PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Il nesso di causalità nella responsabilità sanitaria

Trib. Catanzaro, 26.04.2023, sent. n. 663, Dott.ssa C. Ranieli Responsabilità della struttura sanitaria – Nesso di causalità – onere della prova (art. 2697 c.c.) Massima: “Nei giudizi di risarcimento del danno da responsabilità medica, è onere dell’attore, paziente danneggiato, dimostrare l’esistenza del nesso causale tra la condotta del medico e il danno di cui chiede il risarcimento (onere che va assolto dimostrando, con qualsiasi mezzo di prova, che la condotta del sanitario è stata, secondo il criterio del più probabile che non, la causa del danno), con la conseguenza che, se non risulti provato il nesso tra condotta ed evento la domanda va rigettata”.  CASO Tizio cita in giudizio l’Azienda Ospedaliera Alfa e il dott. Caio, per chiederne la loro condanna solidale…

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Pari uso ex articolo 1102 c.c.: è consentita la modificazione dei beni in comunione purché venga garantita l’ordinaria accessibilità agli altri comunisti

Corte Suprema di Cassazione, Sez. II, Civile, Sentenza n. 8177 del 14 marzo 2022, Pres. Dott. Cosentino Antonello, Rel. Dott. Carrato Aldo. Massima: “I limiti posti dall’art. 1102 c.c. all’uso della cosa comune non impediscono al singolo comunista di installare un cancello su un ballatoio comune, al fine di servirsi del bene anche per fini esclusivamente propri e di trarne ogni possibile utilità, purché sia garantita agli altri comunisti l’ordinaria accessibilità ed il godimento comune della “res”, circostanza che deve essere provata dal partecipante che pretende di usare il bene in modo particolare”. CASO Tizio e Caia, proprietari di un appartamento convenivano dinanzi al Tribunale Sempronia, anch’essa proprietaria di altra unità immobiliare insistente nello stesso fabbricato e confinante con quello…

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La formazione del c.d. giudicato interno sulla qualificazione giuridica della fattispecie

Cass., sez. III, 8 maggio 2023, n. 12159, Pres. Scoditti – Est. Pellecchia [1] Giudicato interno sulla qualifica in termini di fatto illecito ex art. 2043 c.c. – Presupposti – Insussistenza di controversia sulla qualifica in primo grado – Diversa qualificazione giuridica da parte del giudice d’appello – Ammissibilità – Fattispecie Il giudicato interno sulla qualificazione della fattispecie come fatto illecito ai sensi dell’art. 2043 c.c. si forma, in mancanza di impugnazione incidentale, soltanto se su tale questione sia insorta controversia, potendo altrimenti il giudice d’appello qualificare il rapporto dedotto in giudizio in modo diverso rispetto alla prospettazione delle parti o alla ricostruzione del giudice di primo grado.  CASO [1] Una s.r.l. conveniva in giudizio, davanti al giudice di pace,…

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Anche il credito derivante da un contratto preliminare è pignorabile

Cass. civ., sez. III, 27 ottobre 2022, n. 31844 – Pres. De Stefano – Rel. Saija Espropriazione mobiliare presso terzi – Oggetto – Crediti futuri, non esigibili, condizionati ed eventuali – Limiti – Pignorabilità del credito del promittente venditore – Ammissibilità [1] L’esecuzione mediante espropriazione presso terzi può riguardare anche crediti futuri, non esigibili, condizionati e finanche eventuali, con il solo limite della loro riconducibilità a un rapporto giuridico identificato e già esistente; pertanto, anche il credito al pagamento del prezzo del promittente venditore, riveniente da un contratto preliminare, è suscettibile di pignoramento ex art. 543 c.p.c., giacché – per quanto eventuale, dipendendo la sua effettiva maturazione dalla realizzazione del programma negoziale, sia essa spontanea o coattiva, ex art. 2932…

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La congruità del compenso dell’amministratore deve essere verificata anche alla luce della sua lesività nei confronti degli interessi dei condomini

Corte di Cassazione, Sezione II, Civile, Ordinanza del 16 marzo 2023 n. 7615, Pres. Dott. Manna Felice, Est. Dott. Bertuzzi Mario. Massima: “In tema di condominio negli edifici, l’impugnativa della delibera assembleare per vizio di eccesso di potere, vizio che si caratterizza per il perseguimento da parte della maggioranza di interessi non aderenti a quelli del condominio e vantaggiosi solo per alcuni dei partecipanti o di terzi, impone al giudice di verificare se la volontà assembleare si sia formata per finalità estranee al condominio, deviando dall’interesse della compagine condominiale, arrecando pregiudizio ai suoi partecipanti. In particolare, nel caso in cui alcuni condomini contestino come eccessiva, sproporzionata ed irragionevole la determinazione del compenso dell’amministratore da parte dell’assemblea, il giudice non può limitarsi…

