PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Il negozio lesivo degli interessi dei creditori non dà luogo a nullità per illiceità di causa

Cass. civ. Sez. Prima Sent., 24/01/2023, n. 2176, Pres. Cristiano, Est. Mercolino Fallimento – Contratto – Negozio lesivo degli interessi dei creditori – Illiceità – Nullità – Esclusione – Rimedi [1] In tema di nullità del contratto, la Corte di Cassazione ha affermato ripetutamente che, in assenza di una norma che vieti in via generale di porre in essere attività negoziali pregiudizievoli per i terzi, il negozio lesivo dei diritti o delle aspettative dei creditori non può considerarsi di per sé illecito, sicché la sua conclusione non comporta una nullità per illiceità della causa, per frode alla legge o per motivo illecito determinante comune alle parti, dal momento che, a tutela di chi risulti danneggiato da tale atto negoziale, l’ordinamento…

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Attuazione Dac7 in Italia: fissati obblighi e sanzioni per gestori di piattaforme online e venditori

Parole chiave attuazione – Dac7 – decreto legislativo – piattaforma – gestore oggetto di comunicazione – venditore – venditore escluso – verifica – comunicazione –  informazioni – sanzioni – privacy  Sintesi Pubblicato in Italia il Decreto che fissa gli obblighi di verifica e comunicazione imposti ai gestori delle piattaforme dalla DAC7. Il termine per le prime comunicazioni slitta al 31 gennaio 2024. Per garantirne l’attuazione, il Decreto prevede specifiche procedure di natura privatistica e un sistema sanzionatorio di carattere amministrativo del tutto atipico. La Direttiva (UE) 2021/514 e il suo recepimento in Italia Il D.Lgs. 1° marzo 2023, n. 32, “Attuazione della direttiva (UE) 2021/514… recante modifica della direttiva 2011/16/UE relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale”, è stato pubblicato…

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La rinuncia ad avvalersi della clausola compromissoria

Cass. sez. VI, 4 gennaio 2023, n. 126 Pres. Bisogni e Rel. Catallozzi Arbitrato rituale – Clausola compromissoria  – Rinuncia – Interpretazione – (artt. 808, 808 quinquies, 817 e 819  c.p.c.) Massima: “La dichiarazione resa dal legale di una parte a quello dell’altra, secondo cui l’eventuale controversia tra le parti non potrà che essere affrontata di fronte alla giurisdizione ordinaria ha il significato di rinunzia al procedimento arbitrale”. CASO Il caso in commento riguarda una controversia sorta tra due società, avete per oggetto il risarcimento dei danni chiesti dalla prima e conseguenti all’inadempimento contrattuale della seconda, con la precisazione che le parti, in forza del contratto tra loro stipulato, avevano previsto che la questione avrebbe dovuto essere deferita alla cognizione…

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Disconoscimento della sottoscrizione dell’assegno posto a base del precetto e verificazione di scrittura privata

Cass. civ., sez. III, 19 settembre 2022, n. 27381 – Pres. De Stefano – Rel. Guizzi Massima: “In caso di opposizione a precetto fondato su assegno bancario, l’autenticità della relativa sottoscrizione può essere contestata mediante il disconoscimento ex art. 214 c.p.c. (con conseguente onere del creditore opposto che intenda valersi del titolo esecutivo stragiudiziale di chiederne la verificazione ai sensi dell’art. 216 c.p.c.), senza che ciò sovverta le regole sull’onere probatorio applicabili a tale giudizio, trattandosi dell’ordinario strumento processuale idoneo a contrastare l’apparenza di esecutività del titolo, fondata sulla genuinità della sottoscrizione, contestata dal suo supposto autore”. CASO Una società cui erano stati consegnati quattro assegni intimava precetto di pagamento alla debitrice, che proponeva opposizione ai sensi dell’art. 615 c.p.c.,…

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La fornitura di mangimi tossici integra un aliud pro alio

Cass. civ., sez. II, 13 dicembre 2022, n. 36360 – Pres. Di Virgilio – Rel. Trapuzzano Parole chiave: Contratto di compravendita – Consegna di cosa inidonea a fornire l’utilità richiesta – Aliud pro alio – Sussistenza – Azione di risoluzione o di adempimento – Termini di decadenza e di prescrizione previsti dall’art. 1495 c.c. – Inapplicabilità [1] Massima: “In tema di compravendita, si ha consegna di aliud pro alio, che dà luogo all’azione di risoluzione o di adempimento ai sensi dell’art. 1453 c.c., svincolata dai termini di decadenza e di prescrizione previsti dall’art. 1495 c.c., ogni qual volta il bene venduto sia completamente diverso da quello pattuito, in quanto, appartenendo a un genere diverso, si riveli funzionalmente del tutto inidoneo…

