PROCEDURA E DIRITTO CIVILE
Nullità (non inesistenza) della notificazione del decreto ingiuntivo a debitore privo di capacità di intendere e di volere non legalmente dichiarata
Cassazione civile, Sez. III, Ordinanza 26/05/2023, n. 14692. Pres. Rubino, Estensore Ambrosi Procedimento esecutivo – opposizione al precetto – opposizione all’esecuzione – notificazione al debitore incapace – riconoscimento di debito – nullità della notificazione – inesistenza della notificazione Massima: “Va ritenuta erronea la declaratoria di inesistenza della notifica del decreto ingiuntivo che sia conseguenza dell’omesso esame di un fatto decisivo ovvero che il decreto ingiuntivo era stato notificato tramite servizio postale al debitore originario, affetto da Alzheimer, quando era ancora in vita, senza considerare, per un verso, la disposta rinnovazione da parte del creditore della notifica dell’atto di precetto all’erede del de cuius intimato originario, e per l’altro, l’avvenuta notifica dell’atto di opposizione all’esecuzione proposto dall’erede con cui quest’ultimo aveva…
Continua a leggere...La responsabilità dell’hosting provider per mancata deindicizzazione dei contenuti
Cass. civ. Sez. I, ord. 8 giugno 2022, n. 18430 – Pres. Genovese – Rel. Nazzicone [1] Responsabilità – Hosting provider – Deindicizzazione degli URL – Conoscenza dell’attività illecita – Responsabilità per attività omissiva (D. Lgs. n. 70 del 2003, artt. 16 e 17) [1] “Il prestatore del servizio di hosting (…) è responsabile con riguardo al contenuto delle informazioni ai sensi del D.Lgs. n. 70 del 2003, art. 16, quando: a) egli “sia effettivamente a conoscenza del fatto che l’attività o l’informazione è illecita” e per quanto attiene ad azioni risarcitorie “sia al corrente di fatti o di circostanze che rendono manifesta l’illiceità dell’attività o dell’informazione”; oppure b) egli non “agisca immediatamente per rimuovere le informazioni o per disabilitarne…
Continua a leggere...Le ragioni del diniego di rinnovo del contratto di locazione alla prima scadenza devono essere specifiche
Corte Suprema di Cassazione, Sez. VI-3, Civile, Ordinanza n. 3938 del 09 febbraio 2023, Pres. Dott.ssa A. Scrima, Rel. Dott. M. Dell’Utri. Massima: “In tema di locazione di immobili adibiti ad uso abitativo, nella comunicazione del locatore del diniego di rinnovo del contratto, ai sensi dell’art. 3 della l. n. 431 del 1998, deve essere specificato, a pena di nullità, il motivo, tra quelli tassativamente indicati dalla stessa norma, sul quale la disdetta è fondata, in modo da consentire, in caso di controversia, la verifica “ex ante” della serietà e della realizzabilità dell’intenzione dedotta in giudizio e, comunque, il controllo, dopo l’avvenuto rilascio, circa l’effettiva destinazione dell’immobile all’uso indicato nell’ipotesi in cui il conduttore estromesso reclami l’applicazione delle sanzioni ivi…
Continua a leggere...Validità di una clausola di scelta del foro competente contenuta in condizioni generali di contratto
Cass., SU, Ord. 10 gennaio 2023, n. 361 Questa recente pronuncia della Corte di Cassazione a Sezioni Unite è particolarmente interessante poiché affronta la problematica, assai diffusa nella prassi del commercio internazionale, della validità di una clausola di scelta del foro competente contenuta in Condizioni generali allegate al contratto e nasce da una controversia intra-comunitaria soggetta al Reg. (UE) n. 1215/2012 concernente la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale (cd. Reg. Bruxelles I-bis). Si discute se la modalità con cui una società francese abbia portato a conoscenza le proprie condizioni generali (non firmate) al contraente italiano (che non le aveva predisposte) possa o meno integrare un richiamo specifico alle stesse contenuto nel contratto…
Continua a leggere...Gli alterni svolgimenti del giudizio d’appello nel caso di esperimento della querela di falso
Cass., Sez. III, 16 maggio 2023, n. 13376 Pres. Frasca – Rel. Rossetti Impugnazioni civili – Appello – Querela di falso proposta in via principale – Sospensione dell’appello – Esclusione (C.p.c. artt. 42, 221, 295, 355) [1] La proposizione in via autonoma d’una querela di falso mentre pende il giudizio d’appello non consente la sospensione di quest’ultimo, la quale è accordata dall’art. 355 c.p.c. nella sola ipotesi della querela di falso proposta in via incidentale nel giudizio d’appello. CASO [1] La vicenda che ha condotto alla presente ordinanza del Supremo Collegio ha preso avvio dall’azione monitoria esercitata con successo da un istituto di credito nei confronti del fideiussore di una società debitrice dell’istituto medesimo. Con l’opposizione proposta a norma dell’art….
