PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Esecuzione forzata di un credito di «entità economica oggettivamente minima» e carenza di interesse ad agire del creditore

Cassazione civile, Sez. III, Ordinanza 18/01/2023, n. 1489. Pres. De Stefano, Estensore Rossi Procedimento esecutivo – pignoramento – opposizione all’esecuzione – credito di modesta entità – interesse ad agire – buona fede e correttezza – abuso del diritto Massima: “In tema di procedimento esecutivo, qualora il credito, di natura esclusivamente patrimoniale, sia di entità economica oggettivamente minima, difetta, ex art. 100 c.p.c., l’interesse a promuovere l’espropriazione forzata, dovendosi escludere che ne derivi la violazione dell’art. 24 Cost. in quanto la tutela del diritto di azione va contemperata, per esplicita od anche implicita disposizione di legge, con le regole di correttezza e buona fede, nonché con i principi del giusto processo e della durata ragionevole dei giudizi ex art. 111 Cost….

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L’estensione della responsabilità del produttore al fornitore nel caso in cui quest’ultimo abbia semplicemente la medesima denominazione del produttore: rinvio alla Corte di Giustizia dell’Unione europea

Cass. civ. Sez. Terza Ord., 06/03/2023, n. 6568, Pres. Travaglino, Est. Graziosi Responsabilità per danno da prodotti difettosi – Responsabilità del fornitore ex art. 4 d.p.r. n. 224 del 1988 (ora art. 116 del d.lgs. n. 206 del 2005) – Presupposti [1] La Terza Sezione Civile, in tema di responsabilità per danno da prodotti difettosi, ha disposto il rinvio pregiudiziale alla CGUE, ai sensi dell’art. 267 TFUE, formulando il quesito «se sia conforme all’art. 3, comma 1, dir. 85/374/CEE – e, se non sia conforme, perché non lo sia – l’interpretazione che estenda la responsabilità del produttore al fornitore, anche se quest’ultimo non abbia materialmente apposto sul bene il proprio nome, marchio o altro segno distintivo, soltanto perché il fornitore…

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Non è dovuto il risarcimento se dal deterioramento della cosa locata non è conseguito un danno patrimoniale al locatore

Corte Suprema di Cassazione, Sez. III, Civile, Ordinanza n.8526 del 6 maggio 2020, Pres. Dott. Frasca Raffaele, Est. Dott.ssa Gorgoni Marilena. Massima: “L’inadempimento o l’inesatto adempimento dell’obbligazione contrattuale è di per sé un illecito, ma non obbliga l’inadempiente al risarcimento se, in concreto, non è derivato un danno al patrimonio del creditore, neppure nell’ipotesi disciplinata dall’art. 1590 c.c. Ne consegue che il conduttore non è tenuto al risarcimento se dal deterioramento della cosa locata, superiore a quello corrispondente all’uso della stessa in conformità del contratto, per particolari circostanze non è conseguito un danno patrimoniale al locatore. (Nella specie, la riconsegna era avvenuta per consentire che l’immobile, destinato ad attività alberghiera, fosse sottoposto a ristrutturazione, sulla quale il deterioramento non aveva…

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Cessione d’azienda e la successione del cessionario nei contratti conclusi dal cedente

Cassazione civile, sez. II, sentenza 14.10.2022 n. 30296.  Presidente R. M. Di Virgilio. – Estensore M. Bertuzzi Massima: “La cessione di azienda prevede la successione del cessionario d’azienda in tutti i contratti stipulati dal cedente per l’esercizio della stessa, con la sola espressa eccezione di quelli aventi carattere personale, di quelli aventi ad oggetto prestazioni già concluse o esaurite e di quelli rispetto ai quali le parti abbiano, con espressa pattuizione, escluso che si verifichi l’effetto successorio, e che tale effetto si produce di diritto, ipso iure, con riguardo a tutti i rapporti contrattuali inerenti l’azienda ceduta, come effetto naturale della fattispecie traslativa d’azienda. A differenza della ipotesi generale della cessione del contratto ex articolo 1406 del codice civile, la cessione…

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Le Sezioni Unite sugli oneri della parte interessata alla dichiarazione dell’incapacità a testimoniare ex art. 246 c.p.c.

Cass., sez. un., 6 aprile 2023, n. 9456 Pres. Spirito, Rel. Di Marzio Procedimento civile – Prova testimoniale – Inammissibilità – Rilievo d’ufficio – Giudice –Eccezione – Nullità della prova – Sanatoria (C.p.c., artt. 112, 156, 157, 158, 246, 190; D. Lgs.  13 ottobre 2005, n. 209, art. 283) Massima: “L’incapacità a testimoniare disciplinata dall’art. 246 c.p.c. non è rilevabile d’ufficio, sicché, ove la parte non formuli l’eccezione di incapacità a testimoniare prima dell’ammissione del mezzo, detta eccezione rimane definitivamente preclusa, senza che possa poi proporsi, ove il mezzo sia ammesso ed assunto, eccezione di nullità della prova. Ove la parte abbia formulato l’eccezione di incapacità a testimoniare, e ciò nondimeno il giudice abbia ammesso il mezzo ed abbia dato…