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È illegittima l’apertura da parte di un comproprietario di un varco nel muro perimetrale comune per mettere in comunicazione due immobili di proprietà esclusiva

Corte Suprema di Cassazione, Sez. VI-2, Civile, Ordinanza n. 5060 del 25 febbraio 2020, Presidente Dott. Pasquale D’Ascola, Relatore Dott. Antonio Scarpa. Massima: “In tema di uso della cosa comune, è illegittima l’apertura di un varco praticata nel muro perimetrale dell’edificio condominiale da un comproprietario al fine di mettere in comunicazione un locale di sua proprietà esclusiva, ubicato nel medesimo fabbricato, con altro immobile, pure di sua proprietà, ma estraneo al condominio, comportando tale utilizzazione la cessione del godimento di un bene comune in favore di soggetti non partecipanti al condominio, con conseguente alterazione della destinazione, giacché in tal modo viene imposto sul muro perimetrale un peso che dà luogo a una servitù, per la cui costituzione è necessario il…

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Il TAR Piemonte annulla la normativa ricettiva extra alberghiera per violazione della libertà imprenditoriale

Parole chiave TAR Piemonte – ospitalità – strutture ricettive – extra alberghiero – affitti brevi – regolamento – AGCM – libera iniziativa economica – concorrenza – libera prestazione dei servizi – UE – Booking – Airbnb Sintesi Con sentenza 4 gennaio 2023, n.11, il Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte ha dichiarato l’illegittimità delle disposizioni che limitano l’accesso all’attività extra-alberghiera e ne rendono più difficile l’esercizio, in assenza di specifici motivi imperativi di interesse generale. Continua così il dibattuto percorso dei nostri giudici volto a chiarire le interferenze tra normative e principi generali che governano il diritto della Hospitality. Il TAR Piemonte ha infatti annullato alcune disposizioni del Regolamento regionale 8 giugno 2018, n. 4 che individua caratteristiche e modalità di…

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Mediazione delegata: è un potere discrezionale del giudice, insindacabile in cassazione

Cass., sez. II, 13 marzo 2023, n. 7269, Pres. Manna – Est. Fortunato [1] Mediazione – mediazione delegata – sindacabilità decisione giudice – esclusione (art. 5, d.lgs. n. 28/2010) L’opportunità di disporre la mediazione nelle ipotesi in cui essa non è obbligatoria è insindacabile in cassazione, essendo espressione di un potere discrezionale il cui esercizio non richiede una specifica motivazione.  CASO [1] Un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo sfociava nella revoca del provvedimento opposto ad opera dell’adito Tribunale di Livorno. Avverso tale pronuncia veniva proposto appello davanti al giudice di seconde cure, il quale invitava le parti a esperire il tentativo di mediazione, onerando l’appellante dell’avvio della procedura; all’udienza successiva, rilevato che tale invito era rimasto senza esito, dichiarava…

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La personalizzazione del danno non patrimoniale

Cass. civ., 3 marzo 2023, n. 6378, Ord., G. Relatore Dott. G. Cricenti Danno non patrimoniale – Personalizzazione: presupposti e limiti – (art. 2059 c.c.) Massima: “La quantificazione del danno non patrimoniale consente un aumento a titolo di personalizzazione solo ove si verifichino conseguenze anomale o del tutto peculiari, diverse da quelle ordinariamente derivanti in casi simili o per categorie simili di danneggiati”.  CASO Tizio viene investito da un’automobile condotta da Caio, mentre percorre in bicicletta una pista ciclabile. Il tribunale adito, accertata la responsabilità del conducente del veicolo ma quantifica il danno in una somma di denaro nettamente inferiore a quella domandata dal danneggiato. La Corte d’appello riforma parzialmente la sentenza di primo grado, aumentando il quantum del risarcimento,…

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Condominio e sicurezza dei condòmini: il TAR dichiara legittima l’installazione di dissuasori di sosta su suolo pubblico

Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia – Milano, sezione terza, sentenza 1° febbraio 2023, n. 265 Condominio – richiesta installazione di dissuasori di sosta sul marciapiede – motivi di sicurezza dei condòmini rispetto al transito e al parcheggio di auto e motocicli sul marciapiede – impugnazione del provvedimento autorizzatorio da parte dei condòmini vicini – pretesa strumentalità tra i dissuasori e il passo carraio – infondata – legittimità del provvedimento – sussiste.  Riferimenti normativi: art. 180, comma 1, D.P.R. n. 495/1992  Massima: “… Secondo l’art. 180, comma 1 del D.P.R. n. 495 del 1992 (norma del Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada la cui violazione è stata invocata dai ricorrenti), “i dissuasori di sosta sono dispositivi stradali…

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