Continua a leggere...Pignoramento presso terzi e obblighi dichiarativi del terzo pignorato
Cassazione, III sezione civile, sentenza del 5 aprile 2023, n. 9433; Pres. Rubino; Rel. Tatangelo. Massima:“Nel procedimento di espropriazione di crediti di cui agli artt. 543 e ss. c.p.c., ove il terzo pignorato dichiari la sussistenza della propria obbligazione nei confronti del debitore esecutato, precisando però che il relativo credito risulta già vincolato in virtù di precedenti pignoramenti, egli ha l’obbligo, ai sensi dell’art. 550 c.p.c., di indicare gli estremi di detti pignoramenti (precisando, quindi, quanto meno i creditori pignoranti, la data della notifica dei pignoramenti, gli importi pignorati, nonché il contenuto delle dichiarazioni di quantità già rese e gli eventuali pagamenti già effettuati in base ai provvedimenti di assegnazione emessi), onde consentire al giudice dell’esecuzione di disporre eventualmente, nella…
Continua a leggere...Sinistro stradale letale: il convivente “more uxorio” ha diritto al risarcimento?
Cass. civ., Sez. III, ord., 28.03.2023, n. 8801 – Pres. Scarano – Rel. Ambrosi Danno da perdita della vita del convivente – Convivenza more uxorio – Coabitazione – Prova presuntiva del danno – Prove indiziarie. [1] 30 CASO In esito ad un sinistro stradale letale, la vittima lasciava la sua compagna ed i figli di lei, tutti con lui conviventi al tempo del fatto. I superstiti ottenevano in via stragiudiziale dalla compagnia assicurativa del responsabile un risarcimento pari ad € 150.000,00, a titolo di danno patrimoniale e non patrimoniale. Non ritenendolo congruo, i superstiti convenivano in giudizio il danneggiante e la compagnia assicurativa, onde ottenerne la condanna al risarcimento del danno patrimoniale e morale subìto per effetto dell’interruzione del rapporto…
Continua a leggere...Se la delibera è inesistente il gravame delle spese ricade sull’impugnante
Corte Suprema di Cassazione, Sez. VI-2, Ordinanza n.1367 del 18 gennaio 2023, Pres. Dott. Lorenzo Orilia, Rel. Dott. Antonio Scarpa. Massima: “La delibera assembleare è inesistente quando manchi un elemento costitutivo della fattispecie del procedimento collegiale, sicché non può individuarsi strutturalmente l’espressione di una volontà riferibile alla maggioranza avente portata organizzativa. In tal caso i condomini non hanno alcun interesse ad impugnarla, non generando la stessa alcun pregiudizio ai loro diritti tale da legittimarne la pretesa ad un diverso contenuto della decisione. L’accertamento dell’inesistenza della deliberazione assembleare impugnata da un condomino non può, pertanto, determinare la soccombenza del condominio, che pure abbia contestato le ragioni di invalidità della stessa, dovendo restare soccombente pur sempre la parte che abbia azionato una…
Continua a leggere...Non basta mettere in relazione le parti per il diritto alla provvigione del mediatore
Parole Chiave mediatore – agenzia immobiliare – provvigione – affare – efficacia causale adeguata – causalità adeguata – trattative – compravendita immobiliare Sintesi Al mediatore spetta la provvigione solo quando la conclusione dell’affare sia l’effetto causato adeguatamente dal suo intervento. La Corte di Cassazione, con sentenza n. 3165 del 2 febbraio 2023, ha così deciso sulla dibattuta questione del diritto alla provvigione del mediatore, chiarendo la necessità di una efficacia causale adeguata dell’attività del mediatore alla conclusione dell’affare. La Suprema Corte ha in particolare affermato che se, da una parte, l’intervento di un secondo mediatore non è sufficiente di per sé a privare ex post l’opera del primo mediatore dell’adeguatezza alla conclusione dell’affare, dall’altra, nemmeno il mettere in relazione delle…
Continua a leggere...L’efficacia probatoria della quietanza
Cass., sez. III, 28 febbraio 2023, n. 5945, Pres. Frasca – Est. Condello [1] Quietanza – Natura – Confessione stragiudiziale alla parte – Fondamento – Conseguenze (art. 2735 c.c.) Massima: “Il creditore che, rilasciando quietanza al debitore, ammette il fatto del ricevuto pagamento rende confessione stragiudiziale alla parte, con piena efficacia probatoria ex artt. 2733 e 2735 c.c., sicché non può impugnare l’atto se non dimostrando, a norma dell’art. 2732 c.c., che esso è stato determinato da errore di fatto o violenza, essendo insufficiente la prova della non veridicità della dichiarazione”. CASO [1] Una S.r.l. in liquidazione, dopo aver rinvenuto sette quietanze in originale relative a versamenti da essa effettuati in favore di due società, tutte firmate dal socio unico…
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