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L’inefficacia del decreto ingiuntivo ex artt. 644 c.p.c. e 188 disp. att. c.p.c. può essere dichiarata solo in ipotesi di inesistenza della notifica

Cassazione civile, terza sez., ordinanza del 30 marzo 2023, n. 9024; Pres. Scarano; Rel. Condello. Massima: “Non può essere dichiarata, ex art. 188 disp. att. c.p.c., l’inefficacia di un decreto ingiuntivo nel caso in cui la notifica si sia regolarmente perfezionata ai sensi dell’art. 140 c.p.c., ma sia stata effettuata in luogo diverso dalla residenza che il destinatario aveva al momento della notificazione, costituendo tale ipotesi un caso di nullità e non di inesistenza della notifica che ricorre, oltre che nel caso di totale mancanza dell’atto, nelle sole ipotesi in cui sia posta in essere un’attività priva degli elementi costitutivi essenziali idonei a rendere riconoscibile un atto qualificabile come notificazione, ricadendo ogni altra ipotesi di difformità dal modello legale nella…

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L’obbligazione di pagamento del canone di locazione è debito di valuta e quindi non è soggetto ad automatica rivalutazion

Corte di Cassazione, Sezione 6-3, Civile, Ordinanza  8 luglio 2020 n. 14158, Pres. Dott. Frasca Raffaele, Est. Dott.ssa Gorgoni Marilena. Massima: “L’obbligazione di pagamento dei canoni di locazione costituisce un debito di valuta e, come tale, non è suscettibile di automatica rivalutazione per effetto del processo inflattivo della moneta; pertanto, spetta al creditore di allegare e dimostrare il maggior danno derivato dalla mancata disponibilità della somma durante il periodo di mora e non compensato dalla corresponsione degli interessi legali ex art. 1224, comma 2, c.c.”.  CASO Il ricorrente Tizio esponeva in fatto che il Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi aveva rigettato la sua domanda di risarcimento danni avanzata nei confronti dei rispettivi professionisti incaricati dell’esecuzione del progetto di una struttura…

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Delegato alle vendite e Custode giudiziario: le Linee guida della Scuola Superiore della Magistrature

I REQUISITI PER L’ISCRIZIONE ALL’ELENCO DEI PROFESSIONISTI CHE PROVVEDONO ALLE OPERAZIONI DI VENDITA, LE VERIFICHE, L’AGGIORNAMENTO: IL NUOVO ARTICOLO 179 TER DISP.ATT. AL CODICE DI PROCEDURA CIVILE La scuola Superiore della Magistratura, in data 7.4.2023, ha pubblicato le linee guida per la formazione dei professionisti che provvedono alle operazioni di vendita delegate ai fini dell’iscrizione nell’elenco di cui all’art. 179 ter disp. att. cpc da cui il Magistrato attinge (sceglie) i nominativi cui affidare le operazioni delegate ai sensi dell’art. 591 bis c.p.c. e 534 bis c.p.c., ove non sia incaricato un istituto di vendite giudiziarie, nonchè le attività di custodia di cui all’art. 559 c.p.c. in sostituzione del debitore. La disciplina sottesa alle linee guida era stata anticipata sin…

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La revocazione delle pronunce della Cassazione ex art. 391-bis c.p.c.

Cass., sez. V, 17 marzo 2023, n. 7758, Pres. Sorrentino – Est. Lume [1] Revocazione avverso sentenze della S.C. di cassazione con rinvio – Condizioni (art. 391-bis c.p.c.) Il ricorso per revocazione delle pronunce di cassazione con rinvio deve ritenersi inammissibile soltanto se l’errore revocatorio enunciato abbia portato all’omesso esame di eccezioni, questioni o tesi difensive che possano costituire oggetto di una nuova, libera ed autonoma valutazione da parte del giudice del rinvio ma non anche se la pronuncia di accoglimento sia fondata su di un vizio processuale dovuto ad un errore di fatto o se il fatto di cui si denuncia l’errore percettivo sia assunto come decisivo nell’enunciazione del principio di diritto, o, nell’economia della sentenza, sia stato determinante…

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Clausole vessatorie, decreto ingiuntivo e riflessi sull’esecuzione forzata: l’intervento delle Sezioni Unite

Cass. civ., sez. un., 6 aprile 2023, n. 9479 – Pres. Curzio – Rel. Vincenti Ricorso per ingiunzione di pagamento proposto da professionista nei confronti di consumatore – Verifica d’ufficio del carattere abusivo delle clausole negoziali – Necessità – Poteri del giudice – Limiti – Accertamento del carattere vessatorio – Conseguenze  [1] Il giudice adito in via monitoria deve svolgere, d’ufficio, il controllo sull’eventuale carattere abusivo delle clausole del contratto stipulato tra professionista e consumatore in relazione all’oggetto della controversia, procedendo in base agli elementi di fatto e di diritto in suo possesso, integrabili, ai sensi dell’art. 640 c.p.c., con il potere istruttorio d’ufficio, da esercitarsi in armonia con la struttura e la funzione del procedimento d’ingiunzione: potrà quindi chiedere…

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