PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Morte dell’animale d’affezione e risarcimento del danno non patrimoniale

Tribunale di Prato, 25.01.2025, n. 51 Contratto di deposito – Responsabilità contrattuale – Responsabilità extra-contrattuale – Perdita dell’animale d’affezione – Danno non patrimoniale – Diritto inviolabile della persona – Risarcimento.   [1] In un contratto di deposito, il depositante che lamenta i danni subìti dalla cosa depositata ha l’onere di provare l’avvenuta consegna e la sussistenza dei danni. Spetta invece al depositario dimostrare che i danni sono attribuibili a circostanze esterne o alla natura stessa del bene. CASO La pronuncia in commento trae origine dal decesso di una cagnolina affidata dai proprietari ad una pensione per animali, per qualche giorno. A seguito di un malore, per il quale non era stata curata adeguatamente, la cagnolina decedeva. Quando i proprietari apprendevano la…

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Locazione finanziaria: disciplina applicabile, “la teoria della prevalenza o la combinazione”?

Cassazione civile, Sez. I, Ordinanza del 05.05.2022 n. 14212, Pres. A. Scaldaferri, Est. L. Nazzicone Massima: “Ai contratti atipici o socialmente tipici, al pari che ai contratti misti, si applicano non soltanto le regole dettate per il contratto in generale, ma anche quelle del contratto tipico, nel cui schema siano riconducibili gli elementi prevalenti del negozio, senza escludere, peraltro, la rilevanza giuridica degli altri elementi, che sono voluti dalle parti e concorrono a fissare il contenuto e l’ampiezza del vincolo contrattuale, ai quali si applicano le norme proprie del contratto cui essi appartengono, in quanto compatibili con quelle del contratto prevalente”. CASO La Corte d’Appello di Catania rigettava l’appello principale e incidentale, contro la decisione di primo grado, che aveva…

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Rigettata questione di legittimità costituzionale dell’art. 380-bis c.p.c. per violazione dell’art. 24 Costituzione

Cass., sez. III, 9 gennaio 2025, n. 511, Pres. Frasca, Est. Tassone [1] Procedimento per la decisione accelerata dei ricorsi ex art. 380-bis c.p.c. – Pluralità di ricorsi avverso la medesima sentenza – Proposta di definizione del giudizio ex art. 380-bis c.p.c. per entrambi – Istanza di decisione proposta dal solo ricorrente principale – Conseguenze. Massima: “In tema di procedimento per la decisione accelerata ai sensi dell’art. 380-bis c.p.c., in caso di pluralità di ricorsi avverso la medesima sentenza, ove la proposta di decisione riguardi sia il ricorso principale che quello successivo e l’istanza di decisione sia depositata da una sola delle parti, l’impugnazione non coltivata – pur dovendo essere trattata in adunanza camerale unitamente all’altra, previa riunione ex art….

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Il conduttore può opporsi all’esecuzione per rilascio dell’immobile con l’opposizione ex art. 615 c.p.c.

Cass. civ., sez. III, 21 novembre 2024, n. 30111 – Pres. De Stefano – Rel. Tatangelo Esecuzione per consegna o rilascio – Terzo detentore dell’immobile in forza di diritto personale di godimento – Opposizione all’esecuzione – Ammissibilità – Opposizione di terzo ex art. 404 c.p.c. – Esclusione Massima: “Nell’esecuzione forzata per rilascio intrapresa in base a un titolo esecutivo giudiziale, il terzo detentore dell’immobile in forza di un diritto personale di godimento è legittimato a esperire opposizione all’esecuzione, ma non opposizione di terzo ex art. 404 c.p.c., non essendo egli titolare di un diritto incompatibile rispetto a quello sulla cui base è stata pronunciata la condanna al rilascio”. CASO Nei confronti di una società che conduceva in locazione un immobile…

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Il concorso tra la presunzione di responsabilità per danno da animali e quella da circolazione di veicoli

Cass. civ., Sez. III, Ord., 07.01.2025, n. 197 – Dott. R. Rossi Circolazione stradale – Responsabilità civile – Responsabilità per danno cagionato da animali selvatici (art. 2052 c.c.) – Responsabilità del conducente (art. 2054 c.c.) Massima: “La presunzione di responsabilità ex art. 2052 c.c. si confronta con la presunzione di colpa del conducente ex art. 2054 c.c.: se uno dei soggetti oltrepassa la presunzione posta a suo carico, la responsabilità grava sull’altro, altrimenti entrambi vanno esenti da responsabilità o ne rispondono in pari misura”. CASO Tizio conveniva in giudizio la Regione Alfa per sentirla condannare al risarcimento dei danni riportati dalla sua autovettura a seguito dell’impatto con un capriolo avvenuto lungo una strada provinciale. All’esito del giudizio di primo grado,…

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Suddivisione delle spese relative ad opere di consolidamento dell’intero edificio