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Superbonus, condominio costituito appositamente e abuso del diritto

Corte di giustizia tributaria di primo grado di Trieste, 11 aprile 2023 Parole chiave Superbonus – Requisiti soggettivi di accesso – Esclusione imprese – Costituzione condominio – Abuso del diritto Massima: “L’acquisto di un immobile e la successiva costituzione di un condominio da parte di persone fisiche legate da rapporti di parentela con una società di costruzioni che ha fornito la provvista finanziaria per l’acquisto e a cui viene affidato l’incarico dei lavori di efficientamento energetico costituisce abuso del diritto, in quanto produce l’effetto di eludere la normativa che riserva a soggetti diversi dagli esercenti professioni o imprese l’accesso al beneficio fiscale del superbonus al 110%”. Disposizioni applicate Art. 119 d.l. 19 maggio 2020, n. 34 (incentivi per l’efficienza energetica,…

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Sentenza pubblicata due volte e decorrenza del termine ex art. 327 c.p.c.

Cass., sez. III, 13 aprile 2023, n. 9917, Pres. Scoditti – Est. Tatangelo [1] Decorrenza termine ex art. 327 c.p.c. – Dalla data di pubblicazione – Sussistenza – Data di inserimento della sentenza nel registro cronologico – Irrilevanza – Limiti – Mancata apposizione di altra data di deposito – Sussistenza (art. 327 c.p.c.) Il termine per l’impugnazione della sentenza previsto dall’art. 327 c.p.c. decorre dalla data di pubblicazione e non da quella di inserimento della sentenza nel registro cronologico; quest’ultima è irrilevante, a meno che non siano apposte in calce alla sentenza due diverse date e risulti così realizzata una impropria scissione tra i momenti di deposito e pubblicazione, la quale impone di accertare il momento in cui la sentenza…

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Rapporti tra opposizioni sull’an o sul quomodo dell’esecuzione per obblighi di fare o di distruggere e opposizione al decreto ingiuntivo di liquidazione delle spese ex art. 614 c.p.c.

Cassazione civile, Sez. III, sent. 9 maggio 2023, n. 570, Pres. De Stefano, Est. Saija Esecuzione degli obblighi di fare e non fare – decreto ingiuntivo – opposizione a decreto ingiuntivo – opposizione all’esecuzione (Cod. Proc. Civ. artt. 612, 614, 615, 645)  (I) “In tema di esecuzione degli obblighi di fare e di non fare, con l’opposizione al decreto ingiuntivo emesso dal giudice dell’esecuzione, ai sensi dell’art. 614, comma 2, c.p.c., per il rimborso delle spese anticipate dalla parte istante, l’opponente può in tale sede far valere contestazioni circa la congruità delle spese, o l’avvenuta anticipazione delle stesse, ma non anche contestazioni con cui si neghi la debenza delle somme inerenti ad una o più opere eseguite, in quanto esorbitanti rispetto…

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Il tasso d’interesse previsto dall’art. 1284, comma 4, c.c. si applica anche alle obbligazioni restitutorie

Cass. civ., sez. III, 3 gennaio 2023, n. 61 – Pres. De Stefano – Rel. Tatangelo Parole chiave: Obbligazioni pecuniarie – Interessi – Saggio – Interessi ex art. 1284, comma 4, c.c. – Obbligazione restitutoria derivante da nullità contrattuale – Applicabilità [1] Massima: Il saggio di interessi di cui all’art. 1284, comma 4, c.c. non è applicabile alle sole obbligazioni di fonte contrattuale, ma anche a quelle nascenti da fatto illecito o da altro fatto o atto idoneo a produrle (ivi comprese, dunque, quelle restitutorie derivanti da nullità contrattuale), valendo la clausola di salvezza iniziale (che rimette alle parti la possibilità di determinarne la misura) a escludere il carattere imperativo e inderogabile della disposizione e non già a delimitarne il…

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La nozione di travisamento della prova censurabile avanti alla Corte di Cassazione

Cass., Sez. III, 27 aprile 2023, n. 11111 Pres. Travaglino, Rel. Giannitti Procedimento civile – Ricorso per cassazione – Inammissibilità – Travisamento della prova – Giudice – (C.p.c., artt. 115, 116, 132, 360, 395) Massima: “Il travisamento della prova censurabile in cassazione, ai sensi dell’art. 360 c.p.c., n. 4, per violazione dell’art. 115 c.p.c., postula che l’errore del giudice di merito cada non sulla valutazione della prova (demostrandum), ma sulla ricognizione del contenuto oggettivo della medesima (demostratum), con conseguente, assoluta impossibilità logica di ricavare, dagli elementi acquisiti al giudizio, i contenuti informativi che da essi il giudice di merito ha ritenuto di poter trarre; che tale contenuto abbia formato oggetto di discussione nel giudizio; che l’errore sia decisivo, in quanto…

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