di violazione delle distanze legali tra proprietà confinanti, deve ritenersi ammissibile l’acquisto per usucapione di una servitù avente ad oggetto il mantenimento di una costruzione a distanza inferiore a quella fissata dalle norme del codice civile o da quelle dei regolamenti e degli strumenti urbanistici locali” FATTO Caio, proprietario di un immobile, citava in giudizio dinnanzi al Tribunale di Savona Tizia e Sempronia in quanto proprietarie di un immobile confinante. L’attore, tra le varie richieste, domandava che il Tribunale accertasse la violazione delle disposizioni in materia di distanze legali e condannasse le convenute: all’arretramento del muro…

Continua a leggere...

Sui residui accertamenti permessi al giudice a seguito del rinvio c.d. prosecutorio

Cass., sez. III, 16 novembre 2022, n. 33735 Pres. Frasca, Rel. Dell’Utri Procedimento civile – Cassazione – Giudizio di rinvio – Accertamento – Giudice – Prescrizione (C.c., art. 2909; c.p.c. artt. 360, 384, 392) Massima: “Qualora la Corte di Cassazione, nel cassare con rinvio la sentenza di merito dichiarativa della prescrizione, si limiti a vagliare tale questione (nel senso di escluderla) senza esprimere alcuna valutazione circa l’effettiva sussistenza dei presupposti della situazione giuridica dedotta in giudizio dalla parte, l’accertamento di questi ultimi resta pienamente devoluto al giudice del rinvio”. CASO Veniva proposta in primo grado una domanda di condanna della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del…

Continua a leggere...

Estinzione tipica e atipica del processo esecutivo: l’errore nella scelta del mezzo d’impugnazione è fatale

Cassazione civile, Sez. III, sent. 23 gennaio 2023, n. 1991, Pres. De Stefano, Est. Tatangelo Espropriazione immobiliare – pubblicazione dell’avviso di vendita – estinzione del processo esecutivo – reclamo – opposizione agli atti esecutivi (Cod. Proc. Civ. artt. 490, 617, 630, 631 bis) Massima: “Il termine eventualmente assegnato dal giudice dell’esecuzione ai creditori per l’anticipazione delle spese di pubblicità (incluso il contributo per la pubblicazione sul portale delle vendite pubbliche previsto dall’art. 18 bis del D.P.R. n. 115 del 2002) ha carattere ordinatorio e non perentorio e il suo mancato rispetto, anche laddove ad esso consegua l’impossibilità di fissare la vendita, cioè di porre in essere l’atto indispensabile per la prosecuzione del processo esecutivo, non determina l’estinzione (c.d. tipica) di…

Continua a leggere...

Il mutuo fondiario non può essere riqualificato in mutuo ordinario

Cass. civ., sez. un., 16 novembre 2022, n. 33719 – Pres. Raimondi – Rel. Lamorgese Parole chiave: Contratti bancari – Mutuo fondiario – Limite di finanziabilità – Norma imperativa – Esclusione – Conseguenze [1] Massima: “In tema di mutuo fondiario, il limite di finanziabilità di cui all’art. 38, comma 2, d.lgs. 385/1993 non è elemento essenziale del contratto, non trattandosi di norma determinativa del contenuto dello stesso o posta a presidio della sua validità, ma di un elemento meramente specificativo o integrativo dell’oggetto del contratto; non integra norma imperativa la disposizione – qual è quella con la quale il legislatore ha demandato all’autorità di vigilanza sul sistema bancario la fissazione del limite di finanziabilità nell’ambito della vigilanza prudenziale – la…

Continua a leggere...

Abuso edilizio del conduttore e ordine di demolizione non ottemperato: conseguenze a carico del proprietario

T.A.R. Campania, Salerno, sezione II, sentenza 05/12/2022, n. 3292 Locazione – abuso edilizio del conduttore – ordine di demolizione dell’ente comunale – inerzia del locatore – acquisizione pubblica del bene immobile e dell’area di sedime – legittimità – sussiste – oneri a carico del proprietario per evitare la confisca dell’immobile – mancata attivazione del proprietario – legittimità della confisca – sussiste. Riferimenti normativi: D.P.R. 06/06/2001, n. 380, art. 31. Massima: “… non è sufficiente che il proprietario dell’immobile abusivo non sia, come ivi dedotto, il responsabile dell’abuso edilizio, a fini acquisitivi del manufatto abusivo e della relativa area di sedime al patrimonio comunale, giusta l’orientamento giurisprudenziale consolidato, espresso, da ultimo nelle massime seguenti: “L’ordinanza di demolizione va correttamente indirizzata al…

Continua a leggere...