Cassazione civile, sez. II, ordinanza 13 dicembre 2024, n. 32463, Presidente M. Falaschi – estensore R. Giannaccari Massima: “Vanno ripartite tra tutti i condomini, in proporzione al valore della quota di ciascuno le spese che attengano a parti dell’edificio comune o ritenute tali in base a norma regolamentare e che adempiano, attraverso le opere poste in essere, ad una funzione di prevenzione di eventi che potrebbero interessare l’intero edificio condominiale. L’obbligo di contribuire alle spese deve essere, in conseguenza, fondato sull’utilità che ad ogni singola proprietà esclusiva può derivare dalla cosa comune, sicché solo se la cosa oggetto dell’intervento non può servire ad uno o più condomini, non vi è obbligo di contribuire alle spese. Ne consegue che le spese di…

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Utilizzabilità probatoria degli screenshot di messaggi WhatsApp: conferme e limiti nella giurisprudenza della Cassazione

Cass. sez. II, 18 gennaio 2025, n. 1254 – Pres. Bertuzzi e Rel. Trapuzzanio Procedimento per ingiunzione – Opposizione – Prove (art. 2712 c.c.) Massima: “I messaggi “whatsapp” e gli “sms” conservati nella memoria di un telefono cellulare sono utilizzabili quale prova documentale e, dunque, possono essere legittimamente acquisiti mediante la mera riproduzione fotografica, con la conseguente piena utilizzabilità dei messaggi estrapolati da una “chat” di “whatsapp” mediante copia dei relativi “screenshot“, tenuto conto del riscontro della provenienza e attendibilità degli stessi”. CASO La vicenda giudiziaria trae origine da un decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Pavia con il quale veniva ingiunto ad A.A. il pagamento della somma di Euro 28.050,00 alla società F.lli B.B. di C.C. e D.D. Snc,…

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L’approvazione del progetto di distribuzione è atto conclusivo dell’espropriazione immobiliare impugnabile con l’opposizione ex art. 617, comma 2, c.p.c.

Cass. civ., sez. III, 28 agosto 2024, n. 23240 – Pres. De Stefano – Rel. Rossi Espropriazione immobiliare – Progetto di distribuzione – Approvazione – Dichiarazione di esecutività – Impugnazione – Opposizione agli atti esecutivi – Dichiarazione di estinzione del processo esecutivo contestuale all’approvazione del progetto di distribuzione – Irrilevanza Massima: “Il provvedimento di approvazione del progetto finale di distribuzione è impugnabile con l’opposizione agli atti esecutivi, essendo irrilevante che il giudice abbia contestualmente dichiarato l’estinzione del processo esecutivo, in quanto tale dichiarazione è solo una presa d’atto della chiusura fisiologica del processo di espropriazione, non idonea a precludere l’impugnazione dell’approvazione del progetto finale di distribuzione, che è l’ultimo atto di quel processo”. CASO Al termine di un’espropriazione immobiliare, il…

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La responsabilità del Comune per le strade in custodia

Cass. civ., Sez. III, Ordinanza, 18/12/2024, n. 33136, Rel. Dott. P. Gianniti Responsabilità da cose in custodia (art. 2051 c.c.) Massima: “In materia di responsabilità per la custodia di strade, occorre distinguere fra i casi in cui il danno sia conseguenza di un vizio intrinseco alla struttura della cosa, oppure sia da ascrivere all’intervento di agenti esterni, normalmente imputabili alla natura, al traffico, al pubblico degli utenti o ad un singolo soggetto terzo (un masso, un animale, una macchia d’olio, ecc.); in tale seconda evenienza, la responsabilità non è imputabile oggettivamente all’ente pubblico, per il solo fatto della presenza dell’ostacolo, ma occorre che risulti che l’intrusione è stata agevolata dalla peculiare conformazione del bene; oppure dal difetto di manutenzione o…

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Gestione dei rifiuti condominiali: nessuna solidarietà in capo all’amministratore

Corte di Cassazione, Ordinanza del 14.02.2023 n. 4561, Sez. III, Presidente Dott. Manna, Estensore Dott. Bertuzzi Massima: “In tema di sanzioni amministrative, l’amministratore condominiale non è responsabile, in via solidale con i singoli condomini, della violazione del regolamento comunale concernente l’irregolare conferimento dei rifiuti all’interno dei contenitori destinati alla raccolta differenziata collocati all’interno di luoghi di proprietà condominiale, potendo egli essere chiamato a rispondere verso terzi esclusivamente per gli atti propri, omissivi e commissivi, non potendosi fondare tale responsabilità neanche sul disposto di cui all’art. 6, della l. n. 689 del 1981, avendo egli la mera gestione dei beni comuni, ma non anche la relativa disponibilità in senso materiale”. CASO Il Condominio Gamma n. 34 e la Società Beta (amministratore